UN TESTO STORICO DUE FRATELLI AFFAMATI Nel neolitico c’erano due ragazzi Rugantino e Rugantina, che vivevano nella savana africana. Loro avevano un albero e passavano gran parte del loro tempo lì, un pomeriggio ai due ragazzi venne fame, così scesero dall’albero e andarono a cercare una preda per fare la loro colazione mattutina, riuscirono a catturare la loro preda ma altri ragazzi iniziarono a tirare addosso a loro pietre e rami. I ragazzi risalirono sull’albero velocemente riuscendo a scacciare gli avversari lanciando anche loro le pietre. Il sole stava per tramontare e loro sono ancora sull’albero, poi Rugantino si addormenta e iniziò a russare, più tardi anche Rugantino si addormentò. Dopo una oretta di sonno Rugantina si svegliò e le ritornò la fame cosi risvegliò il fratello, scesero dal loro albero e avvistarono una altra preda. I due fratelli iniziarono a correre ma non riuscirono a prenderla. Rugantina era un po’ scura di pelle e aveva delle rughe, il naso a patata ed era magra, indossava una veste fatta con la pelle di ghepardo. La vita nella savana era brutta e c’erano anche altre famiglie che avevano fame. Ma ecco che Rugantina avvistò una nuova preda, i due iniziarono a correre sempre più veloci, ma proprio nel momento in cui i due fratelli stavano per catturarla arrivarono nuovamente i ragazzi di prima che iniziarono a tirare le pietre, così Rugantino dice a Rugantina: “ Torniamo sull’albero così non ci potranno più dare fastidio.” I due fratelli erano tristi perché avevano tanta fame e così tornarono a casa con una fame grandissima e con la pancia che brontolava . Angelo Ventrudo RACCONTO GIALLO IL FURTO Un giorno , in una bellissima villa sul lago di Como , si stava festeggiando una festa in costume , tra gli invitati c erano Nick Manolesta e Norma Jane . Il padrone nel frattempo faceva vedere agli invitati la sua collezione di quadri famosi . Di quadri ne aveva almeno cinquanta , ma ne aveva uno davvero prezioso e speciale di Monet . Al termine della festa , il padrone di casa rientrò e vide che c’ era uno spazio vuoto sulla parete ed era proprio il suo gioiello a mancare . Il padrone prima di chiamare e avvisare la polizia di quello che era successo , chiamò il suo amico Tom Three Eyes . Tom è un investigatore molto bravo nel suo lavoro , lui è un tipo solitario e disordinato. Tom venne con la sua assistente Mary Sweet Heart . Mary è una ragazza che ama la pittura ed è attenta a tutto . Mary è una ragazza bella dolce e affettuosa , il suo hobby è dipingere .Lei è bassa ma si mette sempre i tacchi e sembra più alta . Lei cerca sempre di convincere Tom ad andare con lei alle mostre d’ arte . Tom è un uomo alto , con capelli ricci , indossa sempre un cappello color sabbia e una giacca . Il suo carattere è dolce ma alcune persone dicono che è strano , invece no, perchè , quando fa il suo lavoro diventa serio e scrupoloso . Quando Tom e Mary arrivano alla villa , il padrone di casa gli spiegò cosa era successo . Prima di andare a cercare indizi fuori dalla villa , il padrone gli disse chi c’ era tra gli invitati e gli disse che c’ erano anche Nick e Norma. Dopo andarano fuori dalla villa per cercare gli indizi . Tom e Mary all’ improvviso ,trovarono delle impronte di stivali e vicino a una panchina una piuma che poteva essere di un cappello o di una sciarpa da sera di una donna . Allora analizzarono gli indizi e dissero che il ladro poteva essere Norma Jane . Dopo tante analisi erano sicuri di chi fosse il ladro , allora lo andarono a dire alla polizia . La polizia allora , andò da Norma e con loro c’ era anche Tom e Mary, fecero delle domande alla ragazza , così smascherarono finalmente la responsabile del furto . Il caso fu risolto. Tatta Camilla VB OMICIDIO AL CASINO’ Era una calda serata d’estate in una famosa località sulla Costa Azzurra. Il casinò era pronto come ogni sera a ricevere i tanti ricconi, che andavano a spendere i loro soldi. Il proprietario del casinò era un ricco signore di nome Filip Lapit. Egli, accoglieva sempre i suoi ospiti con grande gentilezza e tutti lo ammiravano. Quella sera, nel casinò entrò un losco individuo, vestito tutto di nero, con un cappello e degli occhiali scuri. Il direttore si allontanò e il losco individuo lo seguì. Filip non sapeva quello che li aspettava. Ad’un tratto l’individuo lo colpì alle spalle e il direttore cadde a terra. Arrivò la polizia e chiese alla gente che era dentro al casinò se aveva visto qualcosa. I poliziotti trovarono degli indizi e grazie a quell’indizi arrivarono al colpevole. Il colpevole era un sicario della camorra. I poliziotti pensarono che Filip avesse debiti con loro, e non li avesse pagati, perciò l’uccisero. IL TESTO DEL PAPA’ Purtroppo il mio papà non c’è più: nel 2004, quando io avevo 4 mesi è andato a fare il suo lavoro; cioè il giardiniere; salendo sull’albero è inciampato ed è caduto; è stato otto giorni in coma, ma dopo è morto. A me dicevano che era andato da Gesù e si era fatto angelo, ma io chiedevo il perché e mamma mi rispondeva che da Gesù gli serviva un giardiniere perché gli alberi erano troppo lunghi, ma io non capivo nulla perché avevo solo 4 anni. Ogni volta che ci penso, sento che un pezzo di me è volato via dal corpo felice. Sì, io sono triste di questo brutto incidente e vorrei svegliarmi e credere che tutto questo fosse un incubo, ma so che non è così e cerco di non piangere. Lui si chiama Domenico e da bambino era una peste come me, ma da grande è diventato un uomo bravo e bellissimo. Mamma non ha il ragazzo, ma stiamo da soli. Mamma mi rende sempre felice quando piango. Il mio papà se ci fosse, sarebbe il migliore ANTONIO VERRATTI V B
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