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DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Giovedì, 28 agosto 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Giovedì, 28 agosto 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
28/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17
Papa Francesco a Redipuglia: esauriti i manifesti
28/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
Dibattito no­stop sul mini­rigassificatore
28/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 29
"Raze", 43 appuntamenti musicali
28/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 30
Ex caserma, via il primo pezzo di muro
28/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 31
Boom di iscrizioni all' istituto agrario Brignoli
28/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36
Mostra su Saksida visita e orario prolungato
28/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 22
Ex inceneritore, analisi sui livelli di inquinamento
28/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 22
Rifiuti, quasi pronto il centro di raccolta
28/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 23
Aeroporto, ecco le prove delle bonifiche
28/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 24
Abbattuto il primo muro dell' Amadio
28/08/2014 Messaggero Veneto Pagina 19
Messa del Papa a Redipuglia corsa per uno dei mille posti
28/08/2014 Primorski
Obina ne namerava odstraniti kolib ob Soi
28/08/2014 Primorski
V upravni svet konzorcija so imenovali Slovenko
28/08/2014 Primorski
Rodolfo Ziberna noe najvejega centra CARA
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Papa Francesco a Redipuglia: esauriti i manifesti
Richieste anche da fuori provincia da parte di collezionisti L' ente guidato da Gherghetta
ha portato la tiratura a 500.
di Stefano Bizzi Che la figura di papa
Francesco sia un' icona non è una novità: non
molto tempo dopo la sua elezione al soglio
pontificio lo street­artist romano Marco Pallotta
aveva realizzato un graffito che lo ritraeva
come un novello supereroe e anche la rivista
musicale Rolling Stone gli aveva reso onore
dedicandogli una copertina. Pop o rock che
sia, per la semplicità che lo contraddistingue,
Bergoglio piace come una star e l' ennesima
dimostrazione di questo suo successo
planetario personale arriva dalla Provincia d i
Gorizia. I manifesti stampati per promuovere la
visita del 13 settembre a Redipuglia e il
progetto "Carso 2014+" sono andati a ruba.
Negli uffici dell' ente ne sono rimasti circa una
decina.
Viene da dire che per fortuna la tipografia
v i n c i t r i c e d e l bando d i g a r a , a n z i c h é
stamparne 322 come inizialmente richiesto,
per esigenze industriali, ha fatto cifra tonda e,
allo stesso prezzo, ne ha realizzati 500.
Guardando i numeri, la domanda viene
spontanea: perché 322 manifesti anziché 300
o 350? La risposta è quasi banale. In un'
epoca in cui tutti sono chiamati a risparmiare,
anche l' amministrazione pubblica cerca di
fare economia e l' oculatezza della giunta Gherghetta aveva spinto gli uffici a contare uno per uno gli
spazi per l' affissione disponibili e ordinare i manifesti in base a quelli: non uno di più, non uno di meno.
La somma faceva 322 e il bando tanti ne ha richiesti. Ad aggiudicarsi la gara è stata la Mastergrafica di
Teramo che però, come spiegato dall' ufficio comunicazione della Provincia, stampando a blocchi, alla
fine ne ha realizzati 178 in più e li ha consegnati al cliente senza chiedere una maggiorazione sui 1.100
euro più iva stabiliti dal contratto.
Una volta affissi in tutto il territorio dell' Isontino, i manifesti avanzati sono stati messi a disposizione
della Curia perché, come hanno osservato da Borgo Castello, tenerli in un magazzino solo per poi
lasciarli marcire sarebbe stato un inutile spreco di risorse. In questo modo, invece, l' arcidiocesi potrà
esporli all' ingresso delle proprie chiese e nei propri ricreatori parrocchiali. Il manifesto è stato realizzato
con risorse interne della Provincia. La grafica è stata studiata da Massimiliano Cao partendo da una foto
di papa Francesco acquistata dall' agenzia giornalistica Ansa. Il destino dei poster sembra però essere
quello del collezionismo. «Ci hanno chiesto anche da fuori provincia se c' era la possibilità di averne
una copia ­ racconta Mauro Ungaro, portavoce del vescovo Carlo Roberto Maria Redaelli ­.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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Non solo parrocchie, anche singoli cittadini. Potremmo chiamarli collezionisti, anche se non si tratta di
professionisti veri e propri. È una cosa molto particolare. Una volta si collezionavano le locandine dei
film, ora quelle dei pontefici. È un fenomeno iniziato con Giovanni Paolo II. Forse con Benedetto XVI era
un po' diminuito, ma papa Bergoglio è una figura mediatica. Il suo è un caso eclatante, così, quando la
Provincia ci ha messo a disposizione i manifesti, abbiamo subito accettato la proposta». Il messaggio è
semplice. Come i più attenti hanno notato camminando o guidando per le strade dell' Isontino, accanto
al viso sorridente del pontefice compaiono le parole: "Fratello, fradi, brat" a ricordare che i soldati,
indipendentemente dallo schieramento nel quale si trovarono a combattere la Prima guerra mondiale,
erano accomunati da un unico tragico destino e in questo erano appunto fratelli. A Redipuglia papa
Francesco pregherà per tutti i caduti. Al Sacrario il pontefice celebrerà alle 10 la messa con i vescovi
della regione, gli ordinari militari e i cappellani militari. Al termine riceverà i saluti dei Capi di Stato
Maggiore e dei comandanti generali dell' Esercito.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Dibattito no­stop sul mini­rigassificatore
La società Smart Gas ha promosso l' evento per il 5 settembre al Kinemax dalle 18 a
dopo mezzanotte con buffet seraleAMBIENTE »IL PROGETTO DEL LISERTL' 8
settembre l' audizione della Provincia.
