A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O CAPOFILA A.T.S. “ NOBILAT” PSR CAMPANIA 2007-2013 MISURA 124 HC Ambito Operativo 3.2. 2 “Innovazioni connesse al miglioramento della competitività del settore lattierocaseario bovino” PROGETTO “UN NUOVO MODELLO PER RIVITALIZZARE LA FILIERA DEL LATTE BOVINO – NOBILAT" RELAZIONE GENERALE INTERMEDIA (PERIODO DAL 01.01.2012 AL 31.12.2012) Il Capolfila Anfosc Dr. Roberto Rubino - Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O SOMMARIO 1 PREMESSA 2 STATO DI ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO 2.1 Obiettivo Realizzativo 1 2.2 Obiettivo Realizzativo 2 2.3 Obiettivo Realizzativo 3 2.4 Obiettivo Realizzativo 3 2.5 Obiettivo Realizzativo 3 2.6 Obiettivo Realizzativo 3 2.7 Obiettivo Realizzativo 3 2.8 Obiettivo Realizzativo 3 2.9 Obiettivo Realizzativo 3 3 RISULTATI ACQUISITI E FUTURI SVILUPPI 3.1 RISULTATI ACQUISITI 3.1.1 IL “MODELLO SI SVILUPPO” 3.1.2 INDICI DI QUALITÀ 3.1.3 SISTEMI DI CONTROLLO E DI AUTOCONTROLLO 3.2 FUTURI SVILUPPI 3.2.1 LATTE E NON SOLO Allegati: A) RELAZIONE TECNICO SCIENTIFICA CORFILAC B) MANUALE DI NORME IGIENICO-SANITARIE DA ADOTTARE C) MATERIALE – RELAZIONI E FOTO- RELATIVO ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ DI CAMPO E DIVULGATIVE Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 1 PREMESSA A seguito del BANDO pubblicato sul BURC n. 45 del 21.06.2010 concernente la MISURA 124 HC del PSR CAMPANIA 2007-2013 Ambito Operativo 3.2. 2 “Innovazioni connesse al miglioramento della competitività del settore lattiero-caseario bovino”, questa Associazione, che già in passato aveva svolto azione di sensibilizzazione in merito alla particolare problematica della valorizzazione del latte bovino proveniente da allevamenti di collina e di montagna, si è attivata al fine di coinvolgere interlocutori validi intorno ad un apposito progetto di ricerca che consentisse di individuare e codificare, con maggiore certezza rispetto al passato, i parametri qualitativi e le relative metodiche d’individuazione, atti a distinguere e certificare un latte, che abbiamo chiamato “Latte Nobile”, con valori alimentari e organolettici diversi e superiori rispetto ai prodotti ora in commercio. I positivi risultati di questo lavoro ci hanno consentito di raccogliere, intorno alla nostra idea, l’adesione della parte produttiva rappresentata dal Consorzio Produttori Latte Nobile dell’Appennino Campano s.c.a r.l. e da 6 allevatori facenti parte di esso, dei trasformatori rappresentata dall’Agricola Vallepiana s.r.l. e da Antichi Sapori del Sannio s.a.s., da un forte veicolo d’immagine del prodotto come Slow-Food Campania; quale partner scientifico è stato scelto il Co.R.Fi.La.C. –Consorzio Ricerca Filiera Lattiero Casearia- di Ragusa, che già in passato aveva svolto ricerche sull’argomento. Il progetto presentato, dal titolo "UN NUOVO MODELLO PER RIVITALIZZARE LA FILIERA DEL LATTE BOVINO – NOBILAT", con DRD 634 del 03.11.10 prot n° 0746395 è stato inserito al primo posto dell’apposita graduatoria provvisoria con punti 81, per un importo complessivo di € 985.301,85 e un contributo di € 837.507,36 (CUP B85C11000080004). Avuta certezza di approvazione, l’Associazione si è adoperata per costituire l’ATS NOBILAT e, dopo alcune riunioni spese per mettere a punto Statuto e Regolamento ciò è avvenuto il 24 novembre 2011 il cui atto, successivamente registrato è stato trasmesso alla Regione in data 01.12.10. Con DRD n° 8 del 21.01.11 la Regione ha provveduto a notificarci il Decreto di concessione definitivo che non modifica quanto contenuto nella graduatoria provvisoria. In seguito a ciò, ci siamo adoperati per attivare la prevista fidejussione ma, viste le molte difficoltà frapposte degli Enti erogatori e le incertezze procedurali della Regione, siamo giunti alla conclusione che ogni socio avrebbe provveduto autonomamente a reperire le risorse finanziarie che gli consentissero l’operatività. Anche a seguito delle sollecitazioni pervenuteci dalla Regione, veniva stabilito che la data ufficiale d’inizio dell’operatività del progetto veniva fissata al 24 febbraio 2011. Dell’attività svolta nel corso del 2011 si è dato conto sia con una Relazione generale che con allegati ad essa che entravano nei dettagli specie per quello che riguardavano le attività scientifiche. Nel corso del 2012 il previsto andamento delle attività programmate a motivo di esigenze climatiche, o di quelle di singoli partners, di nuovi interessi suscitati dal prodotto Latte Nobile, ha subito alcune modifiche per cui è stato necessario, quasi alla fine dell’anno: Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O a) Richiedere una proroga, che è stata concessa, per cui le attività cesseranno il 23.08.2014; b) Predisporre una variante, per le motivazioni espresse in apposita relazione, che la Commissione ha ritenute valide ed accoglibili, con alcuni limiti di cui si terrà conto nel corso del prosieguo dei lavori. Pertanto, a seguito di tutto ciò l’attuale budget di Progetto e la composizione dell’ATS sono così composti “ NOBILAT” TITOLO DEL PROGETTO: “UN NUOVO MODELLO PER RIVITALIZZARE LA FILIERA DEL LATTE BOVINO – NOBILAT" COSTO: 755.301,85 CONTRIBUTO: 642.006,57 IMPRESA /ERP/ Sede operativa A.N.Fo.S.C. onlus – A1- Potenza Capofila Bozzuto Giuseppina –B1- Castelpagano BN Produttori Primari Bozzuto Giuseppe –B2- Castelpagano BN Produttori Primari Penna Antonietta –B3- Castelpagano BN Produttori Primari Maselli Donato –B4- Castelpagano BN Produttori Primari De Matteis santina -B5- Castelpagano BN Produttori Primari Zeoli Annalisa –B6- Castelpagano BN Produttori Primari Caseificio Aversano di Sorrentino Camillo & Aniello s.n.c. –C1- Palma Campania NA Trasformatori Agricola Vallepiana – C2- Eboli SA Trasformatori Co.R.Fi.La.C -D1- Ragusa Partner Scientifico Slow-food Campania -E1- Napoli Altri partner Associazione La.N.A.C. - E2- Castelpagano BN Altri partner Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 2 STATO DI ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO 2.1 Obiettivo Realizzativo 1 Conoscere le condizioni in base alle quali alcuni allevatori di Castelpagano (BN), riuniti in Associazione La.N.A.C., allevavano il loro bestiame, lo alimentavano e producevano un latte dalle caratteristiche nutrizionali che lo distinguevano da altri latte del commercio. Implementare, quindi, il protocollo scientifico più consono per monitorare il fenomeno. TITOLO WP1 Monitoraggio Iniziale Aziende Predisposizione e condivisione dei piani agronomici e del sistema di alimentazione - Protocollo scientifico 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) L’obiettivo relativo al monitoraggio iniziale delle aziende è stato pienamente raggiunto, come pure quello del varo del protocollo scientifico e della predisposizione e condivisione dei piani agronomici e del sistema di alimentazione. Tutto ciò già nel 2011. 2.2 Obiettivo Realizzativo 2 Sulla base delle realtà riscontrate in tema di alimentazione del bestiame, indicare quali correzioni apportare agli usi in tema di foraggere con particolare enfasi a quelli relativi alla presenza di molti tipi di erbe (prati o erbai polifiti, pascolo, ecc.) nella razione alimentare, con basso ricorso (non più del 30%) a mangimi di produzione aziendale (farine di orzo, mais, avena, ecc.) ed esclusione di insilati. TITOLO WP2 Implementazione dei piani agronomici e di alimentazione-interventi progettuali nelle aziende sperimentali A ,B,C,D,E F Modelli e coefficienti di correlazione funzionale 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Nella relazione 2011 rilevavamo che a causa di un andamento climatico sfavorevole, l’implementazione dei piani agronomici e cioè l’impianto di prati polifiti e, successivamente, del pascolo, era stata rimandata alla primavera del 2012. Anche in quest’anno, però, le condizioni meteoriche non sono state le migliori e dei 5 allevatori che dovevano impiantare i prati polifiti e cioè Maselli Donato, Bozzuto Giuseppina e Zeoli Annalisa, solo 3 li hanno potuti impiantare, ma alla fine solo 1 lo ha potuto fare in condizioni climatiche favorevoli che gli hanno consentito una buona riuscita di quanto seminato. 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) a) Soggetti e superficie d’interesse: Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O Sulla base dei dati progettuali, gli allevatori e le relative superfici interessate sono: Bozzuto Giuseppe ha 0,7 Bozzuto Giuseppina ha 0,3 Maselli Donato ha 0,3 Penna Antonietta ha 0,3 Zeoli Annalisa ha 0,3 b) Tipi di miscugli in prova Sulla base delle caratteristiche ambientali del territorio, i miscugli che sono stati seminati avevano la seguente composizione floristica: Miscuglio A) : 70% Graminacee e 30% Leguminose Loglio italico 8% 3 Festuche arund. 43% Dactylis glomerata 19% Ginestrino 7% Trifoglio pratense 15% Medicago lupolina 8% Miscuglio B): 77% Graminacee e 23% Leguminose Loglio italico 24% Loietto perenne 20% Festuca arund. 10% Festuca rubra 3% Festuca Pratense 5% Fleolo pratense 15% Trifoglio pratense 4% Trifoglio ibrido 15% Trifolium repens 4% A tale miscugli è stato addizionato un composto in polvere costituito da micorrize che hanno la funzione di far attecchire meglio il prato e dargli vigore; la miscela semente-micorrize per una migliore adesione è stata addizionata con un po’ di latte in polvere. Il miscuglio A) è stato possibile seminarlo, solo alla fine di aprile, nelle aziende di Bozzuto Giuseppina e Zeoli Annalisa ma non ha attecchito bene casusa siccità per cui è stato riseminato in autunno con ottimi risultati di germinabilità del seme; il Miscuglio B) nell’azienda Maselli Donato, nella prima decade di aprile ed ha attecchito molto bene in qunato le successive pioggie hanno fatto germinare la semente. c) Tecnica d’impianto Su terreno già lavorato e preparato, (come mostrano le foto, è stata sparsa la semente alla dose di 45-50 kg/ha e, subito dopo, il terreno è stato rullato; 2.3 Obiettivo Realizzativo 3 In rapporto alle fonti alimentari attuali e future, formulare razioni alimentari che ottimizzino la possibilità di trasmissione nel latte delle proprietà nutraceutiche contenute negli alimenti. Monitorare, attraverso analisi Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O continue, le fonti alimentari del bestiame. Effettuare prove di preparazione e valutazione dei fieni al fine di pervenire ad un disciplinare di produzione del fieno. TITOLO WP 3 Preparazione di formulazioni finalizzate alla funzionalizzazione ed ottimizzazione delle razioni alimentari - Analisi della qualità delle erbe e del fieno - Condivisione e predisposizione disciplinare produzione del fieno 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Attraverso l’assidua attività di A.T. svolta da Anfosc,sono state predisposte le formulazioni delle razioni alimentari ed effettuato un attento monitoraggio per far si che, anche in presenza dei tradizionali foraggi aziendali, la soglia di somministrazione dei mangimi aziendali rimanesse intorno al 30%; non sempre, però, ciò è avvenuto. Presso il CoRFiLaC sono state eseguite le analisi sui campioni di foraggi prelevati ed inviati da Anfosc. Compiute azioni di A.T. per l’educazione ad una preparazione del fieno secondo canoni sanciti dal disciplinare di produzione fieno che ha preso corpo da esperienze e manifestazioni organizzate da Anfosc. 