Sussidi vincolati ai lavori socialmente utili Pomini (Cisl) e Alotti (Uil

Welfare
Sussidi vincolati
ai lavori socialmente utili
Pomini (Cisl) e Alotti (Uil)
promuovono la misura
TRENTO Lavoro,
il principio di «condizionalità»
approvato lunedì dalla giunta provinciale in
materia di welfare piace ai sindacati. Se già la
Cgil con Franco Ianeselli (Corriere del Trentino
di ieri) si è detta favorevole alla norma che
stabilisce la perdita del sussidio per quei
lavoratori in mobilità e in cassa integrazione
straordinaria che rifiutano un lavoro
socialmente utile da parte degli enti locali,
anche Cisl e Uil sono più che favorevoli. Anzi,
entusiasti per una decisione che, per Lorenzo
Pomini «se ben organizzata può essere
un'ottima sperimentazione a livello nazionale».
Per il segretario provinciale della Cisl «è una
decisione molto positiva». Le tappe dovrebbero
essere: screening sulla necessità dei Comuni,
corsi in base alle richieste in collaborazione con
l'agenzia del lavoro, distribuzione dei mestieri.
Attenzione però: «Il pubblico dovrà calibrare
rispetto a professionalità della persona
attraverso una selezione attenta. Questo
strumento serve per dare un'opportunità di
lavoro congrua». Soddisfatto anche Walter
Alotti (Uil), cherivendical'idea, anche se legata
al reddito di garanzia: «Ben venga se è uno
strumento per valorizzare le persone con corsi
di aggiornamento durante il lavoro oltre alla
riqualificazione nel mondo del lavoro». E
aggiunge: «È un ottimo progetto da fare con
misura e una regia unica per non intaccare altre
aree di lavoro sociale. Applichiamola anche al
reddito di garanzia».
M.Z.
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