Manuale Qualit-- IPASVI_sito - IPASVI

Collegio IPASVI Roma
Collegio Provinciale IPASVI – Roma
Via Giulio Cesare 78
00192 ROMA
www.ipasvi.roma.it.
MANUALE
DELLA
QUALITA’
NORMA DI RIFERIMENTO UNI EN ISO 9001:2008
Collegio IPASVI Roma
IL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (SGQ)
Campo di applicazione del SGQ
Il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) adottato da parte del Collegio IPASVI si
applica a tutte la attività previste dall’organizzazione così come definita nella mission
aziendale e cioè:
Gestione Albo;
Gestione sede;
Servizi agli iscritti;
Comunicazione;
Gestione delle commissioni.
Progettazione e realizzazione di:
1. Corsi e Convegni;
2. Attività di ricerca;
3. Attività editoriali.
Collegio IPASVI Roma
I DOCUMENTI
ALTRI MACCHINARI
MACCHINARIOMANUALE
MODELLO
UTILIZZO
DELLA
FRIGORIFERO
QUALITA'
CAPPA A
FLUSSO
LAMINARE
MANUTENZIONE NOTE
CONSERVAZIONE PULIZIA OGNI SEI
CAMPIONI
MESI
PROCEDURE
OPERATIVE
PROCEDURE
GESTIONALI
PIANI DELLA
QUALITA'
REGISTRAZIONI
REGISTRAZIONI
REGISTRAZIONI
In dettaglio i documenti del Sistema di Gestione per la Qualità sono identificati in:
DOCUMENTI
ATTIVITA’
STRUTTURA DOCUMENTALE
PROCEDURE
GESTIONALI
Attività di direzione
PROCEDURE
OPERATIVE
Gestione Albo
Comunicazione
Gestione Sede
Commissioni
Servizi agli iscritti
Editoria
Progetti di ricerca e borse di studio
Progettazione ed erogazione ECM
Collegio IPASVI Roma
IL COLLEGIO
Presentazione
Il Collegio delle Infermiere Professionali, delle Assistenti Sanitarie Visitatrici e delle Vigilatrici d’Infanzia
della Provincia di Roma è nato il 6 agosto 1955, giorno in cui si è insediato il primo Consiglio Direttivo
presso la sede provvisoria di via Fornovo 12. Come tutti gli infermieri sanno, l’istituzione era avvenuta con
la legge 29 ottobre 1954, n. 1049, che estendeva ai Collegi le norme – già vigenti dal 1946 – riguardanti gli
Ordini delle professioni sanitarie. Successivamente, con il Decreto Prefettizio del 22 dicembre 1954, n.
29653, era stata nominata una Commissione Straordinaria per la costituzione del Collegio di Roma, che
aveva provveduto alle prime iscrizioni all’albo e quindi alla convocazione della prima assemblea
elettorale.
Il Collegio è stato istituito e continua ad operare per garantire in primo luogo ai cittadini che tutti i
professionisti iscritti nei tre albi (Infermieri, Infermieri Pediatrici e Assistenti Sanitari) abbiano i requisiti
culturali e le abilità necessarie per erogare prestazioni con elevato livello di qualità e sicurezza. In
secondo luogo il Collegio supporta i professionisti iscritti negli albi nel loro percorso di sviluppo continuo e
li rappresenta nelle sedi opportune.
In particolare le funzioni istituzionali del Collegio sono (art. 3 D.L.C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233):
a. la tenuta degli albi;
b. la vigilanza sul decoro e l’indipendenza delle professioni infermieristiche;
c. la designazione di rappresentanti in commissioni ed enti;
d. la promozione di iniziative per il progresso culturale degli iscritti;
e. il concorso alle autorità locali per i provvedimenti di interesse;
f.
l’esercizio del potere disciplinare nei confronti degli iscritti;
g. l’interposizione nelle controversie di lavoro.
La sede attuale del Collegio IPASVI di Roma è in viale Giulio Cesare 78, 00192 Roma, tel. 06/37511597, fax
06/45437034, e-mail [email protected], sito web www.ipasvi.roma.it.
