Attachment Complex Systems

Rivista semestRale
vol. 1 - N. 2 - luglio 2014
ASC è stata autorizzata col N. 186/2013 della Cancelleria
del Tribunale di Roma, iscritta il 10 luglio 2013
Direttore Responsabile: Gennaro Scione - Copyright 2014 by Scione Editore
Costo di questo numero: € 20,00
abbonamento annuale (due volumi): € 38,00
Per la sottoscrizione degli abbonamenti, per acquistare fascicoli arretrati e ulteriori informazioni
telefonare a: (06) 96848370 o (328) 9145071 o inviare una e-mail a: [email protected]
indicando chiaramente il nome della rivista.
Diritti riservati: SCIONE EDITORE ROMA
Segreteria e Amministrazione (Administrative Office):
Rosaria Argenta, Scione Editore, Circonvallazione Appia 50, 00179 Roma, Italy
tel. 06 96848370; cell. 328 9145071; e-mail: [email protected]
Sede:
Circonvallazione Appia, 50
00179 Roma
Deposito: Piazza Belvedere, 1
81040 Camino - Rocca D’Evandro (CE)
www.scione.it
© copyright Scione Editore Roma
Grafica: [email protected]
tipografia: arti Grafiche la moderna - Roma
Finito di stampare: luglio 2014
Vol. 1 - N. 2 - luglio 2014
Ae ttaccamento
Sistemi
Complessi
Attachment
and
Complex Systems
Editor:
Grazia Attili
SCIONE EDITORE ROMA
ATTACCAMENTO E SISTEMI COMPLESSI (ASC)
Attachment and Complex Systems
Editor-in-chief:
Grazia Attili
Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche,
Sapienza Università di Roma, Corso d’Italia 38a, 00198 Roma, Italy
e-mail: [email protected]
Executive editors: Lorenza Di Pentima e Alessandro Toni
Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche
Sapienza Università di Roma, Corso d’Italia 38a, 00198 Roma, Italy
e-mail: [email protected]
Editorial Board:
International Scientific Board:
Massimo Ammaniti, Sapienza Università di Roma, Italy
Lavinia Barone, Università di Pavia, Italy
Rosalinda Cassibba, Università di Bari, Italy
Nino Dazzi, Sapienza Università di Roma, Italy
Paola Di Blasio, Università Cattolica di Milano, Italy
Alida Lo Coco, Università di Palermo, Italy
Angelo Picardi, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italy
Matteo Selvini, Scuola di Psicoterapia
Elena Camisasca, Italy
Karin Grossmann, Germany
Klaus Grossmann, Germany
Marinus van Ijzendoorn, The Netherlands
Giovanni Liotti, Italy
Marco Marchetti, Italy
Mario Mikulincer, Israel
Antonio Roazzi, Brazil
Barry Schneider, Canada
Howard Steele, USA
Renata Tambelli, Italy
“M. Selvini Palazzoli”, Milano, Italy
Alfonso Troisi, Università di Tor Vergata, Roma, Italy
Scopi
ASC intende porsi come uno spazio nel quale si possano presentare e discutere lavori che declinino a livello empirico, teorico e applicativo i costrutti inerenti la teoria dell’attaccamento.
La rivista, pensata per promuovere all’interno di questo paradigma la comprensione di quel
sistema complesso che è l’essere umano, con le sue emozioni, cognizioni e processi mentali che
derivano dai contesti sociali e relazionali in cui è inserito, si propone di adottare una prospettiva
multidisciplinare. Verranno pertanto pubblicati articoli provenienti da settori scientifici diversi
quali l’etologia, la psicologia evoluzionistica, la psicologia sociale, la psicologia dello sviluppo,
la psichiatria, la psicoterapia e la psicologia clinica, la psicopatologia, le neuroscienze, la criminologia, la biologia evoluzionistica, la sociologia, l’antropologia purché questi lavori abbiano
come punto di riferimento il framework di Bowlby.
ASC si pone come a peer reviewed journal e pubblica lavori in italiano e in inglese. In questo
ultimo caso gli autori dovranno impegnarsi a far rivedere il loro contributo da un lettore di madre
lingua inglese.
