� ANDREW SCHLOSS I tuoi � Liquori fatti in casa Combinazioni innovative di aromi e le versioni casalinghe di BAILEYS, COINTREAU e altri liquori famosi 80 Include { RICETTE di cocktail con i tuoi liquori ß Storey Liquori_OK titoli.indd 2 22/10/14 11.32 � I tuoi Liquori fatti in casa Combinazioni innovative di aromi e le versioni casalinghe di Baileys, Cointreau e altri liquori famosi � A ndr e w Schloss Fotografie di Leigh Beisch ß Storey Publishing Liquori_OK titoli.indd 3 22/10/14 11.33 Dedicato al Simposio degli scrittori professionali sul cibo dove ho imparato a bere �� Edizione originale: Homemade Liqueurs and Infused Spirits Copyright © 2013 by Andrew Schloss Originally published by Storey Publishing LLC in the United States Edizione italiana: I tuoi liquori fatti in casa Autore: Andrew Schloss Traduzione: Chiara Mangione, Ilaria Moro Editor: Marco Aleotti Collana: ISBN: 978-88-6895-069-9 Copyright © 2014 LSWR Srl Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (MI) - www.lswr.it Finito di stampare nel mese di ottobre 2014 presso “Press Grafica” s.r.l., Gravellona Toce (VB) Nessuna parte del presente libro può essere riprodotta, memorizzata in un sistema che ne permetta l’elaborazione, né trasmessa in qualsivoglia forma e con qualsivoglia mezzo elettronico o meccanico, né può essere fotocopiata, riprodotta o registrata altrimenti, senza previo consenso scritto dell’editore, tranne nel caso di brevi citazioni contenute in articoli di critica o recensioni. La presente pubblicazione contiene le opinioni dell’autore e ha lo scopo di fornire informazioni precise e accurate. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità in capo all’autore e/o all’editore per eventuali errori o inesattezze. Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive aziende. L’autore detiene i diritti per tutte le fotografie, i testi e le illustrazioni che compongono questo libro, salvo quando diversamente indicato. Liquori_OK titoli.indd 4 22/10/14 11.33 � Sommario � Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vi Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vii 1: Le basi: liquori fatti in casa e gustosi distillati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 2 : Le ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Liquori alla frutta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 Liquori alla verdura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 Liquori di erbe e spezie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 Liquori a base di frutta a guscio e semi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 Liquori floreali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150 Liquori al caffè, al tè e al cioccolato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166 Creme di liquori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186 Liquori al caramello, sciroppo e butterscotch . . . . . . . . . . . . 202 Distillati aromatici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216 3 : Cocktail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231 Indice analitico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258 Liquori_OK titoli.indd 5 22/10/14 11.33 RINGRAZIAMENTI Non mi sono mai reso conto di quanto potessi essere pigro come scrittore, finché non ho iniziato a fare esperimenti con i liquori. Lavorare a questo libro è stato divertente per me, ma, temo, faticoso per l’editor, i grafici, gli agenti e la casa editrice, costretti a “frustarmi” per farmi rispettare le scadenze. Se apprezzerete questo libro, è alla loro diligenza che dovrete essere grati, tanto quanto lo sono io. Sto parlando di: Lisa Ekus, agente letteraria; Margaret Sutherland, direttrice di collana; e, soprattutto, Lisa Hiley, editor e supervisore di tutto ciò che leggerete. Grazie anche a Valerie Cimino, che ha revisionato il libro, a Jessica Armstrong, che ha curato la grafica, e a Leigh Beisch e Dan Becker, rispettivamente fotografo e photo stylist, che hanno escogitato innumerevoli scenari e composizioni affinché, in ogni occasione, un bicchiere e una bottiglia di liquore apparissero deliziosi. Liquori_OK titoli.indd 6 22/10/14 11.34 vii Prefazione D i tutti gli alcolici che si possono preparare in casa, i liquori sono i più veloci, facili e versatili. I liquori sono alcolici (distillati) aromatizzati con zucchero e fragranze, quali erbe, spezie, frutta a guscio, fiori, frutti, semi, ortaggi, radici e/o scorze. La pratica di mettere in infusione l’alcol con altri ingredienti ebbe inizio con la preparazione di medicinali a base di erbe. I cordiali erano liquori che stimolavano la circolazione – la parola “cordiale” ha origine dal latino cor, che vuol dire “cuore”. Le stesse proprietà chimiche che conferiscono all’alcol la capacità di legarsi con le sostanze terapeutiche contenute nelle erbe e nelle spezie fanno sì che esso si sposi bene con sapori e aromi. A partire dal XV secolo, i liquori si spostarono dalla farmacia alla sala da pranzo, dove venivano serviti per esaltare il sapore del cibo, o, prima dei pasti, come aperitivi, per stimolare l’appetito, mentre quelli serviti dopo i pasti (digestivi) aiutavano la digestione. I liquori possono essere aromatizzati da gustosi ingredienti, che vengono immersi in alcol già distillato, processo noto con il nome di tintura, oppure distillati insieme all’alcol. Quelli prodotti tramite la tintura sono più facili da fare e tendono a essere più dolci e densi di quelli ottenuti distillando insieme gli aromi con l’alcol. Il metodo della tintura è il più semplice e, al momento, è l’unico legalmente consentito nel Nord America. La popolarità della birra e del vino fatti in casa ha destato interesse per i liquori prodotti clandestinamente in modo artigianale (distillazione domestica). La Nuova Zelanda ha revocato il divieto di produrre distillati in casa nel 1996 e la distillazione per uso domestico non è proibita in quei Paesi che hanno una lunga storia culturale di piccole distillerie artigianali su scala familiare, come l’Italia e l’Ucraina, mentre negli Stati Uniti e in Canada è tuttora illegale distillare senza una licenza.* La produzione di birra e vino richiede un laboratorio attrezzato, una serie di capacità specifiche e settimane o anni di pazienza, per produrre qualcosa di bevibile – non è così per i liquori. Una cucina moderatamente attrezzata può fornire tutti gli strumenti necessari per produrre pressoché tutti i liquori e, sempre che il vostro interesse sia incentrato sulle libagioni, piuttosto che sui medicinali, la maggior parte dei liquori può essere fatta in pochi giorni e, in alcuni casi, in poche ore. * La proposta di legge HR 3949, presentata al 110° Congresso il 23 ottobre 2007 dal deputato Bart Stupak del Michigan, era volta a emendare il Codice di diritto tributario per abrogare la proibizione di produrre distillati in località specifiche, tra cui le abitazioni e le aree circoscritte a esse collegate. La proposta di legge è stata respinta in commissione. Liquori_OK titoli.indd 7 22/10/14 11.34 � � Liquori_OK titoli.indd 8 22/10/14 11.34 � � � �1� Le basi Liquori fatti in casa e gustosi distillati � � Liquori_OK titoli.indd 1 � � 22/10/14 11.34 A romatizzare l’alcol è semplice. Nella maggior parte dei liquori, per esempio nella vodka, viene usato come base l’alcol etilico neutro; personalmente, tuttavia, io uso una varietà di basi, tra cui: rum, tequila, whisky, vermut e vino. Il processo di infusione di queste sostanze non volatili, come lo iodio nell’alcol nella preparazione dei farmaci, è noto come tintura. Sebbene i liquori non siano più considerati medicinali, ritengo che l’uso di questo termine arcaico aiuti a descrivere il processo di aromatizzazione dei superalcolici. Per fare una tintura, gli ingredienti aromatici vengono frantumati o