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) Vedi specifica relazione Corfilac 2.4 Obiettivo Realizzativo 4 Monitorare le caratteristiche nutraceutiche del latte al variare delle condizione di allevamento e di alimentazione del bestiame TITOLO WP4 Studio del latte in funzione delle pratiche agronomiche adottate in coerenza con il disciplinare di produzione ed il protocollo scientifico per la validazione della qualità del latte "Nobilat". 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Le analisi effettuate hanno permesso, di ottenere conferme e confronti con quanto emerso durante il primo anno d’idagine. 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) I risultati di questo lavoro congiunto, in campo e laboratorio, svolto in questo secondo anno di attività, compare nell’allegata relazione CoRFiLaC La caratterizzazione dei profili aromatici del latte alimentare forma oggetto di apposita relazione CoRFiLaC allegata alla presente Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 2.5 Obiettivo Realizzativo 5 Mettere a confronto diverse tipologie di latte soggette a diversi tipi di trattamento omogeneizzate TITOLO WP5 Studio sulla qualità del latte con e senza omogeneizzazione 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Intervento rimandato al prossimo anno per renderlo più aderente e significativo alle altre caratteristiche 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) Nessuna attività svolta 2.6 Obiettivo Realizzativo 6 Osservare quali e quante delle caratteristiche nutraceutiche del Latte Nobilat vengo conservate in sede di trasformazione in latticini TITOLO WP6 Messa a punto di tipologie casearie che possono valorizzare " Nobilat " 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Le difficoltà economiche sopraggiunte a progetto iniziato da parte del partner Antichi Sapori del Sannio, che speravamo potessero essere superate, non hanno reso possibile l’inizio dell’attività di caseificazione fintantochè il partner, con lettera dell’ottobre 2012, non ha manifestato la volontà di recedere dall’ATS. Anche questo fatto, unitamente a quanto si dirà per il WP 8 (siero) ed alle difficoltà climatiche per l’impianto dei prati, sono stati elementi che ci hanno indotto a richiedere la proroga di un anno per la conclusione del Progetto. 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) Poiché dopo l’inizio della distribuzione e diffusione del consumo di latte nobile (anche se in ambito limitato) l’interesse verso questo prodotto andava crescendo anche presso altre categorie di consumatori/utilizzatori (gelatai, pasticceri, caseifici, ecc.), la ricerca della sostituzione del partner Antichi sapori si è orientata verso un partner che, oltre a darci garanzie di solidità economica e preparazione professionale, potesse permetterci di esplorare le qualità del prodotto e la sua applicazione anche verso altre categorie di utilizzatori. Ciò che è avvenuto, a fine anno, con il Caseificio Aversano di Palma Campania con il quale abbiamo impostato un’attività di ricerca su latticini, ricotta di fuscella (tipico formaggio napoletano), yogurt semplici e probiotici, creme spalmabili, ed altro che la ricerca potrà proporre. A tal fine siamo andati alla ricerca di una macchina già pronta che permettesse la preparazione di quanto programmato ma, non trovandola secondo le nostre necessità, abbiamo trovato una Ditta disposta a progettarla. Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 2.7 Obiettivo Realizzativo 7 Sulla base dei risultati raggiunti in tema di qualità del latte prodotto secondo il Disciplinare Nobilat studiare una valida procedura che permetta il permanere delle qualità nutraceutiche al variare delle procedure industriali di trattamento del latte adottate, nonché la loro rintracciabilità in corso di shelf-life al fine di studiare e validare pakaging in linea con la normativa UE in corso di applicazione TITOLO WP7 Trasferimento industriale e validazione dei risultati sulla shelf-life e conformità normativa del packaging 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Questa attività, prevista per il 2013, è stata di fatto anticipata di un anno ed è andata a colmare il vuoto lasciato dal WP6 e dal WP8. In effetti, una volta risolto il problema del confezionamento del prodotto, inizialmente previsto presso il partner Antichi Sapori, con il trasferimento dell’attività presso il partner Azienda Vallepiana, essa, dopo prove effettuate presso il suo impianto di confezionamento, ha accertato la conformità del prodotto alle regole igienico-sanitarie anche in materia di shelf-life. Risolto anche il problema della distribuzione del prodotto attraverso una convenzione con la società “La Compagnia delle qualità” di Napoli, la commercializzazione ha potuto aver inizio al principio del 2012 pur in presenza di non poche difficoltà sia di tipo logistico, che economico, che concorrenziale. 