Si moltiplicano ora a Monfalcone le occasioni
di confronto istituzionale sul progetto di
rigassificatore presentato da Smart Gas in
vista della scadenza, il 21 settembre, del
termine per la presentazione delle
osservazioni nell' ambito della procedura di
Via nazionale. Le commissioni del Consiglio
comunale di Monfalcone si riuniranno la
prossima settimana, mentre è stata convocata
per l' 8 settembre, alle 18, all' auditorium dell'
Istituto Brignoli Einaudi Marconi di Staranzano
l a C o m m i s s i o n e provinciale l o g i s t i c a . L a
commissione terrà un' audizione sul tema del
rigassificatore di cui è stata proposta la
realizzazione nell' area portuale­industriale del
Lisert.
Relazioneranno Lucio Bregola, direttore di
Smart Gas, Paolo Maschio presidente dell'
Azienda speciale porto, Carlo Franzosini,
biologo della Riserva marina di Miramare, Lino
Santoro, cultore della materia, Michele Tonzar
di Legambiente Monfalcone. La seduta, spiega
il presidente della commissione, Fabio D e l
Bello, è finalizzata da un lato all' audizione di
esperti, dall' altro alla diffusione dell'
informazione. Avranno prima la parola
appunto i tecnici e rappresentanti delle
associazioni ambientaliste, poi i componenti della commissione, quindi il pubblico. «Desidero rilevare l'
apporto sempre prezioso delle associazioni ambientali cittadine ­ afferma Del Bello ­, il Wwf che per
primo ha indetto un incontro pubblico e Legambiente che ha partecipato e partecipa con contributi
significativi».
La società Smart Gas, proponente il progetto di rigassificatore da realizzare nella zona industriale­
portuale del Lisert, ha deciso di organizare un dibattito pubblico il 5 settembre, alle 18, nel Kinemax di
Monfalcone. Nel corso del dibattito, come afferma la società nella pagina pubblicitaria con cui ieri ha
annunciato l' iniziativa, «verranno ribaditi ancora una volta, come avviene in totale trasparenza da un
anno a questa parte, le caratteristiche tecniche dell' impianto proposto, verranno illustrati gli impatti
ambientali, economici e occupazionali, verranno proiettati filmati, verranno spiegati nel dettaglio i
documenti tecnici». Ognuno dei convenuti, precisa il dottor Alessandro Vescovini, che così firma la
lunga nota pubblicata a pagamento, «potrà fare tutte le domande che ritiene necessario fare», dopo,
però, essersi preventivamente prenotato.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Come spiega Vescovini, presidente della Sbe, società capfila del progetto, «l' identificazione avverrà all'
ingresso del cinema e a ognuno dei partecipanti verrà assegnato un posto, dal quale con un sms o con
un' alzata di mano potrà prenotare il suo intervento indicando la propria ubicazione».
L' evento sarà trasmesso in diretta streaming e la registrazione sarà pubblicata su YouTube e i
proponenti il progetto risponderanno anche a domande on­line di coloro che non avranno la possibilità
di essere presento all' incontro.
L' evento sarà una no stop, come preannuncia la società, almeno fino a chiusura della struttura, prevista
30 minuti dopo la mezzanotte. E per questo motivo sarà allestito un buffet, tra le 20.30 e le 21, per
spegnere i morsi della fame.
«In questo modo, ne siamo certi ­ afferma Alessandro Vescovini ­ tutte le domande serie verranno
ampiamente soddisfatte e le mistificazioni create ad arte in questi giorni verranno definitivamente
sbugiardate».
All' appuntamento il presidente di Sbe, tramite la pubblicità, ha invitato i sindaci dei Comuni d i
Monfalcone e Duino Aurisina, ma anche di Ronchi dei Legionari, Staranzano e Doberdò e le
associazioni ambientaliste.
Il tono e i contenuti dell' avviso hanno suscitato numerosi commenti a Monfalcone e la reazione dell' ex
sindaco di Capodistria Aurelio Juri e di qualche lettore. Juri ringrazia dell' invito ricevuto a partecipare al
dibattito al Kinemax e preannuncia al presidente di Sbe che ci sarà. «Per ascoltarla ma anche per dirle,
con tutto rispetto, che è partito col piede sbagliato se vuol convincere l' opinione pubblica interessata
sull' utilità e la sensatezza del rigassificatore che vuol impiantare sotto casa ­ afferma Juri ­. Se il
progetto nasce e cerca di farsi strada così come lei reagisce alle osservazioni e critiche, allora non ci
sta proprio.
Le cose che si dicono e si fanno, se da persone serie, esigono sempre una preventiva verifica dei fatti
che stanno a monte e il rispetto degli interlocutori. Dalla sua risposta al dibattito di Aurisina giorni fa,
non ce n' è una briciola di questo presupposto. Anzi. Si scatena e in termini tutt' altro che rispettosi,
contro chiunque abbia avuto l' ardire di obiettare al suo progetto».
L' ex sindaco di Capodistria sottolinea, fra l' altro, di aver fatto il proprio intervento in italiano ad Aurisina,
dopo un doveroso saluto in sloveno «in una sala dove lo sloveno è di casa così come l' italiano».
«Nel territorio bilingue le documentazioni pubbliche devono essere bilingui ­ afferma Juri rivolgendosi a
Vescovini, ricordando la normativa vigente ­ e, a proposito, non manchi di assicurare la traduzione in
sloveno e viceversa al Kinemax di Monfalcone il 5 di settembre. E magari di chiedere scusa alla
comunità slovena per la sparata di intolleranza nazionale su Facebook. Quanto a me, avrebbe dovuto
verificare un tantino meglio non solo la lingua, ma anche il tema del mio intervento». L' ex sindaco di
Capodistria sottolinea di non aver toccato la questione dell' escavo del porto di Monfalcone, ma di aver
parlato dello scalo di Capodistria solo per ricordare che «lì il rigassificatore di Gnl a terra, per altro
simile, l' abbiamo rifiutato, nonostante la premessa di nuovi posti di lavoro».