tagliati a pezzettini, in modo che la maggior parte della loro superficie sia a contatto con l’alcol; talvolta si aggiunge dello sciroppo di zucchero. Ho scoperto che l’aggiunta di zucchero nelle fasi iniziali della tintura rallenta il trasferimento di componenti aromatici nell’alcol. Così, quando si usa dello zucchero dal sapore intenso, come quelli di canna, agave, jaggery, o il miele, contenenti elementi aromatici che richiedono l’infusione nel liquore di base, aggiungo l’ingrediente dolcificante durante la prima fase. Se, invece, uso sciroppo di zucchero semplice derivato da zucchero bianco semolato, aggiungo lo zucchero quando la tintura iniziale è completa. Quando gli ingredienti aromatici si uniscono all’alcol, entra in gioco la potenza chimica di quest’ultimo. L’alcol si lega sia con le molecole idrosolubili sia con quelle liposolubili, conferendo loro il meraviglioso potere di attrarre e trattenere tutte le molecole aromatiche. I sapori percepiti dal palato (salato, dolce, aspro, amaro e umami) sono solubili in acqua, mentre tutti gli altri sapori (a base di erbe, fruttati, speziati, a Liquori_OK titoli.indd 2 base di aglio e così via) sono liposolubili e vengono percepiti attraverso il naso. Quando aromatizzate una ricetta, sono le vostre capacità culinarie a determinare, in larga misura, quali sapori emergeranno. Bollite dell’aglio nell’acqua e il risultato sarà molto dolce. Fate saltare la stessa quantità di aglio nell’olio e gli zuccheri saranno impercettibili, sovrastati dall’aroma pungente dell’aglio. Mettendo, invece, in ammollo un ingrediente aromatico nell’alcol, la solubilità dei suoi composti aromatici non ha rilevanza: qualsiasi cosa può diventare una bevanda alcolica. Ingredienti diversi richiedono un maggiore o minore tempo di infusione nella base alcolica, il cui ammontare dipende da molteplici fattori: alcolica (percentuale **ladi gradazione alcol) della base; concentrazione di componenti **laaromatici nella miscela; **la volatilità dei componenti aromatici. GR A DA ZIONE A LCOLICA . Il concetto di gradazione alcolica (proof) si è sviluppato nel XVIII secolo, quando i marinai inglesi 22/10/14 11.34 3 == ALCOHOL BY VOLUME (ABV). == BIRRIFICAZIONE. Preparare la birra == DISTILLAZIONE. Vaporizzare un == FERMENTAZIONE. Trasformare Liquori_OK titoli.indd 3 Percentuale di alcol presente in una soluzione, misurata in volume. mettendo a macerare o in infusione malto e luppolo in acqua, con fermentazione del prodotto ottenuto. liquido, come l’alcol, e far raffreddare il gas derivato per condensare il liquido in una forma più pura. lo zucchero in anidride carbonica e alcol, usando il lievito. == INFUSIONE. Diffondere in un liquido == LIQUORE. Distillato alcolico == INFUSIONE. Mettere in == PROOF. Descrizione numerica == DISTILLATO. Bevanda alcolica. == L e b asi VOCABOLARIO ALCOLICO DI BASE gli elementi di un materiale solido. dolce e aromatizzato. ammollo nell’acqua. della percentuale di alcol presente in un liquido, pari a circa la metà dell’attuale ABV. TINTURA. Mettere in infusione nell’alcol. 22/10/14 11.34 L e b asi 4 venivano pagati parzialmente in rum. Per dimostrare che non era stato annacquato, il rum veniva “provato” immergendovi della polvere da sparo, verificando poi che questa prendesse fuoco. Se non lo faceva, il contenuto alcolico veniva considerato troppo basso o di gradazione inferiore. Una soluzione che superasse la prova (proof) veniva classificata con 100 gradi proof, perché si ipotizzava che non contenesse acqua. In seguito si constatò che, perché la polvere da sparo prendesse fuoco, era sufficiente che il rum avesse un volume di alcol pari al 57%. Espresso con un rapporto, il 57% è all’incirca pari a 7:4. Così, un liquore con una gradazione di 70 gradi proof aveva il 40% circa di alcol in volume. Più tardi questo rapporto fu arrotondato a 8:4 o 2:1. Come si può vedere, la gradazione alcolica è solo una misura approssimativa del contenuto alcolico di un liquore e non è autorizzata come misura legale della quantità di alcol prodotta attraverso la distillazione. Benché l’etichetta possa rendere nota la gradazione alcolica del contenuto, deve anche dichiarare il contenuto alcolico come percentuale in volume (alcohol by volume, ABV). Più alta è la gradazione alcolica della base, più velocemente essa trattiene i componenti aromatici degli ingredienti CORRISPONDENZA TRA GRADI PROOF E CONTENUTO VOLUMETRICO DI ALCOL Liquori_OK titoli.indd 4 80° proof 40% alcol 90° proof 45% alcol 100° proof 50% alcol 140° proof 70% alcol 190° proof 95% alcol aggiunti. La maggior parte dei whisky e dei rum ha una gradazione pari a 80 gradi proof. Il gin può avere una gradazione di 80 o 86 gradi proof, e la vodka raggiunge in molti casi i 140. L’Everclear è il superalcolico in commercio con la più alta gradazione alcolica, raggiungendo i 190 gradi proof. CONCENTR AZIONE. I composti aromatici degli ingredienti più asciutti, come la frutta disidratata, le spezie e le erbe essiccate, sono più concentrati, a causa della loro ridotta quantità di acqua. I loro equivalenti freschi contengono fino al 60% in meno di molecole aromatiche, in peso, e richiedono, perciò, molto più tempo per aromatizzare completamente la base alcolica. Ingredienti concentrati, come le ciliegie secche, possono richiedere anche un paio di giorni di infusione, mentre le ciliegie fresche necessitano di una settimana o più per rilasciare nell’alcol la stessa quantità di aroma. Detto ciò, utilizzando frutta e verdura fresca, affettata finemente, si ottiene un liquore più leggero e dal sapore più naturale rispetto a uno fatto esclusivamente con prodotti secchi. VOL ATILITÀ . Alcuni composti aromatici si diffondono più facilmente di altri ed è il motivo per cui certi ingredienti hanno un odore più intenso di altri. Un bastoncino di cannella spezzato o un baccello di vaniglia aperto rilasciano il loro sapore in una bottiglia di brandy in circa 24 ore. Ingredienti aromatici dal sapore pungente come il rafano o il pepe nero possono aromatizzare una bottiglia di vodka in poche ore. 22/10/14 11.34 5 Liquori_OK titoli.indd 5 L e b asi AGENTI AROMATICI 22/10/14 11.34 Tinture da assaggiare O gni ricetta di questo libro fornisce un’indicazione approssimativa del tempo di infusione. Assaggiate, non appena possibile, la tintura ottenuta, e lasciatela ancora in infusione, se non ha ancora acquisito il sapore che desiderate. Tuttavia, è meglio non lasciare la tintura in infusione più a lungo del tempo raccomandato; un tempo più lungo non è sempre sinonimo di un risultato migliore. I primi aromi a diffondersi nella base sono quelli più volatili, leggeri e freschi. Dopo un po’, iniziano a emergere i sapori più forti, tannici e amari, che di solito sono poco graditi, perciò la miscela dovrebbe essere scolata prima che essi prendano il sopravvento. Quando si ottiene l’aroma desiderato, gli ingredienti solidi vengono filtrati dal liquido. Cercate di non schiacciare gli ingredienti nel tentativo di estrarre il liquido residuo. È vero, mettendoci un po’ di forza si ottiene una resa maggiore, ma si rischia anche di spingere delle piccole particelle solide nell’alcol, che renderanno torbido il liquore. Una volta separati dal liquido, gli ingredienti solidi possono essere scartati (sebbene la frutta secca marinata nell’alcol possa diventare una deliziosa guarnizione per il gelato). Lo sciroppo di zucchero viene aggiunto al liquido aromatizzato nella fase finale, durante la sua trasformazione in liquore. La quantità alcolica dipende ampiamente dal gusto personale, ma, generalmente, una percentuale compresa tra il 33 e il 50% del volume di alcol darà i risultati migliori. Quanto più zucchero verrà aggiunto alla base alcolica, tanto più vellutata sarà la sensazione gustativa del