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) Se, come detto precedentemente, è stato relativamente facile risolvere i problemi legati al confezionamento del prodotto, i problemi più seri sono stati quelli legati al far conoscere il prodotto presso i consumatori finali. Ciò è stato possibile attraverso un duro impegno al quale si sono dedicati oltre che il confezionatore, anche Slow food Campania – che è riuscita a promuovere il prodotto al rango di Presidio (unico latte al mondo!) a settembre 2011 al Cheese di Bra- ed a farlo conoscere presso i suoi soci attraverso laboratori ed incontri tematici e, soprattutto, Anfosc che ha supportato con la presenza dei suoi tecnici ogni manifestazione che veniva proposta al fine di illustrare quanto il progetto e la ricerca stavano facendo e mettere in luce le qualità peculiari del prodotto. Tutto ciò ha offerto un valido supporto tecnico-conoscitivo che si è aggiunto a quello economico, molto gravoso, anzi il più gravoso, del distributore, elemento stategico e vincente, il quale fin dall’inizio ha fortemente creduto nella bontà del prodotto e si è impegnato per farlo conoscere in una piazza commerciale difficile come quella napoletana e del suo interland. Si è cominciato con aluni GAS napoletanim, alune Condotte slow food e poi attraverso un’azione di passa parola, organizzazione di eventi, presentazione del prodotto, ecc. il latte nobile ha preso sempre più piede come consumo fresco ed ha cominciato ad essere conosciuto sia in ambito caseario che di pasticceria, gelateria, ecc. Alla presente alleghiamo un prospetto degli esercizi campani dove attualmente è possibile reperire il prodotto e l’andamento della produzione e del consumo del Latte Nobile. Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 2.9 Obiettivo Realizzativo 8 Pervenire, ed eventualmente applicare,ad un prototipo industriale che consenta il trattamento del siero di risulta della trasformazione del Latte Nobilat per ricavarne, in modo economico ed ecologico, siero derivati da immettere in commercio TITOLO WP8 Studio del siero e messa a punto nuovi prodotti sieroderivati da latte Nobilat 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) Già nel redigere la relazione relativa all’attività 2011 evidenziavamo che, a seguito di attività di ricerca e approfondimento sulla specifica tematica, erano emerse criticità di ordine tecnico ed economico che mettevano in forse la possibilità di poter raggiungere questo obiettivo come poi, alla fine, si è dovuto definitivamente constatare, evidenziando il fatto nella relazione di variante. La proposta formulata in alternativa e cioè una ricerca sulla pasta per confezionare gelati, non è stata accolta dalla Commissione che ha pertanto stralciato dal costo del Progetto la cifra a tal uopo appostata. 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) Indagini conoscitive presso industrie del settore; esame di materiale illustrativo; sviluppo di calcoli tecnici ed economici in rapporto ai volumi di prodotti da trattare in relazione alla realtà aziendale del partner. Studio di mercato su una alternativa all’attività del siero e cioè la pasta per gelati ed il suo confezionamento, un prodotto molto interessante e sempre più richiesto dall’industria gelatiera. 2.9 Obiettivo Realizzativo 9 Caratterizzare il prodotto caricandolo anche di contenuti etici; divulgare l’innovazione presso consumatori attenti e responsabili al fine di creare una buona base di consumatori consapevoli del prodotto ottenuto; infine e soprattutto, convincere gli allevatori a modificare i loro piani produttivi e di allevamento del bestiame al fine di pervenire alla produzione di latte Nobilat atteso dal mercato. TITOLO WP9 Divulgazione dell’innovazione - Creazione del presidio Slow Food Azioni di informazione presso gli allevatori / consumatori /produttori con convegni e organizzazione di eventi 1) Obiettivi raggiunti e scostamenti rispetto al progetto presentato. Eventuali criticità. (descrivere in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, giustificando eventuali scostamenti dal progetto originario. Evidenziare eventuali criticità.) L’idea-progetto, i contenuti del Progetto stesso, sono stati fatti circolare, in questi mesi, in vari ambienti tecnico-scientifici, attraverso interventi di vario tipo, raccogliendo sempre interesse e condivisione dell’dea. Sondaggi sono stati fatti anche presso consumatori per testarne la condivisione di quanto il Progetto si proponeva di fare, anche qui con esiti positivi. Poiché riteniamo che i risultati tecnici si siano consolidati è stato possibile passare all’azione di diffusione dei risultati tecnico-economici presso gli allevatori, ambienti scientifici, ecc. attraverso riunioni, seminari, organizzazioni di eventi, ecc. Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 2) Descrizione delle attività svolte (descrizione delle attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti, facendo riferimento specifico all’impresa interessata, al contributo di eventuali consulenze/servizi di ricerca. Investimenti effettuati. Scostamenti dal progetto presentato. Eventuali criticità.) A.N.Fo.S.C. L’azione di presentazione delle finalità del Progetto, dei risultati raggiunti, della testimonianza degli sforzi che gli allevatori andavono producendo, di contestazione di azioni contrarie provenienti dall’industria concorrente e da alcuni media, unitamente all’azione di A.T. di cui si è già detto, sono state le attività che, svolte in condizioni economiche che non le hanno più permesso di mantenere in attività le due unità fisse, hanno maggiormente impegnato l’Anfosc in questo anno di attività. Le MANIFESTAZIONI organizzate ed alle quali hanno preso parte i collaboratori sono state: 16.01.12: BENEVENTO, presso la CCIAA. Si è svolto un convegno dal titolo “LATTE NOBILE Un nuovo modello di sviluppo per la montagna ed una opportunità per i consumatori” al quale hanno partecipato, oltre al Presidente dell’Anfosc ed i suoi collaboratori ed ai tecnici del Corfilac che hanno illustrato i progressi raggiunti dal Progetto, anche il dr. Ansanelli ed il dr. Tallarico con i suoi collaboratori dr. Scognamiglio e dr.sa Gargiulo per la Regione, il dr. Pascale presidente di slow food campania, il p.a. Mileo in rappresentanza del Consorzio Lanac, il presidente della CCIAA di BN dr. Masiello, il Direttore del