Ticinesi centenari, ma a caro prezzo

ROSA
&
CACTUS
IL CAFFÈ
11 maggio 2014
OFFERTI DA
attualita
Piazza Muraccio, Locarno
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Fax 091 751 15 73
una rosa a...
un cactus a...
Sergio Savoia
Silvano Bergonzoli
Il deputato dei Verdi si chiede il
senso della politica dei continui
sussidi per le stazioni invernali,
molte delle quali non reggerebbero
economicamente senza l’aiuto
statale. Non è il solo a farsi questa
domanda.
Interrogazioni cariche di insinuazioni
e sospetti. E il parlamentare leghista
si becca il monito del governo, che
lo invita ad avere maggiore etica e
utilizzare toni più urbani. Non è
certamente un buon periodo “di
forma” per il deputato della Lega.
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Lo studio
I demografi certificano l’evoluzione
dell’invecchiamento. Un bambino
su due compirà cento anni nel 2100
rivoluzionando il mercato del lavoro
Ti-Press
Ticinesi centenari, ma a caro prezzo
Tra un decennio ci saranno 350 over 100 e aumenteranno
I CENTENARI
EZIO ROCCHI BALBI
Numero di centenari in Svizzera
ogni 100.000 abitanti, nel 2013
i andrà in pensione più
tardi, il mercato del lavoro cambierà struttura, sarà difficile reggere
il costo dei premi delle
casse malati e il settore immobiliare dovrà adeguarsi a nuove
esigenze. Ma un bambino svizzero su due diventerà un centenario.
I demografi hanno analizzato i dati pubblicati pochi
giorni fa dall’Ufficio federale di
statistica (Ust) sull’evoluzione
della popolazione svizzera, e si
delineano scenari inediti. L’invecchiamento dei cittadini e il
numero dei centenari aumentano di anno in anno e sono destinati ad esplodere. All’inizio
del terzo millennio gli svizzeri
che avevano festeggiato i 100
anni erano la metà dei 1500 attuali, e tre su quattro donne. Ma
le proiezioni demografiche, che
vedono aumentare la longevità
anche dei maschi, non esitano
a prevedere un aumento esponenziale dei centenari a oltre
4500 tra meno di un decennio (quindi 350 in
Ticino), 50mila nel
2050 e addirittura
100mila entro
il 2100.
Insomma, grazie
al progresso
medico e
alla prosperità che permette di vivere più a lungo,
un bambino su due, tra
quelli nati in questi anni,
probabilmente soffierà sulle
cento candeline del suo compleanno. Resta però da vedere
come vivranno e in quali strutture abitative questi futuri centenari e, soprattutto, se potranno permettersi uno stile di vita
più che dignitoso come l’attuale.
“Sono tanti gli scenari ipotizzabili e non tutti matematicamente ottimisti - osserva l’economista Vincenzo Galasso, direttore del Cepra, il Center for
Economic and Political Research on Aging dell’Usi -. Quanti
giovani serviranno per ‘sopportare’ i costi di un anziano? E il
flusso di lavoratori stranieri rimedierà solo in parte, perché
invecchiano anche loro. Certo
si rivoluzionerà il rapporto tra
pensionati e lavoratori, probabilmente sarà necessario aumentare l’età della pensione per
garantirne la sostenibilità economica. L’invecchiamento della
popolazione influenzerà sia il
mercato del lavoro, sia il mercato dei beni. Difficile fare delle
valutazioni anche per il mercato finanziario, visto che un anziano difficilmente investe su
beni durevoli. Anzi, gli attuali
45.7
Basilea Città
Ginevra
33.7
29.0
Sciaffusa
25.5
Neuchâtel
23.4
Vaud
21.7
Berna
20.9
Uri
19.6
Obvaldo
19.3
Jura
16.8
Zurigo
16.6
Vallese
16.4
Turgovia
16.3
Ticino
LEGENDA
Da 0 a 10
Da 11 a 20
Da 21 a 30
Da 31 a 40
San Gallo
16.1
Basilea Campagna
15.5
Glarona
15.2
Nidvaldo
14.4
Soletta
14.2
Lucerna
13.9
Appenzello interno
12.7
Grigioni
12.3
Svitto
11.3
Appenzello esterno
11.2
Argovia
10.9
Zugo
9.4
Friborgo
8.5
Media Ch
22.9
Fonte: Statpop
S
over 65 hanno investito nel mattone, e probabilmente disinvestiranno o lo faranno i loro figli”.
Sicuramente il mercato immobilare vedrà una mutazione,
come prevede (vedi intervista
in pagina) il direttore del dipartimento della Sanità e della socialità Paolo Beltraminelli. “Bisogna anche chiedersi se reggerà la sopportabilità del premio
della casse malati che aumenterà anno dopo anno - avverte
Bruno Cereghetti, esperto di
politica sanitaria ed ex responsabile dell’Ufficio cantonale assicurazione malattie -. Le assicurazioni sociali, come Avs e secondo pilastro, investono sui
capitali e già hanno previsto
scenari su lunga durata; le assicurazioni malattia, invece, non
hanno alcun piano B. Il loro sistema non si basa sulla capitalizzazione, ma sulla ripartizione
delle spese: quello che entra
l’anno prima esce l’anno successivo. E visto che l’adeguamento dei premi è in base al bisogno, la tendenza è quella di
aumentare i premi ogni anno.