liquore finito. Questa viscosità rallenta il flusso del liquore Liquori_OK titoli.indd 6 attraverso il palato, permettendogli di soffermarsi in bocca più a lungo, dando alle vostre papille gustative e ai vostri recettori olfattivi più tempo per coglierne il sapore, motivo per cui i liquidi più dolci hanno un gusto più intenso di quelli diluiti. (Sempre per tale ragione, “annacquato” può descrivere sia il sapore sia la consistenza di un cibo o di una bevanda.) Lo sciroppo di zucchero è facile da fare e può essere conservato in frigorifero per diverse settimane. Personalmente, ne preparo diversi tipi, per averli a portata di mano per l’aromatizzazione e la colorazione dei liquori; tra questi, lo sciroppo di zucchero di canna, lo sciroppo al caramello e quattro sciroppi cremosi per le creme di liquore: crema di sciroppo, sciroppo al cacao, crema acida di sciroppo e sciroppo alla crema di cocco (si vedano le ricette da p. 24 in poi). La maggior parte dei liquori conserva il proprio sapore e colore per circa un anno, se conservata in contenitori ben chiusi in un ambiente fresco e buio. Le creme di liquore devono essere tenute in frigorifero e durano almeno un mese. Esse tendono a separarsi, poiché il grasso della crema sale verso l’alto; possono essere ricomposte, agitandole prima di servirle. 22/10/14 11.34 7 L e b asi Tinture da assaggiare ►► In senso orario, dall’alto a sinistra: Maple Syrup (p. 214), Herb-Santé (p. 108), Blueberry Cinnamon (p. 40), Elderflower Blush (p. 164), Red Lightning (p. 92) e Cucumber Gin (p. 226). Liquori_OK titoli.indd 7 22/10/14 11.34 8 Qualche chiarimento L e b asi Qualche chiarimento Non sono un fanatico della limpidezza cristallina, e così la maggior parte delle volte estraggo semplicemente gli ingredienti solidi dalla tintura e lascio riposare il liquore per un giorno. Ma alcuni liquori, quando vengono lasciati a riposo, rilasciano dei sedimenti. Per rimuovere questi ultimi ci sono due metodi. FILTRAZIONE. Foderate un colino con due o tre strati di garza inumidita, riponetelo su un vasetto pulito e versatevi lentamente il liquore. Cercate di non versare nel colino i sedimenti presenti sul fondo. TRAVASO. Mettete un vasetto pulito o una bottiglia nel lavello della cucina. Riponete il contenitore con il liquore sul ripiano a fianco al lavello. La base del contenitore pieno deve essere più in alto della cima del contenitore vuoto. Se necessario, mettete il contenitore con il liquore sopra una pentola capovolta. Introducete nel liquore l’estremità di un tubo di plastica flessibile, lungo 90 o 120 cm (il tubo che si usa negli acquari è perfetto), dopo averlo pulito, assicurandovi che la parte sommersa sia ben al di sopra dei sedimenti presenti sul fondo del contenitore. Aspirate all’altra estremità del tubo fino a quando l’alcol non sarà fluito verso di essa, poi infilatela velocemente nella bottiglia vuota. Il liquore scorrerà dal contenitore alla bottiglia, lasciando i sedimenti dietro di sé. ►► Liquori_OK titoli.indd 8 PER RISULTATI PIÙ LIMPIDI, non schiacciate gli ingredienti aromatici per spremerne l’ultima goccia, quando filtrate il liquore. Potreste guadagnare un paio di gocce di liquido in più, ma finireste per intorbidire il liquore con piccole particelle. A fianco, Raspberry Rose (p. 156). 22/10/14 11.34 9 L e b asi Qualche chiarimento Liquori_OK titoli.indd 9 22/10/14 11.34 10 Tinture da assaggiare L e b asi TIPI DI LIQUORI I liquori sono raggruppati in base al loro aroma, come viene mostrato in questa lista di popolari nomi commerciali. I capitoli del libro seguono queste suddivisioni, con ricette originali e libere interpretazioni delle formule commerciali (evidenziate in blu). Sebbene sia impossibile replicare esattamente le ricette segrete aziendali, la maggior parte delle imitazioni presenti nel libro vi si avvicinano molto. LIQUORI ALLA FRUTTA ** Amabili (banana) ** Albicocca (Albicocca) ** Bajtra (fico d’India) ** Chambord (lampone) ** Cherry Heering (ciliegia dolce) ** Cointreau (arancia) ** Curaçao (arancia amara) ** Gran Torres (scorza d’arancia) ** Grand Marnier (brandy e arancia) ** Grapèro (pompelmo rosa) ** Guavaberry (guava) ** Guignolet (ciliegia selvatica) ** Hare Vişne (visciola) ** Hypnotiq (miscela tropicale) ** Kruškovac (pera) ** Lichido (litchi) ** Lillehammer (mirtillo rosso) ** Limoncello (limone) ** Mandarine Napoléon (brandy e mandarino) ** Manzana Verde o Apple Pucker (mela verde) ** Midori (melone) ** Passoã (frutto della passione, mango, ananas, cocco) ** Pisang Ambon (banana) ** Prunelle (prugna) ** Sloe gin (susina) ** Southern Comfort (whisky, pesca, arancia) ** Triple sec (arancia) LIQUORI ALLA VERDURA ** Cynar (carciofo) ** Rabarbaro (rabarbaro ) LIQUORI ALLE ERBE ** Assenzio (anice, finocchio, issopo, menta, foglie di assenzio maggiore) ** Anisetta (semi d’anice) ** Bénédictine (Cognac aromatizzato con 27 erbe) ** Chartreuse (aromatizzato con 130 erbe) Liquori_OK titoli.indd 10 ** Galliano (anice stellato, menta, ginger) ** Jägermeister (a base di 56 erbe) ** Goldwasser (una miscela di radici ed erbe con fiocchi d’oro da 23 carati) ** Ouzo (anice stellato, coriandolo, chiodi di garofano, cannella) ** Herbsaint (assenzio) ** Pastis (anice, liquirizia) ** Izarra (giallo, a base di 32 erbe e mandorle, oppure verde aromatizzato alla menta, a base di 48 erbe) ** Pernod (anice, finocchio, melissa, foglie di assenzio maggiore) ** Ricard (anice, liquirizia, anice stellato) ** Sambuca (anice, anice stellato, liquirizia, fiori di sambuco) ** Strega (a base di 70 erbe, tra cui zafferano e finocchio) 22/10/14 11.34 11 LIQUORI A BASE DI FRUTTA A GUSCIO ** Frangelico (nocciole) ** Kahana Royale (noci di macadamia) ** Nocello (noci e nocciole) ** Nocino e Vin de Noix (nocciole verdi acerbe) ** Praline (noci pecan) L e b asi ** Amaretto (mandorle aromatizzate, di solito provenienti dai noccioli di frutti quali albicocche, pesche e ciliegie) LIQUORI FLOREALI Sono molti i liquori a base di erbe che contengono aromi floreali, ma sono pochi quelli fatti ** Crème de rose ** Rosolio (rosa) ** Crème de violette (violetta) ** Shan Hibiscus (ibisco e cocco) ** Fior D’Alpe (miscela di fiori selvatici) ** St-Germain (fiori di sambuco) ** Hypnotiq Harmonie ** Xaica (ibisco) ** Lavande (lavanda) ** Xtabentún (dello Yucatán, a base di miele prodotto con il nettare dei fiori di ipomea) Tinture da assaggiare esclusivamente di fiori. LIQUORI AL CIOCCOLATO E AL CAFFÈ ** Afrikoko (cioccolato e cocco) ** Ashanti Gold (cioccolato fondente) ** Mozart Amadé (cioccolato fondente e arancia rossa) ** Kahlúa (caffè nero) ** Sheridan’s (bottiglia divisa in due, con cioccolato bianco da una parte, e caffè nero dall’altra) ** Kona Gold (caffè Kona) ** Tia Maria (caffè Jamaican Blue Mountain) ** Chéri Suisse (cioccolato e ciliegia) ** Vandermint (cioccolato alla menta) CREME DI LIQUORE ** Baileys Irish Cream (whisky irlandese e crema di latte) ** Amarula (caramello e marula) ** Advocaat (uova e vaniglia) ** Dulce de Leche (caramello e crema di latte) ** Mozart Gold Chocolate Cream (cioccolato e crema di latte) ** Voyant Chai Cream (tè chai, vaniglia, crema di latte) LIQUORI AL CARAMELLO E AL MIELE ** Brandymel ** Yukon Jack (miele) ** Bruadar (Scotch, miele, susine) ** Rock & Rye (cristalli di zucchero caramellato) ** Eblana (caffè, miele) ** Drambuie (miele ed erbe) ** Stag’s Breath (Scotch di malto singolo dello Speyside, miele fermentato) ** Wild Turkey (bourbon e miele) Liquori_OK titoli.indd 11 22/10/14 11.34 La differenza tra distillato e liquore Tt utti i liquori si compongono di tre elementi: una base alcolica (distillato), aromi e zucchero. La base alcolica è un distillato di liquidi fermentati, come il vino (liquidi zuccherini fermentati, come succhi di frutta, succo di canna da zucchero o di