Il Sole 24 Ore

6 Biotecnologie
Eventi
Lunedì 29 settembre 2014
■■ PROCESSI INNOVATIVI / Ingegneria di processo. Sedi a Roma, L’Aquila, Salerno
■■ takis / Nasce nel 2009 come spin-off biotech della multinazionale Merck
Dalla chimica soluzioni per ogni cosa Dall’Italia nuovi farmaci contro il cancro
Controllata da KT - Kinetics Technology e parte del Gruppo Maire Tecnimont Oncoimmunologia, le nuove molecole scoperte a Castel Romano
C
ultura dell’innovazione e
sviluppo di nuove tecnologie per l’ingegneria chimica, ambientale ed energetica:
dalla produzione di idrogeno
e biocarburanti, al trattamento acque/gas/reflui, all’utilizzo
del solare termodinamico per
la produzione di energia elettrica ed acqua dissalata. Sono
questi gli obiettivi di Processi
Innovativi, giovane società di
ingegneria di processo con sedi a Roma, L’Aquila e Salerno,
controllata da KT - Kinetics
Technology e parte del Gruppo
Maire Tecnimont, contractor
leader a livello globale nell’industria dell’Oil & Gas, Petrolchimica, e Fertilizzanti.
La società comprende un gruppo di specialisti impegnati
nello sviluppo di una nuova
generazione di tecnologie che
possano offrire prodotti innovativi al mercato in grado di
aumentare la produttività e la
qualità dei prodotti. Impegno,
passione nel servire i clienti,
flessibilità e innovazione continua sono i valori della società che considera come aspetti
principali il rispetto del capitale
umano e dell’ambiente.
Sulla scia del crescente interesse della comunità scientifica e
industriale ai processi biotecnologici per la produzione di prodotti ad alto valore aggiunto per
l’industria chimico-energetica,
Processi Innovativi ha orientato
parte delle sue attività in questo
settore, attraverso partnership
con Università o industrie e la
partecipazione a progetti europei. Lo sviluppo di processi per
la produzione di biocarburanti
(biogas e biodiesel) da alghe,
la bioconversione del glicerolo,
principale sottoprodotto nella
produzione del biodiesel, (progetto europeo Grail) e lo sviluppo di un processo per l’estrazione di prodotti nobili dal latte o
dal siero di latte dall’impiego di
fluidi supercritici, ne sono alcuni esempi. Il Progetto Grail (Glycerol biorefinery approach for the
production of high quality products of industrial value) è stato
presentato da una compagine
di 15 partners di 9 paesi europei
nella prospettiva di realizzare
esempi concreti di “bioraffinerie” strettamente legate all’industria europea del biodiesel.
Coltivazione di
microalghe in
fotobioreattori
■■ TECH4Bio / L’iniziativa del Cnr di Roma per imprese e comunità scientifica
U
n vaccino per il trattamento e la cura del cancro? Possiamo pensare al tumore come se fosse un virus
o un batterio estraneo che il
nostro sistema immunitario
può riconoscere ed eliminare? Fino a pochi anni fa questa ipotesi era impensabile,
ma con l’avvento di farmaci
che attivano il sistema immunitario, gli scienziati hanno
capito che questo approccio è
percorribile e molto promettente. Tra i fautori e protagonisti di questo filone di ricerca,
l’Onco-immunologia, ci sono
i ricercatori della Takis (www.
takisbiotech.it), una società di
biotecnologie che fa ricerca
di altissimo livello per conto
proprio e di terzi, ma allo stesso tempo ambisce a diventare
un’azienda biotech di livello
internazionale attraverso lo
sviluppo di una pipeline di
prodotti.
Takis nasce nel 2009 come
spin-off della multinazionale
Merck e svolge le sue attività
presso il tecnopolo di Castel
Romano. Il gruppo vanta oltre 10 anni di esperienza nella
scoperta di molecole che hanno contribuito allo sviluppo
di nuovi farmaci per il trattamento del cancro e di malattie
Luigi Aurisicchio, chief
executive officer di Takis, in
uno dei laboratori di ricerca
dell’azienda a Castel Romano
(Rm)
Settori prevalenti
di ricerca
Oncologia, immunologia,
generazione e produzione
di anticorpi monoclonali,
sviluppo di vaccini antitumorali, valutazione
dell’attività di terapie innovative in modelli preclinici di tipo oncologico,
ricerca traslazionale, attività regolatorie per lo sviluppo di terapie oncologiche, technology transfer.
virali. Il costante investimento
nella ricerca ha portato Takis
a sviluppare nuovi farmaci hitech per l’immunoterapia dei
tumori che potranno essere
applicati all’uomo nel prossimo futuro, nonché all’identificazione di nuovi marcatori
tumorali, alla selezione di
nuovi bersagli terapeutici e
allo sviluppo contestuale di
nuovi prototipi di farmaci e
saggi basati su questi nuovi
biomarcatori. Takis si avvale
di strumentazioni all’avanguardia come la piattaforma
Electro-Gene-Transfer (Egt) di
Dna/Rna e sistemi avanzati di
imaging per valutare gli effetti
dei farmaci studiati.
“Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di terapie
innovative e di essere un modello che dimostra come per
fare buona ricerca non sia necessario andare all’estero - dichiara Luigi Aurisicchio, Ceo
di Takis -. L’immunologia del
cancro è una realtà concreta
che ha bisogno di investimenti coraggiosi, i nostri vaccini
antitumorali vanno in questa
direzione, per questo stiamo
cercando nuovi investitori che
vogliano condividere la nostra
passione e cavalcare le opportunità che si presenteranno”.
■■ IBI / Dal 1918, Istituto Biochimico Italiano. I nuovi progetti nel biofarmaco
Tecnologie, strumenti e competenze Dal laboratorio alla produzione
Nano e biotecnologie. Qui sono già pronti al futuro
Nuovo frammento anticorpale e una terapia per il glioblastoma
A
I
umentare la competitività del sistema imprenditoriale: la sfida della ripresa
passa da qui. Soprattutto per
lo Stivale. Ma non c’è possibilità di competere senza un
impegno di valorizzazione
che transiti dall’innovazione
scientifica e tecnologica di
prodotti e processi. Eppure, la
capacità di ritorno sul territorio dell’investimento in ricerca, nonostante gli sforzi fatti
finora, è ancora molto limitata, e stenta a decollare l’interazione tra le imprese e i luoghi
tradizionalmente deputati alla
ricerca di frontiera. Ecco perché, proprio per costruire un
ponte tra queste due realtà, da
alcuni istituti del Cnr di Roma
nasce l’iniziativa Tech4Bio, che
mette a disposizione delle imprese e della comunità scientifica tecnologie, strumentazioni e competenze avanzate
nel campo delle nano e biotecnologie.
L’incredibile evoluzione di
questo settore porterà nel
prossimo futuro a un drastico
cambiamento di metodologie
e strumenti analitici. Per intenderci, non cambierà solo la
“scala” dimensionale di sonde
e oggetti di osservazione, bensì la modalità stessa con cui si
Uno dei laboratori di Tech4Bio
effettueranno il monitoraggio
ambientale e clinico, lo stoccaggio di energia e l’ingegneria dei tessuti, la biomarcatura e il rilascio farmacologico
mirato.
Nei laboratori aderenti a
Tech4Bio si studiano ad esempio micro-spettroscopi innovativi per analisi in vivo non
invasive, piattaforme fluidiche
miniaturizzate per la ricostruzione di organi e tessuti su
chip, nanoparticelle trattate
per migliorare il contrasto nelle immagini e per la terapia locale a ridotta tossicità, biosensori acustici, ottici ed elettrici,
biomateriali “intelligenti” di
nuova generazione per la medicina, dispositivi polimerici a
basso costo per la diagnostica
personalizzata. Un prezioso
e ampio spettro di conoscenze e tecnologie “per il bio”, al
servizio di un territorio come
quello laziale ancora in forte
sofferenza dal punto di vista
industriale. Insomma, una vera opportunità da cogliere per
chi vuole sviluppare soluzioni innovative in un campo in
veloce espansione destinato a
un enorme impatto sociale ed
economico. Per ulteriori informazioni: www.tech4bio.eu
n questi ultimi anni, in uno
scenario in continuo cambiamento e con una crisi economica difficile da affrontare,
l’Istituto Biochimico Italiano
(Ibi), società farmaceutica
fondata nel 1918 dal professor
Giovanni Lorenzini, si è rinnovato e ha iniziato una nuova avventura nel campo delle
biotecnologie: ha costituito un
team di giovani ricercatori e
ha dato il via alla realizzazione
di un moderno impianto, per
la fermentazione da cellule di
mammifero, basato sull’utilizzo anche di sistemi di coltura
cellulare monouso.
L’obiettivo era quello di rea-
Il team del reparto biotech
lizzare un reparto versatile, in
grado di lavorare sia per incrementare il numero dei progetti aziendali, sia per fornire un
ulteriore servizio in qualità di
Contract development manufacturing organization.
Dei progetti in corso, due
sono giunti a uno stadio di
sviluppo avanzato. Il primo
è relativo alla produzione di
un frammento anticorpale
ScFv, ed è svolto in collaborazione con aziende e istituti di
ricerca, italiani e tedeschi, tra
cui l’Istituto Regina Elena di
Roma. Nell’ambito di questo
progetto, che ha ottenuto anche un finanziamento del 7o
Programma Quadro, è stato
realizzato un “antibody drug
conjugate”, ossia un sistema
di veicolazione del farmaco,
che ha interessanti potenziali
applicazioni in campo oncologico, sia nella terapia che nella
diagnosi.
Il secondo è svolto per conto
della StemGen, società biotech di Milano, che ha sviluppato un approccio terapeutico
innovativo al glioblastoma,
basato sulla proteina ricombinante Bmp4, che nei prossimi
mesi inizierà la sperimentazione clinica di Fase 1.
Lo sviluppo di un biofarmaco dalla scala laboratorio alla
produzione cGmp (current
Good Manufacturing Practice)
è un processo lungo e impegnativo: richiede il coinvolgimento di diverse competenze,
che la squadra di Ibi è in grado
di mettere a disposizione del
mondo della ricerca, garantendo elevata professionalità e
un costante entusiasmo nell’affrontare progetti innovativi.
Ancora una volta Ibi ha dimostrato di saper raccogliere
le sfide, seguendo l’insegnamento del suo fondatore, “fare
per dare”, ossia contribuire al
miglioramento della qualità
della vita.