Quaresima 2014 Penitenziale per i ragazzi La celebrazione penitenziale è prima di tutto un’occasione per sperimentare ancora una volta l’amore paterno di Dio. Amore che riconosciamo in tutta la sua onnipotenza proprio nell’azione del perdono, che cogliamo come atto gratuito solo se consapevoli della nostra mancanza di meriti di fronte a lui. La celebrazione vuole sottolineare come la croce, che è universalmente simbolo di morte e sofferenza, sia per un cristiano il segno dell’amore universale di Cristo, per cui diventa luogo di riconciliazione e speranza. Per allestire la celebrazione va collocata al centro del presbiterio (o in altro luogo adatto) una croce, meglio se con il Signore crocifisso, e davanti ad essa uno o due inginocchiatoi. La preghiera che verrà usata per il ringraziamento può essere posizionata in modo che sia leggibile stando inginocchiati. Canto di inizio: Apri le tue braccia Saluto del celebrante Lettore Davanti a noi vediamo Gesù in croce. Il pensiero di morire così, di fare la sua fine, certamente ci spaventa. Anche stargli vicino forse ci spaventa. Esattamente come ha spaventato Pietro quando ha sentito Gesù che parlava della sua morte. Proviamo, almeno per adesso, a rimanere ai piedi di questa croce e provare a vedere cosa succede. Celebrante Ripetiamo insieme: Padre, aiutaci a vincere la paura. Quando le persone vicino a noi stanno male, soffrono, si ammalano, Padre, aiutaci a vincere la paura Quando ci viene chiesto di fare qualcosa che pensiamo troppo grande per noi, Padre, aiutaci a vincere la paura Quando ci sembra di essere soli, abbandonati, messi da parte, Padre, aiutaci a vincere la paura Sarebbe bene accompagnare l’ingresso della Parola con delle candele che stiano attorno all’ambone per il tempo della proclamazione. Canto alla Parola adatto Dal vangelo secondo Marco (8,31-‐36) E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Parola del Signore. Canto alla Parola Omelia Preghiera del penitente Consigliamo questa formula alternativa all’atto di dolore (è tra quelle proposte dal Rito) e consigliamo di regalare ai ragazzi un bel foglietto con il testo. Signore Gesù, che volesti esser chiamato amico dei peccatori, per il mistero della tua morte e risurrezione liberami dai miei peccati e donami la tua pace, perché io porti frutti di carità, di giustizia e di verità. A questo punto della celebrazione si svolgono le confessioni individuali. Al termine della confessione ogni ragazzi si reca davanti alla croce e, inginocchiandosi, recita la preghiera di ringraziamento. Se non si svolgono le confessioni individuali si può modificare il gesto secondo le proprie necessità. Preghiera di ringraziamento Ti ringrazio, Signore Gesù, perché non hai lasciato che la paura fermasse l’amore che hai per me. Anche se volere bene alle persone, e anche a me, è una cosa sempre difficile, tu non ti sei tirato indietro. Grazie perché mi aiuti a non lasciarmi abbattere dalle difficoltà e mi assicuri che voler bene alle persone, anche se mi costa della fatica, riempie la mia vita di gioia. Quando tutti sono tornati al proprio posto si prosegue con la preghiera di Gesù. Padre nostro Dopo aver ricevuto da Dio il dono di una fede nuova lo possiamo chiamare con il suo nome: Padre nostro... Scambio della pace Benedizione Canto: Grandi cose
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