Utilizzazione della fibra, efficienza produttiva e qualità del latte Andrea Formigoni [email protected] Convegno La scelta degli alimenti per la vacca da latte Reggio Emilia, 8.4.14 La fibra n n n n n n Materiale più rappresentato del globo Costituisce le pareti delle cellule vegetali Occupa spazio nel digerente e ne modula le funzioni (effetti dietetici) Indigeribile da parte degli organismi superiori Variamente digeribile in rumine e intestino Nota la relazione inversa fra fibra, digeribilità e contenuto in energia di un alimento Essenzialità delle fibre e dei foraggi nell’alimentazione della vacca da latte n La vacca da latte ha un fabbisogno minimo di fibra per: n n n n Mantenere la funzionalità digestiva Prevenire l’insorgenza di turbe sanitarie Esaltare le caratteristiche qualitative del latte Essenziale che almeno i 2/3 delle fibre siano apportate dai foraggi n Graminacee, Leguminose, Paglie e Stocchi I rapporti fra foraggi e qualità del latte n Influenzano la dotazione microbiologica del latte crudo n n Influenza i titoli di grasso nel latte n n n > acidi organici (malico ad es.) < Trans 10 cis 12 CLA in rumine Sono una fonte preziosa di amminoacidi n n Sporigeni, Clostridi, batteri lattici mesofili…. Medica in particolare Sono una fonte preziosa di omega 3 Foraggi e Parmigiano Reggiano n n Legame con il territorio e fattori di tipicità Quantità minima nelle razioni delle vacche da latte: 50% della sostanza secca offerta n n n 50% provenienti da azienda 75% provenienti da territorio CFPR Divieto impiego di foraggi da diverse essenze, imbrattati, in fermentazione, contaminati L’Albo dei Produttori di alimenti 2013: Creazione dell’ Albo dei fornitori di foraggi e mangimi n n n naturale evoluzione dell’albo dei mangimisti formalizzato nel 1993 Caratteristiche ideali dei foraggi n Salubri e non contaminati n n Ceneri (spore), Nitrati, ecc. Digeribili e ad alto contenuto di nutrienti n > ingestione; < necessità di mangimi Parliamo di Fibra n La fibra è un termine che indica un insieme di composti eterogenei a degradabilità ruminale e digeribilità intestinale n Corrisponde alle pareti delle cellule vegetali Componenti della cellula vegetale lignina ADL Componenti della Fibra n Pectine & glucani (frazione solubile) n n n Cellulosa (frazione insolubile) n n polimero lineare del glucosio Emicellulose n n Pectine: leguminose, polpe, citrus Glucani: orzo, avena, grano polimeri ramificati (pentosi) Lignina n n polimero (alcol cumarilico, coniferilico e sinapilico); resistente ad acidi e alcali. Adesa a emicellulose con legami che solo i funghi possono liberare Analisi dell’NDF: evoluzioni n n n n Il metodo originale (Goering& van Soest) non prevede l’uso di amilasi e sodio solfito; poichè possono residuare piccole quote di amidi e proteine oggi il residuo si definisce NDR invece che NDF aNDR: prevede l’uso di amilasi n aNDR ha un certo contenuto di proteine : NDIP n CNCPS 5.0 – CPM aNDF: prevede l’uso di amilasi e Na Solfito n aNDF non ha le proteine NDIP n Viene usata in CNCPS 6 aNDFom: trattata con amilasi, solfito e corretta per le Frazioni della fibra n n n n n aNDFom : emicellulosa, cellulosa, lignina ADFom: cellulosa, lignina ADL: lignina NDF –ADF = emicellulosa ADF-ADL = cellulosa Sfuggono alle determinazione gli NSP, molto rappresentati soprattutto nelle leguminose Degradabilità della fibra n Le tematiche considerate sono due: Quantità della fibra che può essere degradata (fibra potenzialmente degradabile) n Velocità con cui la fibra è degradata n Frazioni della fibra in funzione della degradabilità ruminale n NDF potenzialmente degradabile n pd-NDF n n NSP, emicellulosa e cellulosa libere da lignina NDF indegradabile n u-NDF n n