Tumori: quando il malato è under 16

Tumori: quando il malato è under 16
Gli adolescenti italiani sono bene informati sulle malattie che li possono
colpire: solo uno su dieci non va mai dal medico, l'8o per cento sa che i tumori possono riguardare bambini e ragazzi (2.500 i casi all'anno). Lo dimostra un'indagine
di AstraRicerche per Gold for Kids, progetto della Fondazione Umberto Veronesi (fondazioneveronesi.it) a sostegno dell'oncologia pediatrica. Però, di fronte a
sintomi inusuali, persistenti e senza cause apparenti, il 22 per cento dei giovanissimi tace, per non spaventare i genitori e non doversi sottoporre a visite. «La diagnosi precoce fa, invece, una grande differenza nel successo delle terapie» osserva
Andrea Ferrari, coordinatore del Progetto giovani all'Istituto Tumori di Milano e
fondatore della Società adolescenti con malattie onco-ematologiche (progettosiamo.it). «I ragazzi devono imparare a non trascurare segnali sospetti e a parlarne
con gli adulti». In occasione della Giornata mondiale contro il cancro infantile, il
15 febbraio, per aiutare gli adolescenti a riconoscere gli indizi dubbi, parte sul web
la campagna #fatti vedere, che ha per
simbolo un braccialetto il cui ricavato sarà devoluto ai progetti di Gold
for Kids (si può contribuire anche
con un sms al 45595, dall'8 al 23 febbraio). L'obiettivo è migliorare la gè
stione dei malati in Italia, dove
parte dei reparti di oncologia pedi
trica non ricovera chi ha pi
anni. «In due terzi dei casi
lescenti hanno tumori affini a quelli
dei bambini, gli altri sono più simili a
quelli degli adulti. Per trattarli, sono
necessari protocolli specifici e cen
tri dedicati».
Elena Meli
SALUTE
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