44 Sport LA PROVINCIA DI VARESE GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE 2014 C’è un nuovo Basso. E un Basso nuovo Ieri mattina è nato Tai, quarto figlio del campione cassanese: «È un cucciolo e farà il ciclista Ho preparato la prossima stagione scalando il Kilimangiaro e vivisezionando le salite di casa» della sua carriera con la maglia della Tinkoff-Saxo al fianco di FRANCESCO CAIELLI Contador con il vecchio Bjarne Ogni volta è come la prima, un po’ Riis a fare da direttore sportivo. come una vittoria al Giro. Sembra Dopo anni a fare il capitano e di provare emozioni così forti e provare a vincere i grandi giri, ora intense, impossibili da ripetere, Ivan proverà a far vincere gli altri. e invece quando ti ricapita ecco Siam curiosi anche noi. che quelle sensazioni tornano «Arrivo da una settimana belprepotenti e incapaci di invec- lissima, piena, intensa: Tai è stato chiare. Alle 9.45 di ieri mattina il la ciliegina sulla torta, ma gli ultipiccolo Tai Basso (piccolo davve- mi giorni sono stati davvero imro, 2 chili e 100 grammi di scricco- portanti. È stato a casa mia il mio lo) ha bussato al mondo: il quarto nuovo allenatore, e insieme abfiglio di Ivan e di Micaela, arrivato biamo fatto un lavoro nuovo che a fare compagnia a Domitilla, mai mi era capitato. Siamo saltati Santiago e Levante e in macchina e in un arrivato nel giorno del giorno abbiamo persuo trentasettesimo «Ho girato corso più di 400 chilocompleanno. «È un Con il Gps in il mondo metri. cucciolo e con tre mamano, ci siamo sparati schi aumenta la possima non ho tutte le salite del Varebilità che venga su un Cuvignone, mai trovato sotto: ciclista. Io punto su Campo dei Fiori, BrinTai: pesa pochissimo e una palestra zio e tutte le altre. Le sgambetta come una sezionate, così bella» abbiamo lepre». abbiamo segnato ogni dettaglio: i cambi di Scuola-asilo-fratellino pendenza, i tornanti, le curve, gli La mamma sta bene, Ivan ha fatto strappi». E questo lavoraccio a la spola tra Cassano Magnago e cosa è servito? «Servirà: il mio la clinica di Milano per portare allenatore non potrà seguirmi avanti e indietro la sua truppa: tutti i giorni, ma ora conosce alla scuola e asilo-fratellino e ritorno. perfezione le strade su cui mi alUno di questi viaggi l’ha fatto con lenerò, ogni singolo metro. Prenoi, e ovviamente ne abbiamo parerà le mie tabelle e saprà esatapprofittato per parlare un po’ di tamente quello che farò, ed è cociclismo. Che non fa mai male. me se fosse al mio fianco». «Sono contento - dice Ivan - tocco il cielo con un dito: è arrivato Tai, Tetto d’Africa e io sto scoprendo un Basso nuo- Questo significa che Basso torna vo. Non vedo l’ora di scoprire cosa al passato, giusto? «Esatto, ci avesuccederà nei prossimi mesi». Il te preso: torno a casa, d’ora in poi piatto è ricco: una nuova pagina lavorerò sulle nostre strade. Per- Ciclismo ché ho pedalato su tutte le strade del mondo, ma le salite che ci sono da noi non le ho viste da nessun’altra parte. Il Varesotto è una palestra a cielo aperto, e al di là dei periodi di ritiro io non mi muoverò più di qui». Intanto, però, torniamo a parlare di emozioni: qualche settimana fa Ivan è salito in cima al Kilimangiaro insieme ai compagni della Tinkoff. Con i suoi 5895 metri è la montagna più alta del continente africano: «Splendido, semplicemente splendido: arrivare lassù significa toccare il cielo e si provano sensazioni impossibili da descrivere. Vi basti sapere che sulla cima ho visto dei corridori, gente che ha vinto corse importantissime, piangere come bambini. Non dimenticherò mai quei