Direttore BIT - BCC Banca Credito Cooperativo Agrobresciano

Settore agricolo ed agroalimentare nel
mercato globale:
focus settore lattiero caseario
Ghedi, 14 ottobre 2014
Mauro Conti
Chi è BIT?
Società di servizi tecnico-finanziari per le BCC nelle “Tre A”
Al fianco delle BCC e dei loro clienti per fornire un
supporto specialistico al fine di
comprendere, analizzare e risolvere i problemi degli operatori delle
“Tre A”
AGRICOLTURA
AGROALIMENTARE
AMBIENTE
BIT come Technical Advisor
BIT svolge un’attività di
technical advisor
offrendo un supporto
tecnico-amministrativo
e consulenza finanziaria
per progetti di sviluppo
e investimento nei
settori delle “3A”
Cosa fa BIT?
Attività di consulenza per:
AGRICOLTURA
•
•
•
•
Valutazione redditività aziende agricole;
Valutazione progetti d’investimento az. Agr. e Cooperative;
Due diligence per FER (tecnica, amministrativa, legale, economico-finanziaria);
Sopralluoghi ad impianti FER.
AGROALIMENTARE
•
•
•
•
Audit aziendali;
Studi fattibilità e progettazione;
Progetti di risparmio energetico;
Analisi tecnico-economica e finanziaria investimenti az. Agroal. e Cooperative.
AMBIENTE
•
•
•
•
Due- diligence per impianti a FER
Sopralluoghi agli impianti a FER
Certificazione energetica degli edifici
Audit per l’efficienza energetica
Il ruolo di BIT
ICCREA HOLDING
BANCHE CREDITO
COOPERATIVO
ICCREA
BANCAIMPRESA
Mercato mondiale
Mercato mondiale
In media, 62% del
latte ECM prodotto
nei primi 20 paesi
passa nei sistemi
formali per la
lavorazione (anche se
in India e Pakistan, fra
i top 3 in classifica per
produzione,
consegnano solo il
17% e 3% al sistema).
Mercato mondiale
Nei prossimi 15 anni a livello mondiale
1995
Popolazione
mondiale
Produzione di
latte
mondiale
Fonte: IFCN-CRPA
5,6
miliardi
+ 15 anni
+ 1,2 bn
2010/2011 + 15 anni
Futuro 2025
6,8 miliardi
+ 1 bn
7,8 miliardi
700
mil t
+ 200 mil t?
900 mil t?
+ 170 mil t
530
mil t
(62% from Asia,
Rest Via Latin
America, USA;
Africa, Oceania
(8-12% each))
Chi produrrà questi 200
milioni di tonnellate di
latte? 18 volte la
produzione italiana??
Scenario socio economico
• La popolazione mondiale raggiungerà 9,2 miliardi nel 2050;
• La produzione di cibo dovrà raddoppiare nei prossimi 50 anni;
• Aumento nel consumo mondiale entro il 2030:
 Carne 68%
 Latte 57%
• Consumo dei prodotti di origine zootecnica cresceranno
rapidamente per:
 Aumento della popolazione umana
 Aumento delle possibilità economiche
 Crescita di popolazione urbana
 Mutazione di abitudini alimentari nelle zone urbane
Fonte: Rosati
Dove cresce la popolazione
Fonte: IFCN-CRPA
Crescita della produzione attesa
(2011-2022)
Fonte: Productschap Zuivel
Produzione di Latte nei principali Player
esportatori
Fonte: CLAL
L’Offerta mondiale di Latte
Produzione di Latte nei principali Player Esportatori di Derivati
Fonte: CLAL
Quadro storico di confronto fra i prezzi
del latte alla stalla
Mercato mondiale dei formaggi: i
principali produttori nel 2013 (mil. di Tons)
Fonte: MPS
Il grafico mette in evidenza l’importanza degli USA come singolo maggiore paese produttore
di formaggio nel mondo con circa 5 milioni di tonnellate annue.
A livello di macroaree, l’Unione Europea a 27 è quella prominente con oltre 8 milioni di
tonnellate prodotte (dato CLAL).
Domanda di tutti i prodotti lattierocaseari in equivalente di latte
Fonte: ife Information and Research Center
of Food Business Kiel
Le prospettive del mercato dei formaggi
Fonte: OMPZ
Commercio mondiale prodotti lattiero
caseari
Fonte: Blayney
I principali esportatori nel 2012 (miliardi
di USD)
I paesi europei sono protagonisti nelle esportazioni di formaggio: ai primi posti sono
Germania, Olanda, Francia e Italia; la somma del valore delle loro esportazioni ha generato
poco meno di 15 miliardi di dollari di fatturato nel 2012.
Fonte: MPS
Esportazioni europee di formaggi (2013, tons):
l’impatto delle importazioni russe
Fonte: ife Information and Research Center
of Food Business Kiel
Vola l’import cinese di formaggi
Alcuni dati recenti dicono che le
importazioni cinesi sono schizzate
in alto in misura considerevole nel
giro di 12 mesi.
