14 Settembre 2014 CirCuito del rio zagarone

14 Settembre 2014
Circuito del rio zagarone
( MONTI PICENTINI )
PERCORSO: Ponticchio di Calabritto (632) – Cascata del Tuorno (410) – M. Pollaro (1282) –
Cappella dei Grienzi (931) – Sorgente Petrella (950) – Piano Cerasa (1120) – Raia della Quercia (1163)
– Madonna del Fiume (599) - Ponticchio
DISLIVELLO: 1150 m. – DURATA: 8 ore – DIFFICOLTA’: EE – PARTENZA: ore 7:30
------------------------------------------------------Dal paese di Calabritto, dopo circa 2 km, lungo la strada per Acerno e Laceno si prende a destra una stretta strada
fino all’area di Ponticchio, unico luogo dove è possibile parcheggiare numerose auto senza intralciare il
passaggio.
Da qui l’escursione inizia in discesa lungo l’umido e fangoso percorso per la cappella della Madonna del Fiume.
Si incrocia quasi subito una sterrata e la si segue a destra, per poi superare a sinistra un ponticello su uno dei
torrenti che alimentano il Rio Zagarone.
Si segue per poco il sentiero segnato, cominciando a scendere a destra lungo un crinale roccioso fino in fondo,
dove bisogna guadare il torrente superato prima col ponticello.
Si continua a scendere su terreno ghiaioso e dissestato fino ad un ovile ed una casa colonica dove giunge una
stradina che seguiamo a sinistra e che termina nel letto del Rio Zagarone. Su un altro ponticello si supera il fiume
e pochi metri a sinistra, preannunciata dallo scroscio, si può ammirare la spettacolare Cascata del Tuorno,
caratteristica con i suoi tre salti in successione.
E da qui, a quota 410, inizia l’ascesa al M. Pollaro (m.1282) lungo un percorso seguito quasi quotidianamente
dalle numerose capre dell’ovile dove siamo passati. Dopo un inizio ripido e sassoso il sentiero diventa più
regolare traversando a mezza costa l’impervia parete boscata del Pollaro, posta a breve distanza dalla grotta dove
è incastonata la chiesetta della Madonna del Fiume, al di la della profonda gola del Rio Zagarone. Arrivati sotto
un’altissima ed incombente parete, si va a destra (est) e con percorso a volte molto ripido, ma sempre ben
tracciato dalle greggi, si guadagna quota faticosamente verso uno spicchio di cielo al di la delle altissime pareti.
Raggiunto il piccolo valico, la fine del bosco e l’immenso panorama fanno tirare più di un respiro di sollievo e la
sorgente di Nunzio, poco più avanti, è un meritato ristoro all’impegno della salita. Avanti a noi le ondulazioni del
Piano d’Acera e le numerose gobbe che lo contornano. Noi cominceremo a salire quella più a sinistra lungo una
vasta prateria già secca seguendo il filo di una lunga e comoda cresta che gradualmente raggiunge la cima del M.
Pollaro (m.1282) e poi con vari saliscendi prosegue verso M. Calvello (1570).
Dalla cima si scende prima verso nord e poi verso ovest lungo il sentiero per la Cappella dei Grienzi, con vecchi
segni e vegetazione che intralcia notevolmente, poi dalla chiesetta si sale brevemente lungo la strada sterrata fino
ad un altarino dove a sinistra inizia il sentiero 156 percorso durante il pellegrinaggio l’ultima domenica di giugno.
Si scende brevemente nel Vallone Vado di Carpino in prossimità della sorgente Petrella e si segue il torrente
controcorrente lungo un’ampia sterrata che infine giunge sul Piano della Cerasa dove c’è una stazione del
gasdotto Snam ed un piccolo rifugio. Continuiamo a sinistra per una sterrata fino al termine e quindi percorriamo
in discesa la panoramicissima cresta di Raia della Quercia fino ad incrociare il sentiero dei pellegrini in località
Ceppaiuolo con un altarino per poggiare la statua della Madonna. Tralasciamo la comoda mulattiera che scende a
destra e proseguiamo per il crinale che si abbassa verso il vallone, poi verso destra tra rocce ed erba raggiungiamo
un pianoro con un castagneto e sempre in discesa a sinistra imbocchiamo un ripido percorso che termina sul
sentiero per la Madonna del Fiume in prossimità di una croce metallica.
Andando per poco a sinistra si raggiunge la grotta sotto la quale è incastonata la chiesetta e quindi, a saliscendi,
lungo il sentiero molto suggestivo, anche se da qualche anno manomesso e deturpato con gradini in cemento e
ringhiere di ferro, ritorniamo alle auto parcheggiate a Ponticchio.
i direttori di escursione: Sandro Giannattasio (339.4875688) e Roberto Parisi