Collegio IPASVI Roma
La Mission
GESTIONE ALBO
ISCRITTI
COMUNITARI
COMUNICAZIONE
INTERNET
ISCRITTI EXTRA
COMUNITARI
ISTITUZIONI
GESTIONE SEDE
COMMISSIONI
MANUTENZIONI
TELEVIDEO
FORNITORI
TELEFONO
IPASVI
RIVISTA
COLLANA
ARCOBALENO
PROGETTI DI RICERCA
EDITORIA
ECM
Il Collegio IPASVI è un Organo di tutela:
dei cittadini: garantendo i requisiti di professionalità dei propri iscritti attraverso la vigilanza sull’esercizio
professionale e sul rispetto dei valori definiti nel Codice Deontologico;
degli infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari: fornendo servizi per la continua crescita
professionale.
Collegio IPASVI Roma
Organigramma
Collegio IPASVI Roma
Il processo
La figura che segue presenta graficamente la mappatura ed il meccanismo di gestione dei processi.
LEGENDA:
Processi primari e
Secondari
Responsabilità della Direzione:
Processo Gestione Risorse:
-
Processi di supporto
-
Risorse Umane
Infrastrutture
Attrezzature
Ambiente di Lavoro
Pianificazione Qualità e Miglioramento
Politica e Piano Annuale della Qualità
Comunicazione
Riesame della Direzione
Sequenza e
interazioni processi
primari e secondari
nello svolgimento
della realizzazione
del prodotto
Interazioni processi
di supporto con
primari e secondari
- Soddisfazione cliente e reclami
- Conformità processo
- Conformità prodotto
- Conformità Sistema Qualità
- Azioni Correttive-Preventive
- Analisi dati e individuazione aree di
miglioramento
ATTIVITA’ DI RICERCA
ATTIVITA’ DI RICERCA
FORMAZIONE ECM
FORMAZIONE ECM
SERVIZI AGLI ISCRITTI
SERVIZI AGLI ISCRITTI
INPUT
EDITORIA
EDITORIA
COMMISSIONI
COMMISSIONI
GESTIONE SEDE
GESTIONE SEDE
GESTIONE ALBO
GESTIONE ALBO
REQUISITII
C
L
I
E
N
T
E
Misurazione, analisi e miglioramento:
SODDISFAZION
OUTPUT
C
L
I
E
N
T
E
Collegio IPASVI Roma
II Centro di Eccellenza
per la Cultura e la Ricerca Infermieristica
.
La Mission, la Vision e i Valori
La mission del Centro di Eccellenza è la costruzione di una Cultura Infermieristica permeata dalla
conoscenza scientifica nell'ambito della formazione, della pratica clinica e della ricerca, da parte
degli infermieri italiani e dei loro partner internazionali.
La vision del Centro di Eccellenza consiste nella realizzazione di iniziative finalizzate alle
innovazioni e alle scoperte concernenti i fenomeni dell'assistenza.
Alla base della mission e della vision del Centro di Eccellenza, al fine di promuovere la ricerca e costruire
una cultura infermieristica, c'è un sistema di 5 valori:
1. l'Umanità, che attiene al rispetto per la persona e per la vita e dà forza alle relazioni umane nel
Centro di Eccellenza. Il Centro di Eccellenza si fonda sull'assistenza alla persona.
2. L'Assistenza, che rappresenta il concetto che unisce l'azione dell'infermiere alla sua
umanità, attraverso l'affinità dei concetti di servizio alla persona e amore per l'essere umano.
Il valore dell'assistenza evoca l'amore degli infermieri per l'umanità della persona.
3. L'Etica, che permea i concetti di salute, sicurezza e qualità, nell'ambito della formazione, della
ricerca e della pratica infermieristica, nonché della politica sanitaria. Il Centro di Eccellenza
si occupa dei processi decisionali, degli imperativi morali e dei codici deontologici riguardanti
il comportamento professionale.
4. La Diversità delle persone, delle scienze, delle pratiche e delle istituzioni, che rende vitale
l'assistenza sanitaria del 210 Secolo. Il Centro di Eccellenza celebra la diversità in tutti gli ambiti
della vita e dell'assistenza sanitaria globale.
5. La Cultura è l'ancora di salvezza dell'Umanità. L'assistenza è cultura che entra in azione. La
ricerca dell'eccellenza è un'esperienza culturale. Il fondamento del Centro di Eccellenza è
rappresentato dalla cultura.
I pilastri del Centro di Eccellenza: I 4 Poli per la Cultura e la Ricerca Infermieristica
I quattro pilastri dell'eccellenza sono la struttura portante del Centro e il motore delle sue attività (vedi
Figura 1). Questi 4 Poli sono interattivi e creano una sinergia, producendo effetti cumulativi nel
perseguimento dell'eccellenza.
