A Criminal & An Irishman: The Inside Story of the Boston Mob

(Ln - Gonzaga/Mn) Queste le aziende premiate.
AGRITURISMO ‘CORTE NIGELLA’ DI STEFANO PAGANINI (FELONICA PO)
‘Corte Nigella’, di Stefano Paganini, coniuga l’ospitalità rurale a iniziative ludico-didattiche, come i corsi di
cucina coi prodotti del territorio. Gli ettari fra proprietà e affitto sono 10, coltivati a fieno per cavalli, ortaggi
e piccoli frutti ed erbe aromatiche. L’agriturismo è anche dotato di un maneggio e organizza corsi di
equitazione per bambini e adulti fra monta inglese, salto ostacoli e dressage. I corsi sono tenuti da istruttori
qualificati ed è possibile utilizzare la sede come pensione per i cavalli. L’agriturismo è affiliato alla Fise
(Federazione italiana sport equestri). Esempio di multifunzione in agricoltura, il Museo delle erbe offre un
percorso didattico pluri-sensoriale all’aperto e all’interno della casa colonica. Caratterizzato da una serie di
piccoli giardini tematici, consente al visitatore di conoscere le piante aromatiche ‘essenziali’ e quelle per la
cucina, le curative e le cosmetiche, le tintorie e le magiche. Il museo è aperto ai visitatori, su prenotazione,
da aprile a settembre. Su indicazione del Consorzio Agrituristico Mantovano dal 2013 Corte Nigella è stata
adottata dall’Associazione di giornalisti agroambiente & food Arga Lombardia Liguria, che a titolo gratuito
ne segue la comunicazione e la promozione in segno di solidarietà per le popolazioni e le aziende del
Mantovano danneggiate dal sisma del 2012.
AZIENDA AGRICOLA ‘CATTANI’ DI CORRADO CATTANI (CAVRIANA)
L’azienda agricola ‘Cattani’ è nata nel 1919. Nel 1986, come molte realtà delle Colline Moreniche, ha
abbandonato l’indirizzo lattiero per convertirsi interamente alla vitivinicoltura. Oggi l’azienda è guidata da
Corrado Cattani, con l’aiuto del padre Sergio, e occupa una superficie di 20 ettari fra Cavriana e la provincia
di Brescia.
La produzione è di circa 200.000 bottiglie, con una produzione di vini legati al territorio: Lugana, Custoza,
Garda Cabernet, Sauvignon, Merlot, ma anche Pinot Grigio.
‘CORTE MURATA’ DI DAVIDE ERRERA (BORGOFORTE)
Nella storica ‘Corte Murata’ di San Cataldo (64 ettari) Davide Errera, 45 anni, alleva circa 300 capi di razza
Holstein. Fin dagli anni Cinquanta, la famiglia Errera ha importato animali dal Nord America, per sostituire
con animali più performanti le frisone olandesi. Oggi Errera utilizza la genomica come nuova frontiera per il
miglioramento della morfologia e degli indici di produttività, funzionalità e tipo. La genetica, inoltre, gli
permette di migliorare - accanto alla dieta alimentare delle bovine e al benessere - la qualità del latte,
conferito alla Latteria Po per la produzione di Grana Padano, dove Errera è vicepresidente. L’azienda pratica
“embrio-transfert” e “ovum pick-up” per le fecondazioni.
Grazie alla misura 121 del Psr ha recentemente dotato l’azienda di un sistema di gestione computerizzata
dell’allevamento per il rilevamento dei calori, della conducibilità del latte e del benessere animale, oltre a
un impianto per il solare termico. Davide Errera è presidente di Comal dallo scorso giugno e vice presidente
dell’Associazione mantovana allevatori.
‘FONDO BOZZOLE’ DI FRANCO E MARIO ACCORSI (POGGIO RUSCO)
Agricoltore 39enne, Franco Accorsi coltiva, insieme al fratello Mario e al papà Renzo, 15 ettari a Poggio
Rusco fra vigneto (8 ettari), pere nella varietà mantovana Igp e William (5 ettari) per la produzione di
confetture e succhi, farro. Vigneti e seminativi sono certificati bio, mentre per le pere sono adottati sistemi
di lotta integrata. Fra le etichette prodotte l’Incantabiss, soprannome dell’editore Arnoldo Mondadori, nato
a Poggio Rusco, vino lambrusco da vitigno Grappello Ruberti Doc vinificato in purezza, con viti allevate a
guyot, scelta piuttosto rara nel distretto del lambrusco, a causa di una minore produttività (circa 70 quintali
contro i 170 quintali per ettaro mediamente raggiunti).
‘LUMACHERIA DELL’OLMO’ DI DEREK BOSCAINI (MARIANA MANTOVANA)
Giovane agricoltore di Mariana Mantovana (ha 29 anni), Derek Boscaini è elicicoltore, dopo aver svolto per
qualche anno l’attività di fornaio. Gestisce un’azienda agricola di circa 10 ettari tra proprietà e affitto e
alleva 700.000 lumache, con l’intenzione di ampliare ulteriormente l’attività. Derek Boscaini ha preferito il
modello di allevamento francese, che si differenzia da quello italiano per l’alimentazione con farine e
cereali e perché la riproduzione avviene in una serra ultra-tecnologica e non a pieno campo. Le lumache
sono vendute vive alla gastronomia di famiglia, alla ristorazione, ai farmer market.