Mercoledì 14 maggio Numero campus 3 By news adesso in questo casino prova a capire chi sei QUI SOFFIA UN VENTO FORTISSIMO La storia di Beppe, uomo libero, tra la Crisi e il domani È solo il primo giorno, ma ce ne siamo già andati a letto cambiati. E oggi ci svegliamo, e giustamente ce ne andiamo per Via Zamboni curiosi della giornata che ci attende. Ma è un delitto non trattenere la bellezza che giorno per giorno viene a visitare il popolo del Campus. Ieri sera, dopo il saluto inaugurale di Sindaco e Rettore, un’aula magna di Economia gremita di ragazzi in fuga dalla pioggia, ha ascoltato la testimonianza di Beppe Mantovani, cremonese, allevatore. È lui che per primo ha cercato di guidarci alla scoperta di “chi siamo”. Beppe fa il capostalla, e parla con l’autorevolezza schietta di chi vive a contatto con la terra. «È lavorando che uno scopre chi è – esordisce – ma il mio lavoro più grosso è rispondere a “di chi” sono io». Ci racconta la sua storia, e quella della sua azienda, spazzata via tre anni fa dalla Crisi. «Ma la realtà mi stava parlando chiaro da anni: tutto mi diceva che qualcosa stava andando male. Eppure ho passato tre anni a dire che era colpa di qualcun altro, a tirare dritto, a non guardare i fatti. Fino a quando un giorno mia moglie non trovò più soldi sul bancomat, venendo a scoprire che eravamo in bancarotta». Da quel momento per Beppe è cambiato tutto: deve ricominciare. «Ho chiesto aiuto, e ho cercato lavoro. È da lì che ho iniziato a guardare la realtà per quella che è». Ma com’è possibile questa serena certezza nella sua voce, nelle sue parole? Il segreto sta in una forza di volontà superiore? O forse Beppe ha soltanto tirato una gran riga sugli errori del suo passato? «Il punto è stato ed è chiedersi: io di chi sono? L’incontro con il cristianesimo l’avevo già fatto, ma di che aiuto era in quel momento? Che avevo fatto della mia fede? L’avevo ridotta alla messa della domenica. Attraverso il fallimento del- la mia azienda Dio mi ha ripreso». Non ha paura di affermare la certezza che lo anima, e incalza: «Il problema non è quello che fai, ma con che coscienza lo fai! Se uno si rende conto di ciò di cui tutto il mondo è fatto, può anche mungere le vacche in mezzo al letame – come faccio io – ma con un’altra grinta! Perché io so che sono voluto bene nonostante tutte le stupidaggini che ho fatto!» Non si tratta di una “fuga” nel mondo dello spirito, e nemmeno di avere strane visioni, perché Beppe sta ancora andando per avvocati, e i problemi oggi sono ancora di più di tre anni fa. Il problema è capire chi sei. «Venendo qua ho visto che le sedie erano ordinate. Mi sono chiesto: chi le ha messe così bene? Senz’altro uno di voi, ma chi è che lo ha visto? Nessuno. Però qualcun altro ha visto: Dio. Ragazzi, volete dirmi altrimenti a chi fate quello che fate?» Non ci lascia scampo. Programma del giorno - I Queen rivivono in Piazza Scaravilli Ore 17 @ Cortile Accademia Belle Arti In questo rumore prova a capire chi sei Guida all’ascolto su brano di F. Schubert Eseguono G. Giurato e A. Noferini Ore 19 @ Piazza Scaravilli Uomini furbi che vivono da eroi Presentazione mostra “Ante Gradus” Con Mariella Carlotti e Sergio Zini Ore 21.30 @ Piazza Scaravilli “The show must go on” Concerto sulle note dei “Queen” Con la tribute band “Magic Queen” Mercoledì 14 maggio 2014 - numero 3 campus by news Una lingua per la musica L’arpeggione di Schubert dal vivo nel cortile delle Belle Arti Può la musica classica essere accessibile a tutti? È a questa sfida che Tommaso, Fiorenza e Michele, studenti di Conservatorio, vogliono provare a rispondere stasera. I ragazzi sono gli organizzatori della guida all’ascolto “In questo rumore prova a capire chi sei”, che si terrà alle 17:00 nel cortile dell’Accademia di Belle Arti, sulle note della “Sonata per arpeggione e pianoforte D821 di F. Schubert” eseguita dai maestri Giulio Giurato e Andrea Noferini. Campus by News li ha incontrati. Può un brano di musica classica dire qualcosa di noi ancora oggi? Sicuramente. La difficoltà più grande sta nel fatto che la gente non è più educata ad ascoltarla e cerca di conseguenza la comunicatività solo nelle parole e nel ritmo ostinato. Mentre la musica classica parla, canta, ha qualcosa da dire. Da questo è nata l’ idea dell’incontro: dalla percezione che di fronte ad un’opera musicale si possa comprendere quali sono i propri desideri e le proprie domande. Perché avete pensato di proporci la Sonata nella forma di una guida all’ascolto? Proprio perché