GalCilsi di Lioni, gli allevatori di Castelpagano e di Bisaccia, funzionari di Stapa-Cepica di Benevento ed Avellino, il direttore dell’ARAC, ecc. ; 22.06.12: CASTELPAGANO, presso la sede comunale tecnici dell’Anfosc, del Corfilac, della Regione nella persona del dr. Tallarico, dr. Scognamiglio e dr.sa, Galiano, hanno dibattuto, -insieme al presidente di Slow food Campania dr. Pascale, dell’Azienda Vallepiana dr. Majone, con gli allevatori facenti parte del Consorzio-, con i tecnici dello Stapa-Cepica di Benevento e rappresentanti delle istituzioni comunali, nel corso del Seminario “Un nuovo modello per rivitalizzare la filiera del latte bovino” , le varie problematiche del settore; 13.11.2012: SALERNO, presso la sede dell’Ordine dei medici ed in collaborazione con i Lions, si è svolto il Convegno “Il Latte Nobile, un latte diverso….una risorsa del Sud” nel corso del quale il dr. Rubino dell’Anfosc e la dr.sa Carpino el Corfilac hanno illustrato i risultai fin ora raggiunti dal progetto Nobilat, mentre il dr. Pascale presidente di Slow food Campania ha spiegato le tappe e l’impegno attraverso i quali è stato possibile raggiungere un risultato così prestigioso come quello di poter annoverare fra i Presidi anche il Latte Nobile. E’ poi seguita una degustazione oltre che del latte anche dei primi derivati della lavorazione di esso, con spiegazioni organolettiche di quanto offerto; 14.11.2012: CASTELPAGANO, presso la casa comunale, secondo incontro con gli allevatori nel corso di un seminario tecnico, che ha visto la presenza anche del dr. Tallarico e del dr. Scognamiglio della Commissione di assistenza regionale, durante il quale si sono dapprima dibattuti i temi relativi all’igiene degli allevamenti e la conduzione degli stessi, alla luce di quanto emerso dalla ricognizione che il giorno precedente i tecnici del Corfilac e dell’Anfosc avevano compiuto; successivamente il tecnico casaro Anfosc ha svolto un test di riconoscimento di latticini, prodotti sia con latte nobile che con latte normale presso il caseificio Vallepiana e Aversana, in diverse giornate di lavorazione; 02.12.12: NAPOLI, presso la Citta della Scienza, Anfosc ha animato parte della giornata svolgendo laboratori imperniati sul riconoscimento del latte nobile in confronto con altri tipi di latte fresco, su latticini e gelati confezionati con lo stesso prodotto ed illustrando ai partecipanti, numerosi, sia le qualità organolettiche di quanto degustavano e sia come, attraverso lo sforzo congiunto della Regione e degli allevatori, fosse stato possibile che tutto ciò si realizzasse; 18.12.12: NAPOLI , presso la Facoltà di Veterinaria si è svolto un Convegno di alto valore scientifico dal titolo “La qualità del latte ed i fattori che la determinano. Il caso del Latte Nobile”, moderato dal prof. Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O Infascelli ed alla presenza del Direttore della Facoltà prof. Zicarelli. Le relazioni sono state svolte dai dr.ri, Rubino, Pizzillo, Vecchio, Calbrò, su tematiche prettamente zootecniche, mentre il dr. Mattei della Condotta Slow food di Napoli ha trattato il tema della valorizzazione del prodotto attraverso la creazione del Presidio. Al termine del Convegno, che ha visto la partecipazione di un folto numero di studenti, sono stati offerti prodotti di pasticceria e latticini confezionati con latte nobile. Le manifestazioni nelle quali Anfosc ha portato le sue TESTIMONIANZE TECNICHE attraverso l’intervento dei suoi tecnici: il 20 marzo a Benevento per una manifestazione sui Presidi slow food; il 31 marzo ai Campi Flegrei per altra manifestazione sui Presidi; il 19 Aprile a Napoli presso il GAS ‘e pappeci; il 13 maggio a Lauro di Nola in occasione di una sagra; il 1° Giugno a Eboli incontro con le scuole, in collaborazione con la Condotta slow food, nel corso di una manifestazione incentrata sui prodotti bufalini; il 9 Agosto a S. Maria di Castellabbate, nel corso di una manifestazione organizzata dal distributore LN ed incentrata sui prodotti di qualità; dal 25 al 29 ottobre a Torino in occasione del Salone del Gusto; il 1° Novembre a Napoli, presso la Città della Scienza; il10.11.12 a Benevento, nel corso della manifestazione i “Mercati della Terra” organizzata da slow food campania; il 18 novembre a Teano, nel corso di un incontro presso la locale Condotta slow food; il 25 novembre a Napoli presso la chiesa di S. Giuseppe agli Scalzi, nel corso di una presentazione di prodotti di qualità oprganizzata dalla Compagnia della Qualità; il 26 novembre a Napoli, presso la celebre Pizzeria di Enzo Coccia nel corso di una manifestazione-degustazione di pizze confezionate con prodotti-presidi tra cui quella con latticini da latte nobile; l’11 dicembre a Piedimonte Matese, presso il distretto scolastico nel giorno in cui nel menù della mensa scolastica è comparso il Latte Nobile. Infine, ci piace segnalare la strenua difesa che, insieme a Slow food Campania ed all’Azienda Vallepiana Anfosc, con il suo Presidente, ha messo in atto per rintuzzare uno scandaloso attacco compiuto dal giornale “Il Salvagente” teso a screditare e deridere il Latte Nobile ed il progetto Nobilat, sia sotto il profilo tecnico che quale beneficiario d’intervento regionalea. Attualmente è in corso da parte di Slow food un’azione legale di risarcimento per i danni recati all’immagine, dopo che Anfosc ha dimostrato che le analisi compiute dal giornale e che esso non aveva saputo interpretare e l’avevano spinto a gridare allo scandalo, non facevano che confermare le qualità per le quali il Latte si puù chiamare Nobile. SLOW FOOD CAMPANIA In sincronia con gli obbiettivi preposti dal progetto