sambuco) o la birra (mosto amidaceo, come il mosto d’orzo, di riso o di patate). Poiché l’alcol bolle a una temperatura più bassa dell’acqua – 78 °C invece di 100 °C –, quando il vino o la birra si scaldano, la quantità di alcol che si trasforma in vapore è maggiore della quantità d’acqua. La base alcolica è ottenuta catturando questo vapore e raffreddandolo, finché non ritorna allo stato liquido. Esso ha un contenuto alcolico maggiore rispetto alla birra o al vino di partenza e un sapore più concentrato, dal momento che le sostanze chimiche aromatiche sono anch’esse altamente volatili. L’arte della distillazione è antica. Più di 5000 anni fa, i mesopotamici catturavano i profumi delle piante aromatiche tramite la distillazione. Secondo alcuni documenti, parrebbe che le prime bevande distillate alcoliche siano state realizzate dai cinesi, che circa 2000 anni fa producevano alcol concentrato dal grano fermentato. Nel X secolo, i cinesi delle classi privilegiate bevevano distillati alcolici e, nel XIII, i superalcolici venivano commerciati. Intorno al 1100, in Italia l’alcol distillato dal vino era considerato un valido medicinale, e in tutta Europa gli alchimisti lo ritenevano una potente quintessenza, o il “quinto elemento” impalpabile che si aggiungeva ai quattro elementi di base (terra, acqua, aria e fuoco) che costituiscono il mondo. Liquori_OK titoli.indd 12 All’inizio del XIV secolo, gli alchimisti valenziani e il medico Arnaldo da Villanova, nel suo Liber de Vinis (il primo libro stampato sul vino), chiamò l’essenza del vino aqua vitae, ovvero “acqua della vita”. Il termine è stato poi impiegato per denominare la maggior parte dei distillati, inclusa l’acquavite scandinava Una distilleria medievale per la produzione di acquavite 22/10/14 11.34 13 CONTENUTO ALCOLICO DEI DISTILLATI DISTILLATO PROOF BOTTIGLIA ABV (PERCENTUALE) BOTTIGLIA PROOF Bourbon 60–70 120–140 40–54 80–108 Brandy 55–90 110–180 40 80 Canadian whisky 80 160 40 80 Distillati di frutta 65–90 130–180 40 80 Gin 95 190 38–46 76–92 Irish whisky 80 160 40–60 80–120 Rum 55–90 110–180 40–43 80–86 Scotch 70 140 40–60 80–120 Tequila 55 110 38–46 76–92 Vodka 95–96 190–192 35–50 70–100 e l’eau-de-vie francese. In inglese, “whisky” è la versione anglicizzata del termine gaelico beatha, “acqua della vita”. Anche il termine “spirito” identifica l’alcol come l’anima della fermentazione. Gli alcolici distillati dal vino hanno caratteristiche diverse rispetto a quelli distillati dalla birra. Gli alcolici a base di frutta comprendono il brandy (fatto con uva) e altri distillati (a base di altri frutti). Le bevande alcoliche a base di cereali si dividono in: whisky di malto singolo (fatto con orzo maltato), whisky e gin (fatti con grano e orzo maltato), bourbon (fatto con mais e orzo maltato, oltre a una certa quantità di altri cereali) e vodka (di solito a base di grano, ma anche di patate o altri amidi). Il rum è distillato dalla melassa fermentata o dalla canna da zucchero, mentre la tequila e il mezcal sono distillati dall’agave fermentata. Liquori_OK titoli.indd 13 Trasformare i distillati in liquori La differenza tra distillato e liquore DISTILLATO ABV (PERCENTUALE) L e b asi BEVANDA ALCOLICA I seguenti distillati sono quelli più comunemente usati come base per preparare i liquori. BRANDY (DISTILLATI D’UVA) I brandy sono distillati dal vino d’uva. I due più prestigiosi sono il Cognac e l’Armagnac; il primo prende il nome dall’ononima cittadina a nord di Bordeaux, nel Sud-Ovest della Francia, il secondo dalla regione a sud di Bordeaux. Entrambi sono fatti con l’uva Trebbiano, usata per produrre la maggior parte del vino nel mondo. L’uva Trebbiano dà origine a vini freschi, fruttati e modesti, che non invecchiano bene, ma, grazie al suo sapore fruttato e all’elevata acidità, mantiene intatto il suo gusto durante la distillazione. Il Cognac è distillato due volte con la feccia che rimane nel succo. La feccia è il sedimento del lievito morto che si deposita sul fondo della cisterna dopo la fermentazione. 22/10/14 11.34 La differenza tra distillato e liquore L e b asi 14 È piuttosto pungente e conferisce al Cognac un sentore saporito e vivace, che bilancia la dolcezza dell’uva. Il Cognac, di solito, viene distillato con un contenuto alcolico del 70%. L’Armagnac è distillato una sola volta senza feccia, con una percentuale alcolica di circa il 55%. Il periodo di fermentazione più breve consente di preservare maggiormente gli acidi volatili della frutta, il che conferisce all’Armagnac un sapore più ruvido e deciso rispetto al Cognac. Per legge, sia l’Armagnac sia il Cognac vengono fatti invecchiare in botti di rovere francesi nuove; l’aroma di quercia sparisce, dal momento che un barile viene usato per un minimo di sei mesi, anche se la maggior parte dei brandy vengono lasciati a invecchiare per almeno due anni. Il migliore Armagnac viene fatto invecchiare per 20 anni o più; il Cognac può invecchiare per oltre 60 anni prima di essere imbottigliato. Entrambi sono diluiti fino ad avere una percentuale di alcol del 40% e, prima di essere imbottigliati, il loro sapore e colore possono essere corretti con zucchero, estratti di quercia e caramello. Marc e grappa sono i termini usati, rispettivamente, in Francia e in Italia per indicare il brandy distillato una volta sola a partire dalla vinaccia, le bucce fermentate, i vinaccioli, i raspi e la polpa rimasti dopo la pigiatura dell’uva da vino. Questi scarti solidi contengono ancora molto succo, zucchero, e tannini; questi ultimi, con l’aggiunta di acqua e a una seconda fase di fermentazione, rendono il vino pungente. La distillazione concentra il sapore, dando origine a un brandy noto per la sua forza e intensità. Tradizionalmente, il marc e la grappa venivano imbottigliati così com’erano, senza filtrare l’alcol più forte che si forma nel processo della distillazione, mentre oggi si realizzano prodotti invecchiati più Liquori_OK titoli.indd 14 raffinati. Con l’invecchiamento, il marc e la grappa possono sviluppare gli stessi agenti chimici dei formaggi erborinati, qualità altamente apprezzata dagli appassionati. WHISKY (DISTILLATI DALLA BIRRA) La birra distillata (senza il luppolo) viene fatta invecchiare nel legno per sviluppare il colore e il sapore del whisky. Come la birra, il suo carattere primario è dovuto in gran parte alla mistura di cereali usata durante la preparazione. I whisky fatti esclusivamente con orzo maltato sono chiamati di “malto singolo”. Quelli prodotti con una combinazione di orzo maltato e altri cereali sono chiamati “grain whisky”. Questi possono essere nominati a seconda del tipo di cereale utilizzato, come per esempio la segale (rye whisky), oppure possono prendere il nome del luogo di origine, come per esempio Scotch (scozzese), Irish (irlandese) o Canadian (canadese). SCOTCH. Quelli a malto singolo, in particolare, sono tra i più aromatici (e più costosi) al mondo. Una delle caratteristiche peculiari dello Scotch è l’aroma affumicato, che acquisisce quando il malto viene asciugato sul fuoco vivo. Nelle regioni occidentali e settentrionali della Scozia, le Islands e le Highlands, nel combustibile viene usata la torba, un tipo di compost essiccato che conferisce allo Scotch un particolare carattere terroso. I due tipi di Scotch normalmente reperibili sono i seguenti: Il Single-malt Scotch è fatto esclusivamente con orzo maltato; ogni marchio viene prodotto in un’unica distilleria, di solito nella regione delle Highlands, nello Speyside, oppure in una delle isole occidentali: Arran, Jura, Mull, Orkney o Skye. L’isola di Islay, a sud, è considerata una regione “single-malt”. I “single-malt”delle Highlands comprendono Balvenie, 22/10/14 11.34 15 L e b asi La differenza tra distillato e liquore Una moderna distilleria