SPAZIO ENI Africa quarant`anni fa Nel 1968, in una coproduzione

SPAZIO ENI
Africa quarant’anni fa
Nel 1968, in una coproduzione Rai-Eni, Gilbert Bovay gira con il commento del giornalista Carlo
Bonetti un’inchiesta dal titolo Africa, nascita di un continente, trasmessa in tre puntate sulla rete
nazionale.
A distanza di anni, il film risente del clima terzomondista e anticolonialista dell’epoca, quando i
Paesi in via di sviluppo - per lo più ex-colonie africane e asiatiche situate nell'emisfero sud del
mondo - avevano iniziato il cammino verso un’economia e modelli sociali e culturali diversi da
quelli imposti o importati dagli Stati ex coloniali. Oltre cinquanta anni dopo, i Paesi che allora
facevano parte del cosiddetto “terzo mondo” non sono più raggruppabili in una singola realtà
omogenea: molti hanno avviato processi di forte industrializzazione e hanno dato vita a economie
indipendenti ed autonome, mentre altri sono ancora in condizioni di forte povertà.
Africa: nascita di un continente
Di Gilbert Bovay
Italia / Svizzera – 1968
Nigeria / Ghana / Zambia / Kenya - dur. 41’
La prima parte della trilogia di Bovay dal titolo L’eredità del passato affronta l’esame della
situazione politica di alcuni grandi stati africani all’indomani dell’indipendenza. Dalla Nigeria, al
Ghana, dallo Zambia al Kenya, l’Africa vuol tornare a parlare in prima persona, emanciparsi dal
potere bianco occidentale, costruire il proprio percorso democratico. La voglia di indipendenza e la
sincera aspirazione alla libertà finiscono tuttavia per ripristinare ben presto quei poteri oligarchici
economicamente legati all’«eredità del passato». L’esame approfondito del conflitto biafrano tra
etnie igbo e haussa in Nigeria ne è un esempio significativo.
Ghana / Guinea / Tanzania - dur. 41’
Nella seconda puntata dell’inchiesta dal titolo I frutti amari della libertà si parla di tre paesi che
hanno scelto, all’atto dell’indipendenza o in seguito, la strada del socialismo: Ghana, Guinea e
Tanzania. E’ da questi paesi che parte l’atto di accusa verso gli stati coloniali europei di cui sono
rifiutati anche i modelli costituzionali e politici. Più validi per Sekou Toure, presidente guineano, e
per Julius Nyerere, capo di stato tanzaniano, sono rispettivamente i modelli cubano e cinese. Gli
uomini politici intervistati esporranno i motivi delle loro scelte e delle loro polemiche.
Costa d’Avorio / Senegal - dur. 33’
Dopo aver preso in esame nella seconda parte alcuni esperimenti di tipo socialista, la terza puntata
dal titolo Storia di un esperimento prende in esame due stati, Costa d’Avorio e Senegal. Nel primo
ha trionfato il regime liberale del presidente Houphouet Boigny, che ha permesso al paese di
raddoppiare il reddito pro capite e darsi una struttura industriale nonostante l’economia del paese
continui ad essere controllata dai bianchi e il tentativo di creare una classe imprenditoriale africana
risulti ormai fallito. Nel secondo la prospettiva politica è quella che il presidente Léopold-Sédar
Senghor in un’intervista definisce come socialismo ‘umanistico’ africano in grado di coniugare
indipendenza, crescita economica e benessere dell’individuo.
Nigeria / Ghana / Zambie / Kenya – durée : 41 min
La première partie de la trilogie de Bovay, intitulée L’eredità del passato, affronte l’examen de la
situation politique de quelques grands états africains au lendemain de l’indépendance. Du Nigeria,
au Kenya en passant par la Zambie, l’Afrique veut recommencer à parler à la première personne,
s’émanciper du pouvoir blanc occidental et construire son propre parcours démocratique. L’envie
d’indépendance et la sincère aspiration à la liberté finissent toutefois par rétablir bien vite ces
pouvoirs oligarchiques économiquement liés à « l’héritage du passé ». L’examen approfondi du
conflit biafrais entre les ethnies igbo et haussa au Nigeria en est un exemple significatif.
