La programmazione ha lo scopo di creare un filo conduttore tra le attività proposte durante l’anno scolastico, di migliorare la qualità del servizio ma soprattutto di realizzare percorsi adeguati e costruttivi per i bambini. Infatti attraverso la scelta di un “tema” possiamo organizzare non solo le attività ma anche la routine quotidiana. Il nostro obiettivo sarà teso a promuovere e migliore lo sviluppo fisico, mentale e sociale del bambino, non solo attraverso attività ludico-espressive ma anche attraverso l’organizzazione di gite, feste a tema e incontri con i genitori. Nella consapevolezza che le differenze individuali nell’apprendimento dipendono anche dalle diverse situazioni in cui il bambino si trova a dovere applicare le proprie abilità, riteniamo fondamentale tener conto degli strumenti che un determinato contesto culturale riesce a proporre alla propria infanzia per le possibilità di sviluppo di ogni bambino. Vorremmo pertanto sperimentare diverse modalità di socializzazione tra i bambini, nell’ambito di esperienze strutturate e non strutturate, guidate e autonome. In questa direzione, le attività rappresenteranno un momento eccezionale di condivisione delle esperienze e delle conoscenze in cui ogni bambino avrà l’occasione di sperimentare risorse e capacità proprie ma anche di trovarne di nuove attraverso il confronto con i compagni. …RACCONTI DI EMOZIONI, RACCONTI DI RELAZIONI… Provare emozioni è un’esperienza comune ad adulti e bambini senza distinzione di sesso e cultura. Le emozioni hanno una funzione fondamentale per l’adattamento di ogni individuo all’ambiente fisico e sociale e per la realizzazione di sé nel rapporto con gli altri: le emozioni modulano e orchestrano le interazioni quotidiane e permeano gli incontri con l’altro. Le emozioni hanno, dunque, un’importanza fondamentale nello sviluppo di ogni persona. Il progetto si pone, in particolare, l’obiettivo di lavorare sulla competenza emotiva dei bambini, un concetto che la psicologia dello sviluppo ha elaborato e studiato molto in questi ultimi anni. Per competenza emotiva si intende un insieme di conoscenze e abilità di comportamento che si possono, in linea generale, riportare a tre principali abilità: espressione, comprensione e regolazione delle emozioni (S. Denham, 1998). Un bambino emotivamente competente sa esprimere emozioni, riconoscere e comprendere le proprie e le altrui emozioni, conosce il vocabolario emotivo e sa gestire le emozioni vissute e esperite. Il progetto propone di fare insieme ai bambini un viaggio alla scoperta delle emozioni attraverso uno strumento prezioso nella relazione con i bambini: la lettura ad alta voce di storie. La lettura ad alta voce è un’occasione per raccontare e dare un nome ad un’emozione, condividere l’esperienza di un’emozione insieme ai personaggi della storia, scoprire come si può provare a gestire un’emozione. In quest’ottica il progetto aderisce agli intenti del progetto nazionale NATI PER LEGGERE che dal 1999 ha l'obiettivo di promuovere la lettura AD ALTA VOCE ai bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni. Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e adulto), che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura). Il progetto nasce, inoltre, dalla convinzione di una sinergia possibile e necessaria tra due contesti privilegiati per avvicinare i bambini ai libri e far conoscere loro il piacere di leggere: l’ambiente familiare e l’ambiente educativo. Se è vero, infatti, che il piacere di leggere non è una dote innata, è altrettanto vero che è possibile promuovere il piacere della lettura e abituare i bambini a considerare i libri come compagni inseparabili della loro crescita. L’attività di lettura condivisa tra adulti e bambini consente a questi ultimi, attraverso l’affascinante mondo racchiuso dentro le pagine di un libro, di vivere un’esperienza comunicativa divertente e altamente