2014.10.06 RSU Sparkle_Comunicato_Solidarietà espansiva e job

 SOLIDARIETA’ ESPANSIVA E JOB ACTS PAGHIAMO SEMPRE NOI! L’accordo del 27 marzo 2013 per il Gruppo Telecom Italia è stato sicuramente un successo, ma non per i/le dipendenti. Sicuramente lo è stato per l’azienda che si è portata a casa, con grande soddisfazione, un deciso aumento della produttività a cui non è corrisposto neanche il pagamento del PdR dello scorso anno, parzialmente compensato da una infelice una tantum. Grandi sono stati risparmi ottenuti dal sacrificio dei contratti di solidarietà vigenti, dai controlli tramite geolocalizzatore per chi lavora con le pandine aziendali, dal lavoro gratis regalato all’azienda con la franchigia e con la timbratura alla sola postazione nei call center e non più dal tornello. E altro ancora. Alcuni di questi provvedimenti in realtà, ancora, non hanno interessato direttamente il mondo T.I.Sparkle, ma si sa…siccome ci si adegua sempre al peggio…i rumors dicono che i prossimi contratti di solidarietà potrebbero riguardare anche noi. E’ questo il momento per tracciare sin da ora un primo bilancio delle insensate recenti cessioni di ramo d’azienda verso TI.IT e Network Operations, dove il saldo è decisamente negativo per l’aumento di burocrazia ed il peggioramento delle attività. E’ in queste condizioni che il management pensa di “aggredire” la concorrenza e conquistare clienti e nuovi mercati? L’unica soluzione è solamente nella re‐internalizzazione di queste attività. Nel frattempo qualcuno sta già trattando (anche per T.I.Sparkle?) per una nuova solidarietà, di tipo “espansivo”, rivolta al maggior numero di dipendenti possibile, che a fronte di pesantissimi sacrifici economici, derivanti da forti riduzione di orario con relativa riduzione di stipendio senza ammortizzatori sociali, (cioè senza integrazione salariale), consentirebbe di finanziare (quindi con soldi nostri!) le nuove e necessarie assunzioni di giovani per l’immediato futuro. Tutto questo senza sacrifici aziendali e spacciandolo per “solidarietà tra generazioni” (e qualcuno ci crederà pure!), mentre in realtà, come in tutta la società civile, dopo i figli si impoveriscono e si precarizzano anche i genitori, e Telecom Italia si adegua… Tutto ciò avviene nel bel mezzo della discussione per l’approvazione del famigerato provvedimento governativo denominato “Job Acts” a fronte del quale sparirebbero le ultimissime residuali garanzie dell’art.18 (Renzi: “Non voglio che tra il datore di lavoro e il lavoratore ci sia un giudice a mettere bocca, deve poter decidere solo l’imprenditore”. L’unica verità è che si vogliono lasciare i lavoratori soli e senza tutele in un Paese dove si perdono mille posti di lavoro al giorno!). Verrebbero poi introdotti, peggiorando quanto già deciso in tal senso con gli accordi del 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013, anche la possibilità del demansionamento senza alcuna difesa, ed il totale controllo a distanza dei lavoratori e delle lavoratrici con deroga all’art.4 dello Statuto dei lavoratori che, fino ad oggi, lo ha impedito, fino alla beffa della proposta del tfr in busta paga… Insomma, se il quadro restasse questo, noi RSU di T.I.Sparkle sapremo da che parte stare: 
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ferma opposizione a questo ennesimo e gravissimo progetto devastante sacrifici da parte della classe dirigente perché i dipendenti hanno già dato E, una volta lanciato l’allarme, lo chiediamo anche ai nostri colleghi e colleghe: voi, da che parte starete? Pronti a non cedere diritti ? Quando succederà che un popolo rassegnato rialzerà la testa? Siamo davvero convinti che i sacrifici devono essere sempre a senso unico? Il contributo professionale che diamo alla nostra azienda merita o no dignità delle nostre retribuzioni e della nostra vita? Daniela Cortese e Francesco RSU T.I.SPARKLE Roma, 6 ottobre 2014 Perelli,