Il geologo triestino Livio Sirovich si dice invece «allibito per i toni usati dall' imprenditore Vescovini»,
dando la sua solidarietà alle persone citate nell' inserzione pubblicitaria.
«Incidentalmente segnalo infine che il sito "www.smartgas.
it" promosso da Vescovini nella sua inserzione oggi (ieri, ndr) 27 agosto non esiste», conclude Sirovich.
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Gorizia
"Raze", 43 appuntamenti musicali
La tradizonale sagra staranzanese presentata davanti a centinaia di persone. Il via
domani alle 18.
di Ciro Vitiello wSTARANZANO Diverse
centinaia di persone hanno "invaso" martedì
sera nonostante la pioggia il cortile dell'
azienda agricola "La Ferula" per l'
inaugurazione della ristrutturata seicentesca
"Villa Piani" oggi "Villa Chichin" e per la
presentazione del programma della "Sagra de
le raze" edizione 2014, quindicesima edizione
del Terzo millennio, che partirà ufficialmente
domani alle 18 assieme alle mostre.
Domenica, invece, ci sarà il primo tuffo nel
passato alla riscoperta delle antiche tradizioni
contadine con la "Festa dell' uva" organizzata
dalla Pro loco.
La più importante manifestazione di
Staranzano è organizzata dal Comitato no­
profit con le associazioni sportive, culturali e
tempo libero, assieme all' assessorato all'
Associazionismo del Comune (quest' anno ha
debuttato il neo assessore Andrea Corà) e con
il patrocinio della Regione, della Provincia, il
contributo della Bcc di Staranzano e Villesse e
il sostegno della Fondazione Carigo.
Il programma di due settimane, illustrato dal
coordinatore Roberto Battistutta, contiene
cinque grandi eventi, sei mostre d' arte, 43
a p p u n t a m e n t i musicali, q u a t t r o a r e e
enogastronomiche, sette esibizioni di danza e fitness, decine di appuntamenti fra tradizione, cultura,
sport e solidarietà.
Sono intervenuti anche il presidente della Pro loco Maurizio Negrari e Roberto Peres della Compagnia
del Carro, quest' ultimo per la sesta edizione del "Buskers Festival", rassegna internazionale degli artisti
di strada.
Gli auguri alla "sagra" sono stati formulati dal sindaco Riccardo Marchesan, dal presidente della
Provincia Enrico Gherghetta, dal presidente del Consiglio provinciale Gennaro Falanga, dal consigliere
regionale Diego Moretti e dall' onorevole Giorgio Brandolin che ha definito la sagra «un importante
momento relazionale della comunità, specie per i giovani».
Presenti anche gli assessori della nuova giunta Marchesan e il consigliere Adriano Ritossa. Nella stessa
serata ha destato molta curiosità la secentesca "Villa Piani" oggi "Villa Chichin".
Fu infatti dimora alla fine dell' 800 del cardinale Giuseppe Melchiorre Sarto, prima vescovo di Mantova
(1884) poi patriarca di Venezia (1893), futuro Papa Pio X nel 1903 e poi santo. Inoltre frequentata da
Padre Luigi Scrosoppi di Udine, anch' egli diventato santo, amici fraterni di monsignor Antonio Feruglio,
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
vescovo di Vicenza "di casa" a Staranzano.
L' antica villa è stata ristrutturata grazie a un contributo regionale concesso nell' ambito del Piano
regionale dello Sviluppo rurale, ricopre un' importanza storica soprattutto in questo periodo per il
centenario della Grande Guerra. Venne utilizzata, infatti, nel 1917 come ospedale per curare i soldati
feriti. Successo anche per la mostra di dipinti su 198 bottiglie di vino dove 70 artisti si sono sbizzarriti a
"vestire" le stesse. Il ricavato della mostra (aperta per 15 giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18) sarà
devoluto in beneficenza alla Fondazione onlus "Luccheta­Ota­D' Angelo­Hrovatin" di Trieste.
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Gorizia
Ex caserma, via il primo pezzo di muro
Il vicepresidente della Regione presente a Cormons: garantiremo i finanziamenti per il
completo recupero dell' area.
di Matteo Femia wCORMONS «Siamo qui per
dare l' assicurazione della Regione sulla
continuità dell' operazione di abbattimento
della caserma e di smaltimento delle sue
macerie». Il vicepresidente Sergio Bolzonello
ha salutato così le centinaia di cormonesi
presenti all' evento del giorno: la prima
demolizione di una parte di mura dell' ex
Amadio. In tanti (tra cui anche la senatrice
Laura Fasiolo, l' assessore regionale Sara
Vito, diversi consiglieri regionali, provinciali e
comunali) infatti presenziare a un evento
storico per la città: il muro che separava la
vecchia area demaniale da via Gorizia h a
infatti iniziato a cadere ieri mattina attorno alle
11.30, quando una ruspa della ditta Ici,
responsabile del cantiere dell' ex sito militare,
dall' interno del perimetro ha avviato la sua
opera di demolizione.
Nulla di clamoroso, a dire il vero: è stata
distrutta, in modo peraltro molto delicato e
lento, solamente una limitata parte, quella
superiore, del muro dà su via Gorizia. L '
assenza quindi dell' impatto scenografico di un
muro che cade a pezzi creando un vero e
proprio varco ha deluso qualcuno dei presenti,
che si aspettava un momento più significativo.