 Lo scorso marzo la Cina ha importato il
21,9% di formaggio in più rispetto allo
stesso mese del 2013.
 I principali flussi caseari provengono da
Nuova Zelanda, Australia e Usa. Ma non
manca la presenza dei formaggi italiani.
Il mercato cinese
rappresenta
un’opportunità da
sfruttare e un Paese
da esplorare per i
produttori italiani
I tassi di cambio
 Le quotazioni mondiali sono in
dollari;
 Il deprezzamento dell’euro nei confronti del
dollaro può favorire l’aumento delle
esportazioni di formaggi.
Calo consumi interni
CLAL_ consumi interni apparenti di prodotti lattiero caseari
(Produzioni + Import - Export ) 2013
Secondo il dati Ismea/Gfk, nel 1° semestre del 2014 si accentua la
flessione nel reparto dei lattiero-caseari (-5%) …
Considerate le difficoltà del mercato interno, per le PMI del settore
lattiero caseario diventa fondamentale ESPANDERSI ALL’ESTERO !!!
Il ruolo strategico dei trasformatori
Emerge pertanto l’importanza e il ruolo strategico per
il presidio del mercato delle imprese del settore
lattiero caseario operanti nella TRASFORMAZIONE …
Le sfide del settore della trasformazione
Il settore della trasformazione (acquirenti latte) per ridurre i costi
ed aumentare la propria competitività dovranno puntare su:
 innovazione;
 mercato estero;
 reti di impresa;
 progetti di filiera regionali e nazionali;
 efficienza energetica.
Aziende acquirenti latte
D.d.s. 12 marzo 2013 - n. 2180
Legge 119/03 - Regime quote latte - Approvazione dell’albo regionale primi
acquirenti latte della Regione Lombardia per il periodo 1 aprile 2013 – 31 marzo
2014
Azienda
Località
AMBROSI SPA INDUSTRIA CASEARIA
CASTENEDOLO (BS)
CASEIFICIO DI ALFIANELLO EREDI G. BONETTA SNC DI CRISTINA BONETTA
ALFIANELLO (BS)
CASEIFICI ZANI F.LLI SOCIETA' PER AZIONI, IN SIGLA CASEIFICI ZANI F.LL
CIGOLE (BS)
CASEIFICIO BAGNOLESE DI BOLDINI ANDREA & C. SNC
BAGNOLO MELLA (BS)
CASEIFICIO BOLDINI G.B. S.P.A.
CASTENEDOLO (BS)
CASEIFICIO SOCIALE DI CARPENEDOLO SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA
CARPENEDOLO (BS)
CASEIFICIO SOCIALE DI MONTIRONE SOC. COOP.
MONTIRONE (BS)
SOC. COOP. PER AZ. CAS. SOC. RINASCENTE COOP. AGRICOLA
BAGNOLO MELLA (BS)
CASEIFICIO SPINELLI F.LLI SRL
LENO (BS)
CIPAB-CONSORZIO INTERAZ.PROD.AGR.BRESCIANI
OFFLAGA (BS)
CONSORZIO PRODUTTORI LATTE ALIMENTARE- SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA
REZZATO (BS)
COOPERATIVA PRODUTTORI DI LATTE INDENNE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA SOC
BRESCIA (BS)
CASEIFICIO S.ANTONIO S.R.L.
MONTICHIARI (BS)
Aziende acquirenti latte
Azienda
Località
DALLA BONA S.P.A.
CARPENEDOLO (BS)
CASEIFICIO LAIT - SOC.COOP.AGRICOLA
BRESCIA (BS)
PRODUTTORI LATTE DEL COMUNE DI BRESCIA SOC.COOPERATIVA AGRICOLA
BRESCIA (BS)
SAN VITALE DI PELLEGRINI GEROLAMO E C. S.A.S.
BRESCIA (BS)
SOLAT SOCIETA' AGRICOLA COOPERATIVA
LENO (BS)
TOMASONI FRATELLI S.N.C. DI TOMASONI OTTORINO E C.
GOTTOLENGO (BS)
FORESTI S.P.A.
GOTTOLENGO (BS)
LATTE BRESCIA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA
BRESCIA (BS)
ASSOCIAZIONE PRODUTTORI LATTE BOVINO DELLA PIANURA PADANA
MONTICHIARI (BS)
AGRILATTE SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA
MONTICHIARI (BS)
BRESCIANGRANA S.R.L.
OFFLAGA (BS)
CASEIFICIO LA FATTORIA DI ZANI LUCIANO & C. SNC
GHEDI (BS)
CASEIFICIO LA LEONESSA SRL A SOCIO UNICO
MONTICHIARI (BS)
CASEIFICIO SCALA SRL
BRESCIA (BS)
INDUSTRIA CASEARIA GARDAPADANO SRL
BRESCIA (BS)
CANTARELLI SPA
ASOLA (MN)
CASEIFICIO CANTARELLI RAG. GIUSEPPE SRL
ACQUANEGRA SUL CHIESE (MN)
Come affrontare il futuro
Qual’è la strada da percorrere per non farsi
travolgere dalla crisi?
