Ereditá X-linked e inattivazione del cromosoma X CC Tutte le aneuploidie compromettono il delicato equilibrio dei prodotti genici nelle cellule. Nella maggior parte dei casi non sono compatibili con la vita. Triploidie: 0,3% delle nascite, 35% degli aborti spontanei Sindrome di Down Sindrome di Edwards Sindrome di Patau CC Tuttavia, l’uomo riesce a tollerare aneuploidie dei cromosomi sessuali molto meglio. Dopo la sindrome di Down, la sindrome di Klinefelter è la più diffusa (poi 47,XXX e 47,XYY). Sviluppo dei caratteri sessuali alterato, fertilità compromessa, aspettativa di vita normale. CC CC Negli organismi con un sistema di determinazione del sesso tipo XX/XY devono esistere dei sistemi che consentano lo sviluppo normale nonostante il numero diverso di cromosomi sessuali nei maschi e nelle femmine. Il cromosoma Y contiene un numero molto ridotto di geni, per lo più collegati al normale sviluppo delle funzioni sessuali maschili (male-specific region of Y, MSY). Al contrario il cromosoma X porta molti geni essenziali (>1000). CC Inattivazione del cromosoma X Meccanismo di compensazione, chiamato XCI (Inattivazione del Cromosoma X), che riequilibria il dosaggio genico tra i maschi (XY) e le femmine (XX) nelle cellule somatiche femminili. CC Espressione monoallelica Forma di regolazione genica che consiste nell’espressione differenziata di un allele L’XCI e l’imprinting riducono l’espressione del genoma dei mammiferi del 5-10%. Anomalie del sistema di inattivazione della X hanno conseguenze letali; anomalie dell’imprinting causano severi disturbi di crescita e morte dell’embrione. CC Inattivazione del cromosoma X Il cromosoma X inattivo e quello attivo sono indistinguibili in una cellula in metafase, perché tutti i cromosomi in metafase sono condensati e in gran parte inattivi. Alla fine della divisione cellulare, la X inattiva resta condensata, mentre gli altri cromosomi decondensano e tornano ad essere trascrizionalmente attivi. Il cromosoma X inattivo puó quindi essere individuato come corpo di Barr, in prossimitá della membrana del nucleo in interfase (1948, Murray Barr, medico canadese) CC CC P M La scelta di ciascuna cellula è PERMANENTE: una volta avvenuta l’inattivazione (15-16˚giorno dell’embriogenesi), tutte le sue future copie avranno la stessa X inattivata CC Le femmine sono “mosaici” di cellule. L’inattivazione del cromosoma X è un fenomeno CASUALE e CLONALE. CC Inattivazione del cromosoma X Quindi, indipendentemente dal numero di cromosomi nel cariotipo, c’é solo un set di geni X-linked attivi in una cellula: i maschi (XY) sono costitutivamente emizigoti (un’unica copia di ciascun gene), mentre le femmine (XX) diventano funzionalmente emizigoti (un’unica copia funzionale per ciascun gene) CC Gatti Calico P M Uno dei due porta l’allele dominante per il colore del pelo nero, l’altro porta l’allele per il colore del pelo arancione. La cellula si divide e produce un embrione. In ciascuna delle cellule embrionali viene casualmente condensato e inattivato uno dei due cromosomi X. In ciascuna divisione cellulare nelle cellule figlie sarà inattivato lo stesso cromosoma, di derivazione paterna o materna. CC Quando guardiamo un gatto calico, possiamo chiaramente vedere i cloni cellulari derivanti dalle cellule embrionali in cui il cromosoma X è stato inizialmente inattivato. Le cellule delle aree arancioni sono quelle derivanti da cellule embrionali in cui il cromosoma con l’allele dominante è stato inattivato, mentre quelle delle aree nere derivano da cellule embrionali in cui è stato inattivato l’allele recessivo. Le aree bianche derivano da un’interazione con un altro gene che blocca completamente la produzione di melanina. CC Sistemi di compensazione del dosaggio genico dei cromosomi sessuali sono stati osservati nel regno animale in molte specie. In Drosophila si ha l’overespressione dei geni X-linked nei maschi. Nei nematodi, invece, si ha la riduzione dell’espressione in entrambe le X. Nei marsupiali e nei tessuti extraembrionali dei topi l’XCI è soggetta ad imprinting: il cromosoma X paterno é preferenzialmente inattivato. CC Nell’embrione di femmina di topo, s i ha l’iXCI , una forma di inattivazione del cromosoma X soggetta ad imprinting, in cui la X ereditata dal padre viene inattivata (4-8 cellule). Successivamente, la Xp resta inattiva nei tessuti