formativa. Le storie regalano ai bambini momenti di puro divertimento e, nello stesso tempo, li abituano a prestare attenzione ai discorsi altrui e a cercare di comprenderli, stimolano la loro immaginazione e sviluppano le loro emozioni. Obiettivi Generali Obiettivo generale di questo percorso insieme sarà far sì che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca; vivano in modo equilibrato e positivo gli stati d’animo, esprimendo e controllando emozioni e sentimenti e rendendosi sensibili a quelli degli altri; riconoscano ed apprezzino l’identità personale ed altrui nelle connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle rispettive famiglie, comunità e tradizioni di appartenenza. Obiettivi Specifici Riconoscere le emozioni proprie e altrui Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo Promuovere abilità di gestione dei conflitti Educare all’ascolto Sviluppare capacità di prestare e mantenere l’attenzione Motivare alla lettura Comprendere un testo narrativo Decodificare gli elementi di una storia Individuare e descrivere il contesto e l’ambiente di una fiaba Esprimere opinioni e sentimenti su testo e personaggi Rappresentare graficamente un testo narrativo Inventare storie Sperimentare tecniche, materiali, soluzioni grafico-pittoriche Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’esperienza Sviluppare le competenze dei bambini nel superare situazioni di disagio e malessere Aiutare il bambino a riconoscere e controllare la propria emotività Ridurre l’insorgere di stati d’animo negativi e facilitare il potenziamento di emozioni positive Sviluppare una capacità empatica di immedesimarsi nelle situazioni e nelle persone Fare acquisire consapevolezza sulle proprie e altrui paure nonché sulle risorse necessarie per superarle Imparare a massimizzare il proprio benessere psichico anche nelle circostanze meno favorevoli Modalità di intervento Il progetto prevede l’uso di varie metodologie attive di carattere prevalentemente ludico-espressive volte a promuovere e sostenere l’espressione e la socializzazione delle emozioni. In particolare l’ascolto di fiabe e storie consente al bambino di vivere esperienze fondamentali sul piano affettivo, emotivo, cognitivo e del linguaggio permettendogli di esprimere il proprio vissuto e le proprie paure protetto dalla dimensione fantastica. La successiva rielaborazione orale e grafica diventa mezzo necessario per stimolare la libertà espressiva del bambino e la valorizzazione delle sue emozioni. Periodo Obiettivi Riconoscere le nostre paure Laboratori e attività Costruzione degli AMULETI antipaura Provare a elaborarle e affrontarle Maxi-libro sugli animali del bosco Fattoria Terre Sparse Raccontare e condividere col gruppo le paure stesse Laboratorio d’arte Il Museo Luzzati viene a scuola! Riconoscere le proprie potenzialità e risorse Laboratorio di lettura sui diritti dei bambini Ottobre-Novembre: LA PAURA E IL CORAGGIO Uscite Didattiche Festival della Scienza (5 anni) Bibliografia consigliata alle famiglie Fiaba dell’uomo che andò alla ricerca della paura Fifa blu Cappuccetto Rosso Che paura! TopoTip, aiuto che paura! Papà Una notte nera Paura di niente Pidocchi Il signor Ombra Quando avevo paura del buio Orsoleo, piccola paura grande coraggio Io, io…e gli altri? Periodo Dicembre: Obiettivi Avere consapevolezza dei tempi d’attesa Saper rispettare il L’ATTESA, IL TEMPO, proprio turno IL SENSO DI FRUSTRAZIONE Gestire il senso di frustrazione Sviluppare competenze per superare situazioni di malessere Laboratori e attività Calendario dell’Avvento Pranzo di Natale a scuola Uscite Didattiche Spettacolo di Natale Bibliografia consigliata alle famiglie Canto di Natale Babbo Natale e le formiche Il mondo di Babbo Natale Docici regali per Babbo Natale Babbo Natale e il tamburo magico Periodo Obiettivi Facilitare l’osservazione di se stessi e il riconoscimento delle proprie emozioni Laboratori