1. Il Polo Istruzione
E' orientato a formare una nuova generazione di infermieri e rivolge in particolare l'attenzione agli
studenti dei corsi di laurea e agli infermieri clinici, per incoraggiarli a proseguire negli studi, per il
conseguimento della laurea specialistica, di un master di lodi Il livello e del dottorato di ricerca.
L'obiettivo principale del Polo Istruzione è la riforma della formazione infermieristica, realizzabile
attraverso quattro priorità:
sostenere il cambiamento e la revisione degli ordinamenti didattici delle scuole
infermieristiche e dare supporto ai docenti nell'espletamento del loro ruolo, in termini di
strumenti e risorse, ma anche di aumento del numero dei professori di infermieristica presso le
università;
b) sostenere i tutor clinici che supervisionano gli studenti durante il tirocinio clinico, attraverso,
ma non solo, l'avanzamento delle conoscenze e delle abilità degli infermieri clinici che assumono
le funzioni di tutor;
c) supportare il rinnovamento delle unità operative nelle quali si realizza la formazione
clinica degli infermieri, in modo da trasformarle in veri e propri laboratori clinici;
d) supportare lo sviluppo dei contesti clinici come luoghi dedicati alle innovazioni,
sperimentando forme nuove di esercizio professionale e di relazioni interprofessionali, affidando
a)
Collegio IPASVI Roma
nuovi ruoli agli infermieri ed espandendo il campo d'azione della pratica infermieristica,
utilizzando in tal modo i laureati magistrali come una nuova generazione di cultori della clinica
infermieristica.
2. Il Polo per la Ricerca
Si occupa di realizzare studi clinici, progettati e condotti da infermieri. Il fattore critico per il successo di
questo Polo è rappresentato dalla leadership e dalla visibilità degli infermieri che conducono gli studi di
ricerca clinica e curano la divulgazione dei risultati attraverso la pubblicazione e la presentazione delle
ricerche svolte.
L'obiettivo principale del Polo per la Ricerca è di consentire agli infermieri di condurre studi di ricerca
clinica di tipo multicentrico e interdisciplinare. All'inizio, il Centro di Eccellenza promuove studi di ricerca
clinica condotti da infermieri mediante il finanziamento di due o al massimo tre studi, purché di grande
rilevanza, al fine di costruire la propria credibilità. I primi due studi proposti per lanciare il Polo per la
Ricerca del Centro di Eccellenza sono:
1. Uno studio che sviluppi uno dei temi dei Near Miss.
2. Un sistema infermieristico per il monitoraggio del Risk Management e la relativa documentazione.
3 Il Polo per la Formazione dei Ricercatori
E' rivolto a migliorare le abilità degli infermieri nella metodologia della ricerca e nella individuazione delle
priorità per l'elaborazione di nuovi progetti di ricerca. Attraverso il Polo per la Formazione dei Ricercatori
è possibile sviluppare l'expertise degli infermieri in materia di metodologia della ricerca e in tutte le
attività rivolte all'incremento delle conoscenze scientifiche.
Questo Polo ha tre priorità:
1. Creare e supportare una nuova categoria di infermieri ricercatori (Research Nurse Fellows),
con un duplice ruolo:
a.
acquisire delle abilità in materia di metodologia della ricerca
b. applicare le nuove abilità per condurre i progetti di ricerca infermieristica fungendo da
mentori nei confronti degli infermieri clinici e/o degli studenti.
I Research Nurse Fellows possono essere ricercatori universitari, docenti, studenti dell'ultimo anno di
dottorato e/o infermieri che l'abbiano appena conseguito. L'obiettivo è dimostrare che gli infermieri che
abbiano acquisito le necessarie conoscenze e abilità sono in grado di condurre ricerche scientifiche.
2. Creare Laboratori di Ricerca Infermieristica, per dimostrarne le potenzialità, con un triplice
obiettivo:
a. migliorare le conoscenze e le abilità in materia di metodologia della ricerca per gli studi
qualitativi e quantitativi;
b. sviluppare proposte per la ricerca;
c. condurre studi pilota, preliminari alla realizzazione di futuri progetti di ricerca clinica.
