- lunedì 9 febbraio 2015 - EUROSPAR l'Adige - Pagina: 16 - Li ha annunciati il sindacato Uil del Trentino «Dieci giorni di sciopero» ARCO - «L’Eurospar di Arco: sará in sciopero per tutte le festivitá dell’anno» lo assicura Matteo Salvetti sindacalista della Uiltucs del Trentino. Ormai è ostitlità aperta verso l’azienda che «pretende di imporre il lavoro domenicale ai dipendenti anche se questi voglionon e hanno diritto di stare a casa». Saranno quindi dieci le giornate di sciopero nel punto vendita Eurospar di Arco, dieci giorni «in concomitanza delle festività rimanenti per l’anno in corso riconosciute dal contratto nazionale di lavoro del terziario, distribuzione e servizi. La decisione - spiega il sindacalista della Uil - è stata presa al termine di un lungo periodo di confronto tra azienda e sindacato riguardo all’applicazione dell’articolo 142 del contratto nazionale di lavoro relativo alla volontarietà della prestazione di lavoro in giorno festivo». La UILTUCS del Trentino, anche in base alla recente giurisprudenza e alla luce di quanto sancito dal Tribunale di Trento in merito al caso Obi dello scorso anno, ritiene «il diritto di astensione dal lavoro in giorno festivo contenuto nel contratto col- lettivo come diritto “soggettivo” e non derogabile, contestando la decisione di Aspiag service srl (Eurospar), volta a inserire clausole di obbligatorietà al lavoro festivo nei contratti di lavoro individuali». Azienda e sindacato, partendo da posizioni divergenti, avevano cercato nei mesi scorsi una soluzione di compromesso volta a garantire il diritto soggettivo del dipendente all’astensione dal lavoro in giorno festivo e l’esigenza aziendale di garantire l’apertura. Il dialogo, purtroppo, non ha portato ai risultati sperati aprendo di fatto le porte all’impugnazione legale dei provvedimenti disciplinari comminati dall’azienda ai dipendenti che avevano liberamente deciso di far valere quanto disposto dall’articolo 142. «Le trattative hanno subito una definitiva battuta d’arresto con la decisione dell’azienda di applicare a una dipendente – rappresentante sindacaledella Uiltucs nel punto vendita - una sanzione disciplinare pari a un giorno di sospensione». Da qui la dichiarazione di sciopero e la decisione concomitante, da parte del sindacato, di avviare pro- cedure legali volte a dirimere in maniera definitiva la controversia. La Uiltucs sosterrà le spese legali di quei lavoratori che decideranno di esporsi in prima persona in questa battaglia che potrebbe segnare un ulteriore passo in avanti nella difesa dei diritti dei lavoratori in un settore difficile come quello del commercio.
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