e attività Maxi libro sugli animali della fattoria Uscite Didattiche Laboratorio di Ricordì Gennaio-Febbraio: LA RABBIA E LO STUPORE Facilitare la costruzione di un vocabolario per i sentimenti Truccabimbi di Carnevale Il drago della Rabbia Rafforzare la capacità di controllare le proprie emozioni negative Il cestino della rabbia Bibliografia consigliata alle famiglie Tremotino Nel paese dei mostri selvaggi Non t’arrabbiare! Il litigio No no e poi no Chiudi il becco Che rabbia! Urlo di mamma Decido io! E magari anche tu… Museo Luzzati Periodo Obiettivi Analizzare i sentimenti dei bambini/e: le motivazioni e le espressioni legate ad essi. Marzo-Aprile-Maggio: LA GIOIA E LA TRISTEZZA Laboratori e attività Favole sociali Riconoscere sentimenti di personaggi presenti in alcuni racconti. Festa del Papà Esternare i propri sentimenti e confrontarsi con gli altri. Festa della Mamma Uscite Didattiche Fattoria Terre Sparse Teatro della Tosse – La Lavagna Fantastica (5 anni) Leggere sul viso dei compagni sentimenti particolari. Bibliografia consigliata alle famiglie Il brutto anatroccolo Zeb e la scorta di baci Il Piccolo Principe Le pazze giornate della mamma Allegria gelosia Giorno di neve La piccola nuvola bianca VADEMECUM PER LE FAMIGLIE Un adulto che legge ad alta voce ad un bambino compie un atto d’amore, e ciò ha risvolti importanti per lo sviluppo della personalità del piccolo sul piano relazionale, emotivo, cognitivo, linguistico, sociale e culturale. Dal punto di vista relazionale, nell’esperienza condivisa della lettura e dell’ascolto, adulto e bambino entrano in sintonia reciproca attraverso i mondi che prendono vita tra le pagine del libro, in una comunicazione intensa e piacevole fatta di emozione, amicizia, complicità, fiducia, che costruisce anche il loro legame affettivo. Dal punto di vista emotivo, leggere una storia ad un bambino consente di esplorare le sue emozioni più intime in compagnia degli adulti che possono contenerlo, rassicurarlo, fornirgli spiegazioni. Dal punto di vista cognitivo, la lettura offre al bambino un canale alternativo di conoscenza, oltre all’esperienza diretta; favorisce la comprensione di sé e del mondo che lo circonda; allarga la mente alla scoperta e all’esplorazione; sviluppa l’immaginazione, la fantasia, la creatività, la curiosità; amplia la memoria; potenzia le capacità. Sul piano linguistico, la lettura stimola lo sviluppo del linguaggio, arricchisce il vocabolario, migliora la qualità lessicale. Dal punto di vista sociale, è dimostrato che i bambini abituati alla lettura operata dalla famiglia in età prescolare, presentano migliore rendimento scolastico, inserimento sociale, capacità di risoluzione dei problemi. Sotto il profilo culturale, infine, la trasmissione di storie e racconti da adulti a bambini è stato visto come uno dei canali del passaggio di valori, messaggi etici e tradizioni da una generazione all’altra. E’ importante saper leggere non “al” bambino ma “con” il bambino, in una comunicazione reciproca e ricca. A seconda dell’età, e quindi delle tappe dello sviluppo psicomotorio, ci sono libri e modalità di lettura più adatte. - Dai 2 ai 3 anni il bambino non si limiterà più solo ad ascoltare la voce e a guardare le figure, ma imparerà ad associare le parole pronunciate ai segni della scrittura, entrando cosi nel magico mondo della scrittura. In questa fascia di età lo stregano le storie che, avendo per protagonisti bambini o animali, con poche parole e in poche pagine, rispondono alla sua inesauribile curiosità sul mondo e sulle cose e lo aiutano a risolvere i piccoli grandi problemi di ogni giorno (la pappa, il vasino, il fratellino, le medicine…) Spesso il bambino vorrà girare le pagine da solo, completare la frase di una storia che conosce, indicare le figure e dire cosa rappresentano, tenere il libro in mano e raccontare la storia a modo suo, leggere e rileggere sempre lo stesso