Nobilat, l’Associazione Slow Food ha realizzato percorsi educativi efficaci nel promuovere comportamenti di acquisto e consumo responsabili. I luoghi di produzione e di vendita del latte hanno spesso rappresentato lo scenario idoneo per degustazioni e confronti, in cui acquisire le nozioni del saper fare e saper scegliere. Il progetto Nobilat come il Latte Nobile sono stati così presentati nell’ambito di serate a tema, volte a stuzzicare la voglia di saperne di più. Tra gli eventi caratterizzati da una attiva partecipazione, ricordiamo: I diversi eventi sono stati caratterizzati da una consistente partecipazione di singoli consumatori, Comuni, Istituzioni, ecc. In gran parte, persone attratte da una tipologia di alimento sano ad un prezzo giusto, espressione della propria territorialità. Dalle esperienze raccolte in diversi territori e dai contatti diretti con la gente è scaturita la necessità di considerare e proporre: a) un forte gesto, simbolico ma efficace, da parte di tutti e in particolare da parte di chi (es. osti e ristoratori) ogni giorno nelle cucine e nelle sale promuove un’autentica, onesta e sincera cucina di tradizione e di territorio, che parla di gesti antichi, trasmessi di generazione in generazione, che evolve continuamente senza però snaturarsi, che valorizza il lavoro di migliaia di piccoli produttori Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O che operano con il solo obiettivo della qualità massima.( Roberto Burdese,Presidente Slow Food Italia, 22 febbraio a Bra evento Osterie d’italia); b) una etichettatura di prodotto più esaustiva nelle informazioni che riguardano il legame del prodotto al territorio e la qualità delle materie prime utilizzate nella produzione primaria. Su questi due punti l’Associazione Slow Food focalizzerà parte del lavoro, con l’intento di far apprezzare la genuinità a livello locale e soddisfare la curiosità dei consumatori, sempre più esigenti. Inoltre, l’occasione di studio dell’etichettatura è gradita in previsione del nuovo packaging. Manifestazione Salone del Gusto 2012 Lezione sul modello Nobilat –Attività in campo e Degustazione del latte nobile Slow Food Day Slow Food Day (solo presentazione) Good Food March (solo presentazione) Data 25-29/10/2012 Luogo Torino 18.05.11 26.05.2012 27.05.2012 16.09.2012 Castelpagano (BN) Benevento Circello (BN) Napoli 16.09.12 10.10.2012 Castelpagano (BN) Campania 17.01.2012 03.02.2012 01.06.2012 07.07.2012 29.08.2012 16.09.2012 10.11.2012 SanLorenzo Magg.(BN) Paestum (SA) Eboli (SA) Limatola (BN) Vico Equense (NA) Castelpagano (BN) Benevento 30.11.12 09.12.2012 Napoli Camera di Commercio Torrecuso (BN) “Sagra del fungo” Laboratorio del Gusto Terra Madre Day 2012 Laboratori del Gusto Aperto ai soci Aperto ai soci Aperto al pubblico Aperto ai soci - Castello di Limatola Aperto al pubblico Aperto al pubblico Aperto al pubblico (bambini) 2a Assise Regionale dei Presidi Slow Food Campania e Basilicata Aperto al pubblico Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it Allegato A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O 3 RISULTATI ACQUISITI E FUTURI SVILUPPI 3.1 RISULTATI ACQUISITI 3.1.1 IL “MODELLO SI SVILUPPO” Il progetto ormai è a metà percorso, le attività sono state numerose, i risultati non sono mancati, vi sono quindi tutte le condizioni per avere un quadro chiaro della situazione, delle cose fatte e di quello che resta ancora da fare. Oggi sappiamo quali sono i punti chiave ai quali abbiamo dato delle risposte e quali sono quelli più strategici da aggredire e portare a soluzione. Facciamo un passo indietro, vediamo quale era la situazione e quali gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Il Latte Nobile era già più che un’idea, c’erano state ricerche in merito, circolava sul mercato un latte alimentare con quel nome. Però lo scopo di quello progetto non è quello di vivacizzare la filiera del latte producendo prodotti “diversi”, metodologia che rimane interessante ed auspicabile ma che nel campo del latte alimentare non desterebbe alcun interesse. Nel mercato, sui banchi dei supermercati, vi sono tantissime sigle con prezzi molto diversi ed il Latte Nobile sarebbe una delle tante. Noi abbiamo più volte detto che non vogliamo proporre un latte, un prodotto diverso, bensì un diverso modello di sviluppo del settore e della filiera lattiero-casearia. Il mercato è asfittico, le piccole aziende, quelle che producono qualità, chiudono perché l’attuale modello di pagamento del latte e di valutazione della qualità li penalizza e li condanna all’abbandono. Quindi, quello che serve al settore non è un prodotto diverso bensì un modello diverso di valutare e di gratificare questa qualità. Noi sapevamo come si può ottenere questa qualità, quali sono i fattori ed i parametri da misurare ma, trattandosi di un modello completamente nuovo, non potevamo prevedere come la filiera avrebbe risposto ad una proposta così innovativa, o meglio, come noi dovevamo organizzare l’offerta e la comunicazione per intercettare la domanda di qualità. Un esempio può chiarire e far capire meglio lo sforzo che abbiamo dovuto fare in questi due anni. Il Salvagente, rivista accreditata dalla parte dei consumatori, un giorno esce in edicola con una copertina contro il Latte Nobile e con toni derisori: si parla di qualità e poi annacquano il latte! Il problema, almeno per noi, non sta nella veridicità della notizia, quanto nel fatto che, a fronte di uno sforzo per cambiare e ribaltare i parametri che si utilizzano per definire la qualità, una rivista nazionale che dovrebbe percepire e valorizzare questi sforzi, si riduce ad un parametro ridicolo per dare sostegno ad una tesi a sua volta ridicola. Questo episodio ci è stato molto utile perché ha fatto capire che non potevamo continuare a parlare di molecole con nomi incomprensibili ma che dovevamo portare tutto a sintesi individuando indici efficaci, misurabili e tracciabili. Ecco perché ora riusciamo a enumerare le pietre miliari, i passaggi chiavi del percorso fatto e di quello che ci resta da fare. Proviamo ad elencarli. 