giorni, e quando smetterò di correre tornerò lassù con un amico». Prima, però, c’è ancora qualche corsa da fare: «Voglio un grande finale di carriera: me lo merito, e andrò a prendermelo. Correrò come non ho mai corso, perché per la prima volta da un sacco di tempo non avrò addosso i galloni del capitano e sarò libero di provarci. Dovrò aiutare i miei compagni, certo: ma avrò anche lo spazio per togliermi qualche sacrosanta soddisfazione. Nella mia vita ho realizzato tanti sogni, ma credo di averne altri ancora da raggiungere. Io ci proverò, come sempre». E poi basta: perché quando ti è nato un figlio da poche ore c’è solo una cosa che un papà desidera. Stare con lui. 1 1 Sorrisi e coccole 2 1.Ivan Basso in un’espressione intensa, prima dell’ultima corsa in maglia Cannondale. Tra qualche giorno si aprorà un nuovo capitolo con la Tinkoff-Saxo, dove sarà al fianco di Alberto Contador 2. Ma ora Ivan ha altro a cui pensare: ieri mattina la moglie Micaela gli ha regalato la gioia di Tai, il suo quarto figlio che raggiunge Domitilla, Santiago e Levante: «Farà il ciclista» ci ha detto Basso. Unendo “gelata” a Mosca: 1-3 Ma il sogno Champions vive DINAMO MOSCA 3 UNENDO YAMAMAY 1 PARZIALI: 22-25, 25-21, 25-15, 25-19 DINAMO MOSCA: Morozova 7, V. Goncharova ne, Malova (L) ne, Markova 18, Marchenko 11, Goncharova Obmochaeva 21, Vetrova, Kosianenko 2, Fateeva ne, Tretyakova, Nazarova, Moroz 12 All. Podkopaev BUSTO: Lyubushkina 12, Degradi 4, Rania 3, Michel 3, Leonardi (L), Marcon 1, Perry, Camera, Diouf 24, Wolosz 4, Havelkova 12, Pisani 4. All. Parisi ARBITRI: Murulo (EST), Krticka (CZE) NOTE - Durata set: 27’, 27’, 23’, 28’. Dinamo. Battute vincenti: 6, sbagliate 7; ric. pos. 50% (26% perf.); attacco 38%, 7 errori; muri 18. Busto. Battute vincenti: 4, sbagliate 9; ric. pos. 51% (36% perf.); attacco 37%, 15 errori; muri 9. Volley Da come era cominciata i tifosi biancorossi avevano cominciato a pregustare il clamoroso colpaccio. Invece no, dopo aver vinto il primo set l’Unendo Yamamay si spegne alla distanza e viene domata da una Dinamo Mosca confermatasi squadra forte ma certo non imbattibile. Allo Sports Palace Druzhba finisce 3-1 per le russe, che scavalcano le farfalle nel pool C della Champions League: ora la Dinamo ha 4 punti, uno in più di Busto. La classifica del girone si completerà dopo l’incontro di oggi tra le finlandesi dell’LP Salo (al momento a 0 punti) e le tedesche del Dresdner SC (2). Partenza da favola Un kappaò, quello rimediato ieri, che lascia più di un rimpianto in casa biancorossa, visto che nel primo set la squadra di Parisi (schierata dall’inizio con Wolosz-Diouf, Lyubushkina-Pisani, Havelkova-Marcon, Leonardi) ha dimostrato di avere le armi per giocarsela quantomeno a viso aperto fino alla fine. Le farfalle sono partite benissimo, mettendo in grande difficoltà la ricezione moscovita con un servizio insidioso, al quale va aggiunto l’avvio super di Valentina Diouf (che ha chiuso la prima frazione con 11 punti a referto, e un mostruoso 92% di positività). Più in generale è piaciuto l’approccio dell’Unendo Yamamay, che per tutto il primo Approccio super primo set ok: 25-22 Secondo equilibrato fino al 20-20 set ha mostrato personalità giocando con un atteggiamento propositivo e senza alcun timore reverenziale. Non stupisce allora che il primo set si concluda sul 25-22 a favore delle farfalle, con un buon apporto in attacco anche di Degradi, subentrata a Marcon nel finale di frazione. Già dal secondo set (iniziato con Degradi ancora in campo al posto di Marcon) però il livello di qualità e di attenzione delle biancorosse