libro a cui si è particolarmente affezionato, al punto di ricordare esattamente inizio, svolgimento e fine, con un importante funzione rassicurante e di strutturazione della memoria. - Dai 3 ai 6 anni i bambini amano le serie con gli stessi personaggi (un loro coetaneo o un animale dai sentimenti umani in cui si possono identificare) coinvolto in situazioni diverse che possono interessarlo, informarlo, emozionarlo e aiutarlo a superare ostacoli e paure. Il bambino deve essere incoraggiato ad interagire con la storia facendo domande, proponendo commenti e soluzioni, modificando l’evoluzione e può essere spronato a creare scomporre e inventare nuove storie sullo spunto delle vecchie, per mettere allo scoperto pensieri, emozioni e fantasie. LA BIBLIOTECA SCOLASTICA Per quest’anno si è pensato di dare finalmente vita alla Biblioteca che abbiamo allestito lo scorso anno all’interno della nostra Scuola dell’Infanzia, in locali appositamente strutturati, in realtà una “piccola biblioteca” di testi destinati alla prima infanzia fruibile dagli alunni e dalle loro famiglie, ove far sperimentare ai nostri bimbi svariati laboratori, tra cui in primis la costruzione originale e creativa di libri – gioco finalizzata sia all’arricchimento della biblioteca scolastica, sia alla documentazione dei percorsi formativi svolti durante l’anno scolastico. Gli alunni potranno pertanto usufruire della biblioteca sia in momenti formativi dedicati, sia liberamente, accompagnati dalle docenti di sezione in vari momenti della giornata. Le attività educative che vengono svolte in questo spazio sono essenzialmente: Attività di manipolazione, osservazione, interpretazione originale dei vari testi per l’infanzia al fine di familiarizzare con il libro quale contenitore straordinario di idee, di svago e conoscenza Attività di lettura in piccolo gruppo, per sezioni aperte, di testi di favole e libri gioco Attività laboratoriali finalizzate alla costruzione creativa ed originale di libri gioco Finalmente da quest’anno la scuola apre la biblioteca alle famiglie attraverso l’attività di prestito, che si svolgerà tutti i venerdì a partire da venerdì 18 ottobre 2013 fino a venerdì 30 maggio 2014 dalle 16 alle 17. Del prestito si occuperà una persona apposita che vi aiuterà con la gestione delle schede personali e vi accoglierà nella restituzione dei libri. Ogni famiglia riceverà una borsa “trasporta-libri” in dotazione. Saranno ben accetti tutti i libri, nuovi o usati se pur in buono stato, che vorrete donare alla nostra biblioteca. LABORATORI ANNUALI INGLESE : CLAP YOUR HANDS! tutti i venerdì a gruppi divisi per fasce d’età La nostra proposta per l’insegnamento dell’inglese nella scuola d’infanzia utilizza una tecnica che stimola l’acquisizione della lingua attraverso attività creative che coinvolgono tutti e cinque i sensi: ascolto di musica, poesie, canti, immagini, danza, movimenti del corpo. I bambini esplorano con la fantasia “vari ambienti” per imparare numeri, colori, parti del corpo, ricorrenze, animali, momenti di una giornata, membri della famiglia, fiabe. Tutti i bambini di questa fascia d’età amano cantare e muoversi: “l’intelligenza” musicale abbinata alla danza e quindi al piacere di lavorare con gli altri in armonia rinforza il processo di memorizzazione ed accelera l’acquisizione di una lingua straniera incoraggiando la pronuncia corretta. Associando infatti un movimento o il passo di una danza ad una frase vengono poi per loro spontanee la parole in inglese “clap your hands” (batti le mani), “turn round” (gira), “up and down” (su e giù), etc... Obiettivi: Data l'età, meravigliosamente recettiva, gli obiettivi sono sempre superati dalla resa dei bimbi. A fine anno, spesso ci troviamo a stupirci dei progressi di questi pulcini curiosi e aperti a tutto. Uno degli obiettivi principali da far loro capire è l'esistenza di una lingua diversa dalla loro, seguito dal