in collaborazione con Via Brembo 27 – 20139 Milano Tel. 02/5730.8455 – Fax 02/5730.8610 - E-mail [email protected] Seminario specialistico di una giornata su: Jobs ACT – tutele crescenti Milano, 24 marzo 2015 ore 14:00-18:00 In questo seminario si affronteranno gli aspetti innovativi portati dalla recente riforma del diritto del lavoro, ormai da tutti battezzata Jobs Act.. In particolare, partendo dai testi normativi (la legge delega n. 183 del 2014 e i suoi primi decreti attuativi) ci concentreremo sul contratto a tutele crescenti e sul graduale passaggio da un sistema di job property a uno di flexsecurity, con la precisazione dei vantaggi del secondo e degli strumenti necessari a garantirne l’effettività. Faremo poi dei cenni sulla principali novità del sistema degli ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda il primo tema, sarà analizzato il campo di applicazione del contratto a tutele crescenti e le differenze di tutela riservate dal legislatore alle ipotesi di nullità e illegittimità dei licenziamenti, con particolare attenzione alla casistica. L’esposizione della disciplina consentirà alle imprese di individuare gli aspetti di maggiore interesse di una riforma da applicare. La Naspi e il tema degli ammortizzatori sociali verranno brevemente affrontati nell’ottica di comprenderne il legame con l’efficienza dell’outplacement e con la ristrutturazione, tramite le tutele crescenti, del sistema di flessibilità del mercato del lavoro. Relatore: Avv. Evangelista Basile PROGRAMMA Jobs Act 1. Un inquadramento generale della riforma 1.1. Premesse e scopi della riforma 1.2. I testi normativi 1.2.1. Decreto Poletti 1.2.2. Legge di stabilità 2014 1.2.3. Legge delega 183/2014 1.2.4. Decreti attuativi 2. Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti 2.1. Le principali novità 2.1.1. Riduzione dei casi di licenziamento illegittimo sanzionati con la reintegrazione del lavoratore (tutela reale) 2.1.2. Agevolazioni per la conciliazione standard 2.1.3. Esclusione dell’applicabilità del cd Rito Fornero 2.1.4. Esclusione della procedura di tentativo obbligatorio di conciliazione (art. 7, l. 604/66) 2.2. Campo di applicazione 2.2.1. (focus) la sopravvivenza delle distinzioni dimensionali 2.2.2. (focus) Le Organizzazioni di tendenza 2.2.3. (focus) il Pubblico Impiego 2.2.4. Le aziende dei servizi pubblici locali 2.3. I licenziamenti 2.3.1. Casi di sopravvivenza della reintegrazione 2.3.1.1. Licenziamento discriminatorio 2.3.1.2. Licenziamenti orali o collettivi senza forma scritta 2.3.1.3. Licenziamenti disciplinari con prova dell’insussistenza del fatto materiale (cenni: amplius infra § 2.3.1.1.) 2.3.1.4. Entità di risarcimento 2.3.1.5. Paragone con art. 18 St. lav. previgente 2.3.2. I casi di tutela risarcitoria 2.3.2.1. Licenziamenti disciplinari 2.3.2.1.1. La prova diretta dell’insussistenza del fatto materiale 2.3.2.1.1.1. Prova diretta e prova indiretta: lessico tecnico? 2.3.2.1.1.2. Prova dell’insussistenza del fatto: prova negativa 2.3.2.1.1.3. Fatto materiale e fatto giuridico: precisazioni 2.3.2.2. Licenziamenti economici 2.3.2.3. Vizi formali 2.3.2.4. Entità del risarcimento 2.3.2.5. Paragone con art. 18 St. lav. previgente 2.3.3. La conciliazione agevolata 2.3.4. Dubbi: 2.3.4.1. La probatio diabolica e il rischio di ineffettività della riforma 2.3.4.2. Il licenziamento disciplinare per futili motivi 2.3.4.3. Il licenziamento per scarso rendimento 2.3.4.4. L’indennità di preavviso a fronte di accertamenti dell’insussistenza della giusta causa di licenziamento (ma non del fatto materiale) 2.3.4.5. Il licenziamento per superamento del periodo di comporto 2.3.4.6. Gli altri tipi di conciliazione 2.3.4.7. La rilevanza dei rapporti continuativi iniziati precedentemente la conversione a tempo indeterminato con tutele crescenti 2.3.4.8. (L’espresso riferimento all’art. 15 St. lav. e i casi di discriminazione esclusi) 3. La NASpI e gli ammortizzatori sociali 3.1. Entità 3.2. Durata 3.3. Confronto con CIG e Indennità di disoccupazione 3.4. Dubbi: copertura finanziaria
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