100 Temperatura di mantenimento °C Trasformazione isoterma (%) 260 75 205 50 175 25 0 0 95 4 8 12 16 20 24 Durata alla temperatura di trasformazione (ore) Figura 5.97. (Pope). Trasformazione isoterma in funzione della durata dell’interruzione del raffreddamento dalla temperatura di rinvenimento dell’acciaio rapido 610 (T1) temprato da 1290 °C e rinvenuto per 2,5 ore a 560 °C. Le strutture finali possibili sono costituite da: • 80 % di bainite primaria + secondaria, 10÷15 % di mar- tensite rinvenuta e 5÷10 % di carburi indisciolti; • 50 % di bainite primaria, 40÷45 % di martensite rinvenuta e 5÷10 % di carburi indisciolti; • 15÷20 % di bainite secondaria, 70÷80 % di martensite rinvenuta e 5÷10 % di carburi indisciolti. Le tipiche curve dilatometriche per la trasformazione isotermica della bainite primaria e secondaria sono illustrate in figura 5.98. 160 Dilatazione (mm/mm) x 104 Tempra bainitica o austempering degli acciai rapidi È stato già detto che, mantenendo isotermicamente un acciaio rapido durante la tempra a temperatura di 150÷370 °C, avviene una parziale trasformazione che porta a una struttura con il 55 % di bainite e il resto d’austenite residua. Questa bainite è definita bainite primaria, per distinguerla dalla bainite secondaria che si forma dall’austenite residua al raffreddamento dopo rinvenimento, se è interrotto nello stesso intervallo di temperatura, tale da permettere un’ulteriore trasformazione isotermica. Cohen e Strassburg hanno dimostrato che la variazione volumetrica che avviene con la trasformazione bainitica è più piccola di quella che accompagna un’ugual quantità di trasformazione martensitica e con Baer, Payson e Nehrenberg confermano che l’intensità delle tensioni è molto minore negli acciai temprati isotermicamente. Per la maggior parte degli acciai rapidi indicati in tabella 5.02 la temperatura ideale di formazione della bainite primaria è 260 °C. La permanenza per almeno 4 ore è adeguata per la formazione di almeno il 50 % di bainite, con raggiungimento di una durezza di 57÷58 HRC dopo raffreddamento a temperatura ambiente. Poi l’acciaio dovrebbe essere rinvenuto due o tre volte per convertire l’austenite residua in martensite. Il triplo rinvenimento è necessario quando l’austenite residua è più stabile del normale dopo la permanenza isotermica a 260 °C. Comunque, dopo la tempra normale o quella bainitica si può formare bainite secondari dall’austenite residua tramite rinvenimento di 4 ore a 560 °C, raffreddamento a 260 °C e permanenza per altre 4 ore. Anche in questo caso la trasformazione non sarà probabilmente completa e richiederà un doppio rinvenimento per completarsi. L’influenza della durata alle varie temperature di trasformazione per la formazione della bainite secondaria è illustrata in figura 5.97. La trasformazione isotermica non si completa in 24 ore anche alla temperatura ottimale e per gli acciai al cobalto, nemmeno dopo 48 ore. Comunque, la permanenza di un’ora a 260 °C trasforma isotermicamente circa il 50 % d’austenite residua e la permanenza di 4 ore fino al 75 %. Permanenza 2h 4h 120 4h 80 Martensite d Bainite secondaria 2 a1 90 °C 4h Bainite 40 primaria 0 0 100 200 300 400 Temperatura (°C) 500 600 Figura 5.98. (Baer e Nehrenberg). Curve composite dilatazione temperatura che mostrano il progredire della trasformazione durante la tempra bainitica dell’acciaio rapido 610 (T1). Strassburg raccomanda trattamenti analoghi con permanenze più brevi (3 invece di 4 ore) per gli acciai rapidi basso legati, come quelli frequentemente usati in Europa per applicazioni non critiche. Le ricerche su questi acciai hanno usato le seguenti composizioni: Designazione ABC II ABC III C 0,8 1,0 Composizione (% p.p.) W Mo Cr 9,0 1,0 4,0 3,0 2,8 4,0 V 1,8 2,5 Petersen ha trovato che la bainite secondaria dà un leggero addolcimento dell’acciaio e migliora del 10 % la resistenza a rottura a torsione, del 45 % la deformazione totale a torsione e del 120 % la resistenza a torsione dinamica di un acciaio 610 (T1), temprato da 1290 °C e mantenuto per 20 ore a 200 °C dopo normale rinvenimento. Gli acciai così temprati possiedono la stessa resistenza al rinvenimento e apparentemente la stessa durezza a caldo di quelli temprati convenzionalmente. Le prove di taglio condotte su molti acciai, inclusi i tipi 610 (T1), 611 (T2), 620 (T4), 621 (T5), 622 (T6), 624 (T8), 630 (M1), 631 (M10) e 650 (M2), hanno evidenziato un miglioramento del taglio continuo quando è presente bainite primaria e del taglio interrotto quando è presente la bainite secondaria. Non tutti gli acciai rispondono allo stesso modo; i tipi al cobalto e molibdeno mostrano un miglioramento più marcato di quelli al tungsteno, che con nessun trattamento mostrano un miglioramento dell’efficienza di taglio in condizioni intermittenti.
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