Composti legati alla lignina % di u-NDF in un foraggio dipende da molti fattori (genetica pianta, condizioni agronomiche e ambientali) uNDF/lignin relationship in different feeds (IVNDFd-240h) Average S.D. Min. Max. Wheat bran 2.63 0.27 2.36 2.90 Soy hulls 1.00 0.20 0.56 0.93 Beet pulp 1.00 0.14 0.10 0.37 Wheat midd 1.77 0.85 0.83 2.49 Alfalfa hay 2.26 0.34 1.59 2.62 Early cutting 2.07 0.37 1.59 2.52 Late cutting 2.39 0.26 1.90 2.62 Corn silage 3.32 0.83 1.55 5.18 Grass hay 2.70 0.55 1.77 3.93 Triticale hay 3.20 0.49 2.31 3.73 Palmonari et al., 2013 Dinamica di degradazione della fibra n Misura la velocità con cui la fibra viene degradata dai batteri nel rumine n Si esprime con una costante (k) di degradabilità (D) oraria (h) in % n kD = 5%h= ogni ora il 5% della fibra «scompare» per degradazione Tasso di degradabilità ruminale delle frazioni di fibra (kd/ora) n NSP n n Emicellulosa n n Kd/ora: > 10-12% Cellulosa n n Kd/ora: > 20-25% Kd/ora: 1-6% Lignina e uNDF n Degradabilità: nulla kD e conseguenze pratiche n Con valori di kD più elevati abbiamo: n n n n n > > > > > capacità di ingestione disponibilità di CHO per i batteri resa in termini di proteine microbiche energia disponibile quantità/qualità di latte Degradabilità della fibra n L’analisi della degradabilità è importante per stimare: Energia potenziale degli alimenti n Produzione di proteina microbica ruminale da fibra n Ingombro ruminale (fibra residua) e la capacità di ingestione n Digestione della Fibra nel rumine n n Il rumine, in condizioni fisiologiche, è capace di trattenere la fibra per lungo tempo (circa 50 ore) per degradarla quanto più possibile (> 90%) La masticazione riduce le particelle di fibra e le rende più velocemente degradabili dai batteri n Forte influenza della resistenza alla frantumazione Anatomia della cellula vegetale & digestione batterica n n La digestione batterica procede dal lume all’esterno [Lignina] è più alta nella parete primaria che è digerita lentamente e solo in parte Parete primaria Parete secondaria Lume gra lignina Batteri in fase di digestione delle particelle di foraggio Evoluzione della composizione della fibra nel corso del processo digestivo Fiber degradation pdNDF Potential Digestible Fiber uNDF undigestible Fiber - Functional Specific Weight Passage rate + Dinamica di utilizzazione e transito della fibra nel rumine masticazione gas gas gas Pool Fermentabile leggero (Fast pool)?? Peso specifico Pool «Lungo» leggero Pool Fermentato, pesante e minuto (slow pool???) In generale ….. n n n I foraggi dotati di pdNDF «veloce» e non legata a lignina liberano rapidamente spazio nel rumine e chiedono tempi di masticazione più brevi I foraggi ricchi di pdNDF «lenta» e legata a lignina sono trattenuti a lungo, inducono maggiori tempi di masticazione e limitano l’ingestione La dimensione dei foraggi esercita un effetto più modesto sulla ruminazione rispetto al «tipo» di fibre che contengono Ruolo dietetico svolto da diversi foraggi (attività masticatoria in min./d.) Fare clic sull'icona per inserire una tabella Medica Medica Gram. Alta Dig. Bassa Dig. Alta Dig. Gram. Bassa Dig. Gram. Lungo Paglia corta Ingestione 236 262 221 282 352 403 Ruminazione 308 359 335 410 384 353 Totale 544 620 555 692 736 756 (Fustini et al., 2009) Conseguenze pratiche…. n Foraggi poco digeribili n n n n Molto tempo di masticazione Alto ingombro ruminale Ingestione rallentata Foraggi dotati di fibra digeribile > ingestione > energia > latte e qualità n < uso di mangimi n Effetti della degradabilità della fibra del silomais (Oba e Allen, 1998) + 1% DIGERIBILITA’ INGESTIONE + 0,17 kg/d LATTE + 0,25 kg/d Influenza dell’impiego di mediche a diversa dNDF-24h Tesi 5A 5B 3A 3B