di whisky in Scozia. Cragganmore, Dalmore, Glenfiddich, McClelland’s e The Glenlivet. Le distillerie “single-malt” delle Islands comprendono Arran, Bruichladdich, Jura e Talisker. Laphroaig è il più famoso Scotch di Islay. Il Blended Scotch è una miscela di diversi whisky di malto singolo e cereali, di solito provenienti da più di una distilleria. In questa categoria rientra oltre il 90% dei whisky prodotti in Scozia. Normalmente, sono costituiti per meno della metà da whisky di malto singolo e ogni marchio ha il proprio stile. Tra i Blended Scotch più conosciuti ricordiamo Dewar’s, Johnnie Walker, Cutty Sark e J&B. Indipendentemente dalla tipologia, tutti gli Scotch, per legge, devono essere distillati in una distilleria scozzese. Lo Scotch non può essere distillato a una gradazione alcolica superiore al 94,7%, in modo da conservare il sapore delle sue materie prime. Deve Liquori_OK titoli.indd 15 essere fatto invecchiare in Scozia in botti di rovere per almeno tre anni e non può essere imbottigliato a una gradazione alcolica inferiore al 40% in volume. Lo Scotch viene in genere fatto invecchiare in botti precedentemente usate per il vino o altri distillati, in modo da essere certi che gli elementi più volatili del legno si siano dissolti. Le botti più comuni sono quelle da sherry o, più spesso, da bourbon, di cui vi è una disponibilità pressoché inesauribile, dato che, secondo il regolamento statunitense, il bourbon deve essere fatto invecchiare sempre in botti nuove. Talvolta l’etichetta dello Scotch specifica il tipo di botte usata. Viene anche indicato se lo Scotch è stato imbottigliato senza diluizione, a gradazione piena (cask strength), che di solito è compresa tra il 50 e il 60% ABV. Se lo Scotch è single-malt, questa caratteristica 22/10/14 11.34 Tinture da assaggiare L e b asi 16 sarà specificata, così come il nome della distilleria in cui è stato prodotto. Se è invecchiato in botte per un periodo superiore a quello minimo richiesto, sarà indicato il numero degli anni. L’età sull’etichetta si riferisce al periodo di tempo in cui lo Scotch è stato nella botte, prima di essere imbottigliato. Se, invece, c’è una data sulla bottiglia, si tratta della data di imbottigliamento. IRISH WHISKY. Come lo Scotch, l’Irish whisky può essere single-malt, single-grain o blended. L’Irish whisky ha un’unica classificazione, “pure pot still whisky”, che si riferisce al metodo di distillazione con alambicco discontinuo, distinto da quello continuo, a colonna. Molti whisky sono distillati in discontinuo, ma la designazione “pure pot” per l’Irish whisky sta a indicare che il liquore è fatto con orzo al 100%, di cui circa la metà è maltato. Esso si differenzia così dal single-malt, anch’esso d’orzo al 100%, ma interamente maltato. L’Irish whisky è generalmente distillato tre volte. In questo modo, acquisisce un colore più chiaro e un sapore meno intenso dello Scotch, e non viene mai cotto sulla torba, pertanto non ha un carattere affumicato. In Irlanda ci sono molte meno distillerie che in Scozia. Bushmills produce sia il blended whisky sia il single-malt. Jameson è la principale distilleria di Irish whisky “pure pot still”, ma produce anche blended whisky. CA NA DI A N W HISK Y. Fatto prevalentemente con una miscela di vari cereali, il Canadian whisky è conosciuto per il suo sapore leggero e l’aroma delicato. Il Canadian whisky include spesso la segale nella miscela di cereali, e alcuni whisky canadesi sono prodotti al 100% con segale. Per legge, devono invecchiare per almeno tre anni in botti di rovere. I marchi più noti Liquori_OK titoli.indd 16 sono Canadian Club e Crown Royal. Glen Breton Rare, in Nova Scotia, è un negozio di single-malt Canadian whisky. Il Canadian whisky più contenere piccole quantità di altri whisky, brandy, vini e/o rum fino al 9% della miscela. BOURBON WHISKY. Così chiamato dal nome della contea del Kentucky che fu la sua città natale, il bourbon è fatto con il mais. La percentuale di quest’ultimo, per legge, deve essere almeno del 51%, ma di fatto si avvicina al 70%, mentre la parte rimanente è composta da orzo maltato, frumento e/o segale. La maggior parte dei bourbon viene distillata due volte a una percentuale che varia da 60 a 80 ABV e viene poi fatta invecchiare per almeno due anni in botti nuove di rovere americano carbonizzate internamente, che conferiscono al bourbon un intenso color ambra e un aroma pronunciato di vaniglia. A differenza dei brandy francesi e dei whisky canadesi, non sono permessi il color caramello, lo zucchero e altri aromi nella produzione del bourbon. In una bottiglia di bourbon ci sono solo cereali, lieviti e acqua. Il Kentucky continua a essere lo Stato con la più alta produzione di bourbon; il Tennessee whisky è simile, a eccezione del fatto che viene filtrato con carbonella di acero prima dell’invecchiamento, un passaggio che gli conferisce un sapore distintivo. Il maggior produttore di Tennessee whisky è Jack Daniel’s. Tra i più conosciuti bourbon del Kentucky ci sono Jim Beam, Knob Creek, Maker’s Mark, Wild Turkey e Woodford Reserve. RY E W HISK Y. Negli Stati Uniti, dove viene distillata la maggior parte dei rye whisky, la ricetta deve prevedere almeno il 51% di segale. A volte ci si riferisce al Canadian whisky, che generalmente contiene della 22/10/14 11.34 17 La vodka può essere distillata dalla fermentazione di qualsiasi sostanza con una quantità di carboidrati sufficientemente alta da produrre alcol. In Russia, suo Paese d’origine, la vodka (che in russo significa “acquetta”) veniva prodotta con le risorse più economiche a disposizione: generalmente cereali (sorgo, mais, segale o frumento), patate o barbabietole da zucchero. Gli ingredienti di base specifici non hanno molta importanza, perché la vodka è distillata in modo da depurarsi di tutti gli aromi e poi filtrata attraverso il carbone per ottenere un distillato liscio, neutro e puro. Di solito, la vodka è distillata in modo continuo al 95% ABV e imbottigliata, senza un ulteriore invecchiamento, a circa 40% ABV. Poiché l’obiettivo della vodka è la purezza, essa viene generalmente filtrata. Alcune piccole distillerie, tuttavia, stanno producendo sempre di più vodka non filtrata, con più sapore e carattere. Smirnoff e Stolichnaya sono le vodke russe più conosciute. Absolut e Finlandia sono popolari vodke scandinave. Grey Goose è francese. Gin Il gin, un distillato neutro insaporito con bacche di ginepro, si presenta in due forme diverse. Il più comune, London dry gin o English-style, è prodotto diluendo con acqua un prodotto a base di cereali Liquori_OK titoli.indd 17 Tinture da assaggiare Vodka doppiamente distillato al 95%, aggiungendo bacche di ginepro e altri aromi – più spesso coriandolo o altre spezie – e distillandolo quindi una terza volta per aromatizzarlo e riportare la distillazione al 95% ABV. Il distillato è diluito prima di essere imbottigliato, in modo da raggiungere una gradazione tra il 37% e il 47% ABV. Tra i marchi di gin English-style, ricordiamo Beefeater, Bombay, Boodles, Gordon’s e Tanqueray. Il metodo olandese (Genever o Hollands gin) di distillare il gin consiste in una doppia o tripla distillazione di un fermentato di malto, mais e segale a un livello alcolico piuttosto basso, circa il 30%. A questa percentuale ABV, molti sapori del fermentato rimangono presenti nel distillato. In seguito all’aggiunta di ginepro e altre spezie, il liquido viene distillato un’altra volta a un ABV di circa il 40%, dopodiché viene imbottigliato, senza un’ulteriore diluizione. Tra i gin in stile olandese ci sono Bols e Hendrick’s. Plymouth è un gin in stile olandese, che può essere prodotto solo a Plymouth, in Inghilterra, mentre genever (chiamato “Holland gin” in Inghilterra) è il gin olandese originale, fortemente aromatizzato al ginepro (genièvre, in francese). Gli aromi usati nel gin sono quelli derivati dai terpeni delle spezie, generalmente quelli di pino, di agrumi o floreali. Possono essere sottili o più pronunciati. Il metodo olandese è certamente quello che produce i gin più aromatici. Alcune distillerie insaporiscono il gin con diversi altri ingredienti. Il gin Hendrick’s, prodotto in Scozia, viene distillato con cetrioli e rose; il Beefeater contiene nove erbe e spezie, tra cui il ginepro, l’angelica e il coriandolo, così come la liquirizia, le mandorle e le arance amare. L e b asi segale, chiamandolo rye whisky, sebbene il Canada non abbia fissato per legge il contenuto di segale del whisky. Il rye whisky è più secco, meno dolce e sciropposo del bourbon, con un sapore dal profilo complesso e, si potrebbe forse dire, ruvido. I maggiori produttori sono Jim Beam, Heaven Hill, Buffalo Trace e Old Overholt. 