CRONACHE Corriere della Sera Martedì 7 Ottobre 2014 27 Il team Sono 14 le azzurre della Nazionale italiana di pallavolo allenate da Marco Bonitta: Francesca Piccinini, Eleonora Lo Bianco, Paola Cardullo, Nadia Centoni, Antonella Del Core, Valentina Arrighetti, Carolina Del Pilar Costagrande, Noemi Signorile, Monica De Gennaro, Raphaela Folie, Francesca Ferretti, Cristina Chirichella, Caterina Bosetti e Valentina Diouf Nella terza fase dei Mondiali di Italy 2014 incontreranno domani alle 20 le vice campionesse olimpiche statunitensi al Forum di Assago, e venerdì (alle 20) le russe, campionesse mondiali ed europee La storia di Gaia Piccardi Pochi tatuaggi, più libri che Facebook Il sogno delle ragazze della pallavolo In Nazionale ventenni e mogli, napoletane e bolzanine. «Ci aiutiamo e sopportiamo» Erano ragazze da calendario, un paio di monadi bionde di talento e di coscia lunga, con il sorriso Durban's, più tutte le altre. Sono diventate una squadra. Chiedete all’Italia di Marco Bonitta, il c.t. specialista dell’improbabile passato dall’esonero a furor di donne (2006) a una stanza dell’Nh Hotel di Assago con vista sul sogno mondiale, come si trasformano quattordici femmine scatenate in un progetto condiviso, e vi risponderà così: «Ho chiesto a titolari e riserve, veterane e debuttanti, la stessa cosa: giocare per un mese ogni partita di pallavolo come se fosse l’ultima». Il patto d’acciaio sta funzionando. Lasciati a casa personalismi, ruggini e vecchi merletti, l’Italia è sbarcata ieri mattina a Milano per le finali del Mondiale (quarti da domani al Forum, si comincia contro gli Usa) da prima della classe, con otto vittorie e solo una sconfitta al tiebreak in cambusa, cambiando ogni volta la formazione perché ciascuna azzurra si sentisse indispensabile e provvisoria allo stesso tempo, dalla sempiterna capitana Francesca Piccinini, quarto Mondiale come Eleonora Lo Bianco, unica reduce delle ribelli che pretesero la testa di Bonitta («Ci siamo parlati, abbiamo chiarito. Oggi siamo molto cambiati sia io che lei» spiega l’ex sergente di ferro, romagnolo spigoloso: solo piadina, niente squacquerone), a Cristina Chirichella, 20 anni, che per otto giorni soffia il primato di più giovane a Caterina Bosetti, la giallista del gruppo. «La mia Italia mi piace tutta, da nord a sud» gongola il c.t. che sotto il bandierone ha riunito napoletane esuberanti (De Gennaro, Del Core e Chirichella, il trio del «jamme» a fine partita, alternativa del «daje») e altoatesine al debutto iridato (Raphaela Folie, decisiva nel partitone contro la Cina), piemontesi tascabili (Paola Cardullo, 162 cm) e martelli sconfinati (Valentina Diouf, 2.02, mamma milanese e papà del Senegal, detta «fiocco» perché dopo una schiacciata atterra lenta e leggera come la neve), scapole (Noemi Signorile ha occhi solo per Macchia, il pastore australiano con cui parla via Skype) e coniugate (Nadia Centoni e Antonella Del Core). Hanno soprannomi da cartone animato — molte vocazioni, in effetti, partirono proprio da Mimì, Mila e Shiro: è storia — la Cardu, la Picci, la Moki, la Vale, la Cate e la Ele, ma vite da professioniste: in giro per la confraternita del volley, durante questa maratona mondiale che domenica arriverà al capolinea sperando in un deja vu dell’oro di Berlino 2002, circolano pochi tatuaggi e ancor meno fidanzati, le ragazze sono social con moderazione (Instagram e Twitter, snobbato Facebook) e, che bella notizia, amano i libri. La Diouf sta leggendo l’ultimo di Donato Carrisi, la Costagran- I ministri Giannini e Martina Attesi a Expo 2 milioni di studenti: per loro biglietti a 10 euro All’Expo si attendono oltre due milioni di studenti e le scuole si stanno organizzando: prenotando la visita didattica, proponendo attività che entrano nel percorso curricolare, ma anche partecipando ai concorsi del ministero o degli Uffici scolastici regionali. Per questo, è stato annunciato ieri dai ministri Stefania Giannini e Maurizio Martina, insieme a Piero Galli, direttore generale della divisione eventi di Expo, che il biglietto d’ingresso per le scuole che visiteranno l’esposizione è scontato a 10 euro. Expo ha inoltre preparato alcuni percorsi didattici diversi a seconda delle fasce d’età, per orientare sulla base delle esigenze di ogni classe. A supporto di insegnanti e dirigenti scolastici, sono a disposizione l’indirizzo e-mail [email protected] per le informazioni e [email protected] per prenotare la visita. Inoltre, sul sito dedicato al Progetto Scuola (www.progettoscuola.expo2015.org) è possibile dialogare virtualmente con la mascotte Foody e acquisire informazioni e materiali (video, interviste, paper, corsi di formazione) per partecipare in maniera attiva al programma e approfondire i temi durante le lezioni in classe. 