dNDF-24h. %, NDF 42 42 31 31 Foraggi %, s.s. 57.0 48.3 50.1 41.2 NDF dieta %, s.s. 34,4 32,8 34,8 32,9 Ingestione kg s.s. /d 30.0 30,3 27,4 27,1 Kg/d. 43,6 41,1 41,5 41,5 Grasso % 3,42 3,29 3,42 3,35 Proteina % 3,22 3,26 3,25 3,28 Latte RISULTATI: pH ruminale Tesi 5A 5B 3A 3B pH medio 5,79 5,71 5,68 5,68 pH <5,8 min/d. 723,4 890,5 889,5 966,8 pH <5,5 min/d. 156,0 365,5 340,5 388,5 Fattori che influenzano la qualità e l’uso efficiente dei foraggi n n n n n n n Scelta delle sementi Concimazioni e Irrigazione Momento e tecnica dello sfalcio Tecniche di raccolta e Essiccazione Criteri di stoccaggio Caratterizzazione analitica Precisione di Utilizzo n Foraggio * Tipo di animale Come fare per produrre fieni di migliore qualità? n n Dai dati disponibili si ritiene che l’intervallo medio di sfalcio della medica utilizzata sia attualmente superiore ai 33-35 giorni Ridurre questo intervallo entro i 21-25 giorni potrebbe garantire una maggiore produzione di latte di almeno 2-3 kg/capo/die o riducendo l’uso di mangimi di 1-2 kg/capo/die a parità di latte Età della medica, composizione e digeribilità della fibra Fare clic sull'icona per inserire una tabella d-NDF 24h Kd 24h 47.73 66.10 9.85 7.08 44.00 54.03 5.93 8.52 42.27 49.94 5.19 età PG NDF ADL 10 29.99 44.86 4.34 20 22.70 48.85 30 19.45 54.36 d-NDF 12h (Palmonari et al., 2008) Caratteristiche di mediche in Italia Fare clic sull'icona per inserire una tabella REGIONE n° PG NDF ADL ADL/NDF Kd 24h Emilia Romagna 229 19.01 41.61 6.91 16.6 3.33 Lombardia 368 21.56 44.72 7.80 17.4 3.90 Umbria 220 19.04 41.97 8.07 19.2 3.12 (Progetto Rinnova ProVe, 2009) Fattori critici da considerare n n n n Il momento ottimale di sfalcio “sfuma” molto rapidamente in funzione delle numerose variabili ambientali Importante quindi è la capacità di raccogliere molto velocemente il foraggio quando è al giusto grado di maturazione Esiste la necessità di commisurare il cantiere dei lavori alla superficie disponibile TUTTO lo sfalcio andrebbe completato in 2-3 giorni Fieni ottenuti nel 2008 in condizioni controllate (az. Angeli – Pegognaga) Fare clic sull'icona per inserire una tabella Taglio Età PG ADL/NDF Kd 24h T Max °C T Min °C Pioggia mm 5/5 1 0 16.19 12.8 4.99 18.2 2.6 24.3 20/6 2 41 18.58 15.9 5.09 24.2 13.3 28.5 8/7 3 22 19.04 15.3 5.76 28.0 16.8 25.5 1/8 4 24 21.78 17.5 5.78 29.1 17.3 24.3 Data (Dimorfipa, 2009) Le piante non hanno una composizione uniforme (Medica in prefioritura) Fare clic sull'icona per inserire una tabella Parte PG, % s.s. NDF, % s.s. ADL, dNDF/12h, % s.s. % NDF foglie 31.7 18.9 4.9 55.5 fusti 13.0 56.3 8.7 32.4 (Palmonari, non pubblicati) Strategie per raccogliere più foglie n n n n Sfalciare piante giovani (meno foglie fragili) Movimentazione in campo delicata Imballare foraggio ancora umido (meno friabile) Essiccazione forzata n n Temperatura aria < 200 °C Modulatori delle fermentazioni n ?? Gestione razionale dei foraggi La risposta all’impiego di foraggi con fibra più digeribile varia a seconda del livello produttivo delle vacche (Ivan et al., 2004) ECM response (kg/d) 15 10 5 0 -5 -10 -15 10 15 20 25 30 35 40 Beginning ECM yield (kg/d) Ø Hybrids compared: 45% NDF, 58% 48-h NDFD vs 52% NDF, 67% NDFD Che fare in pratica? n Utilizzare i fieni più digeribili per le bovine in transizione e nelle prime fasi di lattazione n n Forte effetto «ingombro» Utilizzare i foraggi meno digeribili per le manze e per le vacche in fase avanzata di lattazione n Ottimale capacità di sfruttamento Aspetti da considerare per valorizzare i foraggi n n n n Suddividere l’azienda in aree Registrare il momento di sfalcio, i tempi di raccolta e la produzione «Marcare» il foraggio (lotto) e stoccarlo in modo di poterlo usare