fatto che con qualche espediente si possa lavorare alla pronuncia - lavoro molto utile in età precoce! -. Va da sè che i bambini non potranno produrre frasi di senso compiuto in lingua inglese, acquisiranno però dimestichezza con la lingua e soprattutto capiranno quello che viene loro detto. Metodologia: I mezzi che si prediligono con i bambini sono i giochi, la musica, l'interazione attiva. Insomma il loro entusiasmo nell'apprendimento è contagioso e dà sicuramente una forte spinta e carica verso una sempre rinnovata ricerca di nuovi mezzi e modalità per far loro apprendere nella maniera più divertente possibile. TEATRO Tutti i mercoledì 9.30-13.15 (gialli, blu, verdi, rossi, arancioni) Il laboratorio teatrale intende offrire alle famiglie della “Scuola dell’Infanzia Umberto e Margherita” uno strumento atto a promuovere le potenzialità espressive e comunicative dei bambini. In particolare quest’anno verrà affrontato il mondo dei burattini, della loro costruzione e del loro utilizzo, sempre all’interno del contesto fiaba e suoi personaggi. TEATRO DEI BURATTINI FINALITA' Il teatro dei burattini svolge importanti funzioni pedagogiche come: lo sviluppo della creatività la verifica del metodo operativo la conoscenza dei linguaggi specifici l'interazione dei diversi linguaggi la socializzazione all'interno del gruppo di lavoro la comunicazione interpersonale Inoltre i burattini sono uno strumento importante nella cura di ragazzi affetti da problemi di linguaggio, permettendoci anche di affrontare nel modo opportuno manifestazioni patologiche legate all'autismo. METODOLOGIA Questo progetto induce la possibilità di vivere un'esperienza che consente di aprire una riflessione sul teatro dei burattini per sperimentare un processo produttivo come modalità di formazione, attraverso un'ipotesi di lavoro che si ponga come itinerario di ricerca interdisciplinare. ARTICOLAZIONE FASI DI LAVORO PER IL TEATRO DEI BURATTINI ATTIVITA’- CONTENUTI A) Informazione storica-sociale sul teatro dei burattini OBIETTIVI OPERATIVI A) Conoscere l’etimologia e la differenza strutturale delle parole-oggetti: maschera, burattino, marionetta B) Costruzione dei burattini e del teatrino (scenografie, oggetti, luci etc.) B) Sviluppare il linguaggio tecnico attraverso la progettazione e la realizzazione. Saper manipolare materiali per costruire oggetti C) Animazione dei burattini C) Acquisire un linguaggio gestuale D) Nascita del burattino “personaggio” D) Proiezione di sé, finzione, scoperta del ruolo E) Teatro dell’incontro e “improvvisato” E) Acquisire tecniche d’improvvisazione del linguaggio teatrale F) Stesura della storia e individuazione dei personaggi F) Saper scrivere un racconto mettendo in relazione i personaggi definendone le caratteristiche G) Canovaccio H) Drammatizzazione della storia H) Saper utilizzare le tecniche del linguaggio teatrale composto di parole, gesti, suoni, oggetti, scenografia, luci I) Prove dello spettacolo I) Saper lavorare in gruppo. Superare barriere psicologiche. Sviluppare la fluidità orale e l’autocontrollo L) Spettacolo con il pubblico L) Verifica del lavoro svolto ed autovalutazione delle capacità acquisite durante l’attività del teatro dei burattini G) Saper scomporre in scene la storia scritta PSICOMOTRICITA’ E GIOCODANZA Tutti i lunedì (Rossi e Blu) e i giovedì (Gialli, Arancioni e Verdi) Finalità L’intervento psicomotorio si pone come obiettivo primario di favorire lo sviluppo della personalità latente del bambino in tutte le dimensioni. Il corpo viene usato come strumento di conoscenza, comunicazione e socializzazione. Obiettivi Attraverso l’attività psicomotoria si cercherà di raggiungere i seguenti obiettivi: migliorare le abilità motorie migliorare la conoscenza e l’uso dello schema corporeo migliorare l’accettazione di sé favorire la comunicazione attraverso il “linguaggio del corpo” accrescere la fiducia nelle proprie