Ma l' atto simbolico di cui aveva parlato il sindaco Luciano Patat c' è stato tutto, e le tante autorità
presenti lo hanno rimarcato. Particolarmente significative sono state così le parole del vicepresidente
regionale Bolzonello, che in sostanza ha rassicurato il sindaco Patat: la Regione garantirà i fondi per
terminare l' abbattimento completo dell' ex caserma. «Questo è un momento straordinario ­ ha
sottolineato Bolzonello ­ e i miei complimenti vanno all' amministrazione comunale perché è stata
capace di dare avvio a una complessa opera di recupero di un' area così vasta. Nella città di cui sono
originario, Pordenone, sono tante le caserme dismesse e anche in quella realtà sono nati, come qui,
percorsi partecipati per riappropriarsi di quegli spazi. Voi siete stati bravi a compiere rapidamente
questa strada. Il progetto di recupero che mi è stato presentato dalla giunta Patat è di assoluto valore e
va sostenuto: Cormons è la porta del Collio, una realtà fondamentale per il turismo e l' agricoltura
regionale. Quando l' abbattimento sarà concluso, il parco creerà vera e propria bellezza».
Il presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha evidenziato come «in regione sono rarissimi i casi
come questo, in cui un Comune è stato capace di riappropriarsi in tempi così brevi di uno spazio che
era chiuso e impossibile da usufruire per la città. Oggi viene giù un muro che ha rappresentato per
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
decenni un confine tra ciò che si poteva e ciò che non si poteva fare: bravi i cormonesi, che sono il
simbolo di come l' Italia sarà salvata dai piccoli territori, perché lo Stato non è la soluzione al problema,
ma è il problema stesso.
E a Cormons i cittadini tramite lo strumento di Agenda 21 sono tornati ad essere protagonisti in prima
persona, ponendosi davanti allo Stato e non dietro di lui».
E proprio Agenda 21 è stato al centro del discorso del sindaco Patat: «Abbiamo fortemente voluto che
fossero i cormonesi a scegliere, e per questo ringrazio pubblicamente tutti coloro che hanno dato il loro
apporto di idee affinché quest' area rinasca. La volontà è che all' interno del muro che oggi inizia ad
essere abbattuto ci sia un giorno un' area piena di vita, dove poter organizzare manifestazioni sportive e
culturali in un parco usufruibile da tutti. Non siamo purtroppo riusciti ad ottenere il finanziamento Pisus,
ma contiamo sulla Regione per un aiuto decisivo nel concludere il percorso che abbiamo avviato. Un
grazie va anche agli operai comunali ed alla ditta che sta lavorando alacremente per il recupero del
sito».
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Gorizia
GRADISCA.
Boom di iscrizioni all' istituto agrario Brignoli
GRADISCA Prosegue il boom di iscrizioni all'
istituto tecnico agrario "Giovanni Brignoli" di
Gradisca. L' unico istituto superiore della
Fortezza in un triennio ha aumentato del 25%
la sua popolazione scolastica. Merito
soprattutto del trend degli ultimi due anni, con
una settantina di nuove iscrizioni. Per la
precisione quest' anno sono stati 72 gli alunni
c h e h a n n o s c e l t o l a scuola a g r a r i a ,
confermando il più che positivo trend dell'
anno precedente (furono 70). Cifre che
consentono al "Brignoli" di organizzare per il
secondo anno consecutivo tre classi prime.
Tre ovviamente le seconde (60 gli alunni), due
le terze (con 42 studenti), due le quarte (37) e
una quinta con 18 studenti, cui vanno aggiunti
una quindicina di iscritti al corso serale.
Dati che soddisfano il dirigente scolastico,
Marco Fragiacomo: «È la riprova del fatto che
l' accorpamento del "Brignoli" con gli istituti di
Staranzano ha portato solo benefici e non le
temute penalizzazioni».
Un esempio concreto? Il progetto che ha
portato quattro studenti del istituto tecnico
"Marconi", seguiti dall' insegnante Leonardo
Zanin e dal tecnico Ivano Spessot, a realizzare
un raffinato dispositivo informatico per il
funzionamento delle serre del "Brignoli" appunto. Si chiama multidisciplinarietà. Tre gli indirizzi dell'
agraria gradiscana: "Produzioni e trasformazioni", "Gestione dell' ambiente e territorio", "Viticoltura ed
enologia". «Fortunatamente ­ prosegue Fragiacomo ­ possiamo contare su una scuola davvero all'
avanguardia anche sotto il profilo strutturale. Dal punto di vista edilizio la scuola è sana dopo gli
interventi finanziati dalla Provincia, che ringrazio per la vicinanza. E sotto il profilo dell' offerta didattica
abbiamo molto da offrire ai ragazzi».
L' istituto di via Roma è una vera e propria fattoria didattica, una scuola­azienda.
Lungo i quasi 10 ettari di superficie compresi fra la sede di via Roma e il retro della "Toti Bergamas" (un
altro ettaro e mezzo la scuola lo possiede in borgo S.Maria Maddalena) sorgono vigne, terreni per la
semina, un frutteto, orti, serre, un vivaio, una cantina, uno spaccio, un moderno laboratorio di
biotecnologie, impianti di irrigazione e concimazione. Prossimi obiettivi: un piccolo oleificio e
attrezzature per l' apicoltura, da rendere fruibili anche al territorio.
Luigi Murciano.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Mostra su Saksida visita e orario prolungato
Mostra su Saksida visita e orario prolungato nnOggi verrà
prolungato l' orario di apertura della mostra "Saksida pittore
cantastorie" allestita a Palazzo Attems, Gorizia, visitabile dalle
10 alle 19.
Alle 18 ci sarà una visita guidata con la curatrice del percorso
espositivo Giulia Giorgi.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Ex inceneritore, analisi sui livelli di inquinamento
Del Sordi: entro la fine dell' anno al via il piano di caratterizzazione «Ma per quanto ci
risulta è esclusa la possibilità di contaminazioni nel sito»AMBIENTE»IMPIANTO
CHIUSO DA ANNI.
Sono anni, ormai che l' ex inceneritore di via
Gregorcic è in disuso. Una chiusura che, come
si ricorderà, era arrivata lo scorso decennio
anche in seguito a proteste e polemiche.
