ALTO ADIGE MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 8 MIA Bolzano Data: 02/04/2014 | Testata: Alto Adige | Pagina: 8 la tesi Ricerca, all’università si studiano le applicazioni ◗ BOLZANO Alpitec, settore neve 22, provenienti da oltre venti Paesi diversi e le novità e le nuove tecnologie o funivie nel 2017 er promuovere l’immagine turistica nta provinciale prevede - nel caso la sse accolta ovviamente - una spesa di , che verrebbero coperti in parte con e in parte con gli sponsor. Il rebbe visibilità all’Alto Adige, che e molti impianti di funivia, ha aziende nel settore e producono funivie di azione. nmi nmo ile le Sigurth Wachler – dove potremo festeggiare a dovere 96 podi stagionali di cui sessanta altoatesini, in larga parte nello slittino, alla presenza dei medagliati olimpici. La campionessa slovena Tina Maze, invece, sarà madrina di un’iniziativa pensata per i bambini». Spazio anche al settore dell’innevamento programmato caratterizzato negli ultimi tempi da una serie di accorpamenti tra aziende e marchi, allo sviluppo delle nuove tecnologie, all’esposizione “Village France” del cluster transalpino e al premio Stricker Vision da assegnare a una famiglia imprenditrice particolarmente impegnata nel comparto. La fiera durerà dal 9 all’11 aprile con orario 9-18 tranne venerdì che sarà 9-17. Prezzo del biglietto fissato a quota 14 euro, 7 con prenotazione on-line. Per immergersi nella neve, stavolta, non serve nemmeno allacciarsi gli scarponi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad esclusivo uso del destinatario, non riproducibile la presentazione di Prowinter e Alpitec Che relazione c’è tra un codice di sorgente di un’applicazione per smartphone e il suo successo? Questa è la domanda che il ricercatore della facoltà di scienze e tecnologie informatiche alla Lub Luis Corral si è posto in una delle tesi discusse in ateneo in questi giorni. Meglio, però, fare un passo indietro e spiegare cosa sia esattamente un codice di sorgente. Di fatto si tratta del “linguaggio” informatico con cui vengono scritte le applicazioni, sostanzialmente programmi per computer. È quell’insieme di codici che impostano l’applicazione in modo che reagisca in un determinato modo ai comandi. Ci sono, però, varie procedure per scrivere un’applicazione: dalla tradizionale seguendo schemi ben precisi a quelle più innovative o più confuse. Che legame c’è, dunque, tra la scrittura e il successo di una app? Corral ha approfondito la questione incrociando i codici di sorgente di un gruppo di app open source per “Android” con alcuni indicatori di “GooglePlay”. Il risultato è stato che, di fatto, non è affatto detto che una applicazione ben impostata, quindi in linea teorica meno soggetta a bug o inconvenienti, sia per forza destinata a riscuotere maggiori consensi. «I veri motivi di successo – spiega Corral – vanno ricercati nella percezione dell’utente e nell’idoneità di utilizzo. L’aspetto informatico, dunque, è solo un aspetto da abbinare a design, marketing, psicologia ed ergonomia». La tesi è stata discussa di fronte a una commissione composta da Luigi Benedicenti dell’università di Regina (Canada), Aaron Visaggio dell’ateneo di Sannio (Benevento) e il professor Alberto Sillitti della Lub. Relatore è stato Giancarlo Succi, sempre dell’università bolzanina. (a.c.) Bank” investe nell’energia con i Minibond Documento generato da Philip Santa (unibz) il 02/04/2014 alle 09:46:18 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Josef Prader, 1/1 di realizzare già per l’estate 2014
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