3.1.2 INDICI DI QUALITÀ La diversità del modello Latte Nobile si base su tutta una serie di molecole importanti e misurabili: vitamine, note aromatiche, acidi grassi, flavonoidi, terpeni, antiossidanti. Tutte misurabili, ma troppe per essere tracciabili e comunicabili. Inizialmente avevamo pensato di definire tre gruppi: gli Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O aromi, le vitamine e gli acidi grassi. Per ognuno di questi gruppi si aveva a disposizione il valore di ciascuna molecola e quello totale. Quest’ultimo veniva utilizzato per fare i confronti tra gruppi di tesi diverse mentre quello singolo veniva utilizzato per estrapolare e commentare molecole particolarmente importanti come il CLA, gli omega-3, ecc. L’episodio del Salvagente ci ha fatto capire che questo meccanismo non poteva funzionare. La rivista, per effettuare i suoi controlli, non poteva fare analisi così complesse e con margini di errore alti e comunque variabili da laboratorio a laboratorio. Abbiamo allora pensato di ricorre a degli indici, sia perché immediatamente percepibili anche da un consumatore non esperto e sia perché, essendo il prodotto di un calcolo matematico fra più molecole, è più stabile della semplice molecola. E’ vero che l’indice riguarda solo poche molecole e, quindi, porta ad escludere altre decine se non centinaia di molecole che comunque vengono analizzate, ma noi sappiamo che in natura tutto è in equilibrio e, quindi, se nel latte aumentano gli acidi grassi insaturi, instabili per definizione, gli antiossidanti(anche se non li monitoriamo) per forza devono essere presenti in maggiori quantità, altrimenti aumenterebbero i radicali liberi. Se a questo aggiungiamo che per la seconda regola di Newton: ”effetti analoghi vanno riferiti alla stessa causa “, noi possiamo guardare con sufficiente tranquillità la definizione di due, al massimo tre indici di diversità, valori questi che ci danno in maniera semplice ed immediata la misura della differenza. Gli indici individuati sono: 1. il rapporto omega6/omega3, molto utilizzato dai dietologi; 2. il Grado di Protezione Antiossidante(GPA), un indice messo a punto da Laura Pizzoferrato qualche anno fa e da noi adottato; 3. la complessità aromatica. Questo è il primo passo, ma non basta individuare e misurare quetsi indici. I risultati finora disponibili ci dicono che i loro valori sono non solo diversi da azienda ad azienda ma che queste diversità possono essere anche elevate. Con i dati a nostra disposizione siamo in grado di dire che l’oscillazione del GPA va da zero per i sistemi alla stalla a 20 per quelli al pascolo. Se ad un diverso valore deve corrispondere un prezzo diverso del latte, come possiamo raggiungere l’obiettivo se non arriviamo anche in questo caso a raggruppare le differenze in classi di qualità? E’ quello che in parte abbiamo fatto e che continueremo a fare fino alla fine. Al momento la situazione è definita e codificata per quello che riguarda il rapporto omega6/omega3. I valori di questo indici variano da 1 nei sistemi pastorali a oltre 15 in quelli alla stalla, intensivi. Sulla base dei risultati ottenuti nelle aziende aderenti al progetto e tenendo conto delle indicazioni che si riscontrano sulla bibliografia medica, abbiamo individuato e fissato a 5 il limite massimo di questo rapporto. Possono quindi produrre Latte Nobile solo le aziende il cui latte presenta un indice al di sotto di 5. Per quanto riguarda il Grado di Protezione Antiossidante, diamo per acquisito che questo indice sarà il momento qualificante del modello. In questo periodo la discussione e l’approccio al Colesterolo va cambiando. La novità di questo indice sta nel fatto che in questo modo viene data una valutazione ed una misura della potenzialità che ha il latte di bloccare l’ossidazione del colesterolo. Non siamo però ancora in grado di individuare e fissare la soglia limite perché avevamo previsto di analizzare la Vitamina E ed il Beta-carotene non il colesterolo. Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O Comunque la scelta definitiva di questi limiti verrà fatta dopo una serie di incontri e seminari che stiamo avendo con il mondo accademico della medicina con il quale confrontiamo e discutiamo i risultati e le possibili applicazioni. Infine, la complessità aromatica. L’aroma, il gusto del latte e dei formaggi dipendono da un numero elevato di molecole. Il problema però non è la loro quantità bensì la soglia di percezione di ciascuna molecola, molto variabile. Questo non ci permette di utilizzare il dato analitico come valore assoluto. Il dato, pur elevatissimo, di una molecola con una soglia di percezione bassa non ci da alcuna informazione. Quindi al momento abbiamo deciso di soprassedere per verificare se si riesce ad individuare qualche molecola-spia, in grado di rappresentare l’intera complessità. Resta comunque confermato che, se in natura tutto si tiene, se la qualità nutrizionale è elevata, anche quella aromatica lo deve essere. 