Settore della trasformazione: 5 chiavi
della competitività
Export
Qualità
Sostenibilità
Diversità
Aggregazione
I percorsi
che possono
I percorsi
che
consentire
settore della
possonoalconsentire
trasformazione
di ridurre
ai prodotti italiani
di i
costi ed aumentare la
affrontare le sfide
propria competitività!
dei mercati!
Export
Export
Analisi mercati esteri, scelta dei canali di distribuzione,
conoscenza aspetti fiscali e doganali, organizzazione logistica,
adeguamento comunicazione e sito internet.
Strada dalla quale non si può più tornare indietro e business di
grande prospettiva futura!
Qualità
Qualità
Valorizzazione delle materie prime e del territorio, ricerca ed
innovazione di prodotto e di produzione, sistemi di certificazione,
tracciabilità, per tutelare la qualità dei prodotti e attrarre sempre
più consumatori.
Un punto di forza che contribuirà sempre a mantenere la
produzione tipica italiana competitiva e piena di appeal!
Sostenibilità
Sostenibilità
Efficienza energetica nelle imprese (gruppi d’acquisto energia,
audit specifici per i consumi dell’azienda) utilizzo fonti di
energia rinnovabile, sviluppo biologico e biodinamico, Carbon
Footprint…
Un aspetto di grande importanza, specie per la sensibilità di
chi i prodotti li consuma!
Diversità
Diversità
Tutelare origine e diversità territoriale dei prodotti, i metodi di
produzione tradizionali, sviluppare il settore biologico, con
l’obiettivo di esaltare i valori locali.
Un valore aggiunto unico al mondo che continuerà a suscitare
curiosità e interesse nel mondo!
Aggregazione
Aggregazione
Unire le forze per migliorare attività di ricerca ed innovazione,
logistica, rapporti con GDO, aumentare competitività nei costi di
produzione, creare reti per l’export oltre i confini nazionali.
Aumentare la capacità competitiva delle aziende senza però
costringerle a rinunciare alla propria autonomia!
Outlook per il settore:
la PAC futura
Le novità della Riforma
La riforma PAC prevede importanti misure, tra le quali:
 un ruolo centrale delle Organizzazioni dei produttori, per
aumentare la forza contrattuale degli agricoltori nella
catena alimentare;
 misure per stimolare l’attività agricola nei settori rurali;
 un fondo di gestione delle crisi alimentari con ampia flessibilità in
mano alla Commissione europea;
 un nuovo schema di collaborazione tra ricercatori e agricoltori per
promuovere l’introduzione di nuove tecnologie.
Pagamenti accoppiati
Le decisioni italiane destinano al sostegno accoppiato un plafond del 11% del
massimale nazionale, pari a 429 milioni di euro per il 2015.
PLAFOND
SETTORI
LATTE
CARNE
PREMI
TERRITORIO
Vacche da latte
IMPORTO
MIL DI €
%
€/CAPO
€/HA
nazionale
75,11
17,5
56
Aggiuntivi alle vacche
da latte in zone
montane
nazionale
9,87
2,3
10
Bufale
nazionale
4,12
1,0
20
Vacche nutrici
nazionale
40,78
9,5
202
Bovini macellati 12-24
mesi
nazionale
66,96
15,6
46
La maggior parte delle risorse sono destinate alla zootecnia (211,8 milioni di euro,
49,3%) distribuite tra: vacche da latte, bufale, vacche nutrici, bovini macellati 1224 mesi, ovicaprini).
Pagamenti accoppiati
PLAFOND
SETTORI
FRUMENTO
DURO, COLTURE
PROTEICHE E
PROTEAGINOSE
PREMI
TERRITORIO
Coltivazione di
soia
IMPORTO
MIL DI €
%
€/CAPO
€/HA
Piemonte, Friuli, Emilia
Romagna, Veneto,
Lombardia
9,87
2,3
97
Coltivazione di
frumento duro
Toscana, Umbria, Marche,
Lazio, Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia,
Basilicata, Calabria, Sicilia,
Sardegna
59,88
14
60
Coltivazione di
proteaginose
Toscana, Umbria, Marche,
Lazio
14,16
3,3
80
Coltivazione di
leguminose da
granella
Abruzzo, Molise, Campania,
Puglia, Basilicata, Calabria,
Sicilia, Sardegna
11,80
2,8
90
Fine quote latte
La fine delle quote latte nel 2015 porterà ad un’apertura dei
mercati e al rischio di incremento offerta e crollo prezzi …
FINE QUOTE LATTE: POSSIBILI SCENARI
 incremento offerta di latte;
 aumento export (soprattutto verso i Paesi emergenti);
 volatilità dei prezzi;
 necessità di concentrare l’offerta dei produttori di latte (OP) per aumentare il
potere contrattuale.