22/10/14 11.34 Tinture da assaggiare L e b asi 18 Rum Tequila e MEZCAL Il rum non contiene né frutta né cereali. Viene distillato dal succo di canna da zucchero fermentato, o melassa, che dà luogo a un alcol grezzo, che può essere chiaro o scuro. Il tradizionale rum scuro (chiamato anche black o dark), che proviene per lo più dalla Giamaica o dalle isole dei Caraibi francesi, viene fatto fermentare con un lievito particolare (Schizosaccharomyces), che produce una grande quantità di esteri dal gusto fruttato. Il fermentato viene distillato con alambicchi discontinui in piccoli lotti, a una bassa concentrazione alcolica, in modo da preservare il più possibile i composti aromatici. Il distillato viene fatto invecchiare in botti di rovere americano carbonizzate internamente, che in genere contenevano bourbon, da cui prende la maggior parte del suo colore. Il rum bianco (o light rum) è fermentato con lieviti tradizionali e distillato industrialmente a circa il 90% ABV. Il rum viene fatto maturare per ammorbidire il suo carattere ruvido e viene generalmente filtrato per eliminare il colore residuo dalla melassa. È diluito a una percentuale ABV tra il 40 e il 43% prima di essere imbottigliato. I rum dorati (golden rum o rum ambrati) vengono fatti invecchiare in botti di rovere, perché maturino ulteriormente e acquisiscano un color miele chiaro. I rum overproof vengono diluiti in misura minore prima di essere imbottigliati e possono raggiungere il 75% ABV. I premium rum, invecchiati per anni nel rovere, assomigliano ai brandy per l’aspetto e il sapore. La Cachaça è un rum brasiliano fatto esclusivamente con il succo della canna da zucchero. La Charanda è un rum messicano dolce dal gusto vanigliato. L’agave, una pianta grassa simile al cactus che cresce ad altitudini elevate, prevalentemente nello Stato messicano di Jalisco, è alla base dei distillati autoctoni tequila e mezcal. Entrambi sono fatti prevalentemente con il cuore (piñas) dell’agave blu (Agave tequilana), che è ricco di fruttosio e inulina (una sorta di zucchero indigeribile a catena lunga). Per la tequila, l’agave viene cotta al vapore per separare gli zuccheri prima della fermentazione. Per il mezcal, l’agave viene rosolata sulla brace, impregnando le piñas di fumo, in modo tale che l’aroma permanga nel distillato. Le piñas cotte vengono fatte macerare nell’acqua e fermentare con il lievito. Il liquido ottenuto viene poi distillato. La tequila è distillata industrialmente. Il mezcal è distillato due volte in piccoli lotti con alambicchi discontinui di argilla o metallo. La tequila che viene imbottigliata appena prodotta è chiamata blanco (bianca) o plata (argento). La tequila oro è una tequila bianca con l’aggiunta della colorazione e del sapore di caramello, per renderla simile alla tequila invecchiata. La tequila reposado (riposata) viene fatta invecchiare in botti di rovere per un periodo che va da due mesi a un anno. La tequila añejo (invecchiata) viene fatta invecchiare in botti di rovere da uno a tre anni, mentre quella maduro (ultra invecchiata) viene lasciata riposare per oltre tre anni. Tutti i mezcal sono invecchiati. Il mezcal blanco o joven (giovane) viene fatto invecchiare per meno di due mesi e ha un colore meno intenso. Il mezcal reposado e l’añejo hanno un processo di invecchiamento simile a quello della tequila, ma in botti più piccole. Liquori_OK titoli.indd 18 22/10/14 11.34 L’importanza dell’aromatizzazione L ’aroma è un miscuglio di sapore e odore. La bocca riconosce cinque gusti: dolce, salato, aspro, amaro e umami (saporito). Probabilmente avete familiarità con i primi quattro: dolce (il sapore dello zucchero), salato (il sapore del sale da tavola), aspro (il sapore dell’aceto bianco distillato) e amaro (il sapore del chinino o dell’acqua tonica). L’umami sa di carne arrostita, formaggio stagionato o funghi trifolati. Per isolare il gusto dall’aroma, tenete le narici chiuse quando mangiate. Eliminando il profumo, quello che ognuno di voi percepirà sono i cinque gusti del palato. Nella realtà, gusto e odore non sono isolati, ma, se chiudete il naso quando addentate una mela, il vostro palato sentirà la dolcezza degli zuccheri, l’asprezza degli acidi e non molto altro. In realtà, senza l’odorato, è difficile stabilire la differenza tra frutti caratterizzati da una consistenza simile, come la mela e la pera, perché la peculiarità dei sapori dei cibi non ha quasi niente a che fare con il gusto, bensì con il profumo. Questo è in larga misura dovuto al fatto che il nostro naso è più sensibile della nostra lingua. Abbiamo circa 40 milioni di neuroni olfattivi che colgono gli odori presenti nell’aria e nei vapori del cibo che dal retro del palato risalgono al naso. Rispetto ai cinque gusti percepiti sulla lingua, la nostra percezione degli aromi è pressoché infinita. Molti ingredienti, come la frutta, le erbe e le spezie, sono carichi di molecole aromatiche e hanno un forte aroma anche in natura. Quando tali ingredienti vengono Liquori_OK titoli.indd 19 essiccati, le molecole aromatiche si concentrano, rendendoli molto più potenti per il processo di tintura nell’alcool. Le molecole aromatiche sono volatili, vale a dire che sono abbastanza piccole e leggere per fluttuare nell’aria. Le molecole gustative sono più grandi e generalmente sono solubili in acqua. Le molecole aromatiche sono più simili all’olio che all’acqua e sono quindi in genere liposolubili. Data la natura chimica dell’alcol, sia le molecole aromatiche sia quelle gustative sono parzialmente solubili nell’alcol. Così, quando sorseggiamo un liquore aromatico, cogliamo un concentrato di sapore sia attraverso le molecole gustative sia attraverso quelle aromatiche, che si agitanto attraverso il palato e si diffondono sul retro della gola fino ai recettori olfattivi del naso. A seconda della concentrazione di molecole aromatiche in un ingrediente e della percentuale di alcol presente nel distillato da aromatizzare, la preparazione di un liquore dal gusto pieno può richiedere da poche ore (usando grani di pepe schiacciati o rafano grattugiato) fino a diverse settimane (con sedano o pere tagliati a cubetti). 