I Laboratori di Ricerca Infermieristica sono costituiti sul modello dei Laboratori di Ricerca Clinica dei
National Institutes of Health degli Stati Uniti, che hanno dimostrato come questa tipologia di struttura
consenta di aumentare l'efficacia delle metodologie applicate alle specifiche discipline. Ad oggi la
disciplina infermieristica in Italia non ha Laboratori di Ricerca, quindi è compito del Centro di
Eccellenza realizzare da 1 a 3 di questi laboratori con l'obiettivo specifico di insegnare agli infermieri i
metodi della ricerca. Questi Laboratori sono denominati "Laboratori di Ricerca Infermieristica del
Centro di Eccellenza" e sono collocati presso unità operative appropriate al fine di facilitare la ricerca
clinica. Per ciascun Laboratorio viene nominato un Direttore che sovrintende alla gestione operativa
delle funzioni del laboratorio. Ogni Laboratorio del Centro di Eccellenza svolge 4 funzioni
fondamentali:
a. offrire programmi di formazione agli infermieri su specifiche metodiche di ricerca;
b. coinvolgere infermieri clinici e/o studenti per svolgere le attività del laboratorio;
c. offrire agli studenti l'opportunità di passare da un laboratorio all'altro per consentire loro
di fare un'esperienza più ampia, mediante la partnership fra le varie strutture di
formazione infermieristica;
d. condurre studi pilota che applichino specifiche tecniche di ricerca, che producono risultati
Collegio IPASVI Roma
in grado di ispirare futuri studi su una scala più ampia.
AI fine di sviluppare le attività del Centro di Eccellenza, un Laboratorio di Ricerca potrebbe essere
quello sulla tecnica del Focus Group, lo strumento utilizzato nello studio multicentrico dell'lPASVI
condotto negli ospedali italiani tra il 2006 e il 2008. " Centro di Eccellenza potrebbe valorizzare i
risultati ottenuti attraverso l'utilizzo della tecnica dei Focus Group nello studio sui Near Miss, elevando
le sessioni di formazione svolte durante quello studio al rango di Laboratorio del Centro di Eccellenza.
3. Organizzare gli studenti infermieri (del corso di laurea, del master di I e Il livello, del corso di
laurea specialistica e di dottorato) in gruppi di ricerca, per prepararli alla progettazione e alla
realizzazione di ricerche cliniche. Le priorità di tali gruppi di ricerca sono:
a. incrementare le proprie conoscenze sul processo della ricerca infermieristica; assumere
consapevolezza sulle responsabilità etiche della conduzione della ricerca (compreso la
tutela delle persone coinvolte);
b. analizzare la situazione attuale della ricerca infermieristica in Italia e fare confronti con
quella internazionale;
c. motivare gli studenti a partecipare alle attività dei Laboratori di Ricerca del Centro di
Eccellenza elo agli studi clinici pilota.
L'organizzazione degli studenti sulla base dei vari livelli formativi universitari consente di raggiungere
due obiettivi:
a. consente al Centro di Eccellenza di adeguare i contenuti dei programmi di formazione alla
metodologia della ricerca;
b. offre agli studenti l'opportunità di partecipare ad attività finalizzate alla crescita
professionale.
4 Il Polo della Pratica Clinica
Ha l'obiettivo di migliorare la pratica clinica infermieristica e di incoraggiare gli infermieri a realizzare
tale miglioramento attraverso la riflessione critica sull'esperienza e l'applicazione nella pratica dei
risultati della ricerca scientifica infermieristica.
Le quattro priorità indicate dal Centro di Eccellenza per la trasformazione della pratica infermieristica in
Italia sono:
1.
La costituzione di un Comitato di Clinical Nurse Leaders (CNL), Infermieri clinici esperti in
grado di guidare la revisione della pratica clinica. Questi leader clinici costituiscono gruppi di
lavoro e nuclei operativi (task force) per affrontare gli aspetti critici della pratica clinica, che
richiedono di essere rivisti al fine di garantire la qualità e la sicurezza dell'assistenza
infermieristica. I Clinical Nurse Leaders svolgono il fondamentale ruolo di agenti del
cambiamento all'interno del sistema sanitario.
2.
L'analisi critica e la revisione degli standard dell'assistenza infermieristica da parte di un
gruppo di infermieri clinici esperti, nominati nell'ambito del Polo della Pratica Clinica, che
effettuano questa analisi critica e documentano i risultati ottenuti nelle aree che richiedono
prioritariamente tali revisioni.
3.