… conseguenze che saranno però limitate dallo
strumento del Pacchetto Latte!
Il Pacchetto Latte
Il cosiddetto “pacchetto latte”, pubblicato nel marzo 2012, è
entrato pienamente in vigore il 3 ottobre 2012 e sarà valido
fino al 30 giugno 2020.
• contratti scritti tra produttori di latte e trasformatori;
• riconoscimento organizzazioni interprofessionali e interprofessionali nel
settore;
• possibilità di negoziazione del prezzo del latte da parte delle OP;
• programmazione produzione dei formaggi DOP e IGP.
Il Pacchetto Latte: punti cruciali
RAPPORTO DI FILIERA TRA
PRODUTTORE E PRIMO ACQUIRENTE
Rapporto ricco
di criticità
La Commissione individua due principali alternative perseguibili dai
produttori di latte europei:
• Cooperativa: il latte è consegnato presso una cooperativa, come
avviene per il 58% del latte europeo e italiano;
• Non cooperativa: il latte viene consegnato ad un primo acquirente
privato con cui il produttore non ha rapporti di governance, ma
intrattiene un mero rapporto commerciale.
Contratti formali scritti facoltativi, prima della
consegna (che definiscano i prezzi, i calendari, i
volumi delle consegne e la durata)
RELAZIONI CONTRATTUALI
Strumenti di attuazione del
pacchetto latte
 La regolazione dell’offerta ha parte fondamentale nel funzionamento
delle filiere agricole e agroalimentari, specie per prodotti con cicli
lunghi. Riducono i rischi di volatilità del mercato e quindi speculazioni
commerciali e disorientamento del consumatore.
 L’importanza dei piani di regolamentazione dell’offerta è stata
riconosciuta all’interno del PACCHETTO LATTE, che determina altresì
che i piani non debbano produrre effetti anticoncorrenziali e che
devono essere promossi e approvati nell’ambito di una legittimazione
interprofessionale della filiera coinvolat (2/3 dei soggetti e delle
quantità, sia a livello di produttori di latte che di formaggio).
Regolamentazione piani
produttivi
L’attuazione dei piani produttivi è regolamentata a livello
comunitario dal Reg CE 510/06, che all’art 126 quinquies stabilisce
una serie di condizioni che i piani devono verificare:
•
•
•
•
•
•
•
•
adeguamento dell’offerta alla domanda di prodotto
disciplinano solo il prodotto in questione
vincolo di massimo 3 anni, rinnovabile su richiesta
non danneggino il commercio di prodotti diversi
riguardino solo la prima commercializzazione e non consentano la fissazione del
prezzo
non rendano indisponibile una quantità eccessiva di prodotto
non creino discriminazione o ostacoli per nuovi operatori
contribuiscano a qualità e sviluppo del prodotto
Il settore lattiero-caseario
Gli attori della filiera
Latte crudo
Import
semilavorati
Industria
mangimistica
ALLEVATORI
Centri di
raccolta
Autoconsumo
Commercianti
Trasportatori
Industria di trattamentotrasformazione del latte
Industria dei
gelati
Industria
dolciaria
Trasformazione
aziendale
EXPORT
Latte e altri
freschi
Import latte in
cisterna
Formaggi
Grossisti, Agenti
Intermediari
Import latte
conf. e freschi
Stagionatori
EXPORT
Import
formaggi
Retail
Ristorazione
Fonte: ISMEA
Punti di forza e debolezza interni al
sistema della filiera
PUNTI DI DEBOLEZZA:
Area
produttiva




Area
commerciale
PUNTI DI FORZA:



− Vincoli strutturali
Rilevanza economica;
(frammentazione);
Know-how (genetica, tecnica…); − Vincoli legislativi (benessere,
Tradizione (prodotti tipici);
smaltimento reflui…);
Attivazione di indotto a monte e − Rapporti interprofessionali
a valle della filiera;
conflittuali;
Capacità di valorizzare materia − Eccessiva specializzazione;
prima;
− Deficit commercializzazione;
Posizionamento differenziale di − Prevalenza mercato locale,
prezzo interno;
problemi logistici
Affermazione mercati esteri
Fonte: ISMEA
Il settore lattiero caseario in Italia
(milioni di euro)
2014
% 14/13
(previsioni)
2011
2012
2013
Produzione
9906
9930
9476
9841
3,9%
Export
1982
2045
2100
2170
3,3%
Import
4327
3966
4250
4200
-1,2%
Saldo commerciale
-2345
-1921
-2150
-2030
2,10%
Export/produzione
20%
20,6%
22,2%
22,10%
35,3%
33,5%
36,6%
35,4%
Import/mercato
Nel 2014 ci si attende un aumento del valore della produzione del 3,9% a poco meno
di 10 miliardi di euro e una diminuzione del deficit commerciale del 2,10% a circa
2miliardi di euro.
