Giovanardi e il sistema coop rosse . Resto del Carlino

Del 22 Marzo 2015
Estratto da pag. 4
Del 22 Marzo 2015
Estratto da pag. 4
L'INTERVISTA L'EX MINISTRO: SEMPRE FAVORITE DAI POLITICI DI SINISTRA LA MAXI
INCHIESTA SOLDI E POTERE
Giovanardi e il sistema coop rosse«Chiesi a Incalza, non mi rispose»
ROMA «QUAND'ERO ministro per i rapporti col Parlamento, ministero senza portafoglio, chiesi chiarimenti a
Ettore Incalza sui lavori alla variante di valico. Volevo sapere se fosse vero che esisteva una percentuale di
lavori da garantire alle coop, si leggeva fosse il 33%. Incalza, gentilissimo, mi mandò dei ritagli di giornale.
Allora io ne chiesi conto per iscritto, tronco per tronco, appalto per appalto. Ma nel frattempo cadde il governo
e rimasi senza risposta. Era una curiosità storica... Si vede che non aveva nessuna voglia». Lo racconta Carlo
Giovanardi, senatore modenese di Ncd. Una curiosità che non si è potuto togliere. Oggi attuale, viste le
inchieste su Tav a Firenze e autostrada «fratturata» in Sicilia. «È una cosa che viene da lontano. Ci fu anche una
mia polemica furibonda con Romano Prodi nel 2006, lui disse a Porta a Porta che mi aveva querelato ma non ho
visto nessuna querela». Nel merito? «È che c'è sempre chi ha garantito alle coop di avere la loro percentuale di
lavori. In Emilia-Romagna ad esempio ai tempi della variante di valico non si è potuti partire senza l'assenso se
prima non si garantiva la percentuale alle cooperative. Questo il problema. E pensi a Unipol». Che c'entra?
«Come fa a esplodere come compagnia di assicurazione? I Comuni di sinistra venivano invitati dal partito ad
assicurarsi con Unipol». In che senso, scusi? «È una questione di collegamento politico e ideologico con il
partito radicato sul territorio. E chi faceva i piani commerciali? E i tre ipermercati a Modena? Il monopolio di
Legacoop, un circuito chiuso che l'antitrust ha censurato otto mesi fa». Lei sposta il problema da Roma
all'Emilia. Parlavamo di Incalza, dei lavori pubblici a livello nazionale. «Un conto è il piano penale. Io parlo
sotto l'aspetto politico. Incalza risponderà di eventuali reati specifici. Io denuncio un meccanismo come questo,
che inquina il mercato. È la mia opinione. È andato avanti pacificamente perché la sinistra all'opposizione al
governo era bellamente parte di questo sistema. Forse sono quelli che ne hanno beneficiato di più». m. s.