- martedì 10 febbraio 2015 - T R E N T I N O - Pagina: 38 - Eurospar, dieci giorni di sciopero Il lavoro festivo di nuovo al centro della vertenza tra lavoratori e Aspiag ◗ ARCO Il sindacato della Uiltucs del Trentino Alto Adige ha proclamato dieci giorni di sciopero per i dipendenti dell'Eurospar di Arco. L'astensione al lavoro si terrà in concomitanza di tutte le festività ancora presenti in calendario quest'anno «per protestare – spiega il sindacato – contro la decisione di Aspiag Service Srl di inserire clausole di obbligatorietà al lavoro festivo nei contratti di lavoro individuali». La decisione è stata presa al termine di un lungo periodo di confronto tra azienda e sindacato riguardo all’applicazione dell’articolo 142 del con- L’Eurospar di Arco L’aiuola piena di coriandoli dopo la festa di domenica: è già stata pulita tori. Per nulla allarmato, comunque, il sindaco Betta: «Mario è una mascherina, un maestro del divertimento e dell'ironia, e di certo non mi sfiora neppure l'idea di arrabbiarmi per una cosa del genere. Il carnevale di domenica è stato meraviglioso, una festa popolare bellissima, della comunità e per la comunità, che ha coinvolto migliaia di persone, bambini ed adulti. Faccio i miei compli- menti agli organizzatori. In mezzo al pubblico c'ero pure io, con un travestimento speciale, quello di babysitter. Mi sono concesso il lusso e la gioia di portare a spasso i miei figli». Il programma del carnevale proseguirà venerdì sera con l'Arcorida, quindi sabato ci sarà la gara fra i piccoli mangiatori di budino mentre in serata andrà in scena il gran galà. Domenica la seconda sfilata dei carri. (gl.m.) tratto collettivo nazionale del lavoro relativo alla volontarietà della prestazione di lavoro in giorno festivo. «Azienda e sindacato – si legge nel comunicato firmato da Matteo Salvetti della segreteria Uiltucs – partendo da posizioni divergenti, avevano cercato comunque nei mesi scorsi una soluzione di compromesso volta a garantire il diritto soggettivo del dipendente all’astensione dal lavoro in giorno festivo e l’esigenza aziendale di garantire l’apertura del punto vendita. Il dialogo, purtroppo, non ha portato ai risultati sperati aprendo di fatto le porte all’impugnazione legale dei provve- dimenti disciplinari comminati dall’azienda ai dipendenti che avevano liberamente deciso di far valere quanto disposto dall’articolo 142 del Ccnl. Le trattative hanno subito una definitiva battuta d’arresto con la decisione aziendale di applicare ad una dipendente – rappresentante sindacale per conto della Uiltucs nel punto vendita - una sanzione disciplinare pari ad un giorno di sospensione. Da qui la dichiarazione di sciopero e la decisione concomitante, da parte del sindacato, di avviare procedure legali volte a dirimere in maniera definitiva la controversia».
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