capacità migliorare la motricità globale aumentare i tempi di attenzione esprimere le proprie potenzialità attraverso codici differenti (percezione, movimento, espressività, ecc.). Attività Le attività svolte sono: esercizi per la coscienza ed il controllo del proprio equilibrio esercizi di coordinazione generale esercizi di coordinazione oculo-manuale esercizi di motricità fine esercizi di organizzazione spaziale esercizi di orientamento utilizzando percorsi segnati esercizi per il controllo e l’uso delle gambe e delle braccia esercizi di rilassamento sul tappeto esercizi per la respirazione spostamenti del corpo e di oggetti nello spazio Inoltre, per completare le attività di cui sopra, ho utilizzato anche aspetti correlati alla danza, seguendo le tecniche di Giocodanza : Giocodanza si basa prevalentemente sul gioco inteso, non semplicemente come elemento ludico da introdurre qua e là nella lezione: la lezione stessa è un gioco…. cosi come il Gioco è l’elemento portante della stessa lezione. L’attività ludica rappresenta l’espressione più immediata della capacità immaginativa del bambino ed è essenziale mantenere queste possibilità espressive, fondamentali per lo sviluppo della sua personalità. Giocare richiede attenzione, controllo, coinvolge emotivamente, stimola il rapporto con gli altri, favorisce la collaborazione e lo spirito di gruppo. Giocando il bambino acquista il controllo del proprio corpo e della propria motricità, si esprime emotivamente con libertà, con spontaneità e senza sforzo esercita la sua attenzione. Non è soltanto il gioco l’elemento innovativo di Giocodanza : viene data molta importanza anche all’uso di oggetti che vengono introdotti nella lezione e che “trasformandosi in attrezzi/giocattolo” forniscono ai piccoli allievi degli input, diventando ulteriori stimoli alla loro immaginazione. Il corpo quindi viene inteso come strumento artistico in grado di instaurare relazioni attraverso i primi concetti fondamentali della danza: la forza, lo spazio, l’energia, il peso e la dinamica. Imparare anche a conoscere il proprio corpo, la propria struttura corporea è una dei mezzi attraverso il quale si giunge ad una migliore postura. Parte integrante di questo percorso è l’ascolto della musica e la sua libera interpretazione corporea. Perché la Danza La Danza è arte, disciplina e tecnica, ma soprattutto è una forma di espressione: il gesto è, infatti, la prima forma di comunicazione e di linguaggio. Basta pensare ad un bambino che non sa ancora parlare o agli stessi adulti che devono comunicare in un Paese straniero di cui non conoscono la lingua: non si usa la parola ma ugualmente attraverso il gesto, si riesce ad arrivare ad una forma di comprensione. Crediamo fortemente che incontrare la danza, sia una esperienza molto intensa per i bambini e che rappresenti per loro un importante occasione di crescita corporea. La danza li mette in relazione in modo sensibile e profondo, portandoli a conoscere, a vivere e ad apprezzare il proprio corpo nella ricerca di un equilibrio e di una armonia tra il “dentro” ed il “fuori”. La danza è Arte: l’arte di far parlare il corpo, di renderlo trasparente, comunicativo e sensibile, morbido e forte nello stesso tempo, capace di raccontare storie e regalarci emozioni. Inoltre, come ogni anno, sono previsti due spettacoli in coincidenza con le festività natalizie e con la fine anno scolastico, che avranno un tema inerente la programmazione didattica della scuola. Durante l’anno e soprattutto per gli spettacoli verranno utilizzate musiche e costumi correlati. COLLOQUI CON I GENITORI Sono previsti due colloqui con le famiglie interessate: a novembre e a maggio come da calendario, con date e orari da concordare CONTINUITA’ Questo tipo di lavoro viene progettato e concordato con lo staff dell’intera struttura in Gruppi di Lavoro trasversali e avviato verso il mese di Aprile. Sono previsti percorsi di