3.1.3 SISTEMI DI CONTROLLO E DI AUTOCONTROLLO La diversità del Latte Nobile dipende da centinaia di molecole le cui analisi di laboratorio sono costose e non semplici da eseguire. D’altra parte il suo successo e la sua permanenza sul mercato dipendono dalla tracciabilità e dai controlli. Ma come sarà possibile attivare controlli se pochi laboratori sono in condizione di fare questo tipo di analisi, ammesso che il costo fosse una variabile indipendente? Occorre pertanto semplificare le procedure attraverso la messa a punto di metodi più semplici o indiretti. L’utilizzo degli Indici va in parte in questa direzione. In fondo l’analisi del profilo acidico oggi è possibile anche attraverso metodi di stima che sono veloci e poco costosi. Quindi l’indice omega6/omega 3 è alla portata anche dei laboratori delle Associazioni degli allevatori. Diverso e più impegnativo è il GPA, perché entrano in gioco le vitamine ed il Colesterolo. Utilizzeremo allora la seconda parte del progetto per sperimentare qualche metodo di controllo empirico ed efficace. Quando abbiamo iniziato il progetto sapevamo che la diversità dipende dalla quantità di erba e dal numero di erbe che entrano a far parte della razione. In corso d’opera ci siamo accorti che non si può prescindere anche dalla qualità di questa razione. Osservando i fieni abbiamo notato non solo una variabilità eccessiva fra allevatori ma anche nell’ambito di ciascun allevatore, ma soprattutto che la qualità è molto precaria, incerta, a volte modesta. Quindi occorre lavorare sul recupero della qualità dei fieni, recupero che permetterà anche di andare più avanti sulla qualità del latte. Se già adesso alcune aziende rientrano nei parametri fissati dal disciplinare di produzione(peraltro sempre in evoluzione per le questioni qui accennate), figuriamoci quale potrà essere lo sviluppo e quante aziende potranno essere coinvolte. La qualità dei fieni dipende dalle erbe seminate o presenti del prato e dalla tecnica di raccolta. Quindi da fattori tecnici che possono essere facilmente risolti. O meglio, potrebbero essere risolti se il produttore ne avesse contezza, se il fieno si vendesse o si acquistasse in funzione della qualità e non a peso. Nel nostro caso il problema non è colturale ma culturale, non è tecnico ma dipende dalla determinazione del produttore nel perseguire un obiettivo di qualità. Di qui le iniziative che abbiamo preso e che vanno nella direzione di una condivisione degli obiettivi, della qualità e del metodo per raggiungerli entrambi. Le azioni previste sono due: 1. Concorso “Miglior fieno” 2. Concorso “Prati fioriti” Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it A N F O S C Associazione Nazionale per la tutela e la valorizzazione dei F OR M A G G I S O T T O I L C I E L O In merito al primo punto, l’Anfosc da qualche anno ha già effettuato in altri ambienti concorsi sul fieno. Dispone quindi della metodologia per valutare i fieni e per condividere con i produttori i risultati. Il concorso “Prati fioriti” per l’Italia è un percorso nuovo. Da alcuni anni in Francia ed in Germania questo concorso coinvolge centinaia di agricoltori e poi l’Unione Europea, nella prossima PAC, privilegerà quasi esclusivamente le praterie permanenti. Nel Sud Italia, per vari motivi, i prati sono stati drasticamente ridotti a beneficio degli erbai, la cui qualità resta comunque modesta. Il concorso, come tutte le manifestazioni di questo genere, ha il pregio di animare il settore attraverso il confronto fra produttori ed il coinvolgimento di esperti. Poiché la metodologia di valutazione è diversa da quella del fieno e più complessa, per quest’anno ci accontenteremo di organizzare il numero zero per provare e rodare gli schemi di valutazione Il metodo di valutazione dei fieni e dei prati ci dovrebbe permettere di arrivare a definire le rispettive classi di qualità. In questo modo, disponendo del dato relativo alla produzione media annuale di stalla di latte e delle classi di qualità dei fieni e dei prati aziendali, e confrontando questi dati con gli Indici ottenuti con le analisi del latte, non dovrebbe essere difficile definire una classificazione della qualità del latte. 3.2 FUTURI SVILUPPI 3.2.1 LATTE E NON SOLO In fase di preparazione di questo progetto ci eravamo concentrati essenzialmente sul latte alimentare, anche se immaginavamo che vi sarebbero potuti essere sviluppi interessanti per i formaggi. Non a caso avevamo previsto lo studio di alcune tipologie casearie, nello specifico delle paste filate. Mano a mano che lo studio entrava nel vivo, con nostra sorpresa ci sono pervenute richieste da artigiani del gelato, della pasticcieria e della pasta i quali, avendo testato per curiosità o voglia di diversità, il Latte Nobile, ne avevano verificato l’impatto sui loro prodotti. Di qui la necessità di acquisire ulteriori informazioni non solo sul Latte ma anche sui prodotti derivati. A tutto questo vi è da aggiungere che il nuovo partner, Caseificio Aversana, entrato al posto di Antichi Sapori del Sannio, ha espresso la volontà di sperimentare, oltre ai formaggi, anche lo yogurt. Cosa studiare su tutti questi prodotti? Non certo le implicazioni della diversità del Latte Nobile sulla tecnologia e sulla qualità sensoriale dei derivati. La tecnica, per definizione, può essere migliorata o adattata a prescindere, anche al di fuori del progetto. Quello che invece è interessante è se e come i trattamenti termici o tecnologici possono incidere sull’Indice omega6/omega3 e sul GPA. Siamo convinti che se i risultati, come pensiamo, si dovessero rivelare interessanti, la loro disponibilità e comunicazione sarebbe un elemento determinante della strategia di marketing. Potenza, marzo 2013 Viale del Basento, 108 - 85100 Potenza Tel/Fax +39 0971 54661 P.IVA 01238990764 – Codice F. 96021430762 e-mail: [email protected] web: www.anfosc.it
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