Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Dipartimento di Pediatria Caso Clinico Il razionale di una scelta terapeutica Gabriella Giancane Età 9 anni Anamnesi familiare negativa Recente viaggio in Turchia. Accesso al DEA pediatrico per dolore a piede e caviglia sinistra dopo essere scivolata nella doccia Rx piede e caviglia sin frattura osteocondrale dell’ astragalo sin bendaggio compressivo (Tubigrip) + divieto di carico Persistente dolore nella sede interessata e zoppia 3 mesi dopo Dolore ricorrente alla caviglia sin e alla pressione in sede malleolare bilaterale PCM Comparsa di tumefazione della caviglia sin Quali ipotesi diagnostiche formulereste? Dolore ricorrente e tumefazione caviglia sinistra Causa: Autoimmune: Artrite Idiopatica Giovanile, LES, Vasculite Autoinfiammatoria: IBD, Blau, CRMO Infezioni: Tbc, malattia di Lyme Neoplastica: tumori ossei, leucemia, istiocitosi Vascolare: emangioma sinoviale, emofilia Endocrina: tiroidite, POEMS Metabolica: Fabry, MPS Ortopedica: traumi, lesioni legamenti Quali accertamenti effettuereste? Diagnostica Laboratorio: VES 55 63, PCR 18 24, emocromo, funzionalità epatica e renale normali Interferon e Mantoux negative L II Rx caviglia sin Area osteolitica tibiale sin demarcata da orletto sclerotico L L Si associa dolore al ginocchio destro: ricovero RMN caviglia sinistra: Anomalie di segnale nella metafisi tibiale distale sinistra. Frattura mediale dell’astragalo sinistro. Scintigrafia ossea/SPECT CT scan: multiple aree di ipercaptazione dello scheletro, in particolare a livello della metafisi tibiale sinitra, della metafisi prossimale della tibia destra, della metafisi distale del femore destro, multiple lesioni focali a livello del ginocchio destro, della pelvi e dell’anca dx. Diagnostica Eco addome e Rx torace nella norma Consulenza reumatologica: tumefazione del ginocchio dx, dolore alla pressione mediale del piatto tibiale dx, ipotrofia del polpaccio sin>dx. Modesta tumefazione caviglia sin. DD 1. Ostemielite infettiva: - S Aureus - TBC Mantoux e Interferon negativi, RxT normale - Aspergillosi o altro raro in immunocompetente 2. Linfoistiocitosi/leucemia/tumori primitivi e secondari dell’osso 3. Osteomielite Cronica Multifocale (CRMO) Biopsia tibiale sinistra 1.Gram test negativo 2.Colturale negativo 3.Micobatterio negativo 5.PCR M. tuberculosis e S aureus negativa Significativo infiltrato infiammatorio con ipervascolarizzazione e aree di devitalizzazione ossea. L’infiltrato è composto da linfociti e numerosi neutrofili. In corrispondenza della zona di transizione osteo-cartilaginea, numerosi neutrofili, cellule osteoclastiche giganti e formazioni granulomatose. Nessuna evidenza di displasia o neoplasia. Osteomielite Cronica Multifocale (CRMO) CRMO Malattia autoinfiammatoria dell’osso da aberrante attivazione dell’immunità innata (criteri King et al 1987, Jansson et al 2007) Anche denominata CNO (chronic non-bacterial osteomyelitis) o chronic non-bacterial osteitis Quando associata a manifestazioni cutanee e articolari prende il nome di SAPHO (Synovitis, acne, pustulosis, hypeostosis, osteitis) Generalmente multifocale e ricorrente Incidenza non nota, F>M, 7-12 aa A volte associata ad artrite psoriatica, AS e IBD CRMO e imaging Rx in fase precoce di malattia possono essere negativi Scintigrafia e, specialmente in età pediatrica, RMN risultano esami di elezione per diagnosi e RMN anche per follow up RMN (STIR) > sensibile nel determinare lesioni precoci (edema) prima che si verifichi il danno erosivo/sclerotico Metafisi delle ossa lunghe maggiormente colpite E la terapia? Nel