continuità per tutta la struttura, sia interni che esterni, tra Nido e Sezione Primavera, Nido/Sezione Primavera e Scuola dell’Infanzia, e tra Scuola dell’Infanzia e Scuole Primarie. Solitamente i percorsi esterni si limitano a scuole del nostro territorio (in particolare San Giovanni Battista/Rosari, Carducci e Foglietta), tuttavia vengono inviate a tutte le scuole interessate le Schede di Continuità da noi elaborate. OFFERTE EXTRA SCUOLA PROGETTO PER LA PREVENZIONE DI DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO L’ultimo anno della scuola dell’infanzia è un periodo importante per individuare i segnali di attuali e\o future difficoltà in relazione alle capacità d’apprendimento (DSA), in particolare lettura e scrittura, ma anche disagi relativi a disturbi dell’attenzione e iperattività (ADHD). Le diagnosi di DSA e ADHD sono in continuo aumento ed esiste un concreto rischio di medicalizzazione di stili cognitivi considerati patologici: è urgente adoperarsi per riconoscere stili differenti e talenti diversi. OBIETTIVI 1) Individuare i bimbi con caratteristiche che possano far sospettare difficoltà nell’affrontare la scuola elementare 2) Individuare strumenti idonei a far loro superare tali difficoltà. 3) Formare le educatrici e le insegnanti dei nidi, scuola dell’infanzia e scuola primaria, avendo come focus quelle che sono le dinamiche interne alla famiglia odierna. 4) Incominciare a pensare l’apprendimento come il convergere del versante emozionale con quello cognitivo: ne consegue che per raggiungere una buona competenza nell’apprendimento si può accedere attraverso due versanti, non solo quello cognitivo , ma anche quello emotivo(comunicazione in famiglia, gestione del tempo, intelligenza emotiva, ecc.). 5) Sensibilizzare i genitori sulle modalità relazionali e sugli strumenti al fine di rinforzare le competenze del bambino e valutarne il grado di sviluppo. FASI DEL PROGETTO Questo progetto è rivolto a bimbi\e dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia Prima fase: nel periodo settembre-dicembre 2013: a) individuare i bambini con criticità b) valutare le strutture di continuità c) incontri con i genitori per presentare il progetto e motivare alle attività proposte Seconda fase: nel periodo gennaio-giugno 2014: d) intervenire con strumenti idonei sui bambini individuati, in collaborazione con le insegnanti e) coinvolgere e preparare i genitori, fornendo strumenti per l’aiuto concreto al bambino f) fornire ai genitori uno spazio di approfondimento per valutare quegli aspetti relativi alla famiglia come insieme, che possono generare difficoltà nel bambino o al contrario costituire una risorsa per crescere. ATTIVITA’ Nel primo periodo: osservazioni in classe, test, giochi, momenti di incontro con i genitori e con le insegnanti. Nel secondo periodo: proposta di attività che aiutano a migliorare le competenze attentive e di apprendimento; gruppi di lavoro con le insegnanti e con le famiglie. Presentazione dei risultati conclusivi del progetto. STRUMENTI 1) Screening mediante prove di prerequisito. 2) Osservazione psicologica. 3) Parent training (ascolto, valutazione delle dinamiche famigliari concrete, formazione/informazione, stili di vita, discussione e ricerca di soluzioni condivise) 4) Gruppi di lavoro con le insegnanti. EQUIPE PROFESSIONALE COINVOLTA Coordinatore Dott. Roberto Zappa Prima Fase: osservazioni a scuola Maio Marco – Psicologo Alessandra Penzo – Psicologa Andrea Maggiolo – Pedagogista Giovanna Noto – Pedagogista Rita La Valle – Psicologa Gabriella Macelloni - Logopedista Nella fase successiva: Stefania Fadda – Insegnante di Educazione Musicale e Sostegno Carlo Frittoli – Inventore ed Esperto di giochi logico-matematici Linda Enrica Sacchetti – Biologa e Nutrizionista Francesca Steardo – Insegnante di sostegno e Counselor COLLEGIO DOCENTI GENITORI
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