La rivista esce due volte l’anno; è presente nel catalogo dei periodici Medias, su Google Scholar
e quando possibile si inizierà la procedura per l’indicizzazione su Scopus Bibliographic Database
e Psyc-INFO.
Volume 1, numero 2, luglio 2014
INDICE / CONTENTS
Editoriale/ Editorial
7
Il secondo numero di ASC
(The second issue of ASC)
Grazia Attili
Rassegne e discussioni teoriche/
Reviews and theoretical discussions
11
Attaccamento, empatia e neuroscienze
(Attachment, empathy and neuroscience)
Massimo Ammaniti, Renata Tambelli, Cristina Trentini
33
Father-child attachment as central to the CENOF Research Study
(L’attaccamento padre-bambino come tema centrale nel progetto di ricerca
del Central European Network on Fatherhood, CENOF)
Lieselotte Ahnert, Barbara Supper, CENOF
43
Nascita pretermine e attaccamento:
Stili di interazione e profili psicologici
(Preterm birth and attachment: Styles of interaction and psychological profiles)
Rita B. Ardito, Benedetta Vicino, Mauro Adenzato
57
La tossicodipendenza materna: Il legame madre-bambino
e modelli di intervento basati sull’attaccamento
(Maternal drug addiction: Mother-child relationship
and attachment-informed interventions)
Micol Parolin, Alessandra Simonelli
6 – Indice/Contents
Ricerche/ Empirical articles
81
Il leader è mamma: Attaccamento, leadership
e burnout nei luoghi di lavoro
(The leader is a mother: Attachment, leadership
and burnout in work organizations)
Grazia Attili, Lorenza Di Pentima, Alessandro Toni
Casi clinici/ Clinical case studies
103
Il partner delle mamme fragili: Le difficoltà della relazione
coniugale come fattore di disorganizzazione dell’attaccamento
(Fragile mothers’ partners: Difficulties in couple relationships
as an element of disorganized attachment)
Stefano Cirillo
Casi criminologici e forensi/
Criminological and forensic case studies
115
Follia omicida, attaccamento e rabbia in un killer seriale:
Il caso di P.
(Madness, attachment and anger in a serial murder: The case of P.)
Silvio Ciappi
Recensioni e iniziative congressuali/
Book rewiews and conferences
131
Recensioni
(Book reviewes)
Lorenza Di Pentima e Alessandro Toni
136
Iniziative e convegni
(Conferences)
Lorenza Di Pentima e Alessandro Toni
Editoriale/ Editorial
Il secondo numero di ASC
Grazia Attili *
The second issue of ASC
The second issue of Attaccamento e Sistemi Complessi, ASC (Attachment and Complex
Systems) offers a wide range of contributions coming from the different fields where
attachment theory finds both empirical evidence and clinical application. The first paper
(by Ammaniti, Tambelli and Trentini) reports studies aimed to document the extent to
which primary experiences affect cerebral structures and functions that are involved in
the capacity for empathy and socio-emotional behavior. The interconnections between
brain structures and emotional regulation is as well one of the topics of the second
review (by Ahnert, Supper and CENOF) even though it focuses on the importance of
father-child attachments as far as concerns infants and preschool children development.
The contribution by Ardito, Vicino and Adenzato and that one by Parolin and Simonelli
aim to review clinical and research studies addressing two conditions that are risk
factors for a child development: being a preterm child or having a mother who is drug
addicted. In this issue of ASC two clinical papers are found as well, one, by Cirillo, describing several types of fragile mothers whose mental states are put at risk by having
aggressive, unfaithful, apparently rescuing partners, and one by Ciappi that gives an
unique contribution by analyzing the link between early attachment experiences and
delinquent behavior in an Italian serial killer. Finally, it is present a research article by
Attili, Di Pentima and Toni devoted to study the relations between attachment mental
states, leadership styles and burnout and, as a new topic in this field, the differential
role of attachment in case the leader is a woman instead than a man.