la musica classica ha tanto da trasmettere se le si va incontro. Per questo è necessario uno strumento d’aiuto, una “guida” appunto, una chiave di lettura per reimparare ad ascoltare una musica a cui non siamo più abituati a prestare orecchio. Questo è uno strumento di aiuto per tutti: la musica classica non vuole e non deve essere per pochi. Come raggiungere l’ obiettivo? Innanzitutto con la scelta di questa sonata: il brano mostra in modo chiaro il percorso di un uomo sempre in ricerca. Ci piaceva proporre questo tema, perché la ricerca di un significato, di una risposta, è qualcosa in cui tutti si imbattono nella propria vita ad un certo punto. Inoltre Schubert è estremamente evocativo e può risultare vicino alla sensibilità di molti. A s c o l te re m o solo q u e sto “arpeggione” da ora in poi? Speriamo di no. La nostra ambizione è di offrire uno strumento che non sia valido solo per l’ascolto di questa sera, ma che diventi un metro di paragone e un impulso verso tutta la musica classica. CRONACHE DAL CAMPUS Dall’Iran a Via Zamboni Nella giornata di ieri Marco Giacomini detto Wall, studente di Economia, si trova, dallo spostare piantane di cemento, a fare da interprete alla mostra “Ante Gradus”, organizzata dagli studenti di Medicina. Serve qualcuno che parli inglese, perché c’è un visitatore straniero che aspetta alla mostra. Catapultato al 33 di via Zamboni, Marco lo incontra mentre si aggira per il corridoio del Rettorato: è un professore iraniano. Wall comincia così, in modo un po’ blando, mostrando qualche immagine e passeggiando per il cortile dove sono esposti i pannelli. Ma il professore incalza, vuole sapere, conoscere. Qualcosa l’ha colpito. Marco si ferma, spiazzato dalle domande del visitatore. Ricomincia dal primo pannello, inizia un dialogo che sfonda il muro del riserbo. I due si staccano dalla mostra e Marco lo guida per tutto il palazzo. Quando escono in Piazza Scara- villi, gli spiega cosa sia il Campus. Il professore è commosso. Comincia a raccontare del proprio Paese, di come non abbia mai visto niente di simile, di come i suoi studenti non si muovano così, e domanda a Wall quale sia il segreto, dove stia la differenza. Poi continua dicendo che adesso la vita dell’universitario medio è lo sballo, anche se non è strano: anche lui lo faceva, i giovani sono abituati a questo. Però, conclude, ci può essere di più. Perché loro non erano così? Di getto Wall chiarisce che i ragazzi che vede non sono eroi. Semplicemente hanno preso sul serio una passione che soffia una curiosità nuova sopra ciò che potrebbe col tempo diventare noioso. E lo vogliono dire a tutti. Il professore decide di tornare il giorno dopo, è felice di quello che ha visto. Scatta una foto con Wall. Chiede, addirittura, se domani potrà portare la videocamera per mostrare tutto ai suoi studenti. RASSEGNA STAMPA - CRONACA. Dopo i naufragi degli ultimi giorni nel Mediterraneo, si accendono le polemiche tra l’Italia e l’UE. Il portavoce del Commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmstrom dice: ”L’Italia ci chieda chiaramente cosa vuole che l’UE faccia per risolvere il problema, oltre a quello che già fa.” Gli risponde Alfano: “Le nostre indicazioni sono sempre state chiare. Non deve innescarsi il meccanismo dello scaricabarile per cui alla fine paga sempre l’Italia.” - POLITICA. Il governo ha presentato le linee guida per la riforma del Terzo Settore. Tra le varie proposte ci sono: il potenziamento del meccanismo del 5 per mille, la valorizzazione del principio di sussidiarietà e la creazione di un servizio civile per centomila giovani l’anno. Renzi su Twitter: “Adesso un mese di discussione, poi partirà l’iter legislativo”. - ESTERI. Un’esplosione è avvenuta all’interno di una miniera nell’Ovest della Turchia. Le vittime sono 17, ma si teme per la vita di almeno altri 200 lavoratori che si troverebbero intrappolati a una profondità di 2 chilometri. - CALCIO. Il CT della nazionale Cesare Prandelli ha emanato una lista di 31 giocatori tra i quali dovrà scegliere i 23 convocati per il Mondiale brasiliano entro il 2 giugno. Presente tra questi anche Giuseppe Rossi, nonostante l’infortunio che lo ha tenuto fermo fino a poche settimane fa. Escluso invece Gilardino. - METEO. Bello. Avevate dubbi? Il professore incalza, inizia un dialogo Redazione Costanza Pollini, Alfonso Falcone, Francesco Brignoli, Andrea Carinci, Lorenzo Astolfi, Matteo Righini, Mirko Lorenzi [email protected]
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