caso della nostra paziente NSAIDs (Indometacina) NSAIDs + Salazopirina riduzione sintomi e VES A un anno dall’esordio: Significativo peggioramento con esacerbazione dei sintomi comparsa di nuove lesioni a livello pubico, ischiatico e del sacro Breve ciclo di terapia steroidea BIFOSFONATI (pamidronato 0.5 mg/kg/die per 3 gg, poi 1 mg/kg per 3 giorni ogni 2-4 mesi) Bifosfonati e CRMO 50 casi riportati in letteratura di efficacia del pamidronato in soggetti con CRMO, CNO o SAPHO trattati con diversi schemi di trattamento: Hospach et al 2010 Miettunen et al 2009 (prospective-study) Gleeson et al 2008 Simm et al 2008 Compeyrot-Lacassagne et al 2007 Ma anche casi di fallimento (nel 20% dei casi) o farmacodipendenza per mantenere remissione (Ferguson et al 2012) La nostra paziente migliora Scomparsa del dolore Completa normalizzazione dei parametri di laboratorio Miglioramento dell’imaging Ma dopo 4 cicli terapeutici Nuova riesacerbazione con lesioni RMN: Miglioramento delle lesioni del sacro, ma nuove lesioni a livello dell’acetabolo dell’anca sinistra, con versamento, a livello dell’osso pubico, stabili le lesioni della matafisi prossimale tibiale dx e della tibia distale sinistra, dubbie lesioni ulnari distali a sinistra e della metafisi distale del radio di dx. Clavicole indenni. Conclusione: progressione rispetto all’ esame precedente. Pz con CRMO con risposta insoddisfacente a bifosfonati Biologici e CRMO Le basi immunologiche della CRMO rimangono sconosciute, ma TNFalfa e IL6 sono stati ritrovati elevati nella maggior parte dei pz (Hedrich et al 2013) Casi in letteratura di pazienti resistenti ad altre terapie, con un ottimo outcome in seguito a trattamento con anti TNF alfa (Deutschmann et al. Successfull treatment of CRMO with TNFalfa blockage. Pediatrics 2005) N pt No response Transient response Remission Etanercept 11 5 1 5 Infliximab 9 3 1 5 Adalimumab 3 2 0 1 5 pt switch (Ferguson and Sandu. Current Understanding of the Pathogenesis and Management of Chronic Recurrent Multifocal Osteomyelitis. Curr Rheumatol Rep. 2012) Ruolo dell’IL1 IL1 e IL18 fondamentali protagonisti nella patogenesi delle sindromi autoinfiammatorie (Hedrich et al 2013) Casi aneddotici segnalati in letteratura di pazienti con CRMO trattati con Anakinra Pz in remissione per 3 anni con Anakinra Eleftheriou et al Rheumatol 2010 Roderick and Ramanan Adv Exp Med Biol 2013 Tornando alla nostra paziente... A 2 anni dall’esordio: Adalimumab + MTX Nessun sintomo, eccetto stanchezza PCR 0.5 mg/L, VES 5 mm/h RMN total-body a 3 mesi dall’inizio della terapia: netta riduzione della lesione nella metafisi distale del radio dx rispetto all’esame precedente e a livello del sacro in S3-S4. sacro a S3 - S4. Diffuse alterazioni metafisarie correlate alla precedente terapia con bifosfonati. Problematiche aperte Bifosfonati Rischi in età pediatrica: sviluppo scheletrico e fratture del femore Effetti avversi: Osteonecrosi mandibolare e mialgia/febbre Dose minima efficace e schema di terapia non riconosciuti Anti-TNFalfa Infezioni Tumori Reazioni nel sito di iniezione o all’infusione Casi di esacerbazione cutanea post-Infliximab Pochi dati Quanto a lungo? Regime continuo o intermittente? Take home messages Sempre più riconosciute patologie prima considerate rare e di difficile interpretazione Bifosfonati e anti-TNF alfa valide scelte terapeutiche in pazienti con CRMO refrattaria ad altre terapie (NSAIDs e DMARDs), in particolare se complicate da danno strutturale Tuttavia, ad oggi, la terapia della CRMO rimane poco chiara
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