40 ANNI FA ANDRIANI

17-03-2014
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IN QUESTO NUMERO
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numero 4
Aprile 2014
Primo piano 10
IL SINDACATO CHE VERRÀ
• CONGRESSO SPI: UNA
TRIBUNA PER CONTARE
20
Un nuovo corso per l’Europa
Intervista 20
ANDRIANI
Lunario
85
LA TERZA VIA
A SINISTRA
Carla
Cantone 16
Il viaggio continua
Ieri & oggi 54
40 ANNI FA
IL REFERENDUM
CHE CAMBIÒ L’ITALIA
Salute & benessere
CAMMINA 62
CHE TI PASSA TUTTO
Inchiesta 30
L’Aquila
Diritti
in chiaro 49
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18-03-2014
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ANTEPRIMA I QUESTO NUMERO
L’unione
fa la forza
Perché abbiamo bisogno del sindacato
La maggior parte dei nostri lettori ha vissuto il periodo storico delle grandi conquiste sociali: la giornata lavorativa di otto ore, il contratto nazionale di lavoro, l’indennità di malattia, le ferie, le pensioni e tutti i diritti
che conosciamo assai bene. Chi ha lottato partecipando agli scioperi e alle
grandi manifestazioni unitarie per strappare queste conquiste di civiltà non si
azzarderebbe mai ad applaudire in uno
studio televisivo chi parla male del sindacato. Sa che irriderebbe se stesso e
tutta la storia di cui fa parte.
Ma oggi le cose sono cambiate.
Dalla stagione delle grandi lotte culminate nella conquista della scala mobile,
è iniziata una controffensiva delle classi dominanti che a poco a poco si stanno riprendendo tutto. L’apoteosi della
IN QUESTO NUMERO DI
riconquista si ha con l’avvento di Berlusconi. Grazie alle sue televisioni, al
suo potere economico e politico questo
personaggio ha guidato quella che Luciano Gallino ha chiamato la “lotta di
classe alla rovescia”. Così facendo ha
costretto il sindacato sulla difensiva.
Con la legge Biagi ha ridotto la sua rappresentatività alla ristretta orbita dei lavoratori con un contratto a tempo indeterminato. E ogni volta che ha fatto una
legge ha messo gli uni contro gli altri,
giovani contro pensionati, precari contro stabili, uomini contro donne.
C’è un solo modo per sconfiggere questo disegno: ricomporre l’unità degli
interessi di classe non solo nella singola fabbrica o nel settore di appartenenza, ma sul territorio. È qui che il sindacato, se farà bene il suo mestiere, riconquisterà rappresentatività e unione.
aprile
Sergio Staino (1), Cinzia Leone (8 e 47), Ivan Pedretti (14), Gaetano Sateriale (15), Carla Cantone (16), Valerio
De Filippis (17), Antonio Fico (20 e 26), Silvano Andriani (22), Livio Melgari (25), Lorenzo Rossi Doria (26),
Bruno Ugolini (30), Ro Marcenaro (31), Marco Togna (32), Silvia Garambois (36 e 72), Mitra Divshali (38),
Guido Rossa (39), Giuseppe Sircana (43), Ave Govi (47), Nicoletta Modenesi (62), Paola Maria Taufer (64),
Elisa Palagi (67), Elisabetta Bonucci (74), Lucio Bigi (76), Gianfranco Murri (77), Marcello Teodonio (96).
LIBERETÀ APRILE 2014 3
ANTEPRIMA I DA UN MESE ALL’ALTRO
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17-03-2014
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ACCADDE NEL MESE DI APRILE • Il 15 aprile del 1895 a San Luca, alle pendici dell’Aspromonte, nasce Corrado Alvaro, uno dei massimi scrittori della letteratura meridionalistica • 11 aprile 1987 muore Primo Levi • 25 aprile 1945 I partigiani entrano a Milano, la Resistenza ha vinto, l’Italia è finalmente libera.
In questo
IL RICORDATARIO SU LIBERETA.IT
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numero
GLI ARGOMENTI
Sindacato (pag. 10), Europa
(20), Manovra (26), Pensionati
(28), L’Aquila (32), Donne (34),
Memoria (38), Divorzio (43),
Mondine (47), Contributi Colf
(52), Pensioni (56), Consumi
(58), Salute & benessere (62),
Viaggiare (66), Tv (72), Libri
(74), Cruciverba (76), Fumetti
(77), Favole (78), Poesie (81),
Giochi (82), Lunario (85).
