Pieghevole - ULSS 6 Vicenza

20 ottobre 2014
Ospedale San Bortolo • Vicenza
AULA POLIFUNZIONALE (PRESSO CHIOSTRO) • ORE 10.00
INCONTRO degli SPECIALISTI con la popolazione
per affrontare le problematiche di prevenzione,
diagnosi e cura dell’osteoporosi.
PICCOLE E SEMPLICI AZIONI QUOTIDIANE POSSONO
RIDURRE SENSIBILMENTE I RISCHI E AIUTARTI
A VIVERE MEGLIO.
h
PrevenziOne Dell’OsTeOPOrOsi
hDefinizione di osteoporosi
L’osteoporosi è una malattia provocata dalla
perdita di calcio da parte delle ossa con
conseguente compromissione della robustezza.
Nella maggior parte dei casi colpisce le donne
dopo i 50 anni anche se in casi particolari può
presentarsi in soggetti giovani. L’osteoporosi
può colpire in misura minore anche gli uomini.
hcenni di epidemiologia
L’osteoporosi può colpire ogni
età, anche se l’incidenza è
decisamente più elevata
nell’età adulta e nell’anziano
in particolare. Si stima che
l’osteoporosi, nei paesi
occidentali, colpisca una
donna su quattro dopo i
50 anni ed un uomo su dieci
dopo i 60 anni. Riferendo questi dati al nostro
paese si può pertanto affermare che in Italia
ci potrebbero essere circa 2.800.000 donne e
500.000 uomini osteoporotici. Inoltre, si ritiene
che ogni anno in Italia vi siano
circa 110.000 fratture di polso e 70.000 fratture
di femore di origine osteoporotica.
hcenni di Fisiologia Ossea
il picco di massa ossea.
Il rischio di osteoporosi nell’adulto/anziano
dipende dal “capitale osseo” costruito in età
giovanile. Lo scheletro continua a crescere dalla
nascita fino ai 25-30 anni di età raggiungendo
così il massimo livello di contenuto minerale
osseo che in termini tecnici viene detto picco
di massa ossea. Più è elevato il picco di massa
ossea raggiunto in età giovanile e minore è la
probabilità, da anziani, di cadere nella zona a
rischio di fratture e quindi di fratturarsi in
seguito a stimoli che normalmente non vengono
considerati fratturativi. Di conseguenza, un
individuo che non raggiunge un picco ottimale
di massa ossea durante l’infanzia e l’adolescenza,
può sviluppare osteoporosi senza che vi sia
una accelerata perdita ossea in età adulta.
Il valore individuale di picco di massa ossea
dipende da molti fattori quali la genetica,
l’alimentazione ricca di latte e derivati, l’attività
fisica e l’esposizione al sole, fattori ormonali in
particolare legati alla comparsa della pubertà.
hcenni di patologia
L’osteoporosi, impoverendo l’osso di calcio,
lo rende più debole e pertanto più sensibile a
fratture provocate da stimoli che in condizioni
normali non sono fratturativi (ad es. il semplice
sollevamento e trasporto della borsa della spesa
può provocare una o più fratture vertebrali). Le
sedi più comuni di frattura sono i polsi, le
vertebre, i femori. Le fratture vertebrali causano
dolore intenso all’esordio e conseguente riduzione
in altezza e curvatura del dorso (provocando
così, in casi molto gravi, severe problematiche
a carico dell’apparato cardiocircolatorio e
respiratorio). Le fratture di femore sono sicuramente
le più gravi perché possono compromettere la
deambulazione e talora la vita del paziente a
causa delle complicanze e le infezioni).
hdiagnosi di Osteoporosi
L’osteoporosi viene spesso definita “Epidemia
silenziosa” per la sua diffusione tra la popolazione
e perché i sintomi (fratture) compaiono generalmente
quando la malattia è già in fase avanzata.Presso
il Nostro Ospedale è presente da molti anni
un esame specifico detto densitometria ossea,
mineralometria ossea, MOC che valuta
con estrema precisione il grado di mineralizzazione
ossea permettendo così la diagnosi precoce di
osteoporosi.
secondo il parere dell’OMs (Organizzazione
Mondiale della sanità) la prima densitometria
ossea andrebbe eseguita nelle donne appena
entrate in menopausa ed in presenza di
particolari fattori di rischio (vedi dopo). in
assenza di fattori specifici di rischio la MOC
andrebbe eseguita dopo i 65 anni.
Le successive densitometrie di controllo andrebbero
eseguite con cadenza biennale, ma, in alcuni
casi e secondo il parere del Curante, annuale.
densitOMetrO
hFattori di rischio per l’osteoporosi
alcuni anni dopo il raggiungimento del picco di
massa ossea inizia sia nel maschio che nella
femmina una lieve, graduale perdita fisiologica
di calcio da parte dello scheletro che può presentare
una accelerazione con la menopausa o in presenza
di alcune situazioni definite fattori di rischio.
Per cui, nei soggetti con i fattori di rischio qui
di seguito elencati, la densitometria andrebbe
eseguita prima dei 65 anni:
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Storia famigliare di osteoporosi/fratture
osteoporotiche
Menopausa precoce (prima dei 45 anni)
Scarso consumo di latticini
Ridotta attività fisica
Malattie endocrine quali l’iperparatiroidismo,
l’ipertiroidismo, l’ipogonadismo,
l’ipercortico-surrenalismo
Malassorbimento intestinale (celiachia,
morbo di Crohn)
Insufficienza renale o epatica
L’anoressia nervosa
Struttura ossea minuta
Assunzione di alcuni farmaci (cortisonici,
antiepilettici, ormoni tiroidei ad alte dosi,
farmaci per il tumore del seno e della prostata)
Abuso di tabacco, alcool, caffè