L' impianto, costruito nel lontano 1972, è
situato al confine con il limitrofo comune di
Savogna e per anni si erano registrate le
lamentele proprio dei cittadini di Savogna,
preoccupati dai possibili effetti delle emissioni
che giungevano dall' impianto indirizzate dal
vento.
Le proteste e le prese di posizione avevano
portato alla nascita di un comitato contro l'
inceneritore già nel 1987 ed erano state
rilanciate preoccupazioni per possibili
ripercussioni sulla salute che avevano
generato non poche polemiche, ma anche
accuse di allarmismi ingiustificati. Ora gli attriti
che infiammarono buona parte dello scorso
decennio sono lontani, ma per completare la
procedura di dismissione manca ancora una
tappa importante che è stata, infatti, inserita
nel nuovo piano triennale dei lavori pubblici
approvato nelle scorse settimane dall'
amministrazione comunale goriziana.
Nella relazione illustrativa si sottolinea che all'
atto della dismissione dell' inceneritore deve
essere redatto un piano di ripristino e di chiusura degli impianti in modo da poter rendere poi l' area
nuovamente utilizzabile per scopi urbanistici, oltre a mettere in sicurezza la falda sottostante. In
particolare, è necessario procedere con un piano di caratterizzazione e le indagini devono quantificare il
grado e l' estensione dell' eventuale inquinamento presente nelle varie componenti ambientali. In
pratica, un' approfondita indagine con raccolta di dati e informazioni sulla storia recente del sito ed
analisi varie che potranno interessare anche terreno e falda acquifera. Va detto che il piano di
caratterizzazione, con le relative analisi, ricade nelle normali procedure di indagine sui siti
potenzialmente contaminati.
Nella scheda tecnica inserita nel nuovo piano triennale dei lavori pubblici si specifica che, al termine del
piano di caratterizzazione, la conferenza di servizi decreterà l' assenza di inquinamento o, in caso
contrario, si procederà con una bonifica immediata o con un' analisi del livello di rischio alla quale, a
quel punto, seguirebbe un intervento di messa in sicurezza definitivo.
Sempre nella scheda tecnica si sottolinea, peraltro, che le prime analisi escludono la presenza di
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
contaminazione come conferma l' assessore all' ambiente, Francesco Del Sordi, il quale aggiunge che il
Comune non ha affatto accantonato l' avvio del piano di caratterizzazione che resta invece in agenda:
«E' un impegno che abbiamo assunto e che intendiamo portare a termine ­ premette Del Sordi ­.
Semplicemente, fino ad ora i nostri uffici sono stati oberati di lavoro e ci sono tantissime procedure in
corso, dalla zonizzazione acustica al piano antismog, delle quali ci stiamo occupando. L' avvio del piano
di caratterizzazione è importante anche se non c' è particolare urgenza visto che allo stato attuale non
risulta una presenza di contaminazioni o inquinamento nel sito».
«Ad ogni modo, lo ribadisco, il piano di caratterizzazione per l' ex inceneritore rientra nell' elenco degli
interventi da condurre a termine e quindi andrà fatto ­ aggiunge l' assessore comunale ­ e contiamo di
cominciare con il lavoro preliminare entro la fine di quest' anno per poi proseguire con l' iter nel 2015».
Piero Tallandini ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Rifiuti, quasi pronto il centro di raccolta
I lavori in via Gregorcic dovrebbero essere completati alla fine del mese. Stanziato
mezzo milione.
Se il destino del sito del vecchio impianto tra
Gorizia e Savogna e in buona parte ancora da
definire, sta invece per diventare realtà il
progetto del nuovo maxicentro per la raccolta
dei rifiuti ­ da ben mezzo milione di euro di
investimento ­ collocato sempre in via
Gergorcic, nell' area che si trova proprio a
fianco dell' ex inceneritore. Sarà una sorta di
super­ecopiazzola, con strutture in grado di
rendere più facile e comodo il conferimento da
parte dei cittadini e nuove dotazioni
tecnologiche.
«I lavori stanno procedendo secondo il
cronoprogramma ­ conferma l' assessore
comunale all' ambiente, Francesco Del Sordi ­
e a questo punto dovrebbe essere possibile
rispettare le previsioni tracciate nei mesi
scorsi, ovvero il completamento dell' intervento
entro la fine di settembre».
Per il nuovo centro di raccolta il Comune di
Gorizia ha stanziato una cifra di 75 mila euro,
cui si aggiungono altri 425 mila messi a
disposizione dall' amministrazione regionale
per arrivare a un totale di mezzo milione di
euro. E' prevista anche la possibilità di un
utilizzo intercomunale del nuovo centro che
potrà dunque essere sfruttato anche dai
cittadini di Savogna. Nel sito di via Gregorcic saranno installati nuovi e più moderni sistemi di pesatura
ed è previsto anche l' allargamento dell' ecopiazzola temporanea accanto all' ex inceneritore, su una
superficie totale di 4 mila metri quadri.
Il progetto prevede la realizzazione di una nuova viabilità interna, in modo da consentire un accesso
ottimale ai cittadini che accederanno ai punti di conferimento, e una nuova rampa cui si potrà accedere
direttamente con l' auto in modo da evitare la fatica di dover sollevare i rifiuti più pesanti. Fra i nuovi
impianti che saranno installati c' è anche un macchinario per la "riduzione volumetrica del verde",
ovvero un trituratore che ridurrà il legno in scaglie: grazie a questo trattamento il legno potrà essere
recuperato e trasformato in pellet e in compensato.
Per quanto riguarda il riciclo di altre tipologie di rifiuti da conferire, gli olii (compresi quelli utilizzati per
usi alimentari) saranno rigenerati e sarà possibile riciclare anche gli pneumatici dei veicoli. (pi.
ta.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Aeroporto, ecco le prove delle bonifiche
Gli atti del 1994 depositati nell' archivio dell' Esercito, a Roma. Potrebbero essere la
"chiave" per riaprire il Duca d' Aosta.
