COMUNITÀ PASTORALE MARIA MADRE DELLA CHIESA DI BAREGGIO Domenica 1 febbraio 2015 Anno 6 Numero 5 Parrocchie “SS. Nazaro e Celso” e “Madonna Pellegrina” Recapiti: Don Luigi: tel. 02 9013317 (339 6462708) - Don Giacinto: tel. 02 9013041 (335 6186326) Don Giovanni: tel. 02 90362399 Segreteria Bareggio: tel.-fax 02 9013317 Segreteria S. Martino e Centro di Ascolto: tel.-fax 02 9013041 Direzione Oratorio - Carlo: S. Martino: 02 90278794 - Cellulare: 347 4975250 Orari SS. Messe domenicali: Bareggio: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 (vigiliare 18.00) San Martino: 8.30 - 9.30 (Brughiera) - 10.30 (vigiliare 18.30) Centro di Ascolto - S. Martino: giovedì ore 17-19; sabato ore 15-17; mail: [email protected] Servizio indumenti: giovedì a S. Martino dalle ore 16 alle ore 17 AVVISI • • • • • COMUNI Domenica 1 febbraio: giornata per la vita. Ci sarà la consueta vendita delle primule il cui ricavato andrà a favore del CAV di Abbiategrasso-Magenta. Durante le S. Messe delle ore 10.30 a Madonna Pellegrina e delle 11 a SS. Nazaro e Celso verrà fatta una benedizione particolare per le mamme in attesa. Alle 16.30 presso la Chiesa Madonna Pellegrina S. Rosario per la vita e per la famiglia. Dalle ore 14 presso l’oratorio S. Luigi di Bareggio Dai vita alla pace! incontro di Azione Cattolica Ragazzi della zona 4. Lunedì 2 febbraio: festa della presentazione del Signore. Le S. Messe delle ore 8 saranno precedute dalla processione della Candelora, a Bareggio la processione partirà alle ore 7.45 dalla Chiesuola. Alle 21 presso il Centro Paolo VI di Magenta incontro per i fidanzati. Martedì 3 febbraio: memoria di S. Biagio. Durante le S. Messe benedizione della gola, dopo le S. Messe del mattino sarà offerto un panettone ai fedeli presenti. Venerdì 6 febbraio: alle 21 in sala parrocchiale incontro con don Giuliano Lonati che farà una testimonianza sull’esperienza missionaria che sta vivendo in Perù. Domenica 8 febbraio gli oratori propongono una giornata sulla neve a Cervinia, aperta a famiglie, adolescenti, giovani e adulti (iscrizioni presso i bar degli oratori entro domenica 1 febbraio). Non si garantisce la sorveglianza dei ragazzi delle elementari e delle medie che, pertanto, dovranno essere accompagnati dalle loro famiglie o, eventualmente, affidati ad un adulto. PARROCCHIA SS. NAZARO • E CELSO Domenica 11 gennaio: presso la Buona Stampa è possibile rinnovare il gesto delle adozioni a distanza PARROCCHIA MADONNA PELLEGRINA • Domenica 1 febbraio: alle 15.30 in oratorio laboratorio di cucina, musica, foto, torneo di playstation, merenda insieme. • Venerdì 6 febbraio ore 21: riunione genitori, padrini, madrine dei battezzandi di domenica 8 febbraio. PROGRAMMAZIONE AL CINE-TEATRO S. LUIGI Elling (Cineforum): venerdì 6 febbraio ore 21 Exodus - Dei e Re (3D): Sabato 31 ore 21, domenica 1 febbraio ore 15 – 18 – 21, Lunedì 2 ore 21. La Teoria Del Tutto: Sabato 7 febbraio ore 21, Domenica 8 ore 15 - 17.30 – 21, Lunedì 9 ore 21 GRUPPO TERZA ETÀ Giovedì 5 febbraio alle ore 15 in chiesa Madonna Pellegrina recita del S. Rosario per S. Agata. LA FAMIGLIA - PADRE Riprendiamo il cammino di catechesi sulla famiglia. Oggi ci lasciamo guidare dalla parola “padre”. “Padre” è una parola nota a tutti, una parola universale. Essa indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una “società senza padri”. In altri termini, in particolare nella cultura occidentale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, svanita, rimossa. In un primo momento, la cosa è stata percepita come una liberazione: liberazione dal padre-padrone, dal padre come rappresentante della legge che si impone dall’esterno, dal padre come censore della felicità dei figli e ostacolo all’emancipazione e all’autonomia dei giovani. Talvolta in alcune case regnava in passato l’autoritarismo, in certi casi addirittura la sopraffazione: genitori che trattavano i figli come servi, non rispettando le esigenze personali della loro crescita… Questo, certamente, è un atteggiamento non buono; però come spesso avviene, si passa da un estremo all’altro. Il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora così concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e alle volte sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia. E lasciano soli i piccoli e i giovani. Già da vescovo di Buenos Aires avvertivo il senso di orfanezza che vivono oggi i ragazzi; e spesso domandavo ai papà se giocavano con i loro figli, se avevano il coraggio e l’amore di perdere tempo con i figli. E la risposta era brutta, nella maggioranza dei casi: “Mah, non posso, perché ho tanto lavoro…”. . Ora, in questo cammino comune di riflessione sulla famiglia, vorrei dire a tutte le comunità cristiane che dobbiamo essere più attenti: l’assenza della figura paterna nella vita dei piccoli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E in effetti le devianze dei bambini e degli adolescenti si possono in buona parte ricondurre a questa mancanza, alla carenza di esempi e di guide autorevoli nella loro vita di ogni giorno, alla carenza di vicinanza, alla carenza di amore da parte dei padri... Sono orfani in famiglia, perché i papà sono spesso assenti, anche fisicamente, da casa, ma soprattutto perché, quando ci sono, non si comportano da padri, non dialogano con i loro figli, non adempiono il loro compito educativo, non danno ai figli, con il loro esempio accompagnato dalle parole, quei principi, quei valori, quelle regole di vita di cui hanno bisogno come del pane. La qualità educativa della presenza paterna è tanto più necessaria quanto più il papà è costretto dal lavoro a stare lontano da casa. A volte sembra che i papà non sappiano bene quale posto occupare in famiglia e come educare i figli. E allora, nel dubbio, si astengono, si ritirano e trascurano le loro responsabilità, magari rifugiandosi in un improbabile rapporto “alla pari” con i figli. E questo problema lo vediamo anche nella comunità civile. La comunità civile con le sue istituzioni, ha una certa responsabilità – possiamo dire paterna - verso i giovani, una responsabilità che a volte trascura o esercita male. Anch’essa spesso li lascia orfani e non propone loro una verità di prospettiva. I giovani rimangono, così, orfani di strade sicure da percorrere, orfani di maestri di cui fidarsi, orfani di ideali che riscaldino il cuore, orfani di valori e di speranze che li sostengano quotidianamente. Vengono riempiti magari di idoli ma si ruba loro il cuore; sono spinti a sognare divertimenti e piaceri, ma non si dà loro il lavoro; vengono illusi col dio denaro, e negate loro le vere ricchezze. E allora farà bene a tutti, ai padri e ai figli, riascoltare la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli: «Non vi lascerò orfani» (Gv 14,18). E’ Lui, infatti, la Via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la Speranza che il mondo può cambiare, che l’amore vince l’odio, che può esserci un futuro di fraternità e di pace per tutti. Papa Francesco, 28 gennaio 2015
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