I ragazzi dell`ISIS Quarenghi partecipano alla

Gli studenti dell’Istituto Quarenghi diventano ricercatori
alla Fondazione “Bruno Kessler” di Trento
Martedì 3 marzo alle 10, a Trento, nell’aula magna del Polo scientifico e tecnologico della
Fondazione Bruno Kessler, i ragazzi del quarto anno hanno partecipato alla sessione di
lavoro condotti dai ricercatori della fondazione, parlando dei progetti che hanno
interessano le nuove tecnologie di rilievo, quali modellazione 3D, Drone, Laser Scanner,
Telecamera ad infrarossi e WebGIS.
Ripresa dall’alto del polo scientifico di ricerca Bruno Kessler di Povo (TN)
Il preside dell’Istituto Quarenghi di Bergamo l’ing. Cesare Emer Botti: “Stiamo investendo
sulle nuove tecnologie per la gestione e il monitoraggio del territorio, puntando
sull’interazione del mondo della scuola e il mondo del lavoro delle nuove tecnologie ITC”.
La kermesse più attesa e rilevante del mondo delle Tecnologie del Rilievo,
dell’Informazione e della Comunicazione.
Un appuntamento di tre giorni,
unico nel suo genere. La
fondazione FBK, tenta di creare
sinergie tra le aziende, studenti,
ricercatori, innovatori ed esperti
dell’ICT, convergendo in un’unica
direzione:
sapere
e
ricerca
scientifica.
La fondazione, nel 2009, impiegava più di 350 ricercatori e 220 fra tesisti, dottorandi,
studenti post-doc e visiting professor, sparsi in 5 centri di ricerca, divisi su due sedi
principali: quella di Povo (TN), centro vitale del settore scientifico, e quella di Trento, punto
di riferimento per gli studi umanistici.
Uno degli obiettivi principali della Fondazione, infatti, non è solo quello di creare nuove
attività, ma anche quello di incrementare il tasso di innovazione delle imprese già esistenti.
Per coordinare questi progetti è stata creata l’area innovazione e rapporti con il territorio,
che raccoglie e riordina una serie di azioni e di attività volte a valorizzare il legame fra FBK
e il territorio Trentino. FBK ha lanciato la proposta di una convenzione con l'Istituto
Quarenghi di Bergamo, per far partecipare i ragazzi con i progetti di ricerca accompagnati
dai dottori di ricerca, al fine di garantire lo sviluppo di un rapporto di cooperazione
continuativo.
Una grande opportunità, accolta dai ragazzi "non specialisti", al mondo della ricerca, che si
vedranno, dal prossimo anno scolastico, a far parte della comunità scientifica europea.
Lo scopo è quello di far emergere nuovi talentuosi adolescenti ricercatori che si vedranno
catapultati in una nuova realtà di livello internazionale.