«Gentile dottoressa Carli, abbiamo reperito i
quotidiani che riportano la bonifica effettuata
sull' aeroporto di Gorizia nel dicembre del
1994 da parte della ditta Barracuda sub srl di
Genova, che ha operato per conto del Genio
militare di Padova. Gli atti sono attualmente
depositati nell' archivio dell' Esercito, a
Roma»: questo l' incipit della lettera inviata alla
direttrice dell' Enac Nordest, Roberta Carli, da
parte di Fulvio Chianese, presidente dell'
associazione Duca d' Aosta, che, come è noto,
opera nello scalo chiuso dallo scorso 19
agosto grazie ad un' ordinanza dell' Enac.
Così, per farlo riaprire, pare sia davvero
questa la strada maestra: dimostrare che ci
sono le prove delle ultime bonifiche, dato che,
come riporta Chianese, «l' Enac non trova nei
propri archivi le documentazioni attinenti agli
ultimi sminamenti e non può procedere, di
conseguenza, ad una celere riapertura dello
scalo». Ora però «carta canta» e in più pare
che si possa ovviare ad un' altra conditio sine
qua non imposta unilateralmente da Enac. Da
quanto anticipa il comandante dell'
associazione, «molto probabilmente verrà
recintata con una rete da cantiere (quella di
plastica rossa, ndr) la zona dove venivano
parcheggiate le auto, in modo da impedire l' accesso al pubblico nell' area di volo. Probabilmente
questa limitazione durerà fintanto che non si troverà una soluzione che permetta di aprire al pubblico un'
area più vasta».
Stando a questa versione, la direttrice dell' ente avrebbe già ventilato che, in base a questa separazione
del versante pubblico dall' area destinata al volo, unitamente ad una documentazione sulle ultime
bonifiche, l' aeroporto potrebbe essere riaperto subito. Staremo a vedere. Attualmente si stanno
interessando al caso l' onorevole Brandolin della Commissione trasporti ed il sindaco Romoli, che
dovrebbe sentire a breve il ministro Lupi. L' 8 settembre è previsto, poi, un incontro a Roma. Nel
frattempo ci si può gustare qualche estratto della rassegna stampa dell' epoca, in questo caso
rappresentata da quattro articoli apparsi sui quotidiani locali. Per chi non se lo ricordasse, si parla di
una vasta bonifica che venne commissionata per una futura scuola della Guardia di finanza, peraltro
mai costruita.
Il progetto fu annunciato come «una bomba in tutti i sensi» di cui l' allora sindaco Valenti disse: «Non ne
so nulla». Mentre altri, come esplicitano alcuni titoli, «cascavano tutti dalle nuvole». Sembra quasi una
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
maledizione, quella della bonifica del 1994, che annulla nella coscienza, e soprattutto negli archivi, le
tracce di importanti sminamenti "avvolti nel mistero".
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Abbattuto il primo muro dell' Amadio
Cormòns, cominciata ieri l' opera di demolizione dell' ex caserma. Bolzonello: «Al suo
posto sorgerà un parco»
CORMÒNS «Siamo qui per dare l'
assicurazione della Regione sulla continuità
dell' operazione di abbattimento della caserma
e di smaltimento delle sue macerie». Il
vicepresidente, Sergio Bolzonello, ha salutato
così le centinaia di cormonesi presenti, ieri, all'
evento del giorno: la prima demolizione di una
parte di mura dell' ex Amadio. In tanti (tra cui
anche la senatrice Laura Fasiolo, l' assessore
r e g i o n a l e S a r a V i t o , d i v e r s i consiglieri
regionali, provinciali e comunali) hanno preso
parte a un evento storico per la città: il muro
che separava la vecchia area demaniale da
via Gorizia ha iniziato a cadere attorno alle
11.30, quando una ruspa della ditta Ici,
responsabile del cantiere dell' ex sito militare,
dall' interno del perimetro ha avviato l' opera di
demolizione.
Nulla di clamoroso, a dire il vero: è stata
distrutta, in modo peraltro molto delicato e
lento, solamente una limitata parte, quella
superiore, del muro che dà su via Gorizia. L'
assenza quindi dell' impatto scenografico di un
muro che cade a pezzi creando un vero e
proprio varco ha deluso qualcuno dei presenti,
che si aspettava un momento più significativo.
Ma l' atto simbolico di cui aveva parlato il
sindaco Luciano Patat c' è stato tutto e le tante autorità lo hanno rimarcato.
Particolarmente significative sono state così le parole del vicepresidente regionale Bolzonello, che in
sostanza ha rassicurato il sindaco Patat: la Regione garantirà i fondi per terminare l' abbattimento
completo dell' ex caserma. «Questo è un momento straordinario ­ ha sottolineato Bolzonello ­ e i miei
complimenti vanno all' amministrazione comunale perché è stata capace di dare avvio a una complessa
opera di recupero di un' area così vasta. Nella città di cui sono originario, Pordenone, sono tante le
caserme dismesse e anche in quella realtà sono nati, come qui, percorsi partecipati per riappropriarsi di
quegli spazi. Voi siete stati bravi a compiere rapidamente questa strada. Il progetto di recupero che mi
è stato presentato dalla giunta Patat è di assoluto valore e va sostenuto: Cormons è la porta del Collio,
una realtà fondamentale per il turismo e l' agricoltura regionale. Quando l' abbattimento sarà concluso, il
parco creerà vera e propria bellezza».
Il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, ha evidenziato come «in regione sono rarissimi i casi
come questo, in cui un Comune è stato capace di riappropriarsi in tempi così brevi di uno spazio che
era chiuso e impossibile da usufruire per la città. Oggi viene giù un muro che ha rappresentato per
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
decenni un confine tra ciò che si poteva e ciò che non si poteva fare: bravi i cormonesi, che sono il
simbolo di come l' Italia sarà salvata dai piccoli territori, perché lo Stato non è la soluzione al problema,
ma è il problema stesso. E a Cormons i cittadini tramite lo strumento di Agenda 21 sono tornati ad
essere protagonisti in prima persona, ponendosi davanti allo Stato e non dietro di lui».
