Patto per fare crescere il Trentino

Data: domenica 13 aprile 2014 Testata:
LAVORO
l'Adige
Pagina: 14
Firmata l’intesa tra le parti
sociali e l’ente pubblico
per favorire l’occupazione
Patto per fare crescere il Trentino
Cgil, Cisl e Uil soddisfatti
De Laurentis: acqua fresca
LUISA MARIA PATRUNO
Twitter: @patrunoladige
È un patto di legislatura che impegna
reciprocamente Provincia, organizzazioni imprenditoriali e sindacati a una
serie di azioni per favorire lo sviluppo economico e aumentare l’occupazione in Trentino. Per una volta non
si tratta di categorie e sindacati che
solamente chiedono qualcosa all’ente pubblico, ma rappresentanti di imprese e lavoratori che si dicono disposti a fare la loro parte - d’intesa tra lo-
Annacquata la parte
sulla partecipazione
dei lavoratori nella
gestione delle imprese
Impegno su Sanifonds
ro e con la Provincia - per fare crescere il territorio. In questo sta la novità
del Patto per lo sviluppo e il lavoro, al
quale stava lavorando da alcuni mesi
il vicepresidente e assessore all’industria Alessandro Olivi, siglato ieri in
Provincia. Il protocollo d’intesa contiene alcuni obiettivi significativi e impegni delle parti sociali, anche se è
stato limato ed edulcorato in più punti, in particolare in quello relativo alla partecipazione dei lavoratori alla
gestione delle imprese, tanto che il
presidente dell’Associazione artigiani, Roberto De Laurentis, subito dopo
la firma l’ha definito: «Un patto innocuo, acqua fresca, grazie alle modifiche che abbiamo apportato».
I sindacati Cgil, Cisl e Uil sono però
soddisfatti. E ieri in un comunicato
congiunto Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti hanno commentato: «Non ci nascondiamo le difficoltà
vissute in questi giorni nel rapporto
con le associazioni datoriali, avremmo voluto per esempio impegni più
cogenti sul fronte della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle
imprese. Ma crediamo che l’intesa sia
il presupposto per rendere ancora più
mature le relazioni industriali in Trentino». Tra i contenuti che più convincono Cgil, Cisl e Uil ci sono «la piena
operatività del fondo sanitario territoriale (Sanifonds), il contributo di Laborfonds al fondo strategico, l’avvio
della città dei mestieri e la convergenza tra gli enti bilaterali sui quali imprese e sindacati hanno assunto impegni comuni. A ciò si aggiungono conclude la nota unitaria - la qualificazione dei servizi per l’impiego e il
rafforzamento dei meccanismi di condizionalità nell’accesso agli ammortizzatori provinciali, nonché il fatto
che la riduzione della pressione fiscale sulle imprese resti selettiva e sia
compensata da corrispettive riduzioni dei sussidi automatici alle aziende».
Tra le questioni più delicate c’è l’impegno a «dare operatività al sistema
di assistenza sanitaria integrativa» che
ha portato all’istituzione del fondo territoriale Sanifonds. Confindustria fino
ad ora si è rifiutata di aderire, ma ora
è tra i firmatari del patto, assieme a
Confcommercio, Confesercenti, Associazione albergatori, Associazione artigiani e Federazione della cooperazione. C’è poi la definizione di modalità e tempi di attuazione del nuovo
«reddito di continuità» con la costituzione dei fondi di solidarietà bilaterali e l’obiettivo di consorziare gli enti
bilaterali esistenti dei diversi settori
economici. L’assessore Olivi ha commentato: «È un atto concreto per dare forte legittimazione alla concertazione, una bussola per lavorare insieme su crescita e competitività». E parlando del progetto per l’occupazione
Olivi: «Conteremo
quanti giovani avranno
trovato lavoro». Rossi:
«La sfida grossa che
ci attende è sul credito»
dei giovani «Garanzia giovani» finanziato grazie a fondi Ue (per il Trentino circa 10 milioni di euro) ha detto:
«Oggi prendiamo un primo impegno
concreto, cioè quello di contare, a fine progetto, quanti giovani avranno
trovato lavoro». Il presidente Rossi si
è mostrato invece più preoccupato sul
fronte del credito: «Una grossa sfida
che ci attende è sul credito ovvero gli
strumenti per attuare questo patto, in
particolare il fondo strategico. Abbiamo bisogno della convinzione profonda - ha aggiunto Rossi - di attori che a
questo tavolo in parte ancora non ci
sono: gli investitori».
L’accordo
Hanno firmato il patto di
legislatura per lo sviluppo e il
lavoro il presidente della
Provincia, Ugo Rossi, il vice,
Alessandro Olivi, Paolo Mazzalai
(Confindustria), Gianni Bort
(Confcommercio), Loris
Lombardini (Confesercenti),
Roberto De Laurentis
(Confartigianato), Luca Libardi
(Ass. albergatori), Diego Schelfi
(Federazione della cooperazione),
Franco Ianeselli (Cgil), Lorenzo
Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil).
Data domenica 13 aprile 2014 Testata: CORRIERE DEL TRENTINO Pag: 3
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