comincia a calare, così come diminuisce l’efficacia del servizio: Kosianenko ha dunque gioco più facile per innescare le bocche da fuoco moscovite, a cominciare da Nataliya Goncharova, che raramente perdona. Le russe scappano subito sul 6-2 e si mantengono avanti a lungo, prime del ritorno biancorosso a metà set propiziato da un ottimo momento di Havelkova (poi decisamente ca- La partita di Busto finisce dopo 2 set Negli altri 2 ospiti quasi nulle lata negli altri due set). Il risultato resta in bilico fino al 20-20, poi le russe, continuando a giganteggiare a muro, piazzano un decisivo break di 3-0 che rompe l’equilibrio e il parziale se ne va in direzione Dinamo (Goncharova chiude il discorso sul 2521). Russe subito 10-1 e finisce presto In un certo senso la partita dell’Unendo Yamamay finisce qua, perché nelle altre due frazioni quel che di buono si era visto nella prima parte della gara evapora. Non sortisce gli effetti sperati neanche il rientro di Marcon per Degradi. Busto si disunisce, comincia a sbagliare troppo e perde la fiducia. Un circolo vizioso che permette alla squadra di Podkopaev di condurre agevolmente la terza frazione (nel finale Michel e Perry subentrano a Pisani e Diouf ) e di dominare totalmente la quarta (subito 10-1). Parisi ridisegna ancora la squadra dando spazio a Michel e Rania per Pisani e Marcon, e approfittando di un calo delle russe Busto risale addirittura a -2 (19-17), poi un’incomprensione tra Wolosz e Havelkova permette alle russe di allungare ancora, stavolta definitivamente. 1 Francesco Inguscio L’attacco di Havelkova abbatte il muro russo. Ma non basta Le nostre pagelle DIOUF SU, HAVELKOVA GIÙ LYUBUSHKINA 6,5 Le sue percentuali offensive sono ancora una volta positive (57% su 14 palloni), firma anche due muri e un ace. Ci ripetiamo: visto che in attacco ha dimostrato di saperci fare, fossimo in Wolosz la chiameremmo in causa più spesso. DEGRADI 5,5 Entra alla fine del primo set e l’impatto con la partita è buono. Poi si spegne, sbagliando molto sia in attacco che in ricezione. RANIA 5,5 Parisi la inserisce sul 9-1 di un quarto set ormai segnato. Fa quel che può in un momento di buio totale per le farfalle. MICHEL 5,5 Può attaccare solo 6 palloni e lo fa anche con una certa incisività, ma a muro latita. terzo, esce ancora nel quarto. DIOUF 6,5 Nel primo set è devastante, poi le russe cominciano a contenerla e murarla. Chiude comunque con numeri significativi: 24 punti, 2 muri, 43% di positività. La “sfida nella sfida” con Goncharova non la vede sfigurare, anche se alla fine è la russa a sorridere. WOLOSZ 5,5 Se la Dinamo stampa alla fine la bellezza di 18 muri significa che anche ieri gli attacchi biancorossi sono stati contraddistinti dalla prevedibilità. Vero che ieri sera l’unico martello biancorosso con la mano calda era Diouf, ma variare maggiormente le scelte è necessario, magari provando a fidarsi di più delle centrali (soprattutto Lyubushkina). LEONARDI 6 Non è sui livelli super delle giornate migliori, ma è tra le meno responsabili del ko. HAVELKOVA 5,5 Brilla a metà del secondo set, quando propizia il momentaneo ritorno di Busto. Poi tanti errori (grave l’incomprensione con Wolosz nel quarto set, con Busto in clamorosa rimonta). MARCON 5,5 Serata no per la capitana, in difficoltà sia in ricezione (2 ace subiti) sia in attacco. Alla fine del primo set lascia spazio a Degradi, rientra nel PISANI 5,5 In attacco viene praticamente ignorata. Mette giù la palla 3 volte su 4 attacchi, più un ace, ma fatica a muro. F.ING.
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