Il coordinamento delle associazioni infermieristiche al fine di realizzare sinergie rivolte alla
mission di riformare e rifondare il nursing clinico. Il Centro di Eccellenza organizza Congressi
biennali con il coinvolgimento delle diverse associazioni e società scientifiche infermieristiche,
per presentare aggiornamenti e informare gli infermieri sull'evoluzione delle questioni
rilevanti, anche per generare solidarietà intorno ai problemi che minacciano l'autonomia
professionale e la vitalità della pratica clinica.
4.
Lo sviluppo di aree trasversali alla pratica clinica infermieristica. All'interno delle specialità
cliniche del nursing sono presenti dei filoni comuni che influenzano l'assistenza infermieristica
e gli esiti: la deontologia professionale, il nursing trans-culturale, l'infermieristica forense, la
politica sanitaria, la giustizia sociale e la disuguaglianza nell'accesso ai servizi sanitari. Il
Centro di Eccellenza organizza conferenze e workshop riguardanti tali filoni che interessano
trasversalmente la pratica clinica infermieristica, affinché gli infermieri, partecipando a queste
iniziative, si sentano motivati a mettere in atto e a sostenere l'eccellenza della pratica
Collegio IPASVI Roma
infermieristica.
La struttura organizzativa
Il dr Gennaro Rocco, è il Principal Investigator e Direttore del Centro di Eccellenza.
Egli è assistito da uno staff di collaboratori, che si occupano degli aspetti amministrativi e tecnici della
direzione, e da una rete di consulenti:
contabile, informatico , legale, della qualità, della comunicazione.
II Direttore del Centro di Eccellenza è affiancato da alcuni organismi:
il Consiglio Direttivo.
il Collegio dei Revisori dei Conti del Collegio IPASVI di Roma,
un Comitato Scientifico Internazionale nel quale sono rappresentate Università europee e
americane,
Comitato di Garanti, formato da persone indipendenti dal Centro di Eccellenza, ma di
riconosciuta autorevolezza.
Il Direttore del Centro di Eccellenza sovrintende il Comitato Esecutivo, formato da
2 Vicedirettori, Ausilia Pulimeno Dyanne Affonso, che supportano il Direttore e lo sostituiscono in
caso di assenza;
un Segretario, Maria Grazia Proietti,che redige i verbali ,verifica l'esecuzione delle decisioni
assunte dal Comitato Esecutivo e conserva la documentazione prodotta nel Centro di Eccellenza a
tutti i livelli;
un Tesoriere, Rodolfo Cotichini , che rende operativi gli impegni economici assunti dal Centro di
Eccellenza previa verifica di compatibilità con il bilancio del Collegio
i Direttori dei 4 Poli , o loro delegati.
Questa struttura organizzativa garantisce al Principal Investigator un ampio margine decisionale per
mobilitare le risorse necessarie a costituire, implementare, valutare e sostenere il Centro di
Eccellenza.
Collegio IPASVI Roma
LA DIREZIONE
Impegno / Vision
La Direzione del Collegio IPASVI ha assunto formalmente l’impegno di perseguire la piena funzionalità di
un sistema di gestione per la qualità, quale mezzo per raggiungere la realizzazione delle proprie politiche
per la qualità ed i relativi obiettivi in essa contenuti.
Secondo il seguente schema generale:
M ISSIO N E
V alori: in c os a cre d iam o
C ultur a : co m e o p e riam o
V ISIO N E
I n quale d ire z io ne
PO LITIC A
L ine e gu id a op e ra t iv e
o b ie tt iv i
STRUM ENTI DI M ISURA E DI GOVERNO
I N D I CE 1
I N D I CE 2
IN D I CE 3
IN DICE N
La Direzione ha sancito il consolidamento della Mission (vedi paragrafo 3.2) attraverso il Sistema di
Gestione per la Qualità e persegue il miglioramento continuo definendo il proprio percorso strategico.
La Direzione del Collegio IPASVI persegue il miglioramento continuo definendo il proprio percorso
strategico.
Tale percorso è rappresentato da un Programma di mandato triennale dal quale discende la Politica per la
Qualità ed il Piano annuale della Qualità, inteso come somma di obiettivi misurabili da raggiungere
nell’arco di un anno.
Gli obiettivi individuati sono registrati a cura di AQ nel modello M.01-10 (Piano Annuale della Qualità)
unitamente all’indicatore e standard definito o di riferimento, se esiste.