HANNO COLLABORATO
Claudio Cadei (9), Maurizio
Fabbri, Stefano Landini, Rita
Turati, Vladimiro Sacco,
Saverio Piccione (18-19),
Riccardo De Luca (27),
Gianfranco Tartaglia (49),
Cristina Bolzani, Antonio
Pellegrino (52), Ottavio Di
Loreto (56), Roberto Minniti
(58), Lucio Bigi (82), Gabriella
Zocca (78), Mirella Ortolani
(81), Antonio De Blasi, Fabio
Stefanelli (86).
ABBONATI SOSTENITORI
Umberto De Angelis, Toronto
(Canada) cento dollari canadesi
AVVISO: Gli abbonati
sostenitori che risiedono
all’estero sono pregati di non
inviare assegni. Meglio un
pagamento on line.
4 LIBERETÀ APRILE 2014
Auguri a...
• Lilli Gruber. La più famosa conduttrice
della Tv italiana è nata il 19 aprile 1957 a
Bolzano. Ogni sera abbiamo il piacere di
vederla a Otto e mezzo su La7.
• Ambra Angiolini. La famosa ragazzina
microfonata di Non è la Rai, ora attrice di
successo (Saturno contro, Bianco e nero), è
nata a Roma il 22 aprile 1977.
• Francesco De Gregori. Il cantautore
di Rimmel e Titanic è nato a Roma il 4
aprile 1951. Nel 2012 ha festeggiato 40
anni di musica ed emozioni.
IL 2 MARZO a Drizzona è morto Mario Lodi.Aveva 92
anni.Ha dedicato tutta la sua vita all’insegnamento.
Il suo primo libro era la Costituzione. L’abbiamo intervistato diverse volte e lo ricordiamo con affetto
«
Mario Lodi:
«La televisione in mezzo
secolo ha diffuso disvalori
come l’apparire,la fama,la
visibilità,il denaro.Solo la
scuola può recuperare i
valori autentici»
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ANTEPRIMA I DA UN MESE ALL’ALTRO
RIMETTIAMO IN FILA I FATTI
Come ci vedono all’estero
Donne contro la ’ndrangheta
FRANÇOISE KADRI, AGENCE FRANCE-PRESSE, FRANCIA, PUBBLICATO DA INTERNAZIONALE
Con la sua televisione al femminile Raffaella sembra lontana anni luce da Alessandra, procuratrice a Reggio Calabria, o
da Elisabetta, sindaca di Rosarno. Eppure tutte e tre lottano contro la ’ndrangheta.
Con una squadra di tredici
donne e due uomini, in un
piccolo studio a Roccella Ionica, nel settembre del 2012
Raffaella Rinaldis ha fondato Fimmina Tv, una televisione che lotta contro gli
stereotipi sulla Calabria, «di
cui i media parlano solo attraverso il prisma della criminalità organizzata». Fimmina Tv dà voce a «tutte
quelle persone normali che
fanno cose eccezionali», racconta Raffaella.
La prima persona a essere
intervistata è stata Maria
Carmela Lanzetta, attuale
ministra ed ex sindaca di si-
nistra di Monasterace, cittadina caratterizzata da una
forte presenza mafiosa...
La lottadi Alessandra Cerreti contro la ’ndrangheta è
più diretta. È un magistrato
di origini siciliane che si è
specializzata nel convincere le mogli, le sorelle o le figlie dei boss a collaborare
con la giustizia. Secondo
Alessandra Cerreti, ciò che
le spinge è sempre la volontà di «cambiare il destino
dei loro figli», di «rompere
con la predestinazione alla
’ndrangheta, che prepara i
ragazzi a diventare degli assassini, maneggiando coltelli dall’età di dodici anni,
mentre le ragazze sono allevate come un patrimonio
del clan mafioso», perché
attraverso il matrimonio
«s’interrompono faide o si
stringono alleanze».
