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CONFIRES 2014 MAGAZINE
L’ispezione di Bankit.
Un’intervista a Confidi Lombardia
Lei è il direttore generale di uno dei
migliori Confidi del Nord Italia. Com’è
stato l’impatto dell’ispezione di vigilanza
sul vostro Confidi?
L’impatto, dopo un primo ragionevole
periodo di timore – essendo comunque la
prima volta - , è stato comunque positivo.
Sicuramente un’ispezione è impegnativa,
soprattutto per gli uffici centrali. E’ importante che la direzione, con i suoi responsabili, sappiano mantenere calma e serenità
in modo da tranquillizzare tutta la struttura. Deve sempre esserci massima organizzazione e comunicazione fra chi dialoga
con la vigilanza: solo così si riesce ad essere
trasparenti e allineati.
Lo spirito, secondo lei, che ha animato
questa ispezione qual è stato?
È palese che, come sempre, molto dipende anche dalle persone coinvolte: i nostri
cinque ispettori erano comunque disponibili al dialogo pur nel rigore del loro ruolo.
Quindi lo spirito è stato collaborativo.
Cos’è cambiato con l’ispezione di Banca d’Italia? Avete modificato procedure,
modi di lavoro oppure è rimasto più o
meno tutto uguale?
A livello di procedure è praticamente rimasto quasi tutto immutato in quanto a livello organizzativo e di processo siamo sostanzialmente a posto. Ma da questo punto
di vista molto dipende dal lavoro svolto in
passato.
Astraiamoci per un momento dal fatto contingente. Vista dai suoi occhi, alla
luce di questa esperienza, è ben evidente
il criterio della proporzionalità? È quindi un’ispezione più leggera rispetto a una
Banca?
Il criterio della proporzionalità non è
affatto evidente: i processi core sono stati
tutti analizzati. La limitazione sta nel fatto che facciamo solo credito di firma e non
altre attività. E il credito, con la sua coper-
tura patrimoniale che deve essere adeguata
per garantire la certezza del credito stesso,
sono proprio il centro dell’ispezione.
Sempre alla luce di questa esperienza,
può darci qualche suggerimento per i
suoi colleghi?
Sicuramente parlare con trasparenza e
onestà aiuta il rapporto con gli ispettori. I
risultati comunque sono sempre collegati
all’organizzazione e, soprattutto, al patrimonio che deve strategicamente garantire
continuità aziendale e certezza della garanzia.
Cipriana Zorzoli
Confidi Lombardia