Essi tengono conto di variabili fondamentali:
la soddisfazione degli Iscritti
l’efficacia e l’efficienza dei processi;
Collegio IPASVI Roma
gli aspetti economici della qualità
la garanzia della professionalità.
Lo schema che segue illustra il percorso dal Piano di Miglioramento alla scelta di obiettivi e dati e come il
raggiungimento o meno degli obiettivi e l’analisi dei dati costituiscano l’input per il riesame della politica
e del SGQ.
MISSION
CONSOLIDAMENTO
EFFICACIA
MIGLIORAMENTO
EFFICIENZA
SISTEMA DI GESTIONE
PER LA QUALITA'
AZIENDALE
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
POLITICA
OBIETTIVI
ANALISI DEI
DATI
Per questi impegni il Presidente ed il Consiglio Direttivo hanno adottato le seguenti azioni:
Definizione di un documento formale di Politica per la Qualità (Paragrafo 4.3);
Definizione di un Piano della Qualità derivato dal Programma di mandato con l’individuazione di
obiettivi tangibili e verificabili quali indicatori della realizzazione di tale politica;
Diffusione della politica nella propria struttura interna, agli iscritti ed al territorio;
Assicurazione a tali impegni di risorse adeguate attraverso la formalizzazione del Sistema di
Gestione per la Qualità;
Monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi, a cadenza periodica, e revisione di tale politica
quando se ne rilevi la necessità.
Tale attività è regolamentata dalla Procedura di Sistema Attività di Direzione (PS.01).
Cura del cliente
La cura dei soci e degli utenti è definita e applicata attraverso:
Definizione delle esigenze; (Plan)
Erogazione del servizio in conformità alle aspettative (Do);
Collegio IPASVI Roma
Misurazione della qualità percepita (Check);
Azioni correttive /preventive e/o ridefinizioni delle prestazioni (Action).
ACTION
PLAN
Q
CHECK
DO
Politica per la Qualità
La Direzione ha definito in un apposito documento la propria Politica per la Qualità. La politica viene
emessa e diffusa, sia all’interno che ai clienti, e diviene oggetto di riesami periodici a fronte di
valutazioni interne ed esterne.
La Procedura Attività di Direzione (PS.01) regolamenta tale attività.
Obiettivi
Gli obiettivi per la qualità, sono stabiliti e registrati in apposito documento nel quale sono espressi anche
gli indicatori, quale strumento di misura, e le modalità di controllo a cadenza predefinita.
Qualora gli scostamenti tra i risultati attesi e quelli verificati risultino importanti la Direzione in
collaborazione con AQ metterà in atto apposite Azioni Correttive e Preventive.
Attività per raggiungerli
All’ interno della struttura organizzativa del Collegio IPASVI sono state individuate, definite e rese note le
funzioni che hanno responsabilità.
Le funzioni sono richiamate nelle procedure che regolamentano l’esecuzione dei processi, al fine di
favorire una efficace gestione per la qualità.
Il Presidente ha individuato un proprio Rappresentante con il compito di assicurare che i processi vengano
attuati così come previsto, riferire le prestazioni del Sistema di Gestione per la Qualità ed i possibili punti
di miglioramento, assicurare la promozione della consapevolezza dei requisiti del cliente.
Tale funzione è menzionata come “Quality Assurance” (QA).
Gestione documenti
L’impianto documentale del Sistema di gestione della Qualità prevede il presente Manuale della Qualità
con funzioni di compendio di tutta la documentazione e la relativa documentazione di supporto.
Costituiscono documentazione di supporto al Manuale: Procedure di gestione per la Qualità, Istruzioni
Operative, Modelli di registrazione dati, Schemi, Diagrammi e Tabelle di dati.
Collegio IPASVI Roma
Ciascuna Funzione è responsabile della predisposizione ed applicazione delle procedure ed istruzioni
operative che rientrano nel campo delle proprie attività specifiche.
L'emissione ed il controllo della documentazione nonché delle registrazioni è regolato dalla Procedura
Attività di Direzione (PS.01).
Comunicazione Interna
La comunicazione all’interno dell’organizzazione è gestita attraverso riunioni periodiche dei membri del
Consiglio Direttivo e delle Commissioni, da incontri tra i membri del Consiglio con il Presidente e con il
personale della Segreteria.
Riesame della direzione
Ad intervalli pianificati, il Sistema di gestione per la qualità è riesaminato per valutare gli scostamenti tra
i requisiti attesi e quelli valutati.
