5 aprile 2014 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Casalecchio di Reno «La Valsamoggia è diventata la mia seconda patria» CI SONO le badanti e gli operai agricoli, ma anche medici, imprenditori, artigiani, dirigenti e commercianti. Il numero degli stranieri fra Valsamoggia e valle del Reno in dieci anni è raddoppiato. Un giorno qualunque, seduti ad un tavolino in piazza Garibaldi, a Bazzano. Osservate i passanti: giovani, anziani e bambini: ogni cento persone che contate, 15 non sono italiani. Nonostante siano spesso i primi a essere colpiti dalla crisi economica, non rinunciano a fare figli, tanto che a Casalecchio i minorenni nati in Italia da genitori immigrati sono più di 600 e il Comune si è ?inventato' una riuscitissima cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana simbolica. Anna Barbara Worozewicz, 60 anni, polacca, fa la badante a ore, è in Italia da una decina di anni, lavora, è attiva nella consulta per gli stranieri nel centro sociale Croce, e quando può fa la volontaria per la Pubblica assistenza: «A Casalecchio mi trovo benissimo, frequento i corsi di ballo e l' Italia è la mia seconda patria». Rahi Tajamal Hussain da 10 anni fa il barbiere in una bottega storica di Casalecchio, in via Marconi: «Il mestiere me l' ha insegnato Libero Barbani, poi sono stato apprendista e quindi rilevato l' attività di Celio. All' inizio erano solo anziani, ma adesso arrivano anche i giovani e mi aiuta anche mio fratello. Il lavoro non manca e sono ben accettato» dice accennando a qualche battuta in dialetto bolognese. Abdessattar Maatougui, 49 anni, originario della Tunisia, dipendente della Manutencoop, coordina i quasi 150 operatori che fanno le pulizie allo Stadio di Bologna, all' ospedale di Budrio e in grandi centri commerciali: «Sui 18mila dipendenti Manutencoop quasi il 20% è di origine straniera come me. Oltre al lavoro dove svolgo questo ruolo importante, gioco a calcio e spero presto o tardi di riuscire a laurearmi, mi mancano 9 esami». Akhtar Naveed, 37enne pachistano, è stato il capocantiere nella realizzazione della seconda rotatoria sulla Porrettana: «Sono contento di stare in Italia, la mia impresa lavora, mi trovo bene e presto mi sposerò». Joseph Gatura Ndichu ha 35 anni, è nato a Nairobi (Kenya) nel 1998 ha vinto una borsa di studio Amref e si è laureato in medicina generale all' Università di Bologna. È guardia medica nel distretto di Casalecchio: «Mi muovo da Sasso a Savigno, Zola e Casalecchio. Qualche paziente si sorprende quando mi presento a visitarli. Il turno di notte è impegnativo ma sono ben contento e non ci sono pregiudizi verso il colore della mia pelle. Vorrei specializzarmi in radiologia diagnostica e poi tornare in Kenya, là c' è la mia famiglia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 5 aprile 2014 Pagina 3 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Casalecchio di Reno Gabriele Mignardi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
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