Sosa il bombardiere: «Stavolta il canestro era

Sosa il bombardiere:
«Stavolta il canestro
era molto grande».»
Il play biancoblù: «Il pubblico? Con gli insulti mi esalto»
Coach Meo Sacchetti: «Grande vittoria in emergenza»
di Andrea Sini
I SASSARI
«Il canestro era grande. Sì, era
molto grande». Edgar Sosa sorride divertito per la sua prestazione mostruosa al cospetto
della Openjobmetis Varese.
Quaranta punti, dieci triple infilate in una sfida infinita con il
pubblico di Masnago, con il
quale ci sono vecchie ruggini
che risalgono ai tempi di Biella.
«Non piaccio al pubblico di Varese e lo so - dice il play nato e
cresciuto a New York, ma di
passaporto domiaicano -. E per
rendermi ancora meno simpatico ho cercato di segnare il più
possibile. Ho cercato di mantenere alta la concentrazione, di
fare quello che potevo per vincere questa partita difficilissima. Io tiravo e la palla andava
dentro. Sì, è stata davvero una
bella serata».
La Dinamo ha dimostrato di
avere un grande carattere. «Abbiamo vinto con l'assenza di
due giocatori chiave e con Devecchi che non è riuscito a giocare. Questa è una grandissima
vittoria - sottolinea Sosa -, molto importante da tutti i punti di
vista: per i tanti infortuni, perché è arrivata in trasferta dopo
due overtime e perché abbiamo dato continuità alla vittoria
contro Reggio. Felicità doppia
per me? Sì, certo, perché miei
40 punti sono serviti per vincere».
Coach Meo Sacchetti prende
un bel respiro e analizza con
calma la vittoria. «Ho visto lo
spirito giusto e questa è la cosa
più importante - dice l'allenatore della Dinamo -. Siamo in
emergenza e nei momenti difficili viene fuori il carattere di
una squadra. Ho visto gente
coinvolta, che ha fatto molto
per questa vittoria. Al di là di
Dyson e Sosa, che hanno segnato tanto, ho avuto grandi risposte da Formenti e Brian, che anche se non hanno fatto molto
canestro hanno dato tanto in difesa. Abbiamo recuperato con i
tre i taliani. Devecchi? Ha provato ma aveva ancora troppo
dolore per la botta della partita
precedente. E anche Logan, che
il giorno prima non si era allenato, non era al meglio». La Dinamo ha tirato 59 volte da oltre
l'arco dei 6,75. Scelta voluta o
dettata dalle situazioni? «Abbiamo patito sotto canestro - spiega il coach -, Shane ha avuto
presto problemi di falli e non
stavamo combinando molto.
Dyson ha fatto molto canestro
all'inizio, Sosa ha trovato questa serata felice e abbiamo continuato a giocare così. Ma ciò
che mi interessa di più è aver visto una squadra concentrata».
Coach Sacchetti con il suo vecchio allievo Pozzecco, coach di Varese
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