Fonte: MPS
Consegne regionali di latte 2014
Regione Lombardia - Consegne di latte mensili anno 2014 (Tonnellate)
gennaio
febbraio
marzo
Lombardia
2014
398.580
376.798
427.514
Variazione
su 2013
+1,82%
+3,09%
+3,47%
aprile
maggio
414.706 417.975
+3,30%
+2,53%
giugno
TOTALE
380.120 2.415.693
+2,16%
+2,74%
Prezzi del latte alla stalla estate 2014
Regione o Stato
Prezzo del latte crudo alla stalla in
Europa (euro/100kg)
Lombardia
40,74 (agosto)
Austria
37,36 (luglio)
Baviera - Germania
38,10 (luglio)
Bulgaria
34,03 (giugno)
Estonia
32,31 (luglio)
Lettonia
29,32 (luglio)
Lituania
23,64 (giugno)
Repubblica Ceca
33,42 (luglio)
Romania
28,23 (giugno)
Slovacchia
32,98 (luglio)
Ungheria
33,11 (giugno)
Fonte: AgroNotizie
Lombardia - Prezzo medio del Latte crudo alla
stalla
Lombardia - Prezzo medio del Latte crudo alla stalla
Prezzo in € per 100 litri
Italia: prezzi granoturco, farina di soia e
prezzo del latte
Fonte: CLAL
Costi dell’Alimentazione
Produzione media di latte per azienda
Fonte: Productschap Zuivel
Evoluzione aziende bovini in Lombardia
Evoluzione aziende bovini in Lombardia
25000
19.684
19.684
20000
14.971
14.971
15000
2000
2010
10000
2020
5000
0
2000
Fonte: Censimento agricoltura
2010
2020
Settore caseario leader del Made in Italy
Il lattiero caseario è il primo settore dell'alimentare
italiano con un fatturato che sfiora i 15 miliardi.
Nel 2013 le imprese italiane hanno lavorato 12,68
miliardi di litri di latte con cui hanno realizzato:
• oltre 2,6 miliardi di litri di latte confezionato,
• 1,6 miliardi di vasetti di yogurt,
• 160 milioni di kg di burro,
• 1 miliardo di kg di formaggi freschi e stagionati,
• tanti altri latticini, come panna, ricotta e mascarpone.
Settore lattiero caseario export 2014
 I dati del 1° bimestre 2014 confermano che i formaggi italiani continuano a
espandere la loro presenza nel mondo.
 Rispetto al periodo gennaio/febbraio 2013, l’export è aumentato del 6% a volume
e dell’8,4% a valore, arrivando a quota 47.145 tonnellate e 314 milioni di euro.
 Nel 1° bimestre 2014 tra i nostri principali mercati di sbocco crescono soprattutto
la Gran Bretagna, la Spagna, il Belgio e la Svizzera, ma ottimi risultati in ambito
extra-Ue sono stati raggiunti anche in Russia (+23% a volume sul primo bimestre
2013) e in Giappone (+17,5%).
 Quanto al trend delle diverse tipologie di formaggi, le performance sono
particolarmente positive per mozzarelle e formaggi freschi e per Pecorino e Fiore
Sardo, che registrano tassi di crescita ben superiori alla media del mercato.
Grana Padano – Produzione anno 2012
Fonte: provincia di Mantova
Classifica 2013 Qualivita Ismea
Prodotti DOP e IGP
Classifica
basata su
fatturato da
produzione e
vendite
Al primo posto a pari merito si sono classificati Grana (990 milioni di euro la produzione
nazionale 1,5 miliardi il consumo nazionale e 800 milioni l’export) e Parmigiano ( 883 milioni
la produzione nazionale 1,7 miliardi il consumo nazionale e 433 milioni l’export.)
La filiera del Grana Padano
479 caseifici ed
imprese
collegate
c.a. 50.000
occupati nella
filiera
22% di latte
nazionale
utilizzato
Export di Grana e Parmigiano
Esportazioni per area geografica, 2013
Esportazioni nei paesi UE, gennaio 2014
 Le esportazioni di Grana e Parmigiano sono ancora principalmente indirizzate verso i paesi
UE, che assorbono poco meno del 63%
 Molto importanti le esportazioni verso il “resto del mondo” che comprende Giappone,
Australia ed America Latina.
 L’ Asia ha margini di miglioramento enormi visti i potenziali di consumo.