La Procedura Attività di Direzione (PS.01) regolamenta tale attività.
RIE S A M E D E L LA
PO LIT ICA
AZ I END AL E
PE R L A Q UA L ITA '
CONTROLLO SULLO
ST AT O D I
A T TU AZ IO N E D EL LA
P O L I T IC A A ZIE NDA L E
PE R L A Q UA L ITA '
Q
AT T U A Z IO NE D EL LA
P OL I T IC A
AZ IEN D A LE
PE R L A Q UA LIT A '
DE F IN IZ I ONE DE L L A
PO L IT ICA A Z IE N D A L E
P ER LA Q U A L ITA '
Collegio IPASVI Roma
LA DEFINIZIONE DEI PROCESSI
Pianificazione
Per la pianificazione delle attività, il Collegio IPASVI dispone di una struttura tecnico-organizzativa ben
definita.
La pianificazione avviene attraverso:
1. l’attività delle Commissioni;
2. le riunioni periodiche del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei soci;
3. la definizione di schede Progetto per dettagliare le fasi di realizzazione delle attività.
Requisiti del cliente
Preventivamente le prestazioni (tipologia, modalità, indicazioni, consigli etc.) che gli iscritti possono
attendersi dall’iscrizione al Collegio sono definite nel sito internet e nella Carta dei Servizi: questi
raccolgono l’impegno che Collegio IPASVI unilateralmente si assume con i soci ed utenti.
Comunicazione con il cliente
La comunicazione rappresenta lo strumento primario per garantire il raggiungimento di obiettivi strategici
e per promuovere lo studio ed il progresso delle discipline, l'aggiornamento professionale e la formazione
permanente degli iscritti, l'elaborazione di linee guida, e la promozione della consapevolezza.
La comunicazione con gli iscritti e col territorio è di massima curata attraverso:
Sito internet www.collegio.ipasvi.it,
Rivista Infermiere OGGI
Comunicazioni specifiche a mezzo mail
Materiale informativo
Progettazione
La progettazione è relativa allo sviluppo di:
Progetti editoriali;
Ricerca;
Eventi formativi ECM
Nuove attività delle Commissioni .
Collegio IPASVI Roma
LE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO
Soddisfazione del cliente
La soddisfazione di soci ed utenti è monitorata attraverso molteplici indici.
Tra gli strumenti di rilevazione diretta, è a disposizione degli utenti, sul sito del Collegio, un questionario
per esprimere il proprio parere sui servizi del Collegio (M.PS.01.12).
La procedura PS 01 dettaglia le modalità di rilevazione della soddisfazione.
Per gli Eventi formativi, l’utente finale (discente) esprime le informazioni ritenute rilevanti al fine
dell’erogazione del servizio stesso attraverso un modello apposito. Questo modello può costituire un
notevole supporto nel prosieguo delle prestazioni, al fine di adattare i comportamenti del personale a
particolari esigenze riscontrate.
La Direzione ha inoltre definito di monitorare il livello di soddisfazione dei propri clienti indirettamente
attraverso la rilevazione dei reclami e la massima cura è posta nel raccogliere reclami o segnalazione da
parte degli iscritti o del territorio.
Verifiche interne
Ad intervalli periodici vengono condotte a cura di personale preposto e qualificato le attività di verifica
dello stato di attuazione del Sistema di Gestione per la Qualità. Queste verifiche tengono conto del grado
di comprensione ed acquisizione delle metodiche del sistema e costituiscono per la Direzione il principale
strumento di monitoraggio interno.
Tale attività è regolamentata dalla Procedura Attività di Direzione (PS.01).
Gestione delle non conformità e azioni correttive e preventive
La Direzione del Collegio IPASVI è convinta che una corretta gestione delle Non Conformità che si
presentano può costituire una occasione di crescita per l’intera azienda.
Tutti sono coinvolti nel segnalare le non conformità nel funzionamento dell’organizzazione aziendale.
La procedura PS 01 definisce le modalità di gestione, le aree di interesse, il Responsabile del trattamento
e il Responsabile della verifica di chiusura del problema
In ambito di risoluzione delle Non Conformità possono essere messe in atto quelle azioni correttive e/o
preventive che il caso prevede.
L’attività di gestione delle non conformità, le azioni correttive e preventive è regolamentata dalla
Procedura Attività della Direzione nella parte concernente le Non conformità e richiesta azioni correttive
e preventive (PS.01).