Il secondo numero di Attaccamento e Sistemi Complessi, ASC (Attachment and
Complex Systems) offre un panorama estremamente articolato dei vari ambiti nei quali
viene utilizzata la teoria di Bowlby e si pone come luogo in cui vengono discusse le
tendenze più recenti, per ciò che concerne l’attaccamento, non solo nella ricerca ma
anche nella clinica. Da una parte l’enfasi di alcuni contributi è sul come e fino a che
punto le prime esperienze di accudimento vadano ad incidere sulla neurobiologia del
cervello, dall’altra vengono riportati gli effetti sullo stato della mente degli adulti e dei
bambini di forme di caregiving alterate da alcuni stati psicopatologici della madre o da
situazioni anomale collegate alla nascita. In due articoli vengono illustrati dei casi, clinici e giudiziari, le cui interpretazioni ben utilizzano i costrutti di Bowlby e, nell’unico
contributo di ricerca qui presente, si affronta una tematica completamente nuova in Ita* Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, “Sapienza” Università di Roma. Italy.
* ASC: Editor-in-chief
Indirizzare le richieste a:
Grazia Attili, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, “Sapienza” Università di Roma.
Corso d’Italia 38 a, 00198 Roma, Italy. [email protected]
Attaccamento e Sistemi Complessi (Attachment and Complex Systems), Vol. 1, n. 2, luglio 2014, pp. 7-9
ISSN 2283-8279 - © 2014 Scione Editore Roma
8 – Attili
lia e poco trattata a livello internazionale, l’effetto dei modelli mentali dell’attaccamento
sulla percezione della leadership e del burnout da parte dei follower e, come contributo
unico a livello mondiale, si analizzano le differenze, in queste dimensioni, dovute alla
presenza di un leader donna piuttosto che uomo.
L’articolo di Ammaniti, Tambelli e Trentini, mostra come la ricerca sull’attaccamento si avvalga ora del contributo delle neuroscienze così che è possibile individuare
i rapporti e le interconnessioni tra mente e cervello; gli studi passati in rassegna danno
conto dei meccanismi che fanno sì che le strutture e le funzioni cerebrali, in particolar
modo quelle riconducibili all’emisfero destro, vengano plasmate dalle prime esperienze
infantili; pertanto i modelli operativi interni, che da queste derivano, modulano le emozioni e la possibilità di provare empatia in quanto esse vanno ad incidere sulle particolari aree del cervello deputate alle capacità empatiche. I sistemi cerebrali di regolazione
affettiva del neonato appaiono, quindi, come regolati dall’esterno dal cervello del caregiver dato che madre e bambino costituiscono una sorta di sistema sovraordinato,
basato su processi cerebrali e chimici interdipendenti.
Anche il secondo contributo, di Ahnert, Supper e CENOF, richiama l’attenzione
sui circuiti cerebrali collegati alla regolazione delle emozioni in età infantile, ma collega
questa alla possibilità e capacità di gestire lo stress mostrando come a tal fine sia centrale il ruolo del padre non solo in età neonatale ma anche in età prescolare. Nel presentare un complesso progetto di ricerca, lanciato dal Central European Network on
Fatherhood, le autrici si soffermano, in particolare, su quella parte di questo programma
(che si articola in sei sottoprogetti mirati a scandagliare la paternità in tutte le sue sfaccettature), che evidenzia l’intercorrelazione tra funzionamento del cervello, gestione
dello stress e qualità dell’accudimento, e sottolineano come il contributo del legame di
attaccamento padre-bambino sia essenziale per la gestione dello stress, in particolar
modo quando si verifica una nascita pretermine.
Ed è ai bambini nati prematuri che è dedicato il lavoro di Ardito, Vicino e Adenzato, il quale passa in rassegna le tante ricerche che danno evidenza empirica a come
una nascita prematura rappresenti sia per la madre che per il padre una forte esperienza
traumatica la quale non può non avere un’incidenza sulla qualità dell’attaccamento
e sugli stili di interazione, in particolare madre-bambino. Gli effetti sul piccolo di una
nascita pretermine, per ciò che concerne il suo sviluppo cognitivo e comportamentale,
vengono pertanto interpretati alla luce dell’intersezione di molte variabili che tengano
conto non solo degli aspetti più propriamente legati alle condizioni del bambino alla
nascita, ma anche di quelli riconducibili alla sensibilità materna, allo stato della mente
rispetto all’attaccamento della madre, alle condizioni socioeconomiche e al supporto
sociale di cui gode la famiglia.