Le imprese italiane: problematiche e
rischi
Trend nei Sistemi di Produzione
MECCANIZZAZIONE
IN AZIENDA
AZIENDE
PROFITTO
Usata
maggiormente per
allevamenti di suini
ed avicoli sarà
utilizzata sempre di
più nel settore
dell’allevamento
bovini da latte
Aumento delle
dimensioni
medie e
declino e del
numero di
aziende
Limite della
crescita per
motivi
economici
(massimo
profitto)
Fonte: Rosati
Trend nei Sistemi di Produzione
SPECIALIZZAZIONE
Specializzazione
della
produzione di
alimenti
zootecnici
Fonte: Rosati
GENETICA
NUOVE
TECNOLOGIE
Uso di
alta
qualità
genetica
Applicazione di
nuove tecnologie
di automazione
ed analisi delle
produzioni in
azienda
Scenari per piccole aziende
SOLUZIONI PER PICCOLE AZIENDE:
• Abbandono delle aziende;
• Specializzazione con:
Trasformazione in azienda
Prodotti di nicchia
Zootecnia biologica
Conservazione di piccole
razze
Turismo agricolo
Motivazioni ambientali;
Fonte: Rosati
• Aumento delle dimensioni e/o
aumento dei volumi di produzione;
• Diventare parte di un sistema più
grande coprendo uno dei segmenti
produttivi (Es: allevare vacche in
asciutta o manze, ingrassare gli
animali per fasi diverse della vita
produttiva, ecc).
Rischi futuri
• Pressione ambientale;
• Competizione nell’uso della terra e
dei cereali;
• Cambiamenti climatici;
• Aspetti sociali (bassa efficienza economica per i piccoli
produttori, aumento nella povertà rurale e disoccupazione,
esodo rurale, desertificazione umana nelle zone marginali);
• Ulteriore globalizzazione e centralizzazione dei centri
tecnologici.
Rischio di impresa in agricoltura
Rischi con effetti sul reddito dell’impresa
agricola:





di produzione
di mercato
finanziario
istituzionale
sociale e personale
Strumenti di gestione del rischio:
 Riorganizzazione struttura aziendale e
familiare,
 Pratiche commerciali e finanziarie,
 Polizze assicurative.
Competitività del mondo agricolo: strumenti per fronteggiare rischi agricoli
EX-ANTE (per stabilizzare il reddito) quali polizze assicurative per copertura di
calamità naturali e malattie e strumenti derivati per copertura rischi di mercato
Stalle: problematiche
Alcune problematiche odierne:
• Prezzo di vendita del prodotto;
• Costo dell’alimentazione (pari al 5055% costo tot. di produzione);
• Adeguamento aziende alla normativa
(gestione reflui, benessere animale…);
• Bilancio aziendale (utile per analisi
processo produttivo) non sempre
presente
• …
Stalle: problematiche odierne
• Costo dell’alimentazione
Dalla seconda metà del 2009 ad oggi, i prezzi dell’alimentazione del bestiame
sono cresciuti in maniera preoccupante
Tagliare sui costi di produzione non è così semplice per chi decide di
‘produrre qualità’ (le modifiche possibili alla razione alimentare sono
limitate)
Esempio: la razione alimentare costa ~4,6 €/giorno per capo; se la vacca produce ~30 kg di
latte, un litro di latte costa ~0,153 € solo di alimentazione poi  manodopera,
ammortamenti, energia elettrica, costi per cure e veterinario, burocrazia...
Stalle: problematiche odierne
• Adeguamento delle aziende alla normativa
Direttiva nitrati:
Dal 01/01/2012 fino a fine 2015 è in vigore la deroga all'applicazione
della Direttiva Nitrati (91/676/CEE) concessa dalla Commissione
Europea (Decisione 2011/721/UE del 3 novembre 2011) a Lombardia,
Piemonte, Emilia Romagna e Veneto …..Contestata da Commissario
Europeo all’ambiente che chiede all’ITALIA chiarimenti…!!!!
Innalzamento del limite massimo di azoto spandibile nelle ZVN, che passa
dai 170 kg/ha all'anno (come previsto dalla normativa) ai 250 kg/ha da
effluenti bovini e suini (da rispettare alcuni vincoli trattamento reflui ,
spandimento, rotazione e pratiche colturali…)
Stalle: problematiche odierne
Nitrati, alcune idee:
 Utilizzo di tecniche di trattamento degli
effluenti (livello aziendale e interaziendale)
che abbattano o trasformino l’azoto;
SEPARAZIONE
 Utilizzo di gestioni zootecniche più efficienti
(alimentazione, sistemi di allevamento,
gestione stoccaggio, distribuzione);
NITRO-DENITRO
 Trasferimento territoriale di azoto e sostanza
organica .
