Stefania Bastianello - Federazione Cure Palliative

Workshop
Cure Palliative: patologie non
oncologiche e disabilità
Arezzo, 11 ottobre 2014
Stefania Bastianello
15/10/2014
1
La perdita delle funzioni
Nutrizione
Comunicazione
Respirazione
Movimento
“Ciò che più mi annienta è che
al mattino, quando mi sveglio,
una parte del mio corpo che il
giorno prima era presente,
non risponde più all’appello”
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2
Comunicare
“quando non si può più parlare con la voce
le parole sono poche, pesanti, preziose …”
“Mediamente, impiego 30 secondi per
scrivere una parola. Questo, di fatto,
significa che, per me, le parole sono una
risorsa scarsa. Rispetto a quando stavo
bene e potevo liberamente disporre della
mia voce, il mio modo di scrivere, e, in
parte, di pensare, ha subito dei
cambiamenti”
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3
Il punto di vista del malato
La SLA non è una malattia che uccide dopo una media di tre
anni, o meglio, lei lo farebbe pure, ma c’è chi come me
glielo impedisce. Perchè con la tracheostomia, la sonda
nello stomaco, e un’adeguata assistenza, si può vivere
ancora molto.
La SLA ti uccide se glielo concedi, ti uccide se i medici non ti
informano che puoi continuare a vivere, ti uccide se non
puoi scegliere consapevolmente cosa davvero vuoi fare.
Ma vita dignitosa significa essere accudito 24 ore al giorno,
perchè accanto a me deve sempre esserci qualcuno,
che mi aspira la saliva e le secrezioni, che mi sposta mani e
piedi, che accende la TV, che mi legge il giornale, che
sappia comunicare con me - che muovo solo gli occhi…
(Cesare)
Il vissuto
§ A fine 1993, a 32 anni, Cesare Scoccimarro si ammala di
SLA.
§ Nel giugno 1998 sopraggiunge l’insufficienza respiratoria e
Cesare sceglie di continuare a vivere accettando
tracheostomia e PEG.
§ Per 14 anni:
- tracheostomia e ventilazione meccanica 24 ore al giorno,
nessuna autonomia respiratoria;
- totale paralisi del corpo;
- totale impossibilità di comunicazione verbale: Cesare è in
grado di muovere soltanto gli occhi;
- alimentazione enterale tramite PEG;
Le Comorbilità… la somma non è algebrica
§
§
§
§
§
§
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Diabete di tipo 2
Steatosi epatica
Ipoacusia bilaterale
Distress respiratorio
Candida genitale
?
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Fragilità e
complessità
6
I bisogni
§ Il malato e la famiglia necessitano di una risposta
multidimensionale ai bisogni “espressi” ed
“inespressi”
§
§
§
§
§
§
§
Informazione
Condivisione
Sanitari
Sociali
Affettivi e Relazionali
Spirituali
Economici
§ Fornire una risposta adattiva ai bisogni
§ Il bisogno è dinamico
§ La risposta non può essere puntuale o prestazionale
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7
Le scelte…
Accettazione
ausili
Comunicatori
PEG
si/no
NIV
si/no
Non sono solo
scelte tecniche,
ma esistenziali
Tracheo
si/no
Sospensione
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8
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9
Il setting
§ La persona con SLA in fase avanzata necessita di assistenza
“attiva” H24
§ L’ospedalizzazione va ridotta al minimo
§ Il setting di elezione è il domicilio
§ … ma dobbiamo considerare le dimensioni
Sociali
Culturali
Economiche
Domicilio
Hospice
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Definizioni (*)
§ Volontari dello stare (VS): volontari che hanno
le attitudini, le competenze e la volontà per
relazionarsi direttamente con il malato e la sua
famiglia nelle diverse fasi della malattia;
§ Volontari del fare (VF): volontari che scelgono
di non confrontarsi con situazioni caratterizzate
da grande complessità e sofferenza, ma che sono
invece più competenti e motivati a svolgere le
attività di supporto (disbrigo pratiche, supporto
alle attività di gestione della casa, ecc)
(*) Tratto da FCP (Federazione Cure Palliative)
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Con-vivere con la SLA
Contenuto di vita:
Tempo - Senso
Assistenza esistenziale (è il
substrato di ogni tipo di
assistenza) => il rischio del
NONSENSO
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12
Grazie !!!
15/10/2014
13