I diritti dei bambini Sc. Inf. Villasor

“NOI BAMBINI…in cammino verso i DIRITTI”
I bisogni dei bambini e delle bambine sono stati chiamati DIRITTI.
Un diritto stabilisce quello che ci è permesso fare e
quello che deve fare chi si occupa di noi per assicurarci
felicità, salute e sicurezza. Anche noi abbiamo delle
responsabilità nei confronti degli altri, bambini ed
adulti, per assicurare il rispetto dei loro diritti.
Il 20 Novembre 2014 è un giorno speciale, un evento straordinario perché si
celebra il 25° anniversario della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza. Così hanno deciso i principali capi di stato del mondo per far
rispettare da tutti i bisogni dei piu’ piccini (Convenzione ONU 20 novembre 1989)
C’era una volta un palazzo di vetro
tutto di vetro davanti e di dietro,
vi stavan sedute tante persone,
tutti i potenti di ogni nazione.
Quel giorno si alzò
un signore un po’ scuro
che disse:
<<al mondo regaliamo il futuro,
prendiamo la penna, mettiam per iscritto
ad uno ad uno ogni loro diritto>>
e allora parlarono e discussero a fondo,
perché era in gioco il destino del mondo(…)
Raggiunsero infine una decisione
E firmarono tutti LA CONVENZIONE
Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Villasor con le attività educativedidattiche che hanno proposto, secondo modalità e contenuti adeguati alle diverse
fascia d’età, hanno voluto promuovere la conoscenza dei diritti dell’infanzia, la
riflessione, la disponibilità alla cooperazione e alla solidarietà .
CAMPI DI
ESPERIENZA
Il sé e l’altro
OBIETTIVI DI RIFERIMENTO
-
Il corpo e il
movimento
Immagini,suoni,colori
I discorsi e le
parole
La conoscenza del
mondo
-
Sviluppare il senso d’identità personale.
Educare alla cittadinanza attiva.
Scoprire e conoscere alcuni diritti dei bambini.
Scoprire il significato di alcuni diritti e doveri.
Raggiungere una prima consapevolezza dei propri diritti e
doveri.
Rafforzare il senso di appartenenza ad un gruppo, ad una
comunità.
Acquisire consapevolezza delle differenze e averne rispetto.
Collaborare con i compagni per un progetto comune.
Condividere momenti di festa con compagni ed adulti.
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale.
Sviluppare le capacità senso-percettive.
Rappresentare graficamente i diritti dei bambini.
Utilizzare diverse tecniche espressive.
Ascoltare storie e racconti.
Ascoltare e memorizzare filastrocche e canti.
Partecipare e collaborare all’organizzazione di un momento di
celebrazione.
Attività e alunni coinvolti :
Conversazioni libere e guidate,
letture di immagini , ascolto di
storie, lavori individuali e di
gruppo, canti,
filastrocche,rappresentazioni
grafiche con tecniche e
materiali vari,
drammatizzazioni, attività
ludiche , riflessioni su alcuni
comportamenti messi in atto dai bambini.
Il Progetto è stato vissuto con molto entusiasmo e ha coinvolto tutti gli alunni
Il percorso ha avuto la durata di circa venti giorni e si è concluso il giorno 20
Novembre. E proprio per quella giornata così speciale i bambini hanno preparato un
quadretto da esporre nell’ingresso della loro casa con l’immagine dei diritti.
.
Inoltre, mano nella mano in un colorato serpentone abbiamo fatto una bella
passeggiata lungo le strade del paese e ci siamo recati nella piazza del Comune
per manifestare e sensibilizzare la comunità ( famiglie e istituzioni) con i
canti le danze e i lavoretti che abbiamo realizzato (cuori, palloncini e bambini).
Le faccine felici dei bambini hanno rallegrato la mattinata dei vecchietti
presenti in piazza e una nonnina mentre li guardava soddisfatta ha esclamato:
<< ta bellusu custus pipius mi fainti scaresci i bullettasa de pagai! >>
Di pomeriggio ci siamo riuniti nel giardino della scuola e per concludere
la bellissima ed emozionante giornata abbiamo legato i nostri sogni e
desideri a tre palloncini che sono volati in alto nel cielo affinché tutti i bambini
possano vivere felici, giocare, pitturare, avere cibo, avere scuole, ospedali etc.
ECCO ALCUNI DEI
NOSTRI DIRITTI
Grazie a mamma Daniela
abbiamo partecipato all’iniziativa
“ il cammino dei diritti”
e il nostro contributo, che consisteva in
una filastrocca inventata per l’occasione,
alcuni disegni e tre foto, è stato
“omaggiato” con la pubblicazione nella
pagina facebook di Amnesty International
Cagliari.
E per finire ecco alcune frasi dei bambini.
<<La guerra è una battaglia degli indiani con i cavalieri e i pirati che usano le
spade e le armi e i fucili per morirsi >>
<<Nella guerra le persone scappano veloci e non ci sono i bambini perché le
mamme li prendono in braccio e li mettono in macchina e vanno via lontano>>
<< Nelle barche che arrivano dal mare ci sono tante persone e sono felici
perché hanno preso tanti pesci non ci sono i bambini perché cadono nell’acqua>>
<<Le bombe fanno molto rumore e i cattivi le mettono per fare la guerra ma
anche per prendere i cinghiali>>
<<Nella guerra ci sono i cattivi che prendono le persone e lanciano le bombe che
cadono come fanno i paracadute ma le case poi sono tutte rotte e brutte>>
<<Quando sono morti tutti i cattivi noi diventiamo felici>>
<<La guerra è una cosa monella e tutti bisticciano con le armi e con le spade, le
pistole e gli scudi e dopo vengono i bravi e li mettono tutti in prigione>>
<<La guerra è un popolo che ruba il seme dell’albero di un altro popolo e allora
questo si arrabbia perché non ha più l’albero della frutta e allora litigano>>
<<La guerra a Villasor non c’è ma c’è lontano, è una cosa brutta che fanno i
maschi monelli e sono tutti sporchi e sono anche molto tristi >>
<<Ho visto i bambini al telegiornale e stavano tutti morendo e hanno il sangue
nella faccia perché i monelli combattono con le armi e allora scappano e poi li ho
visti nella barca e stavano anche piangendo>>
<<I signori monelli combattono con le armi e distruggono le case e le persone
hanno paura e corrono ma poi vanno nella casa degli amici che li vogliono bene>>
<<I monelli dopo diventano bravi e si danno un bacio e si abbracciano e fanno la pace>>
<<La pace ce l’hanno se camminano insieme e buttano tutte le armi nella spazzatura ma
però le devono rompere tutte anche i pugnali….Lo sai maestra io ce l’ho il pugnale…>>
<<Per avere la pace tutti devono buttare le armi in un posto lontano e non possono mai
più prenderle perché se fanno la guerra si rompe “l’armonia”che hanno nel cuore>>