533 Le presenze in Nazionale di Eleonora Lo Bianco, il record per l’Italia 2,02 Metri l’altezza di Valentina Diouf, la nostra giocatrice più alta 20 Anni l’età delle due più giovani: Caterina Bosetti e Cristina Chirichella © RIPRODUZIONE RISERVATA de Sveva Casati Modigliani, il preferito della Centoni è Carlos Ruiz Zafòn, e che la Chirichella non veda l’ora di festeggiare una medaglia con l’adorata pizza ripiena di salsiccia e friarielli è comprensibile: il ritiro dura da agosto e Bonitta ha alzato le barricate dopo il flop dei colleghi maschi nel loro Mondiale, perché nel gineceo nessuno lo ammette ma la voglia di marcare la differenza, espugnando Milano, è una corrente elettrica che attraversa le sorelle d’Italia insieme al sangue e agli schemi che le irrorano. Segreti non ce ne sono. Scaramanzie e piccoli riti sì, tanti (la Lo Bianco si allaccia le scarpe con nodi particolari, «da scarponi da sci»). Non andranno in vacanza insieme, ma unite, per altri cinque giorni, saranno un corpo unico. «Ci aiutiamo, sosteniamo, supportiamo e sopportiamo — racconta pennellona Diouf dall’alto di una simpatia non comune —. Ogni pallone che abbiamo toccato fin qui è stato una festa». Piccole donne sono cresciute. La favola, quella di un Mondiale in casa da difendere dagli artigli di Usa, Russia, Brasile, Cina e Repubblica Dominicana, può cominciare. © RIPRODUZIONE RISERVATA Chat e testi per la scuola digitale «Scatola magica» scova tumori L’ambiente integrato «Mystudio» con tutti i manuali Rcs Crea un avatar tridimensionale del corpo del paziente Registro elettronico, esercitazioni personalizzate, libri di testo digitali, chat per scambiarsi consigli ed opinioni, lezioni interattive: sono solo alcune delle possibilità che offre MyStudio, il primo ambiente integrato per la didattica digitale lanciato dal gruppo Rcs. Gli studenti di tutte le età — dalla scuola elementare fino alle superiori — potranno, semplicemente registrandosi su Rcs Education, entrare nella versione «virtuale» della propria scuola, interagendo con professori e compagni di classe e condividendo con loro dubbi e approfondimenti. I docenti, a loro volta, potranno usare la piattaforma come un’estensione dell’aula al di là degli orari scolastici, mettendo on line calendari, piani di studio, lezioni, esercitazioni, e colloquiando con i ragazzi e le ragazze anche singolarmente. MyStudio, che è accessibile da Pc e Mac, e da tablet iOS e Android, è una sorta di «mondo protetto» dove insegnanti e studenti possono L’iniziativa Tra i servizi offerti anche il registro elettronico e le esercitazioni incontrarsi senza le incognite del web, e soprattutto dove le classi possono condividere materiali e discussioni al riparo di occhi indiscreti. Non è il primo esperimento di questo tipo: moltissime scuole 2.0, soprattutto licei, utilizzano già piattaforme interattive simili. Ma Mystudio prova ad offrire qualcosa in più: mette a disposizione tutti i libri di testo Rcs, in versione digitale interattiva, e permette di accedere a Mosaico, il primo motore di ricerca semantica per il mondo della scuola: un’enciclopedia a portata di clic. Va. San. © RIPRODUZIONE RISERVATA Se negli Usa Elizabeth Holmes sta mettendo a punto un test unico per la maggior parte delle malattie da effettuare con una sola goccia di sangue, in Italia l’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano è pronto a rivoluzionare la diagnosi ultra precoce della maggior parte dei tumori. Senza radiazioni né mezzi di contrasto, si crea una sorta di avatar degli organi di una persona in 15-20 minuti. Basta entrare in una «scatola magica» per vedere i tumori all’inizio (3-4 millimetri). Compresi quelli (pancreas, rene, fegato, ossa, linfomi) che sfuggono a diagnosi precoci. Prima si scoprono, prima possono essere trattati con il massimo di possibilità di guarigione. La nuova macchina estende le potenzialità della Diffusion Whole-Body: un esame studiato dalla radiologia dello Ieo, guidata da Massimo Bellomi, che sta cambiando la diagnostica per immagini in oncologia. Una risonanza magnetica che crea immagini tri- Allo Ieo di Milano Debutta l’apparecchio per diagnosi ultra precoci: scopre cancri di 3-4 millimetri dimensionali e panoramiche dell’intero corpo. Già utilizzata allo Ieo in più di 400 malati, ora pronta anche per la prevenzione. Due milioni e mezzo di euro il costo della «scatola magica». E parte una campagna di sms solidali per la Fondazione Ieo, presieduta dalla direttrice di Vogue-Italia Franca Sozzani: «Vogliamo promuovere la cultura della prevenzione all’interno delle relazioni familiari, amichevoli, sociali, lavorative». Anche il mondo della moda, con stile, scende in campo senza paura della parola cancro. Mario Pappagallo @Mariopaps © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8727381
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