PSORIASI E ALIMENTAZIONE

PSORIASI E ALIMENTAZIONE
R. Capriello, R. Iannone°, M.G. Delle Curti*, S. Scotti*, M, Nacca
° Dietista, * Biologhe
A.O.R.N. Sant’Anna e San Sebastiano Caserta
La psoriasi è una malattia a patogenesi è multifattoriale, legata a fattori ereditari, anche se risulta influenzata da fattori ambientali
fra cui l’alimentazione, importante nella induzione e nella riesacerbazione della malattia; studi epidemiologici hanno dimostrato una
frequente associazione con la sindrome metabolica (rischio cardiovascolare, obesità, ipertensione, diabete mellito, resistenza all’insulina, dislipidemia). E’ stato dimostrato che in pazienti in sovrappeso/obesi un trattamento con una dieta ipocaloroca si associa ad
un miglioramento significativo del PASI (Psoriasis Area Severity Index) e ad una riduzione del DLQI (Dermatology Life Quality
Index). Evidenze riportate in letteratura hanno dimostrato che particolari attenzioni devono essere poste nei confronti dei micronutrienti, in particolare calcio, vitamina D e alle vitamine del gruppo B. Infatti bassi livelli di questi micronutrienti sono significativamente associati alla psoriasi.
Materiali e metodi
Anamnesi patologica
Pazienti
Ipertrigliceridemia
Ipercolesterolemia
Diabete
Ipertensione
Sesso
Maschile
Cardiopatia
Gastrite
Osteoporosi
Distiroidismo
Cirrosi epatica
Variazione peso
IMC
iniziale
Normopeso
Sovrappeso
Variazione di peso < 10%
Obesità I grado
Variazione di peso > 10%
Obesità II grado
Obesità III grado
Vengono presentati i dati preliminari dello studio in corso su
pazienti afferenti presso l’ambula to rio de rma to log ico
dell’Azienda Ospedaliera di
Caserta. Sono arruolati pazienti di entrambi i sessi affetti da
psoriasi con BMI>27 Kg/m², la
visita nutrizionale prevede una
valutazione della composizione
corporea attraverso le tecniche
antropometriche ed un’attenta
anamnesi delle abitudini alimentari. I pazienti sono sottoposti ad una restrizione calorica del 20% rispetto al fabbisogno energetico, con una dieta
giornaliera equilibrata sia per i
macronutrienti (60% di Carboidrati, 25% di Lipidi e 15%
di Proteine) sia per i micronutrienti tra cui particolare attenzione è rivolta al calcio, alla
vitamina D e alle vitamine del
gruppo B
Conclusioni preliminari Psoriasi
L’elaborazione dei dati preliminari ha evidenziato:
1) Hanno aderito al programma dietetico soprattutto pazienti di sesso femminile per il 58% rispetto al 42% del sesso maschile
2) Questi dati seppur su un campione limitato ci forniscono già l’incidenza di miglioramento del paziente psoriasico obeso. I pazienti
normopeso (7%) sono stati trattati in funzione dell’ipercolesterolemia e dell’ipertrigliceridemia e non per la riduzione del peso corporeo. Considerando l’indice di massa corporea (IMC) il 36% risulta essere in sovrappeso, il 29% presenta un’obesità di II grado, il 21%
un’obesità di I grado e solo l’7% un’obesità di III grado, alcuni dei quali affetti da sindrome metabolica
3) Il 25% ipercolesterolemici, il 25% diabetici, il 25% ipertesi, il 16,66% cardiopatici, l’8,3% ipertrigliceridemici, l’8,3% affetti da gastrite, l’8,3% con osteoporosi, l’8,3% distiroidei, l’8,3% con cirrosi epatica e l’8,3% rettocolite ulcerosa. Attualmente tutti i pazienti
seguiti hanno avuto una perdita di peso (il 71% con una variazione maggiore del 10% e il 29% minore del 10%) e solo il 16,6% dei
pazienti è rientrato nel range del normopeso (18,5<IMC<24,9). Una piccola percentuale (25%) ha effettuato solo la prima visita e la
maggiore adesione alla dieta è stata riscontrata nei pazienti con un livello culturale più alto.