Le condizioni di vulnerabilità legate allo stato della madre e a quello del piccolo
sono il tema della rassegna di Parolin e Simonelli, le quali forniscono un panorama
delle ricerche condotte su campioni costituiti da madri tossicodipendenti e i loro figli
al fine di evidenziare le varie forme dell’insicurezza, per ciò che concerne l’attaccamento, sia negli assetti mentali delle donne che in quelli dei loro figli. Particolarmente
interessante è la proposizione dei progetti di intervento che in questo ambito sono stati
messi a punto per promuovere la sensibilità materna e forme di caregiving adeguate,
modelli che in parte richiamano quelli già esistenti, utilizzati finora come forma di preAttaccamento e Sistemi Complessi (Attachment and Complex Systems), Vol. 1, n. 2, luglio 2014, pp. 7-9
Il secondo numero di ASC – 9
venzione ed intervento in campioni clinici e non clinici, e che in parte tengono conto
della specificità di questi gruppi dove è la diade madre tossicodipendente-bambino ad
essere il focus del trattamento.
Completamente nuovi, rispetto al primo numero, sono i contributi di valutazione
più propriamente clinica. In uno, di Cirillo, sono riportati una serie di casi di madri
fragili i cui assetti mentali rispetto all’attaccamento virano facilmente verso la disorganizzazione a causa della presenza, accanto ad esse, di partner, che lungi dall’esser
supportivi, si pongono come aggressivi, trascuranti, sminuenti e svalorizzanti, traditori
o a loro volta fragili, così da indurre in queste donne forme di accudimento, nei riguardi
dei loro figli, che portano i piccoli ad essere spaventati in quanto sono le loro stesse
madri ad essere spaventate e pertanto spaventanti. Unico, poi, nel panorama dei lavori
e degli studi sull’attaccamento, l’articolo di Ciappi, che utilizza per primo il framework
dell’attaccamento per dar conto degli assetti mentali di un delinquente, nello specifico
un omicida seriale; il contributo di Ciappi si colloca, infatti, in un ambito, quello giudiziario e forense, stranamente trascurato dagli studiosi, malgrado sia stato Bowlby
stesso, con il suo Fourty-Four Juvenile Thieves (1944), a richiamare l’attenzione
sull’associazione tra assenza o carenza di cure materne e comportamento deviante e
delinquenziale. La follia omicida, in questo caso, il caso di P., è descritta nella sua
evoluzione come esito di esperienze infantili aberranti così che P. si abbandona ai
suoi raptus in preda ad una vera e propria disorganizzazione dell’attaccamento.
In questo numero di ASC è presente un solo contributo di ricerca, di Attili, Di Pentima e Toni, che, tuttavia, apre la strada in Italia ad un nuovo filone di studi, quello dei
rapporti tra attaccamento, leadership e burnout, tema che è stato affrontato in tempi relativamente recenti solo da poche ricerche, condotte per lo più in Israele e in unità di
combattimento. In questo lavoro, gli autori non solo danno conto della complessità
delle relazioni leader-follower nel loro essere modulate dai modelli mentali dell’attaccamento di entrambi ma mostrano, anche, come stili di leadership empowering, se utilizzati da individui sicuri, sono fattori di protezione rispetto al burnout dei dipendenti.
Vengono, poi, analizzate, per la prima volta sia a livello nazionale che internazionale,
le differenze nella leadership e nel burnout da ricondurre alla presenza di un leader
donna piuttosto che uomo e viene rintracciato l’effetto discriminante, per entrambe le
dimensioni, dovuto agli assetti mentali dell’attaccamento.
Come già altre volte sottolineato, ASC vuol essere un forum di discussione internazionale. A tal fine, in questo numero, ogni articolo è corredato non solo di un breve
abstract in italiano e di uno in inglese ma anche, alla fine del testo, di un long abstract,
in inglese se il contributo è in italiano, in italiano se il lavoro è in inglese.
Attaccamento e Sistemi Complessi (Attachment and Complex Systems), Vol. 1, n. 2, luglio 2014, pp. 7-9