Ghana / Guinée / Tanzanie – durée : 41 min
Dans le deuxième épisode de l’enquête, intitulé I frutti amari della libertà, on parle de trois pays
ayant choisi, au moment de l’indépendance ou plus tard, la route du socialisme : le Ghana, la
Guinée et la Tanzanie. C’est de ces pays que part l’acte d’accusation vers les états coloniaux
européens dont sont aussi refusés les modèles constitutionnels et politiques. Sekou Toure, le
président guinéen, et Julius Nyerere, le chef d’état tanzanien, trouvent plus valables respectivement
les modèles cubain et chinois. Les hommes politiques interviewés exposent les raisons de leurs
choix et de leurs polémiques.
Côte d’Ivoire / Sénégal – durée: 33’
Après avoir pris en examen dans la deuxième partie quelques expériences de type socialiste, le
troisième épisode, intitulé Storia di un esperimento, examine deux états, la Côte d’Ivoire et le
Sénégal. Dans le premier triomphe le régime libéral du président Houphouet Boigny qui a permis au
pays de doubler son revenu par habitant et de se donner une structure industrielle bien que
l’économie du pays continue d’être contrôlée par les blancs et que la tentative de créer une classe
d’entrepreneurs africains ait désormais échoué. Dans le second, la perspective politique est celle
que le président Léopold-Sédar Senghor définit, dans une interview, comme le socialisme
« humaniste » africain en mesure de conjuguer indépendance, croissance économique et bien-être
de l’individu.
Nigeria / Ghana / Zambia / Kenya - dur. 41’
The first part of Bovay’s trilogy entitled The inheritance of the past examines the political situation
of some large African countries immediately after independence. From Nigeria to Ghana and from
Zambia to Kenya, Africa wants to speak in the first person, freeing itself from white Western power
and build up its own path to democracy. The desire for independence and the sincere aspiration for
freedom end up by soon restoring that oligarchy economically linked to the “inheritance of the
past”. The in-depth examination of the Biafran War between Igbo and Haussa ethnic groups in
Nigeria is a significant example.
Ghana / Guinea / Tanzania - dur. 41’
The second part of the study, entitled The bitter fruit of freedom, discusses three countries which, on
independence or afterwards, chose the road of socialism: Ghana, Guinea and Tanzania. It is these
countries which accuse the colonial European countries of which they have also refused the
constitutional political models. For Sekou Toure, the President of Guinea and for Julius Nyerere,
the Tanzanian Head of State, the Cuban and Chinese models respectively are more valid. The
politicians interviewed will set forth the reasons for their choices and their controversies.
Costa d’Avorio / Senegal - dur. 33’
After having examined some Socialist experiments in the second part, the third part, entitled
History of an experiment looks at two countries, the Ivory Coast and Senegal. In the first, the liberal
regime of President Houphouet Boigny triumphed, which allowed the country to double its income
per capita and have an industrial structure although the economy of the country continued to be
controlled by whites and the attempt to create an African entrepreneurial class failed. In the second,
the political perspective is that which the President Léopold-Sédar Senghor in an interview defines
as a “humanistic African socialism” that can combine independence, economic growth and wellbeing of the individual.
Gilbert Bovay
Cineasta svizzero (Ginevra, 1931-1987) Gilbert Bovay, è stato un pioniere della Télévision Suisse
Romande. Dal 1958 diviene con Claude Goretta, François Bardet, Jean-Claude Diserens e JeanJacques Lagrange uno dei creatori di una delle prime trasmissioni di successo della rete, «Continent
sans visa». Profondo conoscitore dell’Africa, Bovay realizza per Eni Oduroh (1964), in cui racconta
l’integrazione di un giovane del Ghana grazie all’esperienza fatta in Italia presso la Scuola Mattei e,
contestualmente, il rapporto con le proprie radici e le tradizioni della cultura africana, e Gli uomini
del petrolio (1965), in cui viene illustrata l’attività di Eni in paesi dal contesto sociale molto
diverso, come Iran, Libia, Egitto, Nigeria e Tunisia.