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COSA MI METTO ?
Con l’avvento della bella stagione, di fronte all’armadio, i podisti si trovano ad affrontare il terribile
dilemma :
“.. ed oggi cosa mi metto? “
Innanzitutto, per effettuare una scelta oculata (sia dal punto di vista del confort che del portafoglio),
è necessaria una analisi delle proprie possibilità o delle proprie ambizioni sportive, nonché della
manifestazione alla quale ci si accinge a partecipare:
Un camminatore potrebbe anche non indossare abbigliamento tecnico; però, anche chi non corre,
soprattutto nelle calde serate estive, potrebbe incappare in problemi di sudorazione.
Di conseguenza, meglio evitare i capi di cotone o quelli simil-tecnici (talvolta di pessima qualità)
ricevuti come premio di partecipazione, in quanto assi poco traspiranti e fonti di fastidiose
sensazioni di “bagnato”.
Bene l’abbigliamento tecnico economico (anche di “primo prezzo”), purchè traspirante.
Un corriore dal passo tranquillo, non competitivo (slow runner), è auspicabile che ponga più
attinzione nella scelta dell’abbigliamento: i capi tecnici economici, pur essendo traspiranti, alle
volte sono di tessuto pesante che, in chi corre, potrebbe annullare i vantaggi della traspirazione.
Meglio i più costosi capi di marca, magari di fine serie od acquistabili a prezzi scontati nei banchetti
presenti alle camminate.
Al contrario, un corridore particolarmente preparato od, addirittura, competitivo (fast runner),
impegnandosi maggiormente dissipa più energie e spsso produce una sudorazione più
abbondante quindi, per garantirsi un buon confort (che in competizione può significare evitare o
ritardare un decadimento delle propria prestazione) dovrebbe indossare capi tecnici di alta qualità,
progettati per espellere il sudore lasciando una piacevole sensazione di asciutto sulla pelle.
Tanto per non fare nomi, il top sono le gamme Nike ma, personalmente, non disdegno le Brooke.
Inoltre, nelle stagioni estive, è consigliato indossare capi di colore chiaro, perche riflettono il calore
e quindi attenuano la percezione di calore atmosferico.
Al contrario, i colori scuri assorbono detto calore e quindi aggravano questa fastidiosa percezione.
Un discorso a parte lo meritano i capi a compressione graduata, il cui top è rappresentato dai capi
X-BIONIC.
Per le loro caratteristiche intrinseche (richiamare sangue o migliorare l’ossigenazione dei muscoli
in certe parti del nostro corpo), andrebbero usati oculatamente.
Personalmente non ne vedo utilità per i camminatori od i corridori tranquilli, mentre gli reputo molto
validi per i corridori veloci o gli agonisti.
Che poi aiutino a migliorare le proprie prestazioni … non so; di sicuro, sono molto traspiranti e,
convogliando il sudore in aree ben specifiche, difficilmente si ha la percezione del sudore.
Inolre gli ho trovati vantaggosi durante i periodi di leggeri problemi muscolari o tendinei però, non
essendo né medico né fisiatra, evito di accreditare questa personale sensazione come certezza
scientifica.
Ottimi per le corse di breve o media lunghezza (5Km, 10Km o simili), richiedono un po’ di
attenzione nell’utilizzo per le manifestazioni impegnative (quali maratone o 30Km) in quanto, dopo
un paio d’ore, per le loro caratteristiche intrinseche potrebbero creare fastidi od arrossamenti
cutanei: personalmente non ho mai rilevato problemi, nemmeno nelle 42Km, ma non tutti
rispondiamo allo stesso modo, quindi è consigliabile fare delle prove prima di utilizarli in gara.
Per esempio, le calze lunghe da competizione hanno una compressione esagerata, tant’è che
viene consigliato di indossarle immediatamente prima della partenza e toglierle il prima possibile
dopo l’arrivo: io ho preferito acquistarle di una taglia maggiore e, nonostante ciò, quando le tolgo
ho i polpacci chiaramente “rigati” dalla conformazione del tessuto.
Inoltre a riposo causano una sensazione di costrizione, che però svanisce in breve durante la
prestazione.