FOGGIA CITTÀ I III Giovedì 7 agosto 2014 VIA ALLA CAMPAGNA BOMBE D’ACQUA SUI CAMPI SPERANZA NEI RINCARI Campi inzuppati, pochi Tir in circolazione. La stagione cominciata nel peggiore dei modi, ma non per gli agricoltori che sperano nei rincari PIANTATO PIÙ DEL NECESSARIO Gli industriali: «Anche quest’anno piantato il 15% di prodotto in più di quanto pattuito». Al lavoro Princes, Futuragri e Castellano Pomodoro, muffe e meno prodotto Raccolta cominciata solo ora con l’incognita maltempo. Gli agricoltori: prezzi migliori Ma il Distretto dell’Anicav parte con il piede sbagliato MASSIMO LEVANTACI l Campi inzuppati, piantine avvolte dalle muffe e raccoglitori con gli stivali. Sembrano campi di riso, quelli in cui invece sguazza il pomodoro. Ma la stagione è questa: prendere o lasciare. E al pomodoro da industria ormai non ne va bene più una già da qualche tempo. A cominciare dal prezzo del prodotto che ha perso, negli ultimi dieci anni, il «40%» secondo la stima degli industriali. Dunque come si prospetta questa nuova stagione? «Magra, molto magra», il pensiero al solito pessimista e un po’ piagnone dei nostri agricoltori. Va detto che a guardarsi intorno i campi di pomodoro non promettono nulla di buono. La raccolta del tondo è cominciata soltanto da qualche giorno in tutta la provincia che - lo ricordiamo - resta il principale bacino europeo di produzione con una media di 18 milioni di quintali. Quella del lungo, ovvero il prodotto di punta, partirà quasi contestualmente e comunque anche qui si fanno gli scongiuri. Gli agricoltori dicono che quest’anno raccoglieranno il 30% in meno rispetto a una resa stimata in 700-1000 quintali a ettaro secondo una forbice comunque molto alta che tiene conto dell’alta volubilità del prodotto. In ogni caso le muffe e l’orobanche, il devastante parassita che non si è riusciti a debellare, certamente ridurranno le quote di raccolto anche se nessuno sa dire di quanto. Gli industriali dell’Anicav (leggi articolo a fianco) ribattono che «nessuno può stimare una riduzione della produzione perchè siamo a L’AUMENTO Al Nord il tondo scambiato a 9,2 euro il quintale, in Capitanata già saliti a 9,5 inizio raccolta». E purtuttavia ricordano che «anche quest’anno è stato piantato in Puglia il 15% di prodotto in più di quanto pattuito». Gli agricoltori ovviamente soffiano sul fuoco dei guasti del maltempo per far alzare il prezzo di consegna del pomodoro alle industrie di trasformazione. E il «miracolo» già è avvenuto se si pensa che al Nord il tondo viene scambiato a 9,2 euro il quintale, mentre in Capitanata siamo «già saliti a 9,5 euro, anche 10 euro» e questo perchè non viene firmato ormai da tre anni alcun accordo interprofessionale fra industrie e coltivatori con l’intento di speculare sul prezzo a vicenda: quando c’è meno prodotto soccombono le industrie, quando ce n’è molto gli agricoltori. L’incognita del maltempo sembra comunque destinata a condizionare pesantemente la campagna 2014 almeno in provincia di Foggia e aree limitrofe. Il raccolto, cominciato in ritardo, proseguirà fino a tutto De Angelis: «Abbiamo solo sperimentato» RACCOLTA Un campo di pomodoro, a fianco la trasformazione settembre e questo potrebbe significare per produttori e industriali continuare a vedersela con le intemperanze climatiche. Chi ne gioverà? Gli industriali appaiono perciò piuttosto guardinghi, in Capitanata i tre grandi gruppi di trasformazione (Princes, Castellano e Futuragri) hanno avviato a pieni giri gli stabilimenti e si va avanti adesso spediti. La raccolta verrà intensificata, costi quel che costi. Se il meteo si metterà per il meglio nei prossimi giorni (stando alle previsioni), si dovrebbe avere una raccolta copiosa. Per il momento però di Tir in giro se ne vedono pochi e ieri, all’altezza del Green park (statale 16) venivano segnalati non con poca soddisfazione degli agricoltori, «sette Tir fermi, completamente