Capitolo ottavo nto en to me 10 9 6 am lda 8 3 1 100 200 300 400 500 41Cr4 42CrMo4 Temperatura Figura 8.02. Effetto degli elementi di lega sulla posizione dei punti critici Ar d’acciai con la stessa concentrazione di carbonio e raffreddati con la stessa velocità. Questa differenza, dovuta soprattutto al ritardo della trasformazione al raffreddamento per effetto dei fenomeni d’isteresi, è notevolmente influenzata dalla velocità di raffreddamento (figura 8.01) e dalla composizione chimica dell’acciaio (figura 8.02), tanto da consentire la trasformazione dell’austenite in martensite nell’intervallo di temperatura Ms-Mf. Gli elementi di lega, secondo la loro azione alfagena o gammagena, modificano la temperatura critica A3 del ferro puro (911 °C) ed anche la temperatura e la concentrazione di carbonio dell’eutettoide delle leghe FeC pure (figura 8.03). Le seguenti formule matematiche, proposte da Andrews, consentono di calcolare i punti critici AC1 e AC3 degli acciai medio legati, in funzione della loro composizione chimica: AC3 (°C) = 910 – 203,0 C % - 15,2 Ni % + 44,7 Si % + 104,0 V % + 31,5 Mo % + 1,3 W % - 30,0 Mn % - 11,0 Cr % - 20,0 Cu % + 700,0 P % + 400,0 Al % + 120,0 As % + 400,0 Ti %. 5 0 C40 AC1 (°C) = 723 - 10,7 Mn % - 16,9 Ni % + 29,1 Si % + 16,9 Cr % + 6,38 W % + 290,0 As %; ed d ca Ris Ra ffr Variazione della lunghezza (Δl – mm) Con i trattamenti termici è possibile modificare le caratteristiche strutturali e resistenziali dei metalli e soprattutto delle leghe metalliche, per renderle più idonee alla destinazione intermedia o finale. La definizione generica trattamento termico si riferisce all’insieme delle operazioni di riscaldamento, singole o consecutive, a temperatura sempre inferiore al punto di fusione (solidus), seguite da un raffreddamento più o meno veloce, tendente a produrre una modifica strutturale, cioè dell’aggregazione delle singole fasi del sistema. Alcuni trattamenti termici modificano la composizione chimica superficiale del metallo e perciò sono definiti trattamenti termochimici. La buona riuscita del trattamento termico presuppone la conoscenza della temperatura alla quale si deve operare, della durata o tempi di trattamento e della velocità di raffreddamento da realizzare per raggiungere l’obiettivo. Per gli acciai, la scelta dei parametri che governano il trattamento termico è legata alla conoscenza dei punti critici, o di trasformazione α→γ, e delle curve di trasformazione dell’austenite in condizioni isoterme (TTT) od anisoterme (CCT), nonché delle temperature d’inizio e fine formazione della martensite (Ms e Mf). Come si è detto nei precedenti capitoli, le temperature alle quali avvengono le trasformazioni di fase in condizioni d’equilibrio, sono definite punti o temperature critiche ed indicate con la lettera A (anomalia). I più importanti per i trattamenti termici degli acciai sono: A1 = temperatura d’inizio trasformazione della ferrite in austenite o di fine trasformazione dell’austenite in ferrite; A3 = temperatura di fine trasformazione della ferrite in austenite o d’inizio trasformazione dell’austenite in ferrite; Acm = temperatura di saturazione della cementite nell’austenite. Variazione della lunghezza Δl TRATTAMENTI TERMICI FONDAMENTALI DEGLI ACCIAI DA COSTRUZIONE 600 Temperatura (°C) 700 800 900 Figura 8.01. Curve dilatometriche dell’acciaio 34CrMo4 UNI EN 10083-1, austenitizzato a 850 °C, in funzione della velocità di raffreddamento, decrescente da 1 a 10. Poiché durante il riscaldamento od il raffreddamento è praticamente impossibile operare in condizioni di perfetto equilibrio, i punti critici (A1, A3, Acm, ecc.) al riscaldamento sono diversi da quelli al raffreddamento. Perciò sono distinti in AC1 ed Ar1, AC3 e Ar3, Accm e Arcm, ecc., dove “c” indica il punto critico al riscaldamento (dal termine francese chauffage) ed “r” al raffreddamento (dal termine francese refroidissement). Le temperature d’inizio (Ms) e fine trasformazione della martensite (Mf) non sono influenzate dalla velocità di spegnimento, ma dalla concentrazione del carbonio (figura 8.04) e da tutti gli altri elementi di lega, che abbassano tutti Ms ad eccezione del cobalto. Anche la temperatura d’austenitizzazione influenza Ms, che diminuisce sensibilmente soprattutto negli acciai ipereutettoidici austenitizzati al di sopra di Acm. Questo accade perché la completa dissoluzione della cementite o dei carburi ipereutettoidici tende a stabilizzare fortemente l’austenite. -1- La scelta preliminare della temperatura d’austenitizzazione è desumibile dal diagramma di figura 8.05, che riporta il campo di temperature d’austenitizzazione consigliato per i più comuni trattamenti termici d’interesse industriale degli acciai non legati, in funzione della concentrazione di carbonio. Evidentemente si tratta di un’indicazione generale, che deve esser adattata di volta in volta in funzione della composizione chimica degli acciai da trattare e dei risultati che si desiderano ottenere. Informazioni più precise e specifiche per ogni acciaio si trovano nei cataloghi delle acciaierie più qualificate. Nella tabella 8.01 sono riassunti alcuni dati di letteratura d’immediato interesse per i trattamenti termici degli acciai di più largo impiego industriale. Temperatura dell’eutettoide (°C) 1300 1200 Si 1100 Mo Ti W 1000 900 Cr 800 700 Mn 600 Ni % carbonio dell’eutettoide 500 Delle tre operazioni che compongono un trattamento termico, riscaldamento, permanenza in temperatura e raffreddamento, l’ultima è senza dubbio la più critica ed importante per il buon esito del processo. Infatti, per ottenere le microstrutture desiderate, le curve di raffreddamento devono intersecare le curve di trasformazione (CCT o TTT) nelle zone più opportune. 80 60 40 Cr Mn Si 20 Ti 0 0 W Mo 2 Ni 4 6 8 10 12 14 % di elementi di lega aggiunti 16 18 Figura 8.03. Influenza della concentrazione degli elementi di lega sulla temperatura e concentrazione di carbonio dell’eutettoide. Temperatura (°C) 800 600 400 Ms 200 0 Mf -200 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 Contenuto di carbonio % p.p. Figura 8.04. Influenza del tenore di carbonio in soluzione nell’austenite su Ms e Mf degli acciai al solo carbonio. 1100 Temperatura (°C) Temperatura Temperatura limite limite superiore superiore di di fucinatura fucinatura 1000 E Acm Tempra Tempra in in olio olio 900 G Normalizzazione Normalizzazione A3 800 Tempra Tempra in in acqua acqua P 700 S A1 Ricotture Ricotture K Ricottura Ricottura di di ricristallizzazione ricristallizzazione 600 500 Ricottura Ricottura di di distensione distensione 0 0,5 1,0 Carbonio % p.p. 1,5 Figura 8.05. Temperatura di trattamento consigliata in funzione del tenore di carbonio degli acciai. La seguente formula matematica, proposta da Haynes, consente di calcolare la temperatura Ms degli acciai medio legati, in funzione della loro composizione chimica: Ms (°C) = 561 – 474 C % - 33 Mn % - 17 Ni % - 21 Mo %. -2-
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