Del 08 Febbraio 2014 Estratto da pag. 14 Centrale del latte, la rabbia del sindacato Buono (Cisl): «Il Comune si comporta come i vertici della Filtrona» SALERNO — Salvaguardare la zootecnia locale e i livelli occupazionali della Centrale del latte di Salerno. È la mission che si sono dati allevatori e distributori insieme nella cordata pronta a rilevare la municipalizzata. Rimasta in campo insieme alla New Lat di Angelo Mastrolia, imprenditore salernitano con quartier generale a Reggio Emilia, dopo la rinuncia di Parmalat, Granarolo e Yma. «Stiamo aspettando il 24 febbraio per formalizzare la nostra offerta - dice Carmine Morretta che fa parte della cordata con le cooperative Latte Sele '89 che è la capofila, Nuova Latte e i distributori Gennaro Aulisio, Giovanni Ferrentino e Antonio Petrone sono trent'anni che portiamo il nostro latte alla Centrale e ci teniamo che l'azienda resti nelle nostre zone». Intanto, mentre dal Comune non trapela nessuna notizia, è il segretario provinciale della Cisl, Matteo Buono, ad intervenire: «Le principali società che hanno risposto al bando per la privatizzazione della Centrale del Latte di Salerno stanno abbandonando la procedura. Le nostre preoccupazioni, dunque, erano più che fondate ed ora ci sono, all'orizzonte, anche problemi di bilancio per la casse dell'amministrazione comunale di Salerno». «L'aspetto più inquietante della vicenda della privatizzazione della Centrale del Latte - prosegue Buono - è che delle varie rinunce da parte degli imprenditori privati lavoratori della Centrale del Latte e organizzazioni sindacali hanno preso contezza solo attraverso alcuni articoli apparsi sulla stampa locale. I vertici dell'amministrazione comunale di Salerno, che solo qualche giorno fa hanno stigmatizzato il comportamento della proprietà della società ex Filtrona per la decisione di chiudere lo stabilimento di Salerno senza alcuna comunicazione, si stanno comportando allo stesso modo, se non peggio. Le buone relazioni tra proprietà e dipendenti passano anche attraverso una corretta comunicazione di notizie ed informazioni che possono essere utili ad un miglioramento della qualità del lavoro. Evidentemente il sindaco di Salerno predica bene ma razzola male. L'intera procedura per la vendita delle quote della Centrale del Latte, in ogni caso avrà le sue ripercussioni economiche: la cifra che si sarebbe dovuta incassare dai privati è stata già inserita dal Comune di Salerno nel bilancio di previsione 2014 per un ammontare pari ad oltre 13 milioni di euro. Come verranno coperti? E poi a quanto ammonta la spesa sostenuta dall'Amministrazione comunale di Salerno per la società che si è occupata di redigere la valutazione sul valore della Centrale del Latte? Se dovesse rispondere al vero la voce di un presunta perdita nel bilancio della Centrale del Latte per l'anno 2013 il Comune, unico proprietario, potrebbe ricorrere a forme di finanziamento alternative come fatto in altri comuni, a cominciare da quello di Firenze, dove l'azienda pubblica del Latte è stata quotata in borsa». Dalla Centrale del latte, infine, giunge notizia di una premiazione, lunedì alle 10.30, presso la sala del Gonfalone del Comune di Salerno, alla presenza del sindaco Vincenzo De Luca e del presidente della Centrale, Ugo Carpinelli, «di tutti i partner delle due edizioni di "Cene Mediterranee 2013"». Che sia l'orchestrina che continua a suonare mentre il Titanic affonda? Re. Sa.
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