E proprio Agenda 21 è stato al centro del discorso del sindaco Patat: «Abbiamo fortemente voluto che
fossero i cormonesi a scegliere e per questo ringrazio pubblicamente tutti coloro che hanno dato il loro
apporto di idee affinché quest' area rinasca. La volontà è che all' interno del muro che oggi inizia ad
essere abbattuto ci sia un giorno un' area piena di vita, dove poter organizzare manifestazioni sportive e
culturali in un parco usufruibile da tutti. Non siamo purtroppo riusciti ad ottenere il finanziamento Pisus,
ma contiamo sulla Regione per un aiuto decisivo nel concludere il percorso che abbiamo avviato. Un
grazie va anche agli operai comunali ed alla ditta che sta lavorando per il recupero del sito».
Matteo Femia.
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Messaggero Veneto
Gorizia
l' evento.
Messa del Papa a Redipuglia corsa per uno dei mille
posti
L' arcidiocesi di Udine ha aperto ieri le
iscrizioni per i mille fedeli ­ di cui 300 giovani
organizzati dall' Ufficio diocesano di pastorale
giovanile ­ che potranno partecipare alla
messa officiata da Papa Francesco in onore
dei caduti di tutte le guerre, sabato 13
settembre alle ore 10 al sacrario di Redipuglia
nel corso della visita lampo organizzata in
regione.
Il Vaticano ha concesso alla diocesi di Udine ­
al pari di quelle limitrofe di Gorizia, Trieste,
Concordia­Pordenone e Capodistria ­ la
possibilità di assistere alla funzione con un
massimo di mille persone, oltre a sacerdoti e
diaconi, e l' iscrizione è vincolante per
accedere alle aree interne del sacrario, mentre
quelle esterne saranno liberamente aperte al
pubblico.
Tutti coloro che fossero interessati, possono
rivolgersi alla segreteria diocesana in via
Treppo numero 3, secondo piano, dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
(oppure telefonare ai numeri 0432/414514 e
0432/414530).
La "dead line" è fissata per il prossimo 3
settembre, ma è probabile che il tutto esaurito
venga registrato nel corso di poche ore come
avvenuto, ad esempio, nel caso della diocesi di Concordia­Pordenone dove i mille pass a disposizione
sono stati bruciati in appena una giornata e mezza.
Le iscrizioni, che verranno confermate ai singoli aderenti il 9 settembre, danno diritto al trasporto in
pullman ­ perequato in venti euro a persona in ragione delle diverse distanze di percorrenza ­ con
viaggio di andata e ritorno, al rilascio di un segno distintivo e di un pass personale per l' accesso all'
area del sacrario.
Come accennato, infine, trecento dei mille posti a disposizione saranno riservati ai giovani per i quali nei
prossimi giorni l' Ufficio diocesano di pastorale giovanile pubblicherà, attraverso i referenti foraniali e
parrocchiali, le indicazioni per la partecipazione.
Sono ancora in corso di definizione i dettagli della visita del Papa in regione. Dovrebbe atterrare all'
aeroporto di Ronchi dei legionari alle 9 per ripartire alle 12 e prima dell' arrivo a Redipuglia dovrebbe
sostare al cimitero di Fogliano Mattia Pertoldi ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Primorski
Gorizia
Obina ne namerava odstraniti kolib ob Soi
GORICA ­ Zasilna zavetia prosilcev za azil:
spletna debata in mnenje odbornika Del
SordijaObina ne nameravaodstraniti kolib ob
Soie dalj asa so na sokem bregu podgorikim
sejemskim razstaviem zasilnazavetia, ki so jih
postavili priseljenci.Tam se veinoma zadrujejo
pakistanskiin afganistanski dravljani, ki so
vloilipronjo za pridobitev politinega azila vItaliji,
do odloitve pristojne komisije panimajo kaj
poeti, saj se ne smejo nikjerzaposliti. Komisija,
pristojna za azilante vFurlaniji­Julijski krajini,
Venetu, Trentu inBocnu, ima sede prav v
Gorici. akanjese lahko vlee tudi ve kot est
mesecev,zaradi esar prosilci ivijo v
nekaknemlimbu. Center CARA v Gradiu je
pre­natrpan, marsikoga gostijo
nadkojskaKaritas in krajevni hoteli.Nekateri
priseljenci preivljajo dol­ge dneve ob Soi, kjer
so si uredili zasilnazavetia, navadno pa tam ne
prenouje­jo. Kolibe iz lesa in plastike, ki so
skazilepogled na soki breg, pa so v teh
dnehpredmet debate na druabnem
omrejuFacebook. V skupini Salviamo Gorizia
(Re­imo Gorico) so se pojavili posnetki kolibin
komentarji zaskrbljenih Goriank inGorianov, ki
si ne upajo ve stopiti k re­ki, »ker so tam
priseljenci in je morda ne­varno«. V resnici so
veino sodelujoih vdebati bolj kot drugo vznemirile smeti, kikvarijo tamkajnje okolje. Obvestila je
naFacebooku zbral obinski svetnik oban­ske liste Per Gorizia Fabrizio Oreti, ki je vtorek poslal gradivo
odborniku za zai­to okolja Francescu Del Sordiju. »Obin­ski svetnik mora prisluhniti obanom inopozoriti
pristojne. Odbornika sem vpra­al, ali bo poskrbel za oienje obmoja,ki so ga zasilna zavetia skvarila.