Presentata la progettazione di una borsa scambio
degli effluenti di allevamento sul territorio della
provincia di Mantova
BIOGAS
Benessere animale nell’allevamento
Obiettivo dell’allevamento moderno: massimizzare il rapporto tra
salute degli animali, produttività e sicurezza alimentare
Il benessere dipende anche dalle pratiche gestionali dell’allevatore
 Fattori: tipo di strutture stabulative e le zone di riposo,
spazio a disposizione, densità capi, condizioni di trasporto,
metodi di macellazione, castrazione e taglio della coda
Allevamenti moderni: esigenti vincoli normativi in materia di
sicurezza alimentare e benessere degli animali COSTI SEMPRE CRESCENTI
!!! le Buone Pratiche Agricole sostengono l’igiene veterinaria
preventiva e, nel tempo, aumentano la sostenibilità economica
ed ambientale dell'attività agricola
Analisi aziendali: la nostra esperienza
Progetto di valutazione
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
Obiettivo
del
progetto
è
l’individuazione
di
indicatori
di
performance/benchmarking/efficienza tecnica-gestionale, applicabili su un
triennio sociale (2009-2011) e un campione significativo di cooperative.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
• indicatori di performance/benchmarking efficienza tecnica e gestionale
• analisi dei bilanci di esercizio
• elaborazione di un foglio elettronico di valutazione su 14 parametri gestionali
• elaborazione di un foglio elettronico di rating classico su 10 indicatori
economici finanziari
Parametri gestionali individuati dal progetto
GENERALE:
• Classe dimensionale
• Localizzazione
altimetrica
• Proprietà/gestione
• Base sociale
• Attività spaccio e
commercializzazione
• Personale
TECNICO:
•
•
•
•
•
Strutture
Meccanizzazione
Energia
Trasporti latte
Allevamento suini
PRODUTTIVO:
• Capacità produttiva
• Capacità di
stagionatura
• Conferimenti
• Conto lavorazione
• Rese
• Liquidazione latte
Elementi di analisi
aziendale
DATI AZIENDALI
DATI ECONOMICI E FINANZIARI
• ragione sociale
•
bilanci di esercizio
•
superficie aziendale
•
fatture di acquisto e vendita
•
tipo di conduzione
•
contabilità IVA
•
macchine e fabbricati
•
valutazione di costo medio di produzione
•
ricorso a contoterzisti
•
accordi e contratti di conferimento per
•
contributi pubblici
•
personale impiegato
•
rate di finanziamento e oneri finanziari
•
spese generali e di manutenzione
•
finanziamenti extra bancari
•
attività connesse
•
commercializzazione e export
cooperative
Elementi di analisi
aziendale
SETTORE ZOOTECNICO:
consistenza di stalla
quota di rimonta
primo acquirente latte
quote e eventuali multe
produzioni agricole
mangimi acquistati e autoprodotti
medicinali e disinfettanti
spese di gestione reflui
SPESE ENERGETICHE
Ricorso a rinnovabili
Rating gestionale
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
RICAMBIO
GENERAZIONALE
D
D
A
B
A
A
B
A
B
A
ATTIVITA’ SPACCIO
D
A
C
A
A
B
B
D
B
A
COSTI PERSONALE
B
D
B
D
B
B
A
A
A
C
CAPACITA’
STAGIONATURA
D
C
D
A
B
B
A
C
B
B
COSTI ENERGETICI
A
D
A
C
D
B
C
C
B
B
MECCANIZZAZIONE
B
C
C
C
A
A
B
D
A
B
IMPIANTI
RAFFREDDAMENTO
A
C
A
C
C
A
B
A
A
A
SPESE AUTOMEZZI
A
A
B
A
D
B
C
B
A
B
CONTO LAVORAZIONE
B
--
--
A
A
A
B
--
--
--
CAPACITA’
PRODUTTIVA
A
A
B
B
A
B
A
A
A
C
RESA FORMAGGIO
B
B
A
B
B
D
D
D
D
A
CARICO ANIMALE
B
C
A
B
A
A
A
A
C
C
INCIDENZA
CONFERIMENTI
C
B
B
C
A
B
D
C
A
A
PREZZI LIQUIDAZIONE
C
C
B
B
C
D
C
B
A
B
Come aumentare la competitività?
Cosa occorre fare per aumentare la
propria competitività?
DECALOGO DI GREG BETHARD PER UNA STALLA
COMPETITIVA
1)
2)
3)
4)
5)
1)
2)
3)
4)
5)
Fonte: Informatore agrario
Tenere la stalla piena
Avere vacche fresche sane
Sostituire le vacche non remunerative
Ottenere i premi per la qualità
Massimizzare Iofc (reddito al netto
dei costi alimentari)
Produrre foraggi di alta qualità
Ottenere gravidanze (manze e vacche)
Minimizzare i costi di sostituzione
Tagliare i costi intelligentemente
Controllare i costi di manodopera
Diminuire i costi è possibile!
Bovini da latte - Consumi energetici _ Indagine campionaria
Consumi annui di energia elettrica:
✔ Principali fornitori di energia elettrica: 60% Enel, 12% Enia/Iren,
6% Sorgenia, 6% Hera
In media:
✔ 51 kW di potenza contrattuale (0,18 kW/UBA)
✔ Energia elettrica: 510 kWh/vacca
✔ Costo energia attiva: 102 €/vacca
✔ Costo energia reattiva: 19,9 €/vacca
Fonte: CRPA_PROGETTO RE SOLE
Diminuire i costi è possibile!