Soprattutto in Ticino che, già
oggi, ha i costi più alti proprio
per la piramide dell’età, con il
tasso più elevato di over 65. Non
a caso Berna vuole elevare l’età
pensionabile, come avviene in
tutti i Paesi europei occidentali.
Con gli attuali trend demografici si temono aumenti dei costi
finanziari e un’inevitabile erosione del potere d’acquisto”.
[email protected]
Q@EzioRocchiBalbi
Le abitazioni
Il futuro
Il ministro Beltraminelli
“Gli immobili
per seniores
faranno boom”
L
Ti-Press
Progetti su misura di anziano
Da Locarno a Vacallo case per la terza età
I
l primo mattone della futura residenza per
anziani autosufficienti, a pochi passi dalla
Casa San Carlo di Locarno, potrebbe essere
posato già entro quest’anno. Mentre analoghi
progetti, per seniores ancora autonomi, e per
promuovere l’invecchiamento attivo, sono previsti a Novazzano e a Vacallo. Una necessità la
creazione di alloggi per over 70 e a pigione moderata, visti gli attuali trend demografici: solo in
Ticino, tra una decina di anni, si conteranno almeno 350 centenari. E sarà sempre più folto
anche l’esercito degli over 70 e 8 in buona salute, ai quali vanno comunque garantiti confort e
sicurezza nel proprio domicilio, perché troppo
“giovani” per entrare in una casa per anziani.
Una necessità sottolineata anche dall’Atte, Associazione terza età. “Per incentivare nuove
iniziative e progetti faremo un concorso con la
Fondazione Federico Ghisletta - spiega Pietro
Martinelli, già presidente dell’Atte -. Un riconoscimento che premierà la migliore struttura, o
già realizzata o sulla base di un progetto approvato e con un finanziamento garantito”.
Della palazzina che sorgerà a Locarno a
fianco del San Carlo se ne parla ormai da qualche anno. Il mercato dell’alloggio nel Locarnese si fa sempre più difficile anche per gli anziani
alla ricerca di appartamenti confortevoli, ma a
prezzi ragionevoli, accessibili anche ai portafogli meno gonfi. La nuova struttura potrà contare su delle sinergie con la Casa San Carlo e offrirà una cinquantina di appartamenti, 35 per
persone sole, il restante per coppie. Un investi-
mento di oltre 10 milioni di franchi. “Appartamenti a pigione moderata - assicura Ronnie
Moretti, capodicastero Socialità -. Verrà fatto
un bando di concorso e in tempi brevi prevediamo di decidere. Un’esigenza sempre più
pressante, visto il numero di anziani che abita
in case o appartamenti ormai diventati scomodi e insicuri, che desiderano una sistemazione
più adatta alle loro esigenze. Over 70 ancora in
grado di vivere per conto loro, per i quali una
vera e propria casa per anziani sarebbe davvero
“Per incentivare nuove iniziative
l’Atte farà un concorso con la
Fondazione Federico Ghisletta”
prematura”.
Intanto, a Vacallo sta prendendo sempre
più corpo il Villaggio per anziani. Un progetto
ambizioso e futuristico per la costruzione di
due nuove infrastrutture di una sessantina di
posti l’una, molto probabilmente sorgeranno
nell’area dell’attuale campo sportivo, che saranno dotate di prestazioni d’avanguardia sul
piano sanitario. Un po’ come sta succedendo a
Morbio dove la residenza San Rocco, prossima
ad una nuova ristrutturazione, ha inserito una
panetteria, saloni coiffure, ristorante, accessibili a chiunque. Servizi che permettono agli
over 70 di non sentirsi isolati e di mantenere
contatti non per forza solo con i loro coetanei.
p.g.
a longevità dei ticinesi si
trasformerà in una grossa
oppotunità immobiliare e
le “senior residences”, le case con
servizi collettivi per anziani faranno boom. Ne è convinto il direttore del dipartimento della
Sanità e della socialità Paolo Beltraminelli, che ha una visione
più che ottimistà sulle città del
prossimo futuro. “È una previsione fondata, se si considera che il
50% delle abitazioni della sola
Lugano è antecedente agli anni
Sessanta - spiega Beltraminelli-.
Case non più adatte alla futura
popolazione, sempre più composta da cittadini di terza e quarta età. E in città è molto più economico ristrutturare secondo le
nuove esigenze che edificare ex
novo. Inoltre, l’offerta sarà tale
che soddisferà non solo gli anziani, ma anche le giovani coppie
che non possono disporre di capitali d’investimento elevati”.
Beltraminelli è convinto che
il processo d’adeguamento sia
già iniziato, e che i progetti edilizi siano in linea con le caratteristiche di una popolazione con un
tasso di centenari tra i più alti del
Paese. “È così, con standard elevati di razionalità, ma non di lusso - precisa -. Eliminando le barriere architettoniche e con tutta
una serie di servizi collettivi, saranno delle ‘senior residence’
che tengono conto anche delle
diverse esigenze di mobilità. Gli
anziani sentono meno l’esigenza
d’avere un’auto, e di più quella di
disporre di tutti i servizi, dei generi di comfort necessari e di
strutture mediche a portata di
mano. Perciò è facile prevedere
che, soprattutto nelle città, per
questo tipo di edilizia ci sarà un
boom. E sarà un’opportunità
economica di crescita da non
perdere assolutamente, perché
si apre un nuovo mercato”.
e.r.b.