VOLLEY Diouf accusa i tifosi di Busto I fischi dei tifosi non le sono andati giù: «Brutti e non corretti. Mi hanno fatto davvero girare...». Valentina Diouf contesta la... contestazione del pubblico di Busto Arsizio a Santo Stefano. Diouf: «Brutti e non corretti fischi mi han fatto girare...» VOLLEY - A1 FEMMINILE L'opposta dell'Uyba accusa il pubblico di Busto Non c'è il solito sorriso sul volto di Valentina Diouf dopo l'ultima fatica di un 2014 che per lei rimarrà indimenticabile. E questa volta non c'entrano né lo striminzito 3-2 con cui la Unendo Yamamay ha piegato F altro ieri la resistenza di Firenze, né il suo primo set da zero su quattordici (evento più unico che raro) e neppure il sesto posto in classifica a distanza siderale dalla capolista Igor Novara (meno undici). No, tutto ciò c'entra poco perché all'opposta azzurra, una alla quale piace parlar chiaro, non sono andate giù un paio di cose che non fa fatica a spiegare: «La gente che viene al palasport lo fa per vedere la pallavolo, quindi non apprezzo e faccio fatica a tollerare i fischi. Vorrei vedere queste persone come sarebbero rientrate se fossero state accolte dai fischi. Va bene tutto, però...». Valentina è un fiume in piena: «Non erano diretti a me? Non lo so, non saranno stati rivolti a me, però sono stati comunque brutti e non corretti. Il volley per fortuna è ancora uno sport pulito e faccio fatica ad accettare un comportamento simile, soprattutto perché tenuto dai nostri tifosi ed in casa. Mi hanno fatto davvero girare...». Certo, però, che se la reazione sono stati i 23 punti degli altri quattro set... «Lasciamo stare», taglia corto l'ex Foppa che questa volta un sorriso lo mostra davvero, spiegando anche il perché di quel primo parziale a scartamento ridotto. Ed anche in que- sto caso la sincerità non le fa difetto: «Sono stata un diesel, ci ho messo un po' ad entrare in partita perché ho fatto tante rotazioni senza attaccare. E se non lo faccio non faccio niente di utile per la squadra. Questo è un mio limite, lo so e ci devo lavorare sopra. Però, poi, ho ingranato ed alla fine sono contenta della mia prestazione». E di quella della squadra? «Siamo state altalenanti spiega la numero 13 biancorossa -; a tratti siamo state una schifezza, anche se bisogna dire che Firenze è stata continua difendendo tantissimo. E mentalmente questo aspetto non è stato facile da gestire». In ogni caso, alla fine è arrivata una vittoria che ci voleva dopo la débàcle di Modena: «Vero, vincere era fondamentale per chiudere bene un girone di andata in cui non abbiamo mai trovato la giusta continuità. La partita contro Firenze credo sia stata la fotografia migliore della nostra stagione: la parola giusta per descriverla finora è proprio altalenante, nel senso che sappiamo quando iniziamo a giocare ma non quando e come finiamo». In proiezione futura, però, Diouf pensa positivo: «Dipende tutto da noi, l'abbiamo già dimostrato diverse volte. Questo è un campionato più equilibrato di quelli passati, non sai mai che cosa aspettarti. L'abbinamento di Coppa Italia con Casalmaggiore? C'è poco da sperare - conclude Valentina - pensiamo a giocare come sappiamo e tutto andrà bene». Filippo Cagnardi
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