Bovini da latte - Consumi energetici _ Indagine campionaria
Consumi annui di energia termica:
✔ Metano: nel 16,6% delle aziende, con
consumo medio di 28 m3/vacca (24,64 €)
✔ Gasolio: in tutte le aziende, con consumo
medio di 109 l/vacca (73 €) esclusi lavori di campagna
✔ GPL: nel 33% delle aziende, con consumo medio di 92 l/vacca
(64 €)
✔ Totale spesa energetica termica: 105 €/vacca
Fonte: CRPA_PROGETTO RE SOLE
Diminuire i costi è possibile!
Bovini da latte - Consumi energetici _ Indagine campionaria
Fonti di energia rinnovabile:
✔ Fotovoltaico: il 12% delle aziende ha già investito
(potenza media di 73 kW) e il 78% vuole investire in
futuro
✔ Biogas: il 5% ha già investito e il 27%
vuole investire in futuro
✔ Solare termico: l' 1% ha già investito e il 32% vuole
investire in futuro
Fonte: CRPA_PROGETTO RE SOLE
Operatività BIT-BCC Energia
Analisi consumi latterie sociali: dove posso risparmiare?
Es: Gruppo d’acquisto per l’energia con il
‘Consorzio BCC energia’
Grazie ad un prezzo di
fornitura elettrica più
vantaggioso nel caso
di
90,00
80,00
5 caseifici reggiani
si
70,00
potrebbe risparmiare
60,00
fino al 17% sulla 50,00
quota
40,00
energia della bolletta*
30,00
20,00
90,00
80,00
70,00
60,00
50,00
40,00
30,00
20,00
10,00
-
€/MWh
Latteria soc. 1 Latteria soc. 2 Latteria soc. 3 Latteria soc. 4 Latteria soc. 5
10,00
*per il conteggio non si prendono insoc. 1
considerazione i costi fissi (oneri di rete,Latteria
ecc…)
prezzi attuali
Latteria soc. 2 Latteria soc. 3 Latteria soc. 4 Latteria soc. 5
prezzi consorziati
Sblocca Italia per competitività aziende: approvato
piano di azioni per export agroalimentare
Sono state approvate nel decreto Sblocca Italia le norme di “Promozione
straordinaria Made in Italy e misure per l’attrazione degli investimenti”.
Quattro le direttrici di intervento previste:
1) valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole ed agroalimentari,
e tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e
dei prodotti;
2) sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso
appositi accordi con le reti di distribuzione;
3) realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari al
fine di favorirne la promozione all’estero e durante l’Esposizione universale 2015;
4) realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di
contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.
oltre 270 milioni di euro nel triennio 2015-2017
Cosa devono fare le aziende agricole?
In conclusione
Le imprese agricole zootecniche devono pertanto agire al
fine di:
 rendere trasparenti i dati di bilancio
(anche grazie a professionalità e
consulenza esterna);
 ridurre i costi (associazionismo, OP, efficienza energetica);
 migliorare il rapporto con la trasformazione.
L’importanza dell’aggregazione

Oggi in Lombardia, Regione più importante d’Italia per le produzioni lattiero
casearie, vi sono ancora tantissimi allevatori che non aderiscono a nessuna OP,
a nessuna cooperativa do trasformazione e/o vendita latte.

In questo scenario l’unico strumento in grado di garantire la sopravvivenza
delle PMI italiane è l’AGGREGAZIONE, in quanto il raggiungimento di
dimensioni adeguate insieme alla necessità di riduzione dei costi di produzione
diventano fattori imprescindibili per qualsiasi azienda che intenda
sopravvivere ad un mercato sempre più globale.
Cosa possiamo fare?
RACCOLTA DATI:

QUESTIONARIO ALLE AZIENDE di allevamento bovini da latte
(PLV, posti di stabulazione, nascite e morti, produzioni agricole,
costi sostenuti, spese energetiche, dati manodopera …);

ANALISI SPECIALISTICA REDDITIVITA’ AZIENDALE E PROGETTI DI
INVESTIMENTO (es. ammodernamento aziende, impianti minibiogas);

PERCORSO EVOLUTO RATING (analisi dei Bilanci, del profilo
d’impresa e del rating distintivo interno per ogni azienda).
Cosa possiamo fare?
BIT SPA mette a disposizione le proprie
competenze per:
• Facilitazione dell’accesso al credito;
• Check up aziende di trasformazione (compreso il Check up estero dell’azienda con il
fine di fotografare produzioni aziendali, target per la commercializzazione dei prodotti
all’estero e definire un programma di lavoro per sviluppare mercati);
• Check up aziende zootecniche;
• Valutazione progetti di investimento;
• Consulenza per lo sviluppo di Progetti di Filiera regionali e nazionali;
• Consulenza per lo sviluppo dei contratti di rete;
• Progetti di risparmio ed efficienza energetica per aziende del settore.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
COOPERIAMO
PER LO
SVILUPPO
DELLE 3 A
BIT SpA
Mauro Conti
Direttore
Via G.Magnani, 10
43121 Parma
Tel. 0521/494389
www.bit-spa.it [email protected]