22/10/14 11.34 Il ruolo dello zucchero L o zucchero, la corrente di energia che attraversa tutti i viventi, è un prodotto altamente elaborato, che può assumere una miriade di forme diverse a seconda di come e quanto è stato lavorato. La maggior parte dello zucchero deriva dalla canna da zucchero, e circa il 30% dalla barbabietola da zucchero. Quando acquistate un sacchetto di zucchero bianco semolato, potrebbe derivare dalla canna o dalla barbabietola da zucchero. Lo zucchero di canna puro è ricavato esclusivamente dalla canna da zucchero. La canna da zucchero è altamente deteriorabile e deve essere trattata subito dopo il raccolto, perciò viene lavorata in due fasi: prima, vicino alla piantagione, viene schiacciata, bollita e cristallizzata, ottenendo uno zucchero grezzo non raffinato e la melassa; poi lo zucchero grezzo viene trasferito nelle raffinerie. Lo zucchero raffinato è venduto in tre forme – grezzo, bianco e il cosiddetto brown sugar (zucchero bruno) – e per ogni tipo ne esistono diverse varietà. ZUCCHERO GREZZO Lo zucchero grezzo è quello che subisce meno fasi di lavorazione. **ZUCCHERO DEMERARA . Questi grandi cristalli dorati e leggermente appiccicosi derivano dalla prima cristallizzazione del puro succo della canna da zucchero. ** ZUCCHERO MUSCOVADO (BARBADOS). Deriva dalla cristallizzazione finale dello sciroppo di canna in melassa nera. I cristalli sono di color marrone scuro, piccoli, appiccicosi e dal sapore forte. Liquori_OK titoli.indd 20 **SUCA NAT. Si tratta di uno zucchero grezzo con marchio registrato, prodotto dall’evaporazione del succo di canna da zucchero, al fine di creare una consistenza granulare piuttosto che cristallina. Il nome deriva dalla contrazione di “sugarcane natural” (canna da zucchero naturale, NdT). **ZUCCHERO TURBINADO. Si tratta di zucchero demerara lavato di parte della melassa, in modo da renderlo meno appiccicoso. **ZUCCHERO DI PALM A . Lo zucchero di palma si ottiene facendo evaporare il nettare della palma da cocco. È di color marrone pallido e ha un leggero sapore di miele. Ha un indice glicemico più basso dello zucchero di canna. **JAGGERY. Questo zucchero non raffinato della penisola indiana si presenta in due forme: il jaggery morbido deriva dalla palma da zucchero ed è spalmabile; il jaggery prodotto dalla canna da zucchero è solido e deve essere frantumato o disciolto prima di essere usato. 22/10/14 11.34 21 L e b asi ◄◄ Brown sugar (zucchero bruno) ◄◄ Crema di sciroppo semplice ◄◄ ◄◄ Il ruolo dello zucchero ◄◄ Miele Zucchero grezzo ◄◄ ◄◄ Sciroppo d’agave Zucchero bianco ◄◄ Liquori_OK titoli.indd 21 Sciroppo d’acero Melassa 22/10/14 11.35 22 Il ruolo dello zucchero L e b asi ZUCCHERO BIANCO TIPI DI ZUCCHERO BIANCO == ZUCCHERO GELIFICANTE. Grossi cristalli (1 mm di lunghezza) di zucchero altamente raffinato trattati in modo da sciogliersi facilmente per la realizzazione di marmellate, gelatine e conserve. == ZUCCHERO SEMOLATO (bianco, da tavola). Zucchero multiuso con cristalli medi (0,5 mm di lunghezza). == ZUCCHERO EXTRAFINE (superfino, si scioglie istantaneamente, per frutta, bacche). Zucchero semolato macinato finemente (0,1 mm di lunghezza), vellutato al palato; si scioglie anche in assenza di calore. == == == ZUCCHERO A VELO. Zucchero semolato macinato molto finemente (0,01 mm di lunghezza) con circa il 3% di amidi per evitare che formi grumi. GRANELLA DI ZUCCHERO (a grana grossa, per decorare). Grossi cristalli (2 mm di lunghezza), circa 4 volte più grandi di quelli del normale zucchero semolato; è usato per decorare dolci e prodotti da forno. ZUCCHERO SABBIATO. Grossi cristalli chiari (1 mm di lunghezza), lavati con alcol per eliminare la polvere; è usato per fare sciroppi molto chiari e glasse bianche e per cospargere biscotti e ciambelle. Liquori_OK titoli.indd 22 Lo zucchero grezzo attraversa un processo in cinque fasi per eliminare il colore residuo e il sapore di melassa. **AFFINAZIONE. Lo zucchero grezzo viene mescolato con sciroppo di zucchero e centrifugato per rimuovere dalla superficie dei cristalli tutti i pezzi di melassa rimasti. **CHIARIFICAZIONE. Lo zucchero “lavato” viene riscaldato con acqua per ottenere una soluzione soprassatura (70% in peso di saccarosio). A questa vengono poi aggiunti idrossido di calcio (calce spenta o calce idrata) e anidride carbonica o acido fosforico per far precipitare le particelle minerali che assorbono e portano via le microscopiche impurità contenute nello zucchero. **DECOLORAZIONE. Lo sciroppo chiarificato viene filtrato attraverso carbone attivo per eliminare ogni colore persistente. **CRISTALLIZZAZIONE. Lo sciroppo purificato viene riscaldato fino alla soprassaturazione, poi viene ripetutamente cristallizzato e sottoposto a evaporazione sotto vuoto. **ESSICCAZIONE. I cristalli raffinati vengono fatti essiccare all’aria per produrre zucchero semolato che non formi grumi. BROWN SUGAR Il brown sugar, o zucchero bruno, non è la stessa cosa dello zucchero grezzo. Questo tipo di zucchero è altamente raffinato e si ottiene in due modi: immergendo lo zucchero bianco raffinato nello sciroppo di melassa, per poi ricristallizzarlo, oppure cospargendo lo zucchero semolato bianco di melassa. Il brown sugar chiaro contiene circa il 10% di melassa, mentre quello scuro si avvicina al 25%. 22/10/14 11.35 23 ZUCCHERO CARAMELLATO Lo zucchero semolato non è completamente solubile nell’alcol, perciò deve essere prima sciolto nell’acqua o in un altro liquido a base di acqua, come del succo o della panna. La ricetta tradizionale prevede di sciogliere in parti uguali lo zucchero nell’acqua. Lo sciroppo ottenuto, noto come sciroppo semplice, può essere conservato in frigorifero per mesi o, a temperatura ambiente, per diverse settimane; le versioni fatte con la panna non durano così a lungo. Per le ricette, si veda la pagina seguente. Altri dolcificanti liquidi Gli zuccheri liquidi esistenti in natura non richiedono una precottura. Essi hanno tutti un sapore più aromatico dello zucchero e, per questo motivo, vengono tutti aggiunti all’inizio del processo di tintura, per infondere i loro aromi nella base alcolica. Nota bene: non uso mai lo sciroppo di mais in commercio, che è dolce appena la metà degli sciroppi di canna da zucchero e, per questo motivo, annacqua troppo il liquore. Inoltre, non consiglio l’uso di dolcificanti artificiali, che producono un sapore amaro durante l’infusione. Liquori_OK titoli.indd 23 MIELE Con la sua intensa fragranza floreale, il miele può imporre il proprio gusto in una bevanda e dovrebbe essere usato solo quando si vuole espressamente sentirne l’aroma. A meno che non desideriate un gusto intenso, impiegate tipi di miele chiari, dal sapore delicato, come quelli di trifoglio o di fiori d’arancio. Il miele è più dolce dello zucchero e dovrebbe essere usato in una proporzione di 3:4 per lo sciroppo semplice. Il ruolo dello zucchero SCIROPPO SEMPLICE Fatto con la linfa bollita del cactus di agave, lo sciroppo d’agave è di color oro pallido, con una leggera consistenza mielosa, ed è un’alternativa naturale allo sciroppo semplice. L e b asi A una temperatura sufficientemente elevata, lo zucchero diventa caramellato, separandosi in centinaia di sostanze chimiche. Le molecole dolci incolori si disgregano, formando pigmenti scuri caratterizzati da un miscuglio di sapori: arrostito, amaro, acido e dolce, accompagnati da deliziosi sentori di burro, latte, frutta e fiori. Più uno zucchero è caramellato, più questi nuovi aromi si intensificano e diminuisce il gusto dolce (si veda lo Sciroppo semplice caramellato a p. 24). SCIROPPO D’AGAVE (NETTARE D’AGAVE) SCIROPPO D’ACERO Con l’ebollizione, la linfa d’acero si concentra diventando uno sciroppo. Negli Stati Uniti (il maggior produttore di sciroppo d’acero, dopo il Canada, NdT), gli sciroppi d’acero, per essere definiti tali, devono contenere almeno il 2% di sciroppo d’acero puro. Gli sciroppi d’acero puri di qualità migliore si ottengono all’inizio della primavera, quando il contenuto di zucchero è più alto e il colore della linfa è più chiaro. Più avanti la qualità diminuisce: la linfa è più scura e più amara, perché minore è la quantità di zucchero. MELASSA La melassa è il principale sottoprodotto della produzione dello zucchero bianco dalla canna da zucchero e contiene tutte le vitamine, i minerali e i saporiti micronutrienti che vengono filtrati dalla canna durante la produzione. Non è neanche lontanamente dolce quanto lo zucchero, ma può essere usata per