progetto multidisciplinare S

REGIONE PIEMONTE
ASL
PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO DELL’ALUNNO
Nome S.
Cognome ……….. Nato a ………………. Il …………. Residente a ……….
Scuola di ………………………
DIAGNOSI CLINICA
1
ICD 10_
2
ICD 10
3
ICD 10
4
ICD 10_
5
ICD 10_
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L’ALUNNO PRESENTA
DISABILITA’
NECESSITA’ EDUCATIVA SPECIALE
L’ALUNNO NECESSITA
Assistenza sanitaria a scuola
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
o Specificare
Utilizzo di prodotti, adattamenti ambientali e tecnologie
o Specificare
Assistenza di base (CCNL Comparto Scuola)
o Specificare
Assistenza Specialistica (nota 30/XI/2001 prot. 3390)
o Specificare
FUNZIONI CORPOREE (ICF)
Descrivete l’entità solo delle menomazioni significative delle funzioni corporee. Descrivete
solo gli eventuali punti di forza significativi nell’ambito delle funzioni corporee. Utilizzate
come traccia l’elenco delle funzioni corporee della checklist ICF-OMS (4a- checkICF).
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STRUTTURE CORPOREE (ICF)
Descrivete le caratteristiche solo delle menomazioni significative di cui si ha documentata
evidenza.
(Questa sezione è finalizzata alla segnalazione dell’esistenza di un problema anatomico
importante per il funzionamento).
Utilizzate come traccia l’elenco delle funzioni corporee della checklist ICF-OMS (4a-checkICF )
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ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE (ICF)
Descrivete solo l’entità delle limitazioni delle attività e restrizione della partecipazione che
appaiono significative per la persona.
Utilizzando il medesimo elenco descrivete solo eventuali, significativi, punti di forza in attività e
partecipazione del soggetto.
La descrizione della limitazione della attività e della restrizione della partecipazione deve
essere fatta in termini di Capacità e di Performance.
Utilizzate come traccia la Lista di codici di A&P allegata (4b-ListaA&P)
d1. APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE
ll ritardo cognitivo e motorio GRAVE non consente a S.di utilizzare gli oggetti.
E' indispensabile l’aiuto di un adulto che lo accompagni e gli faccia fare tutte le esperienze. L'unica modalità
adottata da S. è quella di avvicinarsi con la bocca agli oggetti che l'adulto gli mette nelle mani e aiuta a
sostenere.
d2. COMPITI E RICHIESTE GENERALI
Non è in grado di intraprendere nessun compito in autonomia. L'adulto cerca di renderlo partecipe alle routine
attraverso continue sollecitazioni. S. risponde attraverso il corpo (postura , sorriso , pianto..) alle situazioni
nuove e di routine.
d3. COMUNICAZIONE
Il linguaggio verbale è assente.
S.comunica con lo sguardo e con il corpo. Dimostra disagio e fastidio chiudendo gli occhi e piegandosi su se
stesso, manifesta il suo benessere con “gridolini”, “vocalizzi” e viceversa il suo malessere con il pianto.
d4. MOBILITA’
La motricità è notevolmente compromessa, non ha possibilità di muoversi da solo nello spazio, non deambula,
non riesce a mantenere la posizione seduta in modo autonomo, usa le mani solo per portarsele alla bocca in
modo stereotipato.
Necessita di un busto, un “guscio contenitore” e un ausilio (panda) per gli spostamenti. Ha costantemente
bisogno di un adulto che si occupi di lui, gli faccia cambiare postura, privilegiando la posizione distesa.
d5. CURA DELLA PROPRIA PERSONA
S. non ha nessuna autonomia, quindi in ogni attività deve essere accompagnato da un adulto.
Ha importanti problemi di deglutizione, l'alimentazione è quella di un bambino piccolo, gli alimenti devono
essere frullati e deve essere imboccato; mangia e beve poco. Non possiede il controllo sfinterico.
d6. VITA DOMESTICA
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d7. INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI
La relazione con i compagni è buona: tollera volentieri la vicinanza dei bambini, che lo coccolano e lo
accarezzano, ed esprime i suoi sentimenti nei confronti di questi “contatti” con un sorriso, oppure mettendosi
a “brontolare”.
Dimostra fastidio (arriccia gli occhi) se i compagni si muovono troppo o fanno tanto rumore. Il tutto è facilitato
dalla mediazione dell’adulto.
d8. AREE DI VITA PRINCIPALI
d9. VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITA’
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FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI (ICF)
Descrivete l’entità dell’impatto, quando questo sia significativo, dei fattori ambientali sul
funzionamento
Vanno descritti solo i fattori ambientali che impattano negativamente o positivamente sul
funzionamento della persona in termini di miglioramento o peggioramento della Performance
rispetto alla Capacità
Utilizzate come traccia l’elenco dei fattori ambientali della Checklist ICF (4a-checkICF)
e1 . PRODOTTI E TECNOLOGIA
e110 Prodotto e sostanze per il consumo personale.
e1101: S. è in cura farmacologica: assume farmaci antiepilettici. A causa di maggiori crisi il medico ha
cambiato il farmaco ed è in corso un controllo per verificare il dosaggio.
e1100 cibo: L'alimentazione deve essere omogeneizzata.
e120 Prodotti e tecnologie per la mobilità e il trasporto personali in ambienti interni ed esterni.
