Data: 26/03/2015 | Fonte: L'Adige | Pagina: 47 | Categoria: EURAC Ronzone | Dieci Comuni al tavolo, i due impianti produrranno anche concime Ok al biogas dal letame RONZONE - Dieci amministrazioni comunali dell’Alta val di Non allo stesso tavolo, per valutare la fattibilità di un innovativo progetto per il recupero e lo sfruttamento degli effluvi zootecnici dell’Alta Anaunia. Al percorso decisionale parteciperanno peraltro altri attori privati come associazione allevatori, caseifici sociali e Melinda. Il progetto parte dallo studio dell’Eurac di Bolzano di due anni fa, e si pone l’obiettivo di rendere il territorio il più possibile efficiente dal punto di vista energetico. Si vuole realizzare un ciclo integrato per l’uso sostenibile delle deiezioni bovine per la produzione di energia rinnovabile e fertilizzanti. Comune capofila è Ronzone, dove l’altra sera in consiglio è stato approvato all’unanimità lo schema di convenzione con le amministrazioni di Amblar, Cavareno, Dambel, Don, Fondo, Malosco, Romeno, Ruffré e Sarnonico. «L’auspicio è che gli agricoltori rispondano con entusiasmo a questa iniziativa in cui noi crediamo molto» sono state le parole dei sindaco Stefano Endrizzi. L’ipotesi iniziale di un’unica grande centrale di biogas non è ritenuta sostenibile per via dei costi di conferimento del letame. «Per questo - ha spiegato Endrizzi - sarà più opportuna la costruzione di due impianti distinti, uno tra Cavareno Documento generato da EURAC press il 26/03/2015 alle 12:02:59 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) e Romeno e l’altro tra Sarnonico e Ronzone». Il materiale di risulta, a termine del trattamento nelle centrali, potrà essere impiegato per la concimazione dei campi. Il consiglio si poi è espresso a favore del bilancio di previsione che pareggia su 1 milione 878mila euro: fra gli investimenti il completamento delle opere di urbanizzazione in località Girout (352mila euro), la manutenzione di viabilità e illuminazione (54.500 euro), l’acquedotto (28mila euro) e l’abbellimento urbano (70mila euro). Come da copione è stata votata l’incompatibilità del capogruppo di minoranza (nonché ex sindaco) Giancarlo Abram a ricoprire la carica di consigliere, per via del ricorso al presidente della Repubblica contro la delibera di approvazione della variante al Prg di Ronzone. Abram ha lamentato di non aver potuto discutere i contenuti della variante in quanto interessato per via di interventi che lo riguardano direttamente: «Mi avevate fatto uscire dall’aula (come da regolamento, ndr), mentre era mio diritto presenziare e votare» ha ribadito. L’interessato è stato l’unico a votare contro la decadenza da consigliere, lasciato solo persino dagli altri membri del suo gruppo, che si sono espressi a favore. Nuova votazione sull’incompatibilità tra dieci giorni. An. Bg. Pagina 1/1
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