dare colore e ricchezza a bevande dal colore scuro. La melassa (dalla più pallida e leggera a quella più scura e forte) può essere bianca, scura e nera. 22/10/14 11.35 24 Preparare sciroppi semplici L e b asi PREPARARE SCIROPPI SEMPLICI Lo sciroppo semplice è veramente semplice da fare. Inoltre, facendone un litro alla volta e tenendolo a portata di mano, è più facile realizzare liquori a base di frutta o verdura con ingredienti di stagione. Le prime tre ricette possono essere conservate in frigo fino a tre mesi, mentre le versioni alla panna durano solo un paio di settimane. Sciroppo semplice Sciroppo semplice al caramello Questo sciroppo, adatto a tutti gli usi, è impiegato nella maggior parte delle ricette di liquori. Personalmente, adoro il sapore e l’aroma caramellato di questo sciroppo sofisticato, usato nei liquori tropicali e in quelli a base di brandy. Dosi per 930 g 520 ml d’acqua 495 g di zucchero di canna semolato In una piccola casseruola, mettere lo zucchero e versare l’acqua finché lo zucchero non si è completamente inumidito. Portare a ebollizione a fuoco medio-alto. Mescolare fino a quando lo zucchero non si è sciolto completamente. Poi, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Conservare in frigorifero fino a tre mesi. Sciroppo semplice di brown sugar Usate questo sciroppo scuro, simile al malto, per liquori a base di whisky e brandy. Dosi per 930 g 520 ml d’acqua 495 g di brown sugar scuro In una piccola casseruola, mettere lo zucchero e versare l’acqua, finché lo zucchero non si è completamente inumidito. Portare a ebollizione a fuoco medio-alto. Mescolare fino a quando lo zucchero non si è sciolto completamente. Poi, togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Da conservare in frigorifero e consumare entro tre mesi. Liquori_OK titoli.indd 24 Dosi per 620 g 220 g di zucchero di canna semolato 620 g di sciroppo semplice 60-120 ml di acqua bollente 1. Scaldare lo zucchero in una piccola casseruola a fuoco medio-alto, finché non inizia a fondersi e a diventare marrone ai bordi. Mescolare con un cucchiaio di legno. Lo zucchero diventerà grumoso; continuare a mescolare. In pochi minuti lo zucchero assumerà un intenso color arancione ambrato e diventerà completamente fluido. 2. Togliere dal fuoco e versare lo zucchero nello sciroppo semplice. Il miscuglio bollirà fortemente, sprigionando vapore, e lo zucchero caramellato nel pentolino si solidificherà. 3. Continuare a mescolare per circa un minuto, finché la maggior parte del caramello solido non si sarà fuso nel liquido. 4. Versare il tutto attraverso un colino in un contenitore graduato resistente al calore. 5. Aggiungere acqua quanto basta per ottenere circa 600 ml di sciroppo e mescolare velocemente. Conservare in frigorifero in un contenitore sigillato e usare entro tre mesi. Mangiate o buttate via il caramello solido rimasto nel colino. 22/10/14 11.35 25 Sciroppo semplice “brown cow” Usate questa ricetta per trasformare pressoché qualsiasi liquore in una crema. Questo è lo sciroppo ideale per l’Irish Cream (p. 188) e per altri liquori simili. Dosi per 930 g 250 ml di panna da montare 220 g di zucchero di canna semolato 1 lattina (circa 400 g) di latte condensato zuccherato in un grosso tegame. Portare lentamente a ebollizione a fuoco medio, mescolando spesso, specialmente in prossimità dell’ebollizione. 2. Togliere dal fuoco e, continuando a mescolare, unire il latte condensato. Versare in un barattolo pulito, sigillare e refrigerare. Da consumare entro 2 settimane. Crema acida di sciroppo semplice Questo è il mio dolcificante preferito per le creme di liquori a base di frutta. 250 ml di panna da montare 220 g di brown sugar scuro 20 g di chicchi di caffè tostati, macinati grossolanamente 30 g di semi di cacao frantumati 1 lattina (circa 400 g) di latte condensato zuccherato 1. In un grosso tegame, amalgamare la panna, lo zucchero, il caffè e i semi di cacao. Portare lentamente a ebollizione a fuoco medio, mescolando spesso, specialmente quando si avvicina l’ebollizione. 2. Togliere dal fuoco e lasciar riposare per 10 minuti. Preparare sciroppi semplici 1. Mescolare la panna e lo zucchero Dosi per 930 g L e b asi Crema di sciroppo semplice 3. Filtrare attraverso un colino a maglia fine in un contenitore pulito e unire il latte condensato. Conservare in frigorifero in un recipiente sigillato. Consumare lo sciroppo entro 2 settimane. Dosi per 930 g 250 ml di panna da montare 220 g di zucchero di canna semolato 300 g d i yogurt alla vaniglia (preferibilmente greco) 1. Mescolare la panna e lo zucchero in un grosso tegame. Portare lentamente a ebollizione a fuoco medio, mescolando spesso, specialmente in prossimità dell’ebollizione. 2. Togliere dal fuoco e, continuando a girare, unire lo yogurt. 3. Versare in un barattolo pulito, sigillare e refrigerare. Da consumare entro 2 settimane. Sciroppo semplice di latte di cocco Con un retrogusto di noci, intenso e tropicale, è perfetto per creme di liquori prive di latticini. Dosi per 930 g 800 ml di latte di cocco 440 g di zucchero di canna semolato 1. Mescolare insieme il latte di cocco e lo zucchero in un grosso tegame. Portare lentamente a ebollizione a fuoco medio, mescolando spesso, specialmente quando si avvicina l’ebollizione. 2. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare a temperatura ambiente, mescolando di tanto in tanto. Versare in un recipiente pulito, sigillare e mettere in frigorifero. Consumare entro 2 settimane. Liquori_OK titoli.indd 25 22/10/14 11.35 Tutto ciò che vi serve sono dei semplici utensili P er fare i liquori non è necessaria un’attrezzatura particolare: una buona provvista di grossi contenitori di vetro con coperchi ermetici è l’unico supplemento necessario in una cucina sufficientemente attrezzata. Quasi tutte le creme di liquori sono sufficientemente alcoliche perché la crescita di microrganismi sia pressoché impossibile. Personalmente, non mi preoccupo di sterilizzare i contenitori che utilizzo per i liquori. È sufficiente lavarli con acqua calda e sapone, e asciugarli meticolosamente. Se la cosa vi preoccupa, potete lavare prima gli utensili e i barattoli in lavastoviglie. CIÒ DI CUI AVETE BISOGNO **Un contenitore graduato di vetro da un litro **Una bilancia digitale **Un set di cucchiai dosatori **Cucchiai di legno **Frusta **Pentolini **Colino a maglia fine **Colino a maglia standard **Garza **Imbuto a bocca larga Liquori_OK titoli.indd 26 **Recipienti di vetro con coperchi (di capacità maggiore di 1 litro) per l’infusione **Contenitori di vetro o bottiglie (da 1 litro) per la conservazione Come conservare i liquori Per conservare i vostri liquori, potete usare bottiglie o contenitori (o ampolle, o bocce) qualsiasi a chiusura ermetica. Se usate vecchie bottiglie di vino o contenitori da cibo, assicuratevi che siano perfettamente puliti. L’alcol ha la tendenza a impregnarsi e ad assorbire ogni sapore residuo eventualmente rimasto nel recipiente, con conseguenze disastrose per un liquore dall’aroma delicato. Se fate uso di tappi di sughero, occorre che siano nuovi; non usate contenitori di cristallo al piombo o di plastica flessibile. La maggior parte dei liquori (a eccezione di quelli con aggiunta di panna) dura fino a un anno, se le bottiglie vengono sigillate ermeticamente e conservate in un luogo fresco e buio. 22/10/14 11.35 27 ▼▼ Contenitore graduato di vetro da un litro Contenitori di vetro con coperchi ▼▼ Imbuto a bocca larga ▲▲ Colini a maglia fine e standard Pentolino ◄◄ ◄◄ Bilancia digitale ◄◄ ▲▲ Liquori_OK titoli.indd 27 Cucchiai di legno Tutto ciò che vi serve sono dei semplici utensili ▼▼ L e b asi ▼▼ Frusta Cucchiai dosatori 22/10/14 11.35 � � Liquori_OK titoli.indd 28 22/10/14 11.35
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