extra embrionali, mentre è riattivata nelle cellule della inner cell mass da cui si sviluppa l’embrione in senso stretto. E’ necessario un rapido inizio della random X chromosome inactivation (rXCI), diretto o alla Xm o alla Xp, immediatamente dopo l’impianto. CC G6PD e l’ina-vazione clonale Cellule di donna eterozigote G6PD+/Coltura originaria Coltura di singolo clone Coltura di singolo clone Donna eterozigote G6PD+/Direzione migrazione Lenta Veloce CC Inattivazione del cromosoma X • Nel 1948 Murray L. Barr and E. G. Bertram osservarono delle masse scure nei nuclei di neuroni di gatto di sesso femminile; • Nel 1961 Mary Lyon formuló l’ipotesi che oggi porta il suo nome (lyonizzazione), per spiegare alcuni fenomeni osservati nelle cellule di mammifero di sesso femminile Lo stesso fenomeno si osserva nei maschi XXY, ma non nelle femmine X0 e corrisponde al numero delle X meno 1 CC L’ inattivazione X(isop), X(isoq) e X(del) Isocromosoma X del braccio corto non si ritrova mai delezione del Isocromosoma delezione del del braccio lungo sempre inattivato (Sindrome di Turner) braccio corto sempre inattivato (Sindrome di Turner) braccio lungo sempre inattivato se la delezione NON coinvolge Xq13 (Sindrome di Turner) X inactivation center (Xic) Se su un cromosoma X manca Xic non puó essere inattivato CC XCI: meccanismo X inactivation center (Xic) 1980: una regione di 3Mb (Xq13) che controlla la maggior parte, se non tutti gli stadi dell’inattivazione del cromosoma X, tra cui: - il conteggio delle X, - la scelta della X da inattivare, - l’inattivazione e la diffusione del silenziamento per tutta la lunghezza del cromosoma CC XCI: meccanismo - Gene Xist: RNA non codificante (17kb) - Il trascritto maturo di Xist si localizza in cis sulla X da inattivare (Xi) e induce una repressione dell’espressione genica su tutto il cromosoma (eterecromatizzazione) Il cromosoma coperto dall’RNA di Xist subisce una serie di cambiamenti strutturali che portano alla formazione del corpo di Barr, facilmente visibile mediante colorazione con DAPI in microscopia a contrasto di fase. CC Inattivazione del cromosoma X CONTEGGIO DEI CROMOSOMI SCELTA DELLA X DA INATTIVARE INATTIVAZIONE DELLA X MANTENIMENTO DELL’INATTIVAZIONE CC Pairing Prima dell’upregolazione di Xist durante il differenziamento, le due X migrano l’una verso l’altra e si appaiano in modo transitorio. Questo appaiamento è essenziale per l’avvio dell’inattivazione del cromosoma X; infatti l’XCI fallisce se l’appaiamento è impedito dall’introduzione di un transgene autosomico. La minima regine sufficiente per l’appaiamento è di 1-2 kb, a monte e a valle di Tsix. Durata dell’appaiamento: 30–60 min. L’appaiamento è un modo mediante il quale la cellula conta il numero dei cromosomi X e sceglie quello da inattivare in modo mutualmente esclusivo. CC XCI: meccanismo L’attivazione di Xist è controbilanciata dalla trascrizione di Tsix dall’elica antisenso. Interferenza della trascrizione di Xist mediante modificazioni della cromatina e/o iRNA. 1) In cellule embrionali indifferenziate sono espressi Tsix e bassi livelli di Xist (because of Tsix) su entrambi i cromosomi X. Prima dell’inizio dell’inattivazione: Tsix 10-100> Xist. 2) Durante il differenziamento di cellule embrionali femminili, e dopo che è avvenuto il pairing, la trascrizione di Tsix viene bloccata sul futuro Xi. CC 3) Sul cromosoma che riduce la trascrizione di Tsix quella di Xist viene upregolata. L’RNA di Xist forma una “nuvola di RNA” che ricopre l’intero cromosoma in cis e, principalmente mediante la regione RepA, recluta proteine responsabili dell’eterocromatizzazione (chromatin remodelling complexes, es. Polycomb group proteins) 4) Sulla Xa, la persistenza di Tsix impedisce la formazione della cascata di inattivazione genica. Inoltre, la repressione di Xist è ottenuta mediante metilazione del promotore. CC Trascrizione di Xist in cellule staminali embrionali (ES cells) cellule indifferenziate cellule durante la differenziazione cellule differenziate CC Meccanismi epigenetici: modifiche stabili dell’espressione genica senza cambiamenti di sequenza del DNA. Devono essere trasmesse alle cellule figlie (DNMT1 è una metiltrasferasi di mantenimento, ha come bersaglio sequenze CpG emimetilate). CC Centro di inattivazione della X CC
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