quando necessario Analisi (almeno 3/4 per lotto) n n Analisi Usuali + dNDF-24h e uNDF Programmazione d’uso dei fieni su base annuale Profilo analitico di un foraggio di medica (CRPA – LAB) Analisi (media di 6 tagli) Proteine gregge Fibra greggia Lipidi Ceneri NDF NDF pot. degradabile ADF lignina ADF/NDF Lignina/NDF Amido Zuccheri Proteina soubile NDIP ADIP Calcio Fosforo Magnesio Potassio Zolfo Cloro Sodio % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % % % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS % SS 21,60 30,59 2,33 9,51 46,17 27,23 36,03 7,89 78,04 17,09 1,96 4,78 8,68 5,09 1,40 1,99 0,30 0,31 2,29 0,29 0,57 0,13 Parametri calcolati Estrattivi inazotati NFC Fibra solubile Energia Grezza Valore relativo alimento TDN 1m (*) Energia netta latte 3m (*) UFL 3m UFC (INRA) Digeribilità della fibra NDF Digeribilità NDF a 24 h (dNDF) kd Frazioni delle proteine B1 B2 B3 C Generali % SS % SS % SS kcal/kg % Ruminanti % SS kcal/kg SS n/kgSS n/kgSS 35,97 20,39 13,65 4.549 122,57 % SS % NDF %/h 46,17 35,23 3,71 % PG % PG % PG % PG 40,19 36,25 17,08 6,48 59,64 1.312 0,77 0,55 (*) calcolati con le formule indicate da VAN SOEST P.J 1994 Nutritional Ecology of the Ruminant. Cornell Uni. Press, Ithaca, NY. Gestione delle razioni con foraggi di scarsa qualità n Inevitabile una riduzione dei foraggi che, in ogni caso, non devono scendere al di sotto del 50% della razione n n Ricordare che la foglia della medica è, di fatto, concentrato……. Creare le condizioni ottimali nel rumine per un’ottimale digestione Gestione del piatto unico n Trinciare finemente i foraggi nel carro n n n n Leguminose: Graminacee= 50:50/60:40 Presenza costante di alimento in greppia n n n Aumento dell’ingestione del 8-10% Limitazione delle cernite e fluttuazioni del pH Avvicinare almeno 3-4 volte/d gli alimenti Residui del 5-6% almeno Fornire fieno lungo a disposizione Gestione delle razioni senza piatto unico n Fornire i fieni in più pasti cercando di favorirne l’appetibilità e la regolarità dei pasti nell’arco della giornata n n Porre più attenzione alla tecnica di somministrazione dei mangimi n n Studiare i tempi di vita in stalla delle bovine ridurre fluttuazioni del pH ruminale ma anche i tempi morti Appetizzare foraggi e mangimi Formulazione dei mangimi e delle razioni con fieni a <dNDF n Integrare i nutrienti mancanti nei foraggi di scarsa qualità n n n n n n Fibre insolubili digeribili e «leggere» Fibre solubili leggere Zuccheri Acidi organici Minerali Impiegare additivi di provata efficacia Aumentare la digestione ruminale della fibra dei mangimi n La velocità di transito nel rumine delle fonti fibrose usuali (Cruscami, Polpe di bietola, Buccette di soia, Medica disidratata) è più che doppia rispetto a quella dei foraggi n n Molta fibra può sfuggire nell’intestino Utili i trattamenti per rendere più «leggere» e meno dense le particelle n espansione, estrusione, ecc. Indicazioni nutrizionali (% s.s.) per la formulazione «glucidica» (Formigoni, 2014) n n n n n n n n n Acidi organici 4-6 Zuccheri 4-6 Amido degradabile 12-16 Amido escape 8-10 Fibre solubili degradabili 8-10 Fibre solubili escape 2-3 pdNDF degradato 12-16 pdNDF escape 2-3 uNDF 10-12 Conclusioni n Produrre e acquistare foraggi con fibra più digeribile n n n Gestione sfalci, stoccaggi e somministrazione Analisi mirate per conoscere e scegliere Utilizzare i mangimi che integrino convenientemente le razioni di base senza eccedere con le quantità n degradabilità ruminale e digeribilità intestinale Grazie da tutto il gruppo n n n n n n n Canestrari Giorgia Fustini Mattia Grilli Ester Negri Nicola Palmonari Alberto Speroni Sara PhD: Bonfante Elena; Mammi Ludovica Discussione…..
© Copyright 2024 ExpyDoc