Un altro esempio di lotta al femminile è quello di
Elisabetta Tripodi, sindaca
di Rosarno, una cittadina devastata dalla crisi delle arance. Secondo lei, «agli occhi
delle donne della ’ndrangheta, costrette a un ruolo
di sottomissione, vedere altre donne impegnarsi in politica dimostra come siano
percorribili altre strade». Tripodi vive sotto scorta da
quando, dopo essere stata
eletta nel 2010, ha deciso
che il Comune si sarebbe
«costituito parte civile in tutti i processi di mafia» e ha
confiscato l’abitazione della madre di un boss.
La sindaca prosegue imperturbabile con la sua missione: interviene spesso nelle
scuole «per far capire che la
mafia è una cosa negativa,
non la versione romanzata
che si vede in Tv».
«Ciò che rende l’Italia un paese in cui non vale la pena investire e da cui si deve emigrare è soprattutto la corruzione.Una corruzione che non è il banale istinto a rubare,
che razzismi minori imputano alla cultura di un paese.Ma una macchina sommersa e
infame che garantisce i complici del sistema ed esclude gli onesti». Roberto Saviano
LIBERETÀ APRILE 2014 5
ANTEPRIMA I LETTERE E COMMENTI
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17-03-2014
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La voce dei lettori
Sono fra coloro che hanno subìto un danno diretto
e non quantificabile dalla
scandalosa vicenda dei farmaci oculistici che tiene
banco in questi giorni su tutti i giornali (l’accordo truffaldino fra due grandi case
farmaceutiche). Ecco i fatti: nel 2012, dopo tre anni
dalla mielite che mi rende
invalido, sono stato colpito da una trombosi alla vena centrale della retina dell’occhio sinistro. Effetto immediato: un vasto edema al
bulbo oculare che mi privò
completamente del visus a
sinistra. Gli specialisti a cui
mi rivolsi ritennero che il
danno potesse essere, almeno in parte, riparato con un
ciclo di iniezioni intravitreali (nel bulbo oculare) di
Avastin. Questo farmaco,
che costava 50 euro a confezione,veniva distribuito
dal Servizio sanitario nazionale. Nel luglio 2012 iniziai immediatamente il trattamento e la prima iniezione sembrò dare immediatamente alcuni risultati positivi. Ma nel luglio 2012 si
6 LIBERETÀ APRILE 2014
Lettere che parlano di noi, lettere
che ricordano la meglio gioventù,
che si dicono d’accordo con noi o
in disaccordo. È giusto dargli voce
Il 25 aprile 1945 avevo 17 anni. Chi ha preso parte alla Resistenza serba in cuore i ricordi di quel tempo. Mi duole pensare che la moltitudine di antifascisti
si sia assottigliata, ma il tempo passa, gli anni volano
e solo i vecchi come me, che ancora ricordano, possono dire: non buttiamo nel dimenticatoio quel passato,
ricordiamo chi ha dato la vita per quei valori fatti solo di amore per il proprio paese e per la libertà.
Luciana Canepa, Rapallo
combinò la truffa (come
hanno raccontato le cronache delle scorse settimane).
Gli specialisti che mi avevano in cura mi dissero, con
rabbia e grande dispiacere,
che il ciclo finiva lì perché
il farmaco non era più in
vendita per le disposizioni
impartite dall’Agenzia italiana del farmaco. Oggi sappiamo perché; ma devo dire che agli specialisti che
mi avevano in cura la cosa
era chiara già allora. E me
lo dissero esplicitamente.
Risultato: io l’occhio sinistro me lo sono giocato per
sempre!
Giuseppe Casadio
La superficie di Gaza
è superiore a quella da voi
indicata nel reportage pubblicato nel numero scorso.
Gli israeliani non occupano
Gaza dall’inizio degli anni
2000 e sono sempre stati i
palestinesi a rompere le fragili tregue. Pure io nel dicembre 2008 ero in visita in
Israele e Palestina e mi trovai nel mezzo della guerra
in quanto i palestinesi ruppero la tregua. Da quando
Israele proclamò la sua indipendenza è sempre stato
attaccato, non ha mai attaccato. Avete scritto un articolo a senso unico.
Laura Carloni, Firenze
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ANTEPRIMA I IL TEMA DEL MESE
IL SINDACATO CHE VERRÀ
Il sindacato pensionati della Cgil per
il 19° congresso, che si svolge questo mese a Rimini,
ha affidato la sua bandiera a due bambine.
È il passaggio di testimone tra generazioni
per costruire insieme il futuro e dire ai giovani:
noi avremo cura di voi.
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