Dejal je,da bo. Nekaj je treba ukreniti ne glede nato, kdo je pristojen,« je veraj razloil Ore­ti. Obinski
svetnik in eden pobudnikovskupine na Facebooku, ki se je med dru­gim zavzemala za ohranitev sodia,
bri­gade Pozzuolo in porodninice v Gorici,nima ni proti priseljencem in se ne spu­a v razprave o
priseljenski politiki: »Tu greza vpraanje zaite okolja in varnosti ob­anov, saj so na slikah opazna tudi
ognji­a v neposredni bliini zelenja.«Odbornik Del Sordi pa je veraj ra­zloil, da Obina Gorica v tem
primeru ni­ma veliko pristojnosti, saj so zavetia nabregu, le­ta pa je v deelni lasti. »Obinaje lastnica
doloenega pasu, sam breg pani na. Ne glede na to pa gre v tem primeruza vpraanje javnega reda, za to
pa sta pri­stojni prefektura in kvestura,« je dodal od­bornik. Del Sordi je pristavil, da so to za­koniti in
miroljubni priseljenci v priako­vanju azila, da so ob sokem bregu v res­nici osamljeni ter da ne motijo
nikogar, ra­zen kakih 10 ali 20 ljudi, kolikor jih zaha­ja tja dol: »Z upanom se o tem e nisvapogovarjala.
On bi lahko recimo prepo­vedal dostop do tega obmoja, tako pa bisamo premaknil problem drugam.
Pona­vljam, s tem se morajo ukvarjati prefektura,kvestura ali deela.« Po njegovem mnenjuje sr
problema sistem, v okviru kateregaso migrante usmerili v te kraje.O obsokih zasilnih zavetiih vGorici in
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Primorski
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Gradiu je Primorski dnevnikporoal e 8. avgusta. Direktor nadkoj­ske Karitas Paolo Zuttion
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Primorski
Gorizia
V upravni svet konzorcija so imenovali Slovenko
Vija svetovalka za projekte pri Ob­ ini
empeter­Vrtojba Anita Manfreda je nova lanica
upravnega sveta konzorcija za industrijski
razvoj Gorice. Predlagala jo je Pokrajina
Gorica. 49­letna Slovenka se po­ klicno
ukvarja z evropskimi projekti, me­
nedmentom, gospodarskim razvojem in
turizmom. Na zadnjih dravnozborskih vo­
litvah je v Novi Gorici kandidirala na listi
stranke DeSUS. »Pokrajina Gorica kon­ kretno
gleda v Evropo, kot dokazuje ime­ novanje
Anite Manfreda v upravni svet konzorcija,« je
izjavil predsednik pokra­ jinske uprave Enrico
Gherghetta. Manfredova bo zasedla mesto
Ma­ rine Pisani, ki je odstopila iz druinskih ra­
zlogov. Gherghetta se je dosedanji lanici
upravnega sveta pisno zahvalil, pokrajino je
zastopala od leta 2005. »Z imenovanjem
slovenske izvedenke pa smo poruili e zadnji
zid, morda na jtrega, in sicer tiste­ ga, ki louje
ljudi,« je izpostavil Gherg­ hetta. Pokrajina je
odprla vrata Sloveniji tu­ di z dodelitvijo palae
Alvarez Univerzi v Ljubljani, poleg tega pa je
pokrajinska uprava pred asom izrazila
naklonjenost ezmejnemu korienju storitev
empetr­ ske porodninice. Izbira neitalijanske
zastopnice v upravnem svetu konzorcija po
Gherghet­ tovih besedah ni provokacija, »eprav e vem, da bo marsikdo kritiziral to imeno­ vanje«.
Privoil pa si je nogometno pri­ spodobo: »Vseeno pa ne razumem, zakaj lahko italijanski klubi iejo dober
del no­ gometaev v tujini, nas pa morajo kritizi­ rati, ker se odloimo za zelo sposobno ose­ bo, ki stanuje
500 metrov stran od meje«
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28 agosto 2014
Primorski
Gorizia
Rodolfo Ziberna noe najvejega centra CARA
»Ko gre za center za priseljen­ ce v Gradiu,
igrata deelni odbor in veina v deelnem svetu
osuplji­ vo dvojno igro,« opozarja goriki de­
elni svetnik desnosredinske stran­ ke Forza
Italia Rodolfo Ziberna. Kri­ tien je do stali
deelne vlade De­ bore Serracchiani glede
obmoja, na katerem sta center za prosilce za
azil (CARA) in do nedavnega tudi cen­ ter za
identifikacijo in izgon (CIE). »Odbor in veina
sta zavrnila moj predlog o ukinitvi vsakrnega
centra v Gradiu, naj bo CIE ali CA­ RA, da bi
prepreili pregosto pri­ sotnost tujih
priseljencev v drube­ nem tkivu, ki si je
objektivno ne mo­ re privoiti,« je napisal
Ziberna v ti­ skovnem sporoilu. Ob tem je
pred­ lagal plailo odkodnine obini Gra­ die, ki
mora skrbeti tako za spre­ jemanje
priseljencev kot za varnost. »Deelni odbor in
veina v resnici noeta prepreiti ustanovitve naj­
vejega centra CA RA v Italiji in no­ eta
podpirati gradike obine,« opozarja svetnik
stranke Forza Ita­ lia. Obnova centra CIE v
Gradiu terja zaetno investicijo 800.000 evrov, v
drugi fazi pa naj bi znaala milijon evrov.
»Notranji minister Alfano je izjavil, da centra ne
bodo ponovno odprli, e se krajevna skupnost
ne bo strinjala. Ker je deelna predsedni­ ca
predlagala, da bi center gostil pro­ silce za azil, se nam obeta najveji center CARA v Italiji,« opominja.
Po njegovem mnenju sta Gradie in Gorica e sprejeli dovolj priseljencev, medtem ko se je ta pojav samo
del­ no dotaknil ostalih obin v deeli. Italijanska vlada pa se je odzvala ta­ ko, da je mono oibila prisotnost
policije na tem ozemlju, e dodaja Ziberna
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