12 novembre 2014 - Collegio Borromeo

Le radici bibliche della predicazione “profetica”
12 novembre 2014
Amos 2, 6-7 e 5, 21-24
Il Signore dice: «Gli abitanti d’Israele hanno commesso una violenza dopo l’altra; certamente io li punirò. Hanno
venduto come schiavi uomini onesti, solo perché non potevano pagare i loro debiti, perfino poveri che non erano
in grado di saldare nemmeno il debito di un paio di sandali. Costringono il povero a strisciare nella polvere e
rendono la vita difficile al debole. Padri e figli vanno con la stessa donna, e così profanano il mio santo nome».
Il Signore dice: «Io odio le vostre feste religiose, anzi le disprezzo! Detesto le vostre assemblee solenni. Quando
mi presentate i vostri sacrifici sull’altare, non li accetto; quando mi offrite grano, lo rifiuto; quando mi portate
bestie grasse da sacrificare come segno di pace, nemmeno le guardo. Basta! Non voglio più sentire il frastuono
dei vostri canti, il suono delle vostre arpe. Piuttosto fate in modo che il diritto scorra come acqua di sorgente, e la
giustizia come un torrente sempre in piena».
Osea 2, 19-20; 6, 6; 11, 1; 11, 9; 14, 6
«Non permetterò più che pronunzi il nome dei Baal. Questi non saranno mai più ricordati. In quel tempo farò
un’alleanza con gli animali feroci, con gli uccelli e con i rettili, perché non diano fastidio al mio popolo.
Spezzerò l’arco e la spada, eliminerò la guerra da questa terra. Farò vivere il mio popolo in pace».
«Voglio amore costante, non sacrifici. Preferisco che il mio popolo mi conosca, piuttosto che mi offra sacrifici».
«Quando Israele era un ragazzo io l’ho amato e l’ho chiamato a uscire fuori dell’Egitto perché era mio figlio
[…]. Nonostante la mia ira, non distruggerò del tutto Israele, perché sono Dio e non un uomo. In mezzo a te io
sono il Santo e non verrò da te pieno d’ira».
«Sarò per Israele come la rugiada. Egli fiorirà come un giglio e le sue radici saranno salde come quelle degli
alberi del monte Libano».
Allegato
Paolino di Milano, Vita di s. Ambrogio, ed. M. Pellegrino, Studium, Roma 1961, 5-9
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