- mercoledì 18 febbraio 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 5 Welfare Sussidi vincolati ai lavori socialmente utili Pomini (Cisl) e Alotti (Uil) promuovono la misura TRENTO Lavoro, il principio di «condizionalità» approvato lunedì dalla giunta provinciale in materia di welfare piace ai sindacati. Se già la Cgil con Franco Ianeselli (Corriere del Trentino di ieri) si è detta favorevole alla norma che stabilisce la perdita del sussidio per quei lavoratori in mobilità e in cassa integrazione straordinaria che rifiutano un lavoro socialmente utile da parte degli enti locali, anche Cisl e Uil sono più che favorevoli. Anzi, entusiasti per una decisione che, per Lorenzo Pomini «se ben organizzata può essere un’ottima sperimentazione a livello nazionale». Per il segretario provinciale della Cisl «è una decisione molto positiva». Le tappe dovrebbero essere: screening sulla necessità dei Comuni, corsi in base alle richieste in collaborazione con l’agenzia del lavoro, distribuzione dei mestieri. Attenzione però: «Il pubblico dovrà calibrare rispetto a professionalità della persona attraverso una selezione attenta. Questo strumento serve per dare un’opportunità di lavoro congrua». Soddisfatto anche Walter Alotti (Uil), che rivendica l’idea, anche se legata al reddito di garanzia: «Ben venga se è uno strumento per valorizzare le persone con corsi di aggiornamento durante il lavoro oltre alla riqualificazione nel mondo del lavoro». E aggiunge: «È un ottimo progetto da fare con misura e una regia unica per non intaccare altre aree di lavoro sociale. Applichiamola anche al reddito di garanzia». M. Z.
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