Profughi, div I temi caldi sc

DOMENICA 19 GENNAIO 2014 ANNO XII - N. 16
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Dante, 5 - 39100 Bolzano - Tel 0471 - 99911
Data: 19/01/2014 | Testata: Corriere dell'Alto Adige | Pagina: 1
LA REALTÀ DEFORMATA
Confronto «italiano», adesione massicc
PAN E KNAPP
«AGGIUSTANO»
LO SPECCHIO
Profughi, divor
I temi caldi scu
B
runo Vespa con la sua puntata di «Porta a
Porta» dedicata ai presunti privilegi delle autonomie speciali ha messo la nostra terra di
fronte a uno specchio deformante, scatenando un putiferio la cui eco ha addirittura raggiunto il
Quirinale. Uno specchio, per quanto ingannatore,
che ci ha obbligato a qualche salutare riflessione su
cosa siamo e, soprattutto, su come (spesso erroneamente) veniamo percepiti nel resto del Paese. Purtroppo, in casi simili, un discutibile giornalismo obbliga i danneggiati ad affannose quanto vane rincorse. Ma il danno ormai è fatto: «Porta a Porta» ha solo aggiunto confusione alla già molto confusa immagine che hanno di noi gli italiani a Sud di Borghetto.
Vespa ha qualche difficoltà a pronunciare il nome
di Arno Kompatscher. Mi permetto dunque di suggerirgliene uno più facile da tenere a mente nel caso
volesse tornare a occuparsi di Alto Adige/ Südtirol:
Karin Knapp. La nostra campionessa — protagonista di una strepitosa prova agli Open australiani di
tennis — lo aiuterebbe a capire meglio il carattere
di chi vive all’ombra delle Dolomiti. Karin mercoledì
ha tenuto testa alla regina russa Maria Sharapova
per tre ore e mezza con il termometro che segnava
44 gradi. Molti avrebbero gettato la spugna da un
pezzo: lei invece ha saputo superare un calvario fisico fatto di due operazioni al ginocchio e problemi
cardiaci. In questi anni non si è mai arresa: le stampelle sono state solo una parentesi. Ha rialzato la testa mettendosi alle spalle tutte le difficoltà. La sua
rivalsa è passata prima per Wimbledon, nel giugno
scorso, e ora i riflettori mondiali si sono accesi su di
lei per come ha dato battaglia alla fuoriclasse Sharapova.
Avrei anche un altro nome, ancora più facile, da
suggerire al conduttore di «Porta a Porta»: è quello
di Stefan Pan, il presidente di Assoimprenditori. Lunedì, nel corso del ricevimento tenutosi alla Lub,
Pan ha delineato la strategia che il Sudtirolo dovrebbe adottare nei prossimi anni. «Take down the walls», abbattere i muri, è il suo slogan, ovvero sgretolare certe logiche di appartenenza, mettendo al centro solo la competenza e il bene comune. Il presidente ha poi ricordato che il settore manifatturiero è
strategico: nell’ultimo anno le imprese più innovative di Assoimprenditori hanno assunto 1.200 persone, delle quali la metà sotto i trent’anni, anche attraverso una soluzione sull’apprendistato che si propongono di esportare in tutta Italia. Non male. Magari sarebbe bello invitare Pan in televisione a spiegare come ciò sia stato possibile.
Un’ultima annotazione per rimanere tra l’economia e lo sport: come ha scritto il nostro Felice
Espro, sono ben sei le aziende altoatesine impegnate nella preparazione delle olimpiadi invernali a Sochi in Russia. Un grosso business che avrà probabili
ricadute future, grazie all’impegno strategico della
Bls.
È questo l’Alto Adige che ci piace. È questo il
Südtirol di cui possiamo andare fieri.
Verso il referendum
Schuler: democrazia, le
Lausch: condizioni proi
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di ROBERTO MAGURANO
Il dopo-Frena
Pd ai ferri
Duello tra
AreaDem i
di FABIO GOBBATO
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Documento generato da Philip Santa (LUB - FUB) il 20/01/2014 alle 08:13:06
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Sede Würth di Egna
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