Necessita di un passeggino, per gli spostamenti esterni ed un “panda” per una corretta postura, le
attività e il pranzo e gli spostamenti all'interno della scuola.
e2. AMBIENTE NATURALI E CAMBIAMENTI EFFETTUATI DALL’UOMO
e3. RELAZIONI E SOSTEGNO SOCIALE
e315 Famiglia allargata.
e325 La famiglia può contare su una buona disponibilità di parenti e amici.
e340 Al pomeriggio è stato assegnato un aiuto a casa di un'ora al giorno.
e355 Operatori sanitari.
e4. ATTEGGIAMENTI
e5. SERVIZI, SISTEMI E POLITICHE
e570 Servizi, sistemi e politiche previdenziali/ assistenziali.
La famiglia è seguita dal servizio sociale.
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-FATTORI CONTESTUALI PERSONALI (lCF)
Fate una descrizione sintetica del soggetto e di ogni altra informazione rilevante non descritta in
precedenza.
Includete tutti i Fattori Personali che possono avere un impatto sullo stato funzionale (es. stile di
vita, abitudini, contesto sociale, educazione, eventi della vita, ecc) non descrivibili nelle
dimensioni precedentemente prese in esame.
S. è molto seguito dai genitori; ha due fratelli più grandi che si prendono anch'essi cura di lui. E'
sottoposto a periodici accertamenti clinici all'ospedale. Nel mese di marzo è stato ricoverato alcuni
giorni all'ospedale a causa di febbre molto alta.
Si alternano giorni in cui il bambino è più stabile a giorni in cui la mamma ci comunica che non ha
mangiato e non ha dormito e di conseguenza a scuola viene alterata la routine quotidiana (dorme più
del solito e/o mangia molto poco). Ultimamente dopo alcuni esami è stato cambiato il farmaco
antiepilettico, aumentando anche il dosaggio; questo crea preoccupazione sia alla mamma che alle
figure che operano all'interno della sezione. S., non avendo il controllo sfinterico utilizza il pannolino
e viene cambiato indistintamente dalle insegnanti, dalle OSS e dalle operatrici scolastiche (necessita
di due figure per il cambio).
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PROGETTO MULTIDISCIPLINARE (definizione delle strategie generali da rivedere annualmente
comprendente gli ambiti condivisi su cui lavorare a livello multidisciplinare nel periodo
considerato da dettagliare a livello di PEI o altri progetti conseguenti.. )
A) LE COSE PIÙ IMPORTANTI DA FARE (descritti con categorie ICF)
-Guardare
-Ascoltare
-Eseguire la routine quotidiana
-Comunicare con - ricevere messaggi verbali.
-Comunicare con - ricevere messaggi non verbali
-Produrre messaggi non verbali
-Mantenere una posizione corporea
-Mangiare
-Bere
-Interazioni interpersonali semplici
-Coinvolgimento nel gioco
B) OBIETTIVI (di carattere generale condivisi ed eventualmente ripartiti in più anni, La
specificazione degli obiettivi comprende la sezione risultati attesi. La descrizione degli obiettivi
potrebbe essere libera, riportando però riferimento alle categorie ICF)
Gli obiettivi generali sono:
ñ Vivere in modo sereno l’ambiente scolastico.
ñ Creare una routine quotidiana che tenga presente i suoi tempi e le sue necessità.
ñ Riconoscere le persone e reagire al suon della voce.
ñ Costruire rapporti di empatia con gli adulti e i compagni.
ñ Rispondere agli stimoli con un'espressione visiva condivisa.
ñ Esprimere con le espressioni del viso, il piacere e/o il dissenso.
ñ Condividere il momento del pranzo con i compagni, con un pasto personalizzato e cibo
omogeneizzato.
ñ Favorire gli spostamenti all'interno della sezione e della scuola.
C) AZIONI SOCIO SANITARIE ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA
(riportare AD ESEMPIO i trattamenti o le azioni attivate).
-Riabilitazione logopedica, presso l’ASL…….., valutazioni periodiche
-Riabilitazione fisioterapica presso l’ASL……….., con frequenza a cicli.
D) REFERENTE SANITARIO DEL CASO
Neuropsichiatra infantile Dott. …………………………………..
E) REFERENTI/RESPONSABILI PER I VARI INTERVENTI
Logopedista Dott.ssa ……………………..
Fisioterapista Dott.ssa ………………..
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G) IDONEITA’ ALLA FREQUENZA DELLE STRUTTURE FORMATIVE IN CUI SIANO
PREVISTE ATTIVITA’ DI LABORATORI( Istituti Tecnici Professionali ed Artistici e
Formazione Professionale) (richiesta in relazione all’incolumità dell’alunno/a –CM 400 del
31/12/91):
Questo documento è sottoposto al Segreto professionale (art. 622 C. P.)
IL referente del caso
(Ente)
(Qualifica)
(firma)
I componenti l’equipe multidisciplinare
(Ente)
(Qualifica)
(firma)
(Ente)
(Qualifica)
(firma)
(Ente)
(Qualifica)
(firma)
(Ente)
(Qualifica)
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(Qualifica)
(firma)
(Ente)
(Qualifica)
(firma)
I/Il genitore/i
Il responsabile della Unità multidisciplinare
, lì _ _ / _ _ / _ _ _ _
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