vuoti». C’è poco prodotto nei campi e, quello che c’è, costerà d’ora in poi sempre di più. le altre notizie SOSTEGNO AL REDDITO ENTE BILATERALE Buono scuola sperimentale per i figli dei lavoratori agricoli n Il comitato della Ciala-Ebat (cassa integrazione assistenza lavoratori agricoli), ente bilaterale agricolo della provincia di Foggia, nell’ambito delle attività di sostegno al reddito dei lavoratori agricoli ha deliberato di assegnare per l’anno scolastico 2014-2015 un“buono scuola”. «Si tratta - spiega Maria Rosaria Cavalieri, presidente dell’ente bilaterale - di una misura sperimentale finalizzata a favorire la permanenza nel sistema educativo e formativo degli studenti, destinata in futuro ad essere affiancata da altre misure di accompagnamento». Il buono scuola è un contributo rivolto ai lavoratori studentie ai figli dei lavoratori che frequentano un normale ciclo di studi di ogni ordine e grado e che presentano un valore Isee inferiore o uguale ad euro 15.000, stabilito nella misura massima di 50 euro per gli aventi diritto. Le domande per l’assegnazione devono essere presentate dal 1° al 30 settembre 2014 direttamente presso la sede della Ciala-Ebat in via Piave 34/I - 71121 Foggia, o anche a mezzo fax al numero 0881755630, oppure per il tramite di un patronato. Modulo di domanda e relativo regolamento possono essere scaricati accedendo alla sezione modulistica del sito : www.cialafoggia.it. ALTA CAPACITÀ ELIA-SINDACATI Cantiere fermo sulla Foggia-Bovino vertice con le Ferrovie dello Stato n L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, incontra stamane i sindacati degli edili di Cgil, Cisl e Uil e l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini per discutere dello stallo dei lavori sul cantiere per l’alta capacità ferroviaria nel tratto Foggia-Bovino scalo. L’incontro è stato accordato da Elia dopo un vertice in Regione con i sindacati nel quale si è ritenuto di sollecitare un incontro con l’amministratore delegato di Fs per venire a capo di una vicenda complessa. I lavori sono fermi dal gennaio scorso a causa del fallimento dell’impresa romana Rabbiosi. Regione e sindacati si sono sempre opposti a una nuova gara d’appalto per la riassegnazione dei lavori in quanto - affermano - la burocrazia farebbe perdere troppo tempo a danno dei 250 lavoratori. la proposta è, pertanto, di proseguire con la Rabbiosi in amministrazione controllata. l La programmazione nei campi è saltata anche stavolta. E pensare che il distretto costituito dall’Anicav, aveva proprio il dovere di mettere intorno a un tavolo industriali e agricoltori per evitare surplus produttivi. Cos’è che non ha funzionato? «Voglio ricordare che il polo distrettuale del Centro-Sud è stato costituito alla vigilia della campagna trasformazione e non ci sono stati i tempi tecnici per organizzare una programmazione produttiva. Ci siamo dotati di un disciplinare e di regole spiega Giovanni De Angelis, direttore dell’Anicav - abbiamo detto che l'insieme di regole da condividere non poteva essere attuato nella campagna attuale dati i tempi stretti. Questa, pertanto, è solo una campagna sperimentale. Lo stesso contratto quadro interprofessionale non ha avuto possibilità di essere sottoscritto perchè gli organismi sono stati costituiti soltanto il 26 giugno e l’assemblea il 18 luglio ha completato gli organismi della governance». Gli agricoltori però quest’anno alzano il prezzo, voi che rispondete? «Il prezzo del pomodoro più pagato al mondo è proprio quello riconosciuto nel Mezzogiorno d’Italia», replica il direttore dell’associazione di industriali conservieri più rappresentativa al Sud. «Se qualcuno mi trova un luogo dove viene pagato di più, prometto che l'Anicav si adeguerà. Ma ne dubito: in Spagna il pomodoro